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cieloeterra maruscaDi Marusca Ricci
tratto da

“IL CONTATTO” intervista a GIORGIO BONGIOVANNI

Stiamo vivendo giorni inquietanti, giorni che per noi sono inizio di una Apocalisse che altri popoli della terra stanno sperimentando da decenni. Malgrado ciò, gli Esseri di Luce si avvicinano sempre più alla nostra confraternita, il contatto fra cielo e terra, fra cielo e noi è più stretto e personale.

IO E ADONIESIS

Non mi sarei mai aspettato che un personaggio percepito da me inarrivabile, lontano, in questo tempo, mi parlasse. Semplicemente posso dire che il Figlio mi ha presentato il Padre Adonai, colui a cui Cristo si riferiva nel Getsemani e quando diceva “Colui che mi ha mandato”.

Gesù Cristo è il garante di Dio, il Messia è il garante di qualsiasi interlocuzione che l’uomo ha con Dio, con gli Angeli, con gli Arcangeli e con tutti i messaggeri. Questo perché egli è diventato uomo, è nato da donna, lui è l’Uomo-Dio. L’Essere che mi parla è quello che E. Siragusa fotografò con la sua piccola macchina fotografica. Appartiene alla massima dimensione, cioè la settima ed è il punto di arrivo e di partenza della vita nel cosmo. È Lui che ha programmato quest’ultima parte della nostra opera e della mia missione. Egli ha a disposizione tutte le legioni angeliche ed è un Genio Solare. È l’espressione di Dio in questo sistema solare.

Altri ce ne sono come Lui, bilioni di miliardi di bilioni sono gli Esseri che vivono nei soli, in ogni stella e governano ogni sistema solare.
La forma di contatto fra me e Lui è un sentire, un sentimento. Essere in simbiosi con Lui significa che io ho lasciato andare la mia personalità per darGli posto, io metto a disposizione la mia coscienza, il mio “io sono”. Il mio sentimento, la mia parola, il mio io, sono diventati veicolo. Non accade come una volta che mi diceva “Figliolo scrivi...” Lui , ora, vive con me e io con Lui.

Adoniesis manifesta Se Stesso attraverso me e ciò accade anche nella mia vita domestica e la mia vita privata, paradossalmente, è quasi violata. Se io esprimo un sentimento verso mia moglie, non mi dimentico di Lui, perché in verità è Lui medesimo che attraverso me, si esprime. Quando io dico mi sento di fare questo o quest’altro, non sono io che lo dico ma è il contatto stesso che mi dà le indicazioni. Lui è il padrone di tutto. Lui è padrone anche del maligno e infatti mi ha detto “Figliuolo ti manderò il mio figlio maledetto, difenditi e dimostra la tua fedeltà, la tua forza. Così lui poi se ne andrà.” Quindi il maligno deve obbedire a questo Signore.

Lo scopo della Sua presenza qui fra noi è la nostra redenzione e il trionfo e la gloria di Suo Figlio, che Lui vorrà godersi. Puntualizzo l'aspetto del godimento perchè non vedo mai soffrire Adoniesis, ha sempre un’espressione di felicità, gioia, amore e consapevolezza. A volte posso vedere il Suo Volto rabbuiarsi, ma non perchè soffre, ma perchè esprime severità nella volontà che venga messo in atto ciò che Lui chiede.

Il Signore chiede che io sia disponibile a qualsiasi sua richiesta: sotto il ponte con Umberto a cercare da mangiare nel cestino o nel palazzo dove c’è il re. Colui che realizza tutto è Lui con il suo potere e in me non c'è nessuna aspettativa.

Questa simbiosi con Adoniesis in me si realizza, in modo più profondo, quando soffro. La mia sofferenza ha elevato il mio Spirito e lo ha predisposto alla conoscenza.

Un altro aspetto di questo particolare contatto è che il Padre non scende sul tuo piano umano, ma ti eleva al Suo medesimo. Dal punto di vista filosofico e teologico quindi, tu diventi Dio pur essendo il suo lustrascarpe. L'unico bisogno, ora, rimane quello di vivere totalmente questa Convivenza straordinaria. Non ti interessa più se sei amato o perseguitato.

