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buco nero200Di Francesco La Turraca

Il fisico Daniel Holz, membro del Bulletin of the Atomic Scientists, un'organizzazione no-profit nata in seguito ai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki che si occupa degli eventi più catastrofici e dell'orologio dell'Apocalisse, condivide le sue riflessioni sulla più grave minaccia al nostro pianeta: l'uomo

Nell'universo non c'è catastrofe più grande di un buco nero, che ha una gravità così intensa che nemmeno la luce può sfuggirgli. Certo, una supernova è un'esplosione incredibilmente violenta, ma la distruzione provocata da un buco nero è totale, annichilente. Questi mostri si aggirano nello spazio come Pac-Man, divorando stelle, pianeti e asteroidi. Nonostante i nostri sforzi, nessun disastro provocato dall'uomo – cambiamenti climatici, fame, guerre nucleari – può competere con una devastazione simile.

"Rifletto su cose che si trovano ai margini dell'universo, eventi accaduti poco dopo il Big Bang – dice Daniel Holz, fisico dellUniversity of Chicago – . Siamo in grado di costruire oggetti fenomenali come i telescopi spaziali che scrutano nel passato fino all'inizio dei tempi. È incredibile. Eppure, siamo sul punto di distruggere la nostra unica casa".

 L'obiettivo dell'organizzazione è quello di valutare le minacce esistenziali per la nostra specie, siano esse armi nucleari o cambiamenti climatici, e regolare di conseguenza il Doomsday Clock – ovvero l'orologio dell'Apocalisse - che quest'anno ha compiuto 75 anni. L'orologio è la rappresentazione grafica del tempo che secondo gli scienziati del Bulletin manca alla fine dell'umanità: più si avvicina la mezzanotte, più la distruzione del pianeta è imminente. Al momento l'orologio segna cento secondi dalla mezzanotte, rispetto ai due minuti nel 2018.

Scrutare il cosmo e contemplare quanto siamo insignificanti, tuttavia, ha un fascino particolare. Wired US ha incontrato Holz per discutere di catastrofi cosmiche e terrestri, di come affrontare le sciagure, del perché quello attuale è un momento particolarmente pericoloso nella storia dell'umanità, ma anche del perché non tutto è perduto. La conversazione è stata condensata, modificata e tradotta allo scopo di garantire maggiore chiarezza.

doomsdayclockWired US: Per chi non lo sapesse, cos'è il Bulletin of the Atomic Scientists e cos'è il Doomsday clock?

Daniel Holz: È stato fondato nel 1947. Avevamo capito già allora che ci sarebbe stata una corsa agli armamenti, che ci sarebbero state bombe H, e che sarebbero state migliaia. L'intero pianeta era minacciato. Non ci sarebbe stato modo di vincere queste guerre, né di difendersi da queste armi. Dovevamo trovare un nuovo modo di pensare. Gli scienziati hanno capito la tecnologia, hanno capito la minaccia e hanno sentito che bisognava fare qualcosa.

L'orologio dell'Apocalisse è il nostro modo di dare una forma alle riflessioni su come ci stiamo comportando a livello globale. Come stiamo rispondendo alle minacce esistenti, per come le intendiamo? Direi che la minaccia più grande è ovviamente quella nucleare, ma anche la crisi ambientale e la disinformazione. I membri del Bulletin non sono paranoici. Si tratta per lo più di scienziati. Sono persone molto calme, razionali e sobrie. Nessuno di noi partecipa a questa iniziativa perché è entusiasta all'idea di avvicinare l'orologio alla mezzanotte. L'obiettivo è quello di allontanarci.

Il nostro sogno più grande, la ragione per cui lo facciamo, è arrivare a un punto in cui saremo abbastanza lontani dalla mezzanotte da non dover più avere paura. Se potessi dedicare tutto il mio tempo ai buchi neri senza preoccuparmi del futuro della civiltà, sarebbe molto meglio, senza dubbio. Uno dei miei modi di affrontare il caos che ci circonda è quello di pensare che nell'economia dell'universo siamo insignificanti. Ma non si può mettere la testa sotto la sabbia e aspettarsi che il caos sparisca, è necessario interessarsi a ciò che accade. Siamo più che insignificanti. Il pianeta è insignificante. Il sistema solare, la galassia: solo un piccolo granello nell'universo. Se facessimo esplodere noi stessi, il nostro pianeta, lo renderemmo del tutto invivibile e la civiltà si estinguerebbe in un attimo. È un evento piccolissimo in una zona noiosa dell'universo. L'universo esiste da quattordici miliardi di anni, la civiltà, da quanto, diecimila?

buconero
 Un rendering di un buco nero - MARK GARLICK/GETTY IMAGES

Ci sono momenti in cui mi tranquillizza pensare: "Va bene, va tutto bene. L'universo andrà avanti". Quasi certamente c'è vita su altri pianeti. Man mano che impariamo a conoscere l'universo, scopriamo sempre di più che non siamo speciali. Non c'è alcuna garanzia che saremo ancora in giro tra cinquanta, cento o mille anni. L'unico fattore determinante siamo noi stessi e all'universo non può importare di meno. Tutto quello che ci accade è colpa nostra. Ma il nostro pianeta è speciale – almeno nel nostro sistema solare, nel nostro piccolo angolo di universo – in quanto supporta la vita. Ci è stato donato questo incredibile mondo, che stiamo distruggendo. Per questo è ancora più frustrante sentire chi già pensa di trasferire l'uomo su Marte. Perché ci ritrovassimo qui in questo momento molte cose sono andate nel verso giusto.

La questione di Marte dimostra un fraintendimento profondo sul funzionamento della vita sulla Terra e gli innumerevoli fattori che rendono il pianeta perfetto per la vita umana. È anche completamente irrealistico: è fantascienza. Andarcene tutti a vivere su un altro pianeta non ci salverà. Probabilmente conoscete il paradosso di Fermi [riflettendo sul perché una galassia che teoricamente potrebbe ospitare molte forme di vita non ha mai mostrato segni di altri esseri viventi, il fisico Enrico Fermi chiese: "Dove sono tutti?", nda]. La risposta più semplice agli interrogativi su dove sono tutte le civiltà aliene è che si sono fatte esplodere. (MA NOI SAPPIAMO LA VERITÀ SULLE CIVILTÀ EXTRATERRESTRI).

Se si guarda agli ultimi cinquant'anni, non si contano le volte in cui noi stessi ci siamo andati vicini. E parliamo solo di cinquant'anni. Quante altre occasioni avremo di farci saltare in aria nei prossimi cinquanta? O prima? Basta guardare agli ultimi mesi. Che possibilità abbiamo di superare i prossimi vent'anni? Ci sono tutte le armi nucleari, tutti i conflitti. Senza contare i disastri ambientali, la precarietà alimentare, le guerre per l'acqua, le inondazioni, le migrazioni di massa, gli sfollamenti, la crisi dei rifugiati: tutto questo su una scala rispetto alla quale tutto quello che il mondo ha sperimentato finora scompare. Oppure, potrebbe essere che l'universo sia troppo grande e che sia troppo difficile sostenere una forma di vita complessa al suo interno, in quel caso la probabilità che altre forme di vita siano esistite è abbastanza bassa da far sì che nella nostra galassia non sia mai accaduto. Mi sembra più difficile da credere, ma chi lo sa, Altre persone ragionevoli potrebbero non essere d'accordo.

Abbiamo raggiunto molti progressi tecnologici e, adesso che abbiamo le armi nucleari e siamo in balia dei cambiamenti climatici, iniziamo a essere in grado di avere un vero impatto sull'intero pianeta. E una volta arrivati a questo punto, iniziano a succedere cose brutte. Con le armi nucleari, potremmo letteralmente spazzare via l'umanità. E a causa dei cataclismi ambientali, se ci avviciniamo agli scenari peggiori, se continuiamo ad andare avanti così, la civiltà collasserà. Ampie porzioni della Terra diventeranno invivibili. Ci sono persone che vivranno su un pianeta molto diverso da quello attuale. Sempre se saranno ancora vive, e nel caso di una guerra nucleare probabilmente non lo saranno.

L'entropia dell'universo fa sì che diventi sempre più disordinato man mano che il tempo passa. Ma per la civiltà terrestre non si tratta tanto di entropia quanto di collasso. Non è un processo lento. L'entropia fa il suo dovere e alla fine prevale. Ma le tempistiche rilevanti per questi processi, quelle fisiche, sono molto lunghe. Mentre quello di cui stiamo parlando sta avvenendo molto velocemente.

