Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024

erikaDi M. Cecilia Bartholin e Claudio Rojas 

Intervista ad Erika País

Viviamo una guerra tra la Russia e la NATO che si svolge in Ucraina, e non è proprio come i mezzi di disinformazione occidentali fanno credere alla gente dipingendo l’Ucraina come il povero paese invaso senza motivo, da un mostro tirannico come la Russia che ha assassinato innocenti a distanza ravvicinata, uno spietato invasore che deve essere combattuto sostenendo quella specie di “Eroe” che hanno creato che è il presidente Zelensky - un leader nazista trasformato cosmeticamente in vittima per conquistare la simpatia del mondo occidentale.

Come diceva Eduardo Galeano, “la verità è la prima vittima nelle guerre”. Questo scenario conferma il momento che viviamo e che la gente ancora dorme e non percepisce. Se a questo aggiungiamo il male estremo nel mondo, l'inquinamento, la morte delle specie animali, la manifestazione della natura che è stata molto forte nell'ultimo anno, possiamo confermare che siamo nella parte finale dell'Apocalisse; di conseguenza la missione dell'Opera di Giovanni assume oggi particolare importanza e rilevanza.

Nel programma VERDADERA JUSTICIA che va in onda sul canale comunitario “El Vecino Normal” abbiamo invitato l'iniziata dell'opera di Giorgio Bongiovanni, Erika País, per parlare del momento che stiamo vivendo, l'Opera nel contesto della fine dei tempi, l'importanza della missione messianica di Giorgio Bongiovanni e della missione dei giovani.

D. 1. - Abbiamo un programma radiofonico interattivo in cui le persone inviano domande alla radio e ce le trasmettono in modo che possiamo rispondere in onda. La domanda ricorrente è perché si fidano tanto ciecamente di Giorgio Bongiovanni?... che cosa lo rende così speciale?

R.1: Una domanda ampia; sono rimasta a pensare quando hai detto: “un momento speciale che vive l'umanità ed un momento speciale che vive l'opera”. Cos'è che lo rende speciale?... la vita ed l’opera di Giorgio Bongiovanni sono totalmente legate alla storia dell'umanità.

Ho vissuto con lui e posso dire che la sua coerenza, cosa che scarseggia nel nostro mondo, spicca senza dubbio. Perché normalmente si dice una cosa ma poi se ne fa un'altra. Invece, nel caso di Giorgio, quando lui dice una cosa e poi la fa risulta molto più potente di quando la dice; quindi credo che la coerenza è super-coerenza, e non lo dico per fanatismo, bensì perché è così, sto tentando di essere più obiettiva possibile.

Penso che in questo momento ci siano molte cose in gioco, e più laicamente, più obiettivamente, più logicamente parliamo alle persone, più possiamo aiutarle a comprendere spiritualmente cosa sta succedendo, per prendere posizione in relazione ad esso. In questo momento nessuno può stare a guardare.

In quanto a Giorgio, lui è uno stigmatizzato al di fuori della Chiesa, è una caratteristica importante perché non è in relazione con la gerarchia ecclesiastica. Alcuni prima di questo Papa, lo hanno attaccato; hanno persino scritto un libro su di lui, dove si dice che l'origine delle stigmate non è una frode, non sono provocate, sono vere, ma dicono che potrebbero venire sospettosamente dal lato oscuro.

Giorgio Bongiovanni, con quasi 33 anni di stigmate permanenti, è lo stigmatizzato più coerente degli ultimi anni. Che non faccia parte della Chiesa è un segno. La lotta sociale è una crociata che si concretizza molti anni fa in ANTIMAFIA, dove da Palermo - Sicilia, accusa la mafia - che non è la mafia dei film - ma è il braccio armato dell'Anticristo.

La mafia inoltre si è introdotta in America Latina, in tutti i paesi, quindi è necessario combatterla, combattere il male, combattere l'Anticristo. Giorgio indica dove è il male. Infine, dona la sua vita, sacrifica la sua famiglia e la sua vita per questa lotta; lui non è un maestro che indica un percorso e poi non lo segue, ma lui per primo lo segue e lascia le orme per seguirlo. La sua vita perciò è il messaggio, il suo esempio è un messaggio. Noi rispettiamo altri maestri, ma Giorgio è l'espressione materiale di tutti i maestri nella loro azione. È il messaggio stesso.

