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navidadcaos200x200Di Alejandra Maceiras

Natale in mezzo al caos… questo è il titolo che ci sentiamo di dare a questa cronaca sull’intervista che abbiamo fatto il 22 dicembre a Giorgio, nel nostro programma radio “Humanidad ¿a dónde vas?” (Umanità, dove vai?)

Giustamente non è un caso che ci sia stata data questa opportunità durante il solstizio, quando il sole, nostro Padre, splende più che mai, quando il simbolo predominante è la creazione più assoluta, quando il raccolto e la fertilità sono tangibili agli occhi e i sensi gioiscono dell’abbondanza naturale e promessa.

Tutto si risveglia e sboccia, affinché noi semplici spettatori possiamo comprendere, seppure lentamente, la presenza divina nelle nostre vite. Affinché nel più profondo del nostro essere contempliamo e ricordiamo nuovamente da dove veniamo e ci riproponiamo in quale direzione andare.

È in questa sacra cornice che la luce del mondo nel suo progetto più sublime e compassionevole verso l'umanità, si è fatta carne e sangue tra gli uomini oltre duemila anni fa.

Il contesto storico prevalente di quel tempo non era molto differente della realtà di oggi.
Il popolo ebreo era oppresso dai conquistatori romani, gli ebrei ricchi e potenti negoziavano con l'impero e i giudici-sacerdoti del Sinedrio che, ben lontani dall’amministrare la giustizia secondo la legge divina, guardavano con sospetto le pretese di un popolo.
Reclamando i loro diritti.

Fu in questo contesto storico che nacque la divinità, sviluppò la sua umanità e nel crogiolo della sua vita manifestata divenne il primo rivoluzionario assassinato ingiustamente dalla corruzione e dalla vigliaccheria dei giudici e dall'oscena indifferenza di un popolo che guardava altrove. Ovviamente c’era una minoranza che gridava, così come oggi gridiamo noi, resistenza!… resistenza!... resistenza!...

Oggi più che mai riviviamo la storia in questo scritto che ci parla di lotte ignorate, di morti insensate, del sangue versato dei martiri. È oggi che i "veleni" dell'anima, come diceva Buddha, l'attaccamento, il rifiuto e l'ignoranza ci accecano e non ci permettono di ricordare gli universi di stelle e i mondi solari che hanno dato origine a questa specie umana.

È così che a poco a poco l’uomo si è dimenticato di essere uomo, è così che a poco a poco abbiamo globalizzato la vita e perso l’individualità e abbiamo creduto a nuove storie, dimenticandoci di quelle antiche che parlavano di Dei, mondi divini e beatitudine.
Ieri, oggi e sempre, quando si parla di caos si parla di assenza di Dio…

Noi non sentiamo questa assenza, perché viviamo da vicino la sua presenza in colui che ci guida… È per questo che vogliamo condividere con voi i concetti che ci ha trasmesso Giorgio Bongiovanni alla presenza di Dio oggi su questa Terra.

J. A: “faremo un’intervista al contattato e stigmatizzato Giorgio Bongiovanni, che in qualche modo è la guida, che ispira il lavoro di questo programma “Umanità dove vai?”.
Buonasera Giorgio, come stai?”

G. B.: “Buona sera a tutti, maestro, e a tutti gli ascoltatori - lettori – e amici. Ti ringrazio per questo invito.”

J. A:  ”Siamo noi ad esserti grati che ci concedi uno spazio in quella che è la tua fitta agenda permanente e, soprattutto, in queste date dove tutto il mondo reclama la tua presenza.
Giorgio, non ti disturberemo troppo, ma vorremo che tu faccia una riflessione, soprattutto in questo momento in cui il mondo sta attraversando una situazione assolutamente caotica e gli esseri umani sono sempre più lontani da quella che è la verità e la giustizia.”

G. B.: “Maestro, amici, siamo in un momento credo, dei più difficili - sicuro -, del secolo scorso e di questo secolo stesso. Non dimentico, ovviamente, le guerre che abbiamo vissuto come la prima e la seconda guerra mondiale, l'olocausto, ma, se prendiamo in considerazione i numeri, quello che stiamo vivendo tra la fine del secolo scorso e l'inizio di questo secolo - i primi vent’anni -, la sofferenza e le morti, morti di guerre, malattie, calamità hanno quasi raggiunto o superato le cifre dei morti della seconda guerra mondiale, e questo non per cause naturali.”

“La natura purtroppo, per ragioni di difesa del pianeta stesso, ha causato catastrofi con milioni di morti, ma, i milioni, i tanti milioni, le decine di migliaia di persone e di bambini che muoiono oggi, muoiono per ragioni umane, cioè, per le azioni sbagliate, per il comportamento negativo dell’umanità che produce guerre, morte, desolazione e sofferenza. Anche le stesse malattie, le pandemie, sono causate dall'uomo, cioè, che, se l'uomo inquina il pianeta, - quasi lo mette in agonia -, il pianeta si difende. Essendo un essere vivo, attiva le sue difese per calmarci, per fermarci.”

“Quindi, cosa posso dire in questo Natale?”
Io vivo il Natale da 32 anni quando ho ricevuto la chiamata della Vergine per essere testimone nel mondo, accompagnato da tanti amici, inclusi voi con cui questa sera condividiamo questo programma in questa radio, viviamo la chiamata di Dio e siamo, e ci sentiamo testimoni dell'annuncio della Seconda Venuta di Cristo.”

“Cosa posso dire, più che festeggiare, che fare feste per la nascita di Cristo, io farei una meditazione sulla sofferenza di Cristo, e se c’è qualcosa per cui festeggiare, incominciamo a festeggiare il ritorno di Cristo che sarà un ritorno di giustizia, perché quel giorno, tutte le madri, i genitori, i fratelli che chiedono giustizia per i loro cari, i loro familiari assassinati ingiustamente, il giusto, Cristo, farà giustizia. Metterà le cose al giusto posto, porrà il seme per una nuova società migliore, buona, onesta, giusta, e non ritornerà Cristo da solo, la confederazione degli angeli lo accompagnerà e noi sappiamo da sempre che gli angeli di ieri sono gli extraterrestri di oggi, moderni, abitanti di altri mondi dell'universo che sono diventati angeli perché hanno riconosciuto Cristo.”

“Ancora noi, nella migliore delle ipotesi, siamo nella categoria di "esseri umani semplici" e, nella peggiore, nella categoria dei "demoni" per quello che commettiamo e per quello che abbiamo commesso, - contro Cristo stesso - uccidendolo, scegliendo in quella piazza il delinquente, il criminale, il rivoluzionario Barabba, nonostante, - povero lui -, questo avesse ragioni per fare la sua rivoluzione contro la tirannia dell'impero romano, ma c’era un altro rivoluzionario che offriva la libertà dello spirito e che fu condannato, e lui, Barabba, lasciato libero ingiustamente.”

“Cosa posso dire in questo Natale? Il segno del cielo, quelli che lo personificano, uomini, sono veri, se e solo e quando, il messaggero stesso e i suoi seguaci, danno la faccia di fronte ai potenti, insultandoli, denunciandoli, protestando. Cioè, scendendo in strada.
I segni del cielo, senza azioni nelle strade, in difesa di quelli che vedono violati i loro diritti umani, i messaggeri veri, scendono in strada, protestano, spronano le persone a chiedere libertà e giustizia davanti ai governi tirannici.

“Questo è il vero messaggio.”

“Quello che è seduto sulla sedia, che filma gli ufo guardando il panorama e nient'altro, non ha senso. Cristo ci chiede di dare la faccia, di impegnarci, poi ci possiamo riunire intimamente qualche ora, ma dopo, ritorniamo in strada a protestare per quelli che non hanno voce, che non hanno niente, che non hanno cibo.
Per quelli minacciati dalle mafie del mondo, per i familiari dei desaparecidos, delle vittime delle mafie, ecc., usciamo, protestiamo e chiediamo giustizia, in attesa, della vera giustizia che nostro Signore Gesù Cristo personificherà e incarnerà.”

“Questo posso dire maestro, abbracciando il popolo argentino che voglio visitare presto per gridare insieme giustizia, e chiedere ai governi di qualsiasi schiera politica, libertà, giustizia, e amore per il loro stesso popolo.

Vi ringrazio e vi abbraccio con tutto il cuore e spero presto di visitarvi.”

J. A: “Infinitamente grazie Giorgio, quello che noi vogliamo dire è resistenza!.”

G. B.: ” Resistenza!, resistenza!, resistenza!”

“Abbraccio a tutti”.

Ale maceiras
Las Parejas, 23 dicembre 2021.

Nota: Ringrazio Silvana Marisel Lazzarin per la trascrizione dell’intervista.

Allegati:

- 25-12-21 Santo Natale 2021
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2021/9283-santo-natale-2021.html

- 19-04-21 Un testimone della verità
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2021/8990-un-testimone-della-verita.html

- 19-12-20 Le cose passano, il verbo rimane
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2020/8791-le-cose-passano-il-verbo-rimane.html

- 2-05-20 Umanità… dove vai?
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2020/8479-umanita-dove-vai.html