“Grazie Roma che mi fai sentire importante anche se non sono niente”. La canzone esprime bene il mio senso di gratitudine.

NOI E ADONIESIS

La voce del Padre è in mezzo a noi e parla attraverso di me.

Non perdiamo questa grande occasione di conoscenza.

Ascoltatemi!

Ognuno di voi che mi ascolta deve trovare la sintonia di ciò che dico dentro se stesso. Ciascuno di voi si deve chiedere “Signore, sei tu che stai parlando attraverso il mio fratello Giorgio?”. La risposta la troverete ognuno nel proprio animo. Disponiamo il nostro plesso solare ad accogliere la parola del Padre con amore.

All’inizio il sentimento e la gioia ci devono guidare all’apertura verso il Padre stesso. Il fatto che il Padre ci sta parlando, deve creare in noi stessi uno speciale innamoramento che è un nuovo impulso a superare le difficoltà quotidiane con più leggerezza. Dal sentimento, a poco a poco, chi ascolterà con cuore aperto, passerà ad una elevata conoscenza.

Non dobbiamo farci prendere da quella depressione che ci trascina nell’indifferenza, quello stato che ci fa dubitare della nostra dignità e capacità. Accogliamo con gioia questo dono del Padre che ci parla, ascoltiamo ciò che il Padre ci dice, viviamo questa avventura fino in fondo.

Adoniesis ci chiede la fedeltà. Lui tollera le nostre debolezze, comprende l’esigenza della materia corporale, tollera i cosiddetti nostri peccati: l’arroganza, l’intolleranza, il sentirsi migliore degli altri, l'egoismo corporale, ma non tollera la perversione, soprattutto quella legata ai bambini, non tollera che usiamo la sua spiritualità e la sua purezza di insegnamento per conquistare un uomo, una donna, non tollera la menzogna, l'omicidio che naturalmente a noi non riguarda.

C’è un problema che spesso Lui richiama alla nostra attenzione: la disobbedienza. Da una parte Adoniesis elargisce le sue fantastiche conoscenze, dall'altro è intransigente nel momento in cui dubiti o non vuoi fare una cosa che Lui indica. È legittimo, nella nostra libertà umana, dubitare, chiedersi, capire, rifiutare o accettare, però nel momento in cui tu diventi il suo strumento la condizione preliminare è la perdita della libertà. Non la perdita dell’intelletto, perché al Signore tu puoi fare miliardi di domande, ma non devi avere dubbi sulle sue indicazioni.

Adoniesis elargisce a piene mani conoscenza e quindi anche pienezza e gioia, ma lo strumento che riceve tutto questo non si deve attaccare a questi doni. Il fine è la Redenzione, donare questa felicità a più esseri possibili, risvegliare le anime dormienti il sonno della materia.

Dobbiamo rimanere fedeli al Suo servizio, che poi è il servizio ai fratelli. Ancora di più, questa esperienza mi ha fatto comprendere che la causa è superiore alla nostra vita e mettendo in pratica ciò, possiamo servire la causa al 100%.

Dobbiamo riuscire a eliminare tutto ciò che nella materia può ostacolarci.

Noi dobbiamo essere umili servitori ubbidienti e affidarci a Lui.

La vera disposizione di animo è la recezione, aprire il nostro cuore, la nostra mente, il nostro spirito a ciò che Adoniesis ci sta insegnando.

Volere trasmettere la nostra creatività a Lui è una tentazione in cui non dobbiamo cadere. Dobbiamo essere consapevoli del fatto che siamo come bambini della scuola elementare di fronte a un professore universitario. Adoniesis ci trasmette la conoscenza, la gnosi, noi una volta recepite creiamo la nostra realizzazione.

Quindi quando sei al servizio, la più grande ricompensa è la conoscenza. Tu diventi Dio perchè sai quello che Lui ti ha trasmesso e non hai più bisogno di niente, hai realizzato te stesso, il Sapere ti è stato donato. Il Potere però, lo mantiene il Padre stesso, Generale degli Eserciti.

INSEGNAMENTI

Questo contatto così profondo con Adoniesis ha fatto sì che gli insegnamenti vengano ulteriormente rafforzati anche se, in realtà, rimangono i medesimi. Questo rafforzamento ci dà la possibilità di unirci sempre di più.

La Croce: I valori del materialismo che in questa società sono portati all'eccesso, influiscono sulla nostra psiche e sul nostro spirito ostacolando quei dialoghi che ognuno di noi potrebbe avere con l'Universo se riuscisse ad innalzare le sue frequenze interiori. Il dolore ci fa trascendere la materia e ci fa entrare in modo quasi violento in dinamiche interiori che, altrimenti, non proveremmo: sentimenti come la tolleranza, la mansuetudine, l'amicizia, l'amore. Inoltre si amplia la comprensione della sofferenza per qualsiasi motivo: la malattia, l'ingiustizia che colpisce i diritti umani e porta a calpestare i valori della libertà. In verità tutto ciò si potrebbe raggiungere anche con la felicità, ma nella nostra società, l'essere felici è spesso direttamente proporzionale a valori egoistici, cioè il denaro, il benessere, il proprio confort...

Il Cristo, con la propria vita, ci indica l'importanza della sofferenza redentiva. Quindi, benedetta sia la Croce!

Santificare la festa: la festa è la commemorazione delle azioni poste in essere da grandi uomini e anche da Cristo stesso. Quindi noi ricorderemo il 19 luglio per il martirio di Paolo Borsellino, il 23 maggio il sacrificio di Giovanni Falcone, ricorderemo il giorno della crocifissione di Gesù. Santificare la festa significa santificare le azioni che tu stesso sei chiamato a fare nelle strade, quando dai voce agli ultimi.

Le feste per eccellenza sono le azioni che i martiri hanno offerto a favore della vita, fino al sacrificio ultimo della propria vita. Nessuno ha un amore più grande di questo “Dare la vita per i propri amici” (Giovanni 15-13).

Il 16 ottobre celebreremo Pablo Medina martire della nostra confraternita. È una festa perché grideremo, attaccheremo il sistema criminale,ricorderemo le sue gesta, il suo sacrificio, saremo uniti in questo unico ideale rivoluzionario, ne parleremo, mangeremo assieme e questo è fare festa.

Fare festa non è mangiare il panettone a natale o la colomba a pasqua. Questo è l’inganno perpetrato da quella parte di Chiesa cattolica che vuole esaltare la materialità.

Santificare la Festa è anche fare la Comunione.

ANTICRISTO

La maggior parte dell’umanità è suddita dell’anticristo. Lui non tratta bene i suoi stessi figli, ma governa il mondo con il tacco e lo stivale del nazismo e scatena guerre assurde per sottometterli sempre di più. C’è un gregge con un altro pastore di cui facciamo parte noi e altri gruppi. L'anticristo è geloso di queste pecorelle perché sono pecorelle belle che portano molto frutto e sono obbedienti e fedeli al pastore. Lui cerca di seminare zizzania fra le pecorelle, mandando malattie oppure infiltrando sue pecore. Inoltre lui teme questo piccolo gregge, non tanto perché possa scalzarlo dal suo potere materiale, il che è impossibile, ma teme che il Padre che, come sappiamo, è Padre nostro ma è anche Padre suo, a cui lui deve obbedienza, possa, per amore di queste pecorelle, porre un cambiamento su questo mondo, togliendone a lui il governo.

Si può spiegare questa realtà con un’altra immagine-metafora.

Lo stesso Dio che ora parla a me, parlò anche a Noè a cui disse che avrebbe distrutto il mondo con un diluvio. Noè doveva costruire un’arca in cui mettere in salvo la sua famiglia allargata e varie specie di animali e piante, ma Noè abitava in luoghi desertici e sassosi. Dio fece germogliare un cespuglio che fu il segno della provvidenza di Dio. In tre giorni attorno a Noè si formò una foresta.

Il piano di Dio è iniziato anche ora e il cespuglio è spuntato. Dobbiamo avere fede, non dubitare della provvidenza di Dio e apparirà anche la foresta.

Il decadimento del potere dell’anticristo è iniziato, il pastorello Sonietta (Bibbia 1 Samuele 17) è lo strumento di Dio per radunare i giovani, è il cespuglio. Questo è un segno spirituale che pochi comprendono ma che ha dato il via al conto alla rovescia della fine dell’anticristo. Lui stesso non può fare niente perché al Padre lui deve obbedire. Piano piano questa forza giovanile si allargherà a macchia d’olio. I giovani saranno protetti dagli extraterrestri, porteranno la parola della rivoluzione, del cambio, saranno le vedette. Il cambio vero, lo farà l’esercito che sta dietro di noi. Non dimentichiamo che questa è una guerra che deve essere combattuta da un esercito che ha un Re, Colui che è il Signore degli eserciti.

I GIOVANI

Noi stiamo diventando un movimento politico spirituale che sta facendo sentire la sua influenza nella società, nella polis. Il movimento ha radici spirituali nell’opera giovannea, ma è universalmente laico. Gli stessi fratelli extraterrestri non hanno credenze religiose, non adorano la divinità dal punto di vista mistico (cosa di cui noi abbiamo ancora bisogno) ma adorano i Geni Solari dal punto di vista della scienza cosmica. Loro piangono, si emozionano, pregano ma sempre secondo una scienza dello spirito, senza fanatismi né attaccamenti. Loro hanno creato questo movimento basato sulla libertà laica di vita, unita all’espressione di fede che ogni giovane può avere in se stesso.

Questi giovani hanno una unità di intenti espressa anche da chi li rappresenta.

C’è la possibilità che nei prossimi 4, 5 anni aumenti il numero di questi giovani.

L’Italia è una nazione fra le più importanti del mondo, dal punto di vista strategico politico, spirituale, culturale. Se qui dovesse prendere piede questo movimento giovanile rivoluzionario, potrebbe scalzare il potere dell’anticristo. Di questo lui è cosciente e lo teme. Il Padre gli ha detto: “Fai tutto quello che vuoi ma questi giovani non li toccare”. E lui esegue l'ordine. Talvolta il diavolo ci supera in obbedienza al Padre.

Questi giovani rappresentano un po’ gli anticorpi che sono entrati in questo sistema criminale degenerato ormai alla frutta. Con amore e rispetto verso questo pianeta Terra che rappresenta per loro la madre e assieme alla forza del Padre sole, questi giovani nel tempo possono infiltrarsi e sostituirsi a questi sistemi mafiosi criminali. Questo non si può fare in poco tempo e quindi anche i progetti del futuro devono essere valutati con pazienza.

FUTURO

Tanti mi chiedono ma quando ritorna Gesù, quando finisce tutto questo? Capisco l’ansia, ma dovete avere pazienza, i giovani indeboliranno l’anticristo entro il 2030 poi entro il 2050 ci sarà il Ritorno di Cristo. Queste sono le date che mi hanno dato gli Extraterrestri.

Ma c’è anche un altro soggetto in guerra: l’uomo stesso. L’uomo perverso con le sue azioni può prendere in mano il potere dell’anticristo perché l’uomo ha il libero arbitrio che il diavolo non ha. Se l’uomo vuole sfidare il Padre e attentare alla vita del pianeta con le armi che possiede, il Padre non aspetterà il 2050, ma distruggerà il mondo come ha fatto all’epoca di Noè con il diluvio universale. Le date quindi sarebbero molto anticipate e in poco tempo ritornerebbe anche il suo Figlio. L'uomo quindi ha nelle mani un grande potere che è il potere della libertà, del libero arbitrio e può far modificare i progetti di Dio sia nel bene che nel male. Infatti se gli uomini si radunassero all’ONU, decidessero di decontaminare il pianeta, curare tutte le malattie, porre in essere la pace, la fratellanza e la fine delle guerre nel mondo intero. Se mandassero messaggi di fratellanza verso gli extraterrestri e accettassero il Ritorno di Cristo, questo miracolo utopistico, cambierebbe immediatamente i progetti che Dio ha in essere. Le azioni umane hanno un potere molto importante sulla Terra, però a tutto c'è un limite e il Garante della creazione impedirà agli uomini di distruggere la Terra stessa.

In questo tempo, noi non dobbiamo vedere il bene come un’utopia, perché la realizzazione del bene si vede nella nostra confraternita. Noi tutti, con i nostri limiti, vogliamo sostenere i giusti, ci sacrifichiamo su tanti aspetti assieme ai nostri familiari per potere partecipare a un cambiamento, portare in atto una rivoluzione, una protesta contro il sistema criminale. Come noi anche altri sono punti di riferimento per il bene. Il bene sta prendendo piede e lo vediamo anche dall’interesse aumentato per la nostra opera. Anche questo crea timore all'anticristo.

Il bene è anche rappresentato da uomini giusti. Qui in Italia, il maggior numero di omicidi è stato fatto fra magistrati e corpo di polizia. Ciò significa che il sistema criminale mafioso teme questi personaggi che perseguono l’etica e il bene della patria. Il Cielo ci ha dato il compito di lavorare per appoggiare incondizionatamente questi magistrati giusti. Vale la pena di fare questo perché c’è ancora speranza. Abbiamo perso una sentenza ma, aldilà di questo, noi vinceremo, noi e questi giusti non abbatteremo il sistema criminale ma, a poco a poco, si apriranno degli spiragli, dei varchi, che saranno sempre più ampi.

Parallelamente a questo scenario, il futuro ci riserva, a livello sociale planetario, pandemie che si susseguiranno con sempre più alto numero di decessi. Sempre più la libertà individuale sarà limitata in forza di una sicurezza sanitaria. Prenderà sempre più piede nella nostra quotidianità il problema tampone /vaccino.

Questo sarà da una parte una giusta punizione e dall’altra, per chi ancora vuole ascoltare, un richiamo di Dio all’uomo, la spinta a cambiare il suo stile di vita sotto tutti gli aspetti.

La Terra vuole, ostinatamente, che noi prendiamo coscienza, che siamo i virus da abbattere. L’uomo è una pandemia per la flora, la fauna, i minerali e la terra tutta.

Ci domandiamo se allora avverranno tutti gli eventi profetizzati dall’apocalisse.

L'apocalisse sarebbe la più grande sofferenza della nostra vita. Saremo noi in grado di sopportarla? Saremo in grado di sopportare cose terribili, come poter uscire di casa solo con la tuta e la maschera antigas perché l’aria è contaminata? Potremmo noi vivere in un mondo dove l’acqua del mare è putridume e piena di pesci morti contaminata dalle radiazioni? Potremmo noi mangiare solo scatolette perché tutta la terra produce solo veleni? Potremmo noi sopportare la morte di milioni di persone per la guerra? In questo scenario di morte non ci sono contatti, non c’è il Padre, non c’è il Figlio, non ci sono gli extraterrestri. Ci sono solo i due testimoni, di cui io sono uno, che gridano per la conversione e il ravvedimento degli uomini.

Ma se invece noi ci disponessimo nella volontà del cambiamento più che nell’attesa degli eventi catastrofici?

Nel presente siamo all’inizio dell’apocalisse, i fatti terribili ancora non sono successi. Lavoriamo affinché le persone cambino ed appoggiamo i nostri giovani per creare sempre di più un movimento rivoluzionario. Da parte mia, io continuo a chiedere al Padre di fare atterrare gli extraterrestri, fatto che a mio giudizio cambierebbe tanto il corso degli eventi.

Io sono venuto a questo mondo, fra l’altro, per annunciare l’apocalisse ma non per avvallarla.

Che l’apocalisse non inizi mai grazie ai nostri giovani che possano porre in essere un cambiamento nel mondo, appoggiati da noi tutti!

Io farò di tutto per salvare il mondo!

Marusca Ricci
11 Ottobre 2021


Allegati:

- 6-10-21 Il Contatto
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2021/9208-il-contatto.html

- 12-07-21 Il Ritorno in Italia
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2021/9121-il-ritorno-in-italia.html

- 26-12-20 Io sono spirito eterno
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2020/8801-io-sono-spirito-eterno.html