D.2 - Vorremmo che ci raccontassi un po' come si entra in questo movimento laico, spirituale che ha molte espressioni inclusa la lotta contro la mafia; come e in che contesto entra il gruppo di giovani, che è un gruppo di giovani a livello mondiale, presente in molti paesi, iniziato in Italia con Sonia Tabita Bongiovanni, poi in Argentina, Uruguay, Paraguay; come si coniugano questi giovani che sono - le persone potrebbero definirli perfino trasgressori rispetto alla società - come si collega questo con la lotta che porta avanti Giorgio Bongiovanni?

R: Mi hai messo in una situazione complicata, perché ovviamente preferirei che rispondessero i ragazzi, non io. Io posso dirti, per non eludere di rispondere alla tua domanda, posso dirti un paio di cose, come le vedo io:

Ovviamente la fondatrice del movimento è la figlia di Giorgio Bongiovanni, Sonia Tabita Bongiovanni, che con la sua formazione, la formazione che riceve proprio in casa sua, vede la necessità di portare la lotta in piazza. Ma la sua bandiera non è il messaggio spirituale, o meglio porta il messaggio dentro, ce l'ha dentro, ma è per questo motivo che è più difficile per le persone capirlo, ed è per questo motivo che dicono che è un movimento trasgressivo. Ma loro portano il messaggio spirituale più in là. I ragazzi che si avvicinano non lo fanno necessariamente per il messaggio spirituale, sono giovani che sono stanchi di vedere le ingiustizie per la strada, quelle che ci sono nel mondo, sono giovani che non credono negli idoli che questa società impone loro. Sono giovani che portano con sé una naturale inclinazione verso la giustizia, verso la lotta e che trovano, quando conoscono Sonietta, conoscono Matías o conoscono i ragazzi che fanno già parte del gruppo, trovano giovani coerenti. Raramente si siedono a parlare del Cristo, perché per loro è naturale, è scontato che, se ti rendi conto di avere valori spirituali, realmente li realizzi e li realizzi onestamente, ti si risveglia dentro una passione, un fuoco, una necessità di uscire a cambiare la società, di uscire a denunciare ciò che non va, di uscire a cercare quei giovani che si stanno perdendo davvero, che si stanno suicidando o che si stanno auto-annientando, che non hanno voglia di vivere, che non credono in niente, che si sentono soli, per i quali la droga e l'alcool sono l'unica strada, questo è triste.

Poi in quel contesto con ciò che Sonia Tabita ha vissuto nella sua casa, si è fatta donna - già da bambina aveva quella forza - e ha detto: ci sono tanti giovani lì che non credono, che a causa delle istituzioni non vogliono sapere nulla sulla spiritualità, perché si confonde religione con spiritualità, non vogliono più saperne, non trovano rifugio nella spiritualità, ma nella lotta; allora dentro questo contesto il movimento dei giovani nasce come un'esigenza intrinseca che quando sei consapevole di una verità, sì o sì scendi in strada e in questo contesto nasce questo movimento.

Ma vorrei chiedere a tutti coloro che ci ascoltano, che cosa significa essere un trasgressore? Cosa significa rompere gli schemi? Come si vede la trasgressione, perché la trasgressione?

Ti faccio un piccolo esempio che attira sempre molto la mia attenzione, in modo che tu possa vedere il grado di deterioramento in cui si trova questa società; noi probabilmente nelle reti social, acclamiamo, applaudiamo quando qualcuno trova una valigia piena di denaro e la restituisce al suo proprietario ma abbiamo applaudito per qualcosa che è naturale fare, non è tuo, anche se l'hai trovato, se hai potuto trovare colui a cui appartiene e consegnarlo, è naturale, non è necessario applaudire. Oppure quando si dà da mangiare a una persona per strada e si mostra e si dice “questo è degno di essere applaudito". Questo, al contrario, noi dovremmo rompere gli schemi ed uscire a protestare perché c'è fame per strada, ma non applaudire perché qualcuno dà da mangiare, perché se davvero hai sviluppato valori positivi, se incominci dentro di te ad alimentare quella persona con valori positivi, il fatto di aiutare il prossimo deve essere una cosa naturale, anche di sopravvivenza della specie.

Se c'è gente che ha fame per strada, se abbiamo alle porte problemi di droga nei riguardi dei giovani, se stiamo sull'orlo di una guerra, soprattutto perché ci sono incomprensioni, se non parliamo la stessa lingua, nel senso di lingua emozionale voglio dire, perché cerchiamo sempre di dominare l'altro, perché cerchiamo di arricchirci, perché cerchiamo sempre di essere in una posizione migliore rispetto al prossimo, se esiste tutto ciò, noi dobbiamo cambiarlo come atto di sopravvivenza, perché è tutto questo che ci sta portando all'auto distruzione imminente. Quindi, quando qualcuno nutre un'altra persona, in realtà è per sopravvivenza della specie e perché se non sviluppiamo questi sentimenti, queste emozioni, queste azioni andiamo verso l'autodistruzione sicura.

Quindi quando dicono che il movimento è trasgressivo in realtà non è proprio trasgressiva, quello che sta facendo è mostrarci qualcosa che sta succedendo sotto i nostri occhi e non siamo in grado di vederlo, lo tirano fuori e ci mettono sopra una lente d'ingrandimento e succede quando fanno una protesta femminista nella strada, giusto? Quando fanno un servizio fotografico per mostrarci che c'è una minoranza in questa società che soffre, che ci sono minoranze che soffrono e che non è solo il povero (beh, la povertà non è la minoranza, è la maggioranza) ma non sono solo quelli i casi che il sistema ci permette e che ci spinge a denunciare, perché non c'è niente di meglio, se si vuole controllare un popolo, che dargli una qualche possibilità di protestare, inoltre, digli anche come devono protestare e così li domini.

Loro cosa fanno? Loro dicono: “attenti perché in primis c'è un sistema patriarcale che ci controlla dal punto di vista economico, religioso, sociale e che esiste. Quindi non parlano del movimento femminista, stanno andando oltre il movimento femminista, il femminismo non è essere anti-uomo, quello è un discorso imposto dal sistema per infiltrarsi nella vera lotta, il vero femminismo osserva dove il sistema patriarcale ci spinge, ci costringe, ci sottomette a studiare determinate cose, ad essere in una determinata maniera, a non riconoscere che praticamente l'economia mondiale è praticamente sostenuta dai soldi, che le donne generano e non ricevono, che c'è disuguaglianza di stipendi. Quando ci sono molte disuguaglianze la società non ha strade verso la felicità e verso la giustizia sociale.

Ogni disuguaglianza che esiste nella società è un ostacolo al raggiungimento di quell'equilibrio sociale che ci permetterà di essere felici, che ci permetterà di avere una vita dignitosa per tutti allo stesso modo.

Dunque come agisce? Ci sono molte persone consapevoli di molte cose, ci sono molte brave persone, va bene; ma ci sono più gruppi minoritari sommersi che stanno soffrendo o morendo di fame. Ad esempio nel caso di quei gruppi che rivendicano e lottano per l'uguaglianza di genere, per il riconoscimento delle diversità sessuali, stiamo parlando di certe minoranze che come futuro hanno davanti solamente la prostituzione o morire di fame, perché la nostra società non li riconosce. Ad una persona che quando viene al mondo lo stato riconosce come appartenente al sesso maschile, ma si veste da donna, quando va a chiedere lavoro non lo danno, allora questa persona si prostituisce o muore di fame giusto? Oppure andrà verso l'indigenza.

Ora loro, cosa propongono? Ci sono molte minoranze in questo momento nella società sulle quali non si mette la lente d'ingrandimento, molti gruppi ai quali non si presta attenzione, noi li vogliamo mostrare. Allora ripeto, che cosa è la trasgressione? Che cosa è rompere? Semplicemente quello che stanno facendo è aprire il sipario, dicendo guarda qui c’è questo, da quest’altra parte c'è questo; non esiste solo quello che il sistema ti lascia vedere, ci sono molte altre cose che noi vogliamo mostrare. Allora questa è trasgressione sì, dal momento che nessuno lo mostra, sì sono trasgressori. Ma non sono trasgressori perché sono giovani e se ne fregano, no; è perché in questo momento, come voi avete detto bene all’inizio della trasmissione, in questo momento tanto delicato della storia dell'umanità o vediamo tutto o non vediamo niente, o ci roviniamo o ci salviamo, non c'è un’altra strada.
Quindi, non possiamo salvarci vedendo alcune cose sì ed altre no, perché allora è un salvarsi interessato; chi vede alcune cose sì ed altre no, è perché la salvezza è per pochi. Chi vede tutto ed assimila tutto, allora può essere lì che potremmo dire che la salvezza è per molti e per tutti. Non so se si comprende il concetto.

O vediamo o non vediamo, ma non possiamo essere tiepidi, non possiamo dire io amo Cristo, amo Gesù, amo la Vergine, amo Sai Baba, amo Krishna e non preoccuparmi di una persona che ho al mio fianco semplicemente perché è differente da me. Perché questa persona si sente così, io non posso imporgli di sentirsi diversamente, ma non per questo la posso lasciare morire di fame, non per questo devo dire no, non lo mostro, non lo guardo, Satana, no. Ci sono minoranze che se guardi la somma dei numeri non sono minoranze, sono una gran parte di questa società.

Allora noi dobbiamo guardare verso tutte le persone che soffrono in questa società, verso tutte le minoranze che ci sono in questa società, non possiamo guardarne alcune e altre no. E ci sono molti temi che è necessario toccare profondamente in questa società. Stiamo vivendo in una società malata, profondamente malata.

Guarda, se la prendono con i giovani perché parlano della lotta LGTB+ e non ci fanno vedere che si stanno ammazzando in Ucraina portandoci verso una guerra mondiale e nessuno dice niente, e l'esercito che la NATO sta difendendo è nazista, sono nazisti.

Ora, io domando di nuovo, i ragazzi vogliono rompere gli schemi? O semplicemente quello che cercano è dirci di guardare tutto?

Quando fai una transazione economica, chiedi un prestito, ti vuoi comprare una casa, sposi il tuo fidanzato, tu analizzi tutte le situazioni, consideri tutto, vale la pena, non vale la pena, guardi tutto nell'insieme. Ora, come possiamo decidere il futuro della nostra umanità se non mettiamo sul tavolo tutto quello che fa parte di questa umanità?

Quindi i ragazzi quello che stanno facendo è questo. Da un punto di vista sempre laico, loro considerano che non è necessario quando esci in strada dire in cosa credi e in cosa non credi, sono le tue azioni che ti identificano. Se poi in una conversazione un ragazzo gli chiede; tu in cosa credi? loro dicono, sì io credo nel Cristo e il ragazzo l’unica cosa che pensa è, ah bene allora è buono avere una base spirituale per fare una lotta sociale, che per me è necessaria.

Bene, ti ho parlato di tutto! Ma è una bella domanda perché è da tempo che ci penso, dobbiamo vedere tutto quello che sta accadendo in questa società, tutto, tutto.

Una società realmente felice, o con una giustizia sociale in cui tutti i membri hanno da mangiare, hanno dove dormire, hanno la salute e sono accettati.

I ragazzi mostrano questo, non sono ipocriti, fanno una nuova politica, per dirlo in altre parole; loro sono stanchi e noi gli distruggiamo il mondo, glielo distruggiamo totalmente, non gli stiamo lasciando un futuro e loro se lo stanno cercando da soli, ma stanno pensando a tutti. A volte mi dico, quando la gente domanda o critica: ma stanno pensando a tuo nipote, al tuo bisnipote, loro sì che stanno pensando al futuro". Anche noi in qualche momento nella nostra gioventù volevamo magari provare a cambiarlo, ma ci hanno vinti e siamo rimasti lì. Loro no, li colpiscono e loro si alzano e continuano, non li vincono, non li comprano, non tacciono, non hanno paura di affrontare nessuno, lo dicono in faccia e non hanno paura se domani mangiano o non mangiano. A noi se ci dicono "guarda che domani ti prendo a calci se continui a parlare di questo politico", chiudiamo la bocca perché abbiamo paura di non mangiare, ma loro non hanno paura, non hanno nulla da perdere benché abbiano molto da perdere; allora ben venga rompere gli schemi, ben vengano le denunce, ben venga la lotta.

D.3 - La guerra, i grandi segnali della natura e la malvagità estrema dell'uomo sono, senza dubbio, evidenze che siamo alla fine dei tempi; ma anche che Adoniesis, un comandante degli esseri di luce che sta accompagnando Giorgio Bongiovanni ed i suoi seguaci in questo momento in una maniera come non aveva mai fatto prima. Come se volesse dire che il cielo scommette su questa opera?

Io penso magari non solamente in questa opera, sicuramente accompagna altri pochi giusti che vi sono, ma ciò che possiede questa opera è la coerenza, perché questo gruppo, questa confraternita l'ha realizzata, mentre magari altri gruppi si dedicano alla predica ed al discorso, noi lottiamo contro noi stessi in primo luogo.

Cosa fa la nostra guida, il nostro amico Giorgio, non lascia che ti isoli; non è che prima lotti con te stesso e dopo fai le opere, o al contrario, prima fai  opere e dopo lotti con te stesso; lui ci ha insegnato a fare contemporaneamente entrambe le cose, proprio per la mancanza di tempo che ha questa umanità.

Ecco perché mentre stiamo denunciando un male facciamo contemporaneamente una conferenza annunciando la presenza degli esseri nel cielo, o denunciamo la corruzione politica di un paese determinato, e mentre facciamo tutto questo stiamo anche lottando dentro di noi o contro i nostri stessi demoni per potere essere persone più degne. Non ci flagelliamo per i peccati che abbiamo perché sappiamo di avere pochissimo tempo ed un mondo tanto marcio che è importante continuare a lottare fuori, che è imperativo continuare a lottare anche fuori.

Per questo motivo questa opera è benedetta per la presenza di Adoniesis, come dici tu, Sua guida e Suo accompagnatore, perché noi siamo tutti peccatori, ci riconosciamo come tali ma amiamo e crediamo, quindi lottiamo e lottiamo.

Non c'è niente che gli piaccia più, che sia più gradito al Padre di un essere che si riconosce peccatore, che però riconosce i suoi peccati e contemporaneamente dice: "ma io voglio servirti, Padre. Come posso servirti? Anche se con i miei peccati che non riesco a superare, ma voglio servirti". Il Padre ama colui che si riconosce imperfetto ma che riconosce nel Padre la perfezione che vuole raggiungere. Non colui che si riconosce come perfetto dentro ma non fa nulla verso l'esterno, come la società che non fa niente.

Il Padre ama coloro che sono disposti a dare la vita per un amico, che sono capaci di dare la vita per il prossimo, ma ti dico anche che è più facile dare la vita che dare tutto quello che si ha. Nel senso che si può morire per il prossimo, la morte è un attimo e noi lo sappiamo molto bene, la conosciamo molto da vicino. Noi quindi arriviamo ad un punto in cui non abbiamo paura della morte; abbiamo però paura di perdere la famiglia, gli affetti, di perdere le case, le cose materiali; abbiamo più paura di perdere quello. E noi, la nostra confraternita ha lavorato molto sulla capacità del disinteresse, nel trattare di... ed abbiamo scoperto che quanto più siamo disposti a rinunciare a tutto meno rinunce ci chiede il Padre. Non so se è chiaro ciò che sto dicendo.

Per questo motivo il Padre sta con noi, per questo motivo Adoniesis c'è, perché siamo esseri imperfetti che non si soffermano a dispiacersi delle proprie imperfezioni, ma pensiamo più a ciò di cui ha bisogno colui che è accanto, quindi lottiamo, per quel motivo.

Non siamo gli unici... a vedere... molti di noi stanno compiendo missioni sapendo che non ci salveremo e questo mi sembra il miglior regalo che possiamo fare al Cielo, perché pur sapendo che io non mi salverò faccio qualcosa affinché un bambino si salvi, affinché in futuro un giovane possa studiare, svilupparsi spiritualmente, svilupparsi fisicamente, psicologicamente, perché lo meritano i nostri giovani ed i nostri bambini, lo merita l'umanità tutta. Perché ci sono ancora dei giusti nella nostra umanità; l'umanità tutta merita un'opportunità di vivere una nuova terra ed un nuovo cielo perché ci sono dei giusti nella nostra umanità. Quindi per due giusti che nascono, per tre giovani che lottano, tutti noi, quelli della confraternita dobbiamo continuare a lottare perché sentiamo che è questo che Adoniesis vuole.

CR: Molto bello quello che hai detto, una verità che mi emoziona, credo che sia questa la chiave. Noi siamo molto imperfetti, ma amiamo, comprendiamo, cerchiamo la verità, lottiamo per la giustizia, lottiamo con le nostre limitazioni per cercare di avvicinarci e non vogliamo smettere di lottare perché non abbiamo altro modo di intendere la vita, ed è l'unica cosa che ci permette di non cadere nella depressione, perché se io smetto di lottare mi deprimo e mi suicido.

MC; Sì, ma io dico anche e sempre, ma posso sbagliarmi, che la nostra generazione ha fallito nel fare cambiamenti e sono i ragazzi, i giovani oggi che stanno cercando di fare cambiamenti, di rompere strutture che non sono servite e che non servono. Le istituzioni, nella maggioranza dei paesi, e parlo anche del nostro paese (Cile), sono corrotte dalla base, significa che bisogna distruggerli completamente e ricominciare, ciò è quello che dobbiamo fare per potere lasciar loro la possibilità (appoggiandoli, aiutandoli, continuando a lottare), affinché possano operare cambiamenti concreti e non importa il tuo colore, la tua religione, se sei vivo sei un essere vivo e meriti una buona vita, non importa da dove vieni e chi sei.

R: Totalmente d'accordo, Cecilia; a volte noi, con il discorso dell'uguaglianza, ci scandalizziamo perché in mezzo oriente fanno mettere il Burka alle donne e facciamo campagne contro, ma noi stessi siamo sottomessi ad un sistema di caste, di facto non espresse. Viviamo in un sistema di caste perché quando dai lavoro a qualcuno dipende da come è vestito ed in accordo col colore della pelle di ognuno, ma è come tu lo tratti o non lo tratti. Siamo sotto un sistema Patriarcale.

Siamo noi allora, quando dico siamo, e mi riferisco a questa società, siamo razzisti, siamo xenofobi, abbiamo un sacco di, come si chiama?... Dividiamo continuamente la società, mettiamo continuamente etichette, nomi e raggruppiamo e dividiamo la società, che poi se osservi è qualcosa che ci impongono, perché più voi siete divisi più dominano, e quelle minoranze che vogliono acquisire diritti vedono, a loro volta, la loro lotta come l'unica, la più importante, la più grande e non si rendono conto che in realtà il problema è unico, è un solo problema e da lì deriva tutto il resto, il non riconoscimento di determinati diritti deriva da tutte le disuguaglianze sociali, etc.

Così, quello che fanno i giovani, è dare validità alle diverse lotte, le mettono tutte allo stesso livello e fanno una lotta trasversale invece di farne una sola scegliendo una sola causa, e gli vanno incontro; loro scelgono varie cause per dimostrare che in realtà tutte le cause derivano da un unico problema.

Il nemico è uno solo, che indossa differenti maschere, differenti vestiti, ma è uno solo.

Messaggio: Famosa la frase di Berta Cáceres quando parlava dell'ecosistema e diceva: “Svegliati umanità, non c'è più tempo”. Mi viene in mente adesso quella frase, non c'è tempo e dobbiamo prendere una decisione ed agire. Adesso!

Dobbiamo agire a beneficio della vita, lottare a beneficio della vita, ovviamente invitiamo ad avvicinarsi a noi, ma non necessariamente per noi, è con i giovani che stanno per strada, con gli studenti, per abbracciare una causa e dedicargli la vita intera, dare il proprio essere, non c'è niente di piu difficile di rinunciare alla propria libertà, ma a ben guardare ci hanno rubato la libertà molto tempo fa, pensiamo di essere liberi ma non lo siamo per niente. Ma dentro manteniamo ancora la libertà dello spirito e quella sì che è nostra. Allora bisogna essere capaci finché è necessario di rinunciare a quella libertà di spirito nel nome di un bene più grande, nel nome di tutti. Non posso immaginarmi un mondo nel quale io sto bene e tranquilla, dove posso fare ciò che mi piace, mentre nella Striscia di Gaza stanno ammazzando un palestinese o in Ucraina stanno ammazzando un bambino o un bambino sta morendo di fame. No, no, no. Io chiedo a voi, chiedo a tutti di non avere pace finché tutte queste situazioni non cessino, perché si sveglino, perché non c'è tempo.

Occhio, non è che non c'è tempo perché ritorna il Cristo, non c'è tempo perché non ci sarà più vita nel pianeta se aspettiamo il ritorno del Cristo.

Dobbiamo prendere la nostra vita nelle mani, il nostro pianeta nelle nostre mani, la nostra storia nelle nostre mani, proprio questo.

MC: E ricordare “Che la Storia la fanno i Popoli”.

LINK PROGRAMA: https://youtu.be/MMz1fV9R0Lc

M. Cecilia Bartholin y Claudio Rojas
02 de julio de 2022

 

Allegati:

- 4--06-22 "Verdadera Justicia": Un programma che divulga la verità
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2022/9472-verdadera-justicia-un-programma-che-divulga-la-verita.html

- 15-03-22 La guerra in Europa e il Terzo Segreto di Fatima
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2022/9374-la-guerra-in-europa-e-il-terzo-segreto-di-fatima.html

-28-02-22 II Incontro galattico mondiale
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2022/9368-ii-incontro-galattico-mondiale.html

-16-02-22 Il Cosmo la creazione universale
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2022/9350-il-cosmo-la-creazione-universale-2-parte.html

- 29-01-22 La Reincarnazione - La morte non esiste
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2022/9327-la-reincarnazione-la-morte-non-esiste.html

- 25-09-21 Nuove rivelazioni
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2021/9202-nuove-rivelazioni-6-parte.html