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Gesù CristoDi Eleonora Pollastrelli

Giorni intensi quelli che abbiamo vissuto, dove le parole lasciano spazio alle emozioni: come si possono trovare le parole giuste per quello che abbiamo vissuto? Come è possibile trovare la parola che possa descrivere quello che senti? No, non è possibile…

Nei giorni precedenti mi sono ritrovata spesso a parlare di questo con dei fratelli che non avevano ancora avuto il dono di “vedere” il miracolo della sanguinazione. Perché uso le virgolette per vedere? Perché assistere a questo miracolo non è qualcosa che puoi vedere con gli occhi, ma è qualcosa che puoi solo vivere, che puoi sentire, è un’esperienza emozionante, unica e non paragonabile a null’altro nella tua vita. È il momento in cui la razionalità abbandona la nostra mente per lasciare spazio al cuore, ai sentimenti, alle emozioni, allo straordinario.

Non so perché sono particolarmente emozionata per questo Natale, non è il primo che vivo, eppure sento la mia anima vibrare in maniera particolare, non vedo l’ora di poter assistere di nuovo al prodigio che si manifesta davanti noi, per la nostra salvezza e consolazione. Come mai sento così tanto desiderio di essere presente? Eppure ci è stato chiesto il favore di dare spazio alle anime che ancora non hanno visto, di essere presenti a questo momento nell’intimità della nostra casa.

Ma sento di dover esserci, nel cuore e nello Spirito sento forte il desiderio di esserci, sento forte il richiamo. Chiedo quindi di poter partecipare, anche se dovesse comportare restare fuori dalla casa, anche se dovesse voler dire non entrare per lasciare precedenza agli altri, anche se volesse dire soltanto essere lì: “Se lo senti, se senti che è importante per te, vieni”. E così è stato, resto in attesa della chiamata.

Passano ore in attesa, emozionata come una bambina che aspetta lo scorrere della notte perché sa che l’indomani è Natale, e sa che troverà un dono da scartare sotto l’albero, sa che accoglierà quel momento con tutta la meraviglia, la gioia del cuore e l’amore possibile.

Ecco, ci siamo. Mi avvicino con devozione, rispetto e solenne gratitudine alla fila che mi separa da te amato Giorgio, amato Gesù. Davanti a me ci sono fratelli in silenzio, che mi coprono la visuale, ma è giusto che abbiano il loro tempo, il tempo di godersi questo momento unico per la loro vita, questo momento che imprimerà un sigillo nella loro anima, dove tutto cambierà pur restando lo stesso. Resto lì con umiltà, con riconoscenza per la possibilità concessa che a breve potrò vivere… e in un attimo mi ritrovo a guardarti.
Un attimo di eternità, dove il tempo si ferma, dove il suono diventa silenzio, un silenzio assordante: entri che sei vestito di peso inutile ed esci che sei nudo, il nudo dell’anima, a nudo con te stesso, ma soprattutto nudo ai suoi occhi, i Tuoi occhi. Quello sguardo che mi guarda, che mi guarda dentro fin nelle inimmaginabili profondità della mia Essenza, quello sguardo che mi sorride e mi comunica spiritualmente, “sei venuta, hai sentito la mia chiamata” … “Sì mio Maestro, ora ho capito cosa fosse quel richiamo che sentivo nel mio cuore, era la tua chiamata!

Non la comprendevo ma l’ho riconosciuta, e sono qui di nuovo, come in principio, ora e per sempre, sono qui con Te!”. E ti rendi conto che non ha senso fermarsi troppo sulle umane debolezze, che non ha senso fermarsi troppo a sentirsi in colpa, a sentirsi vittime o mortificati, che ha senso solo continuare a dare il meglio di noi ogni giorno, a ricominciare ogni volta, ad andare avanti per raggiungere l’obbiettivo comune, ognuno con il suo compito, il suo talento, ma insieme per l’unica missione possibile.

Quante volte ci chiami a Te, quanta pazienza hai per noi figli, quanto credi in noi più di quanto crediamo noi in noi stessi, quanto amore ci doni ogni giorno anche se non ce ne accorgiamo. Non ci abbandoni mai, sei sempre con noi anche quando ti rifiutiamo, ti allontaniamo, ti colpevolizziamo, Tu sei sempre accanto a noi. Ma noi siamo con Te ogni giorno? Per questo continui a morire e rinascere per noi, affinché rinasciamo ogni volta. Affinché il nostro Spirito rinnovi la promessa di servirTi, ancora una volta.

Grazie per questo immenso dono di cui ci onori di partecipare, che fa nuove tutte le cose.
Infinitamente grazie.
Con amore una tua figlia


Eleonora Pollastrelli
27 Dicembre 2021

Allegati:

- 25-12-21 Santo Natale 2021
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2021/9283-santo-natale-2021.html

- 29-12-17 Gli occhi di Dio
https://www.thebongiovannifamily.it/arche-2017/7463-gli-occhi-di-dio.html