Per quanto riguarda il nucleare, in questo momento, se qualcuno – Biden o Putin – decidesse di essersi stufato, è la fine. Basta una persona, una sola persona che decide. È sufficiente che prema un pulsante. Per come è strutturato il sistema, non c'è modo di contrastarlo. In trenta minuti è tutto finito. Una persona. Che razza di civiltà è quella che prevede che una sola persona possa spazzare via tutti e distruggere l'intero pianeta? Tutto, tutti gli esseri viventi, tutto. È una cosa un po' diversa dalla semplice entropia e dalla progressione storica. Non sto cercando di essere deprimente. È una bella giornata qui a Chicago. È solo che è molto facile farsi prendere dallo sconforto. Quando torno a lavorare sui buchi neri, lo trovo è edificante in un modo molto strano.

Sono bellissimi. Come lo è il fatto che noi, come specie, possiamo sederci qui e contemplare l'età dell'universo. Percepisco una sorta di nichilismo serpeggiante, perché ci sono così tante cose che sfuggono al nostro controllo come individui. Nel mio caso, ho cercato di trasformarlo in nichilismo costruttivo. Sono molto abbattuto per gli sconvolgimenti planetari. Ma pensando all'universo più in generale, credo che sia rassicurante rendersi conto che siamo insignificanti.

Così il problema diventa la tentazione di arrendersi. So esattamente di cosa stai parlando, perché anch'io faccio la stessa cosa. È molto facile farsi prendere dallo sconforto. Pensare che niente abbia importanza, che noi non contiamo, mi consola. È come se non dovessi prenderla sul personale. Per l'universo le cose andranno bene in ogni caso. Il pianeta però ha davvero bisogno che le persone si impegnino di più, questo è chiaro. E non succederà grazie a politici illuminati, a meno che tutti non inizino a spingere in questa direzione. Ma abbiamo bisogno di politici illuminati, di leader di aziende illuminati, e abbiamo anche bisogno di cittadini illuminati che dicano semplicemente: “Quando è troppo è troppo. Vediamo quello che sta accadendo al pianeta.

Sta succedendo quello che gli scienziati avevano detto che sarebbe successo, e ci stanno dicendo che la situazione peggiorerà. Questo non va bene.”

Francesco La Turraca
3 Ottobre 2022

Fonte: https://www.wired.com/story/humanity-isdoing-its-best-impression-of-a-black-hole/

LEGGIAMO ALCUNI AMMONIMENTI DATI DAI MESSAGGERI DEL CIELO AD EUGENIO SIRAGUSA E GIORGIO BONGIOVANNI
BONGIOVANNI: IL PIANETA TERRA IN DIFFICOLTÀ PER COLPA DELL’UOMO DAL CIELO ALLA TERRA HO SCRITTO IL GIORNO 4/1/1990: IL PIANETA TERRA IN DIFFICOLTÀ PER COLPA DELL’UOMO, MA PREPARATEVI PERCHÈ È VERO, CERTO È VERISSIMO CHE QUESTO MACRO-ESSERE PRESTO, MOLTO PRESTO, METTERÀ IN PRATICA LE SUE COSMICHE DIFESE PER FERMARE DRASTICAMENTE LE FOLLI E CINICHE OPERE DISTRUTTIVE. INIMMAGINABILI SARANNO LE CONSEGUENZE CHE SCATURIRANNO DALLE AZIONI DIFENSIVE DI QUESTA COSMICA CREATURA BRUTALMENTE OFFESA, FERITA, SFRUTTATA E SCONVOLTA NEI SUOI EQUILIBRI COSMICI CREATIVI. PREPARATEVI, UOMINI, PERCHÈ OGNI COSA CHE VI CIRCONDA MUTERÀ FORMA E SOSTANZA, ANCHE VOI UOMINI MUTERETE PER NON AVER SAPUTO AMARE CHI VI HA SEMPRE AMATO SIN DALL’INIZIO DEL VOSTRO CONCEPIMENTO NEL TEMPO E NELLO SPAZIO PER ESSERE, SERVIRE E PER ESSERE SERVITI. PREPARATEVI, UOMINI, LA GIUSTIZIA STA PER ARRIVARE. EUGENIO SIRAGUSA LA TERRA DAL CIELO ALLA TERRA HO SCRITTO IL 26/4/1989: LA TERRA, QUESTO ESSERE MACROCOSMICO È DECISO A SCROLLARSI DI DOSSO QUESTO DEGENERATO VIRUS EPIDERMICO CHIAMATO UOMO. LA SUA MAGNIFICA COSMICA INTELLIGENZA RITIENE INUTILE E DELETERIA L’OPERA DELL’UOMO DECISA A DISARMONIZZARE CON MANIA DISTRUTTIVA, GLI EQUILIBRI COSMO-FISICI E COSMO-DINAMICI. POICHÈ È NEL SUO DIRITTO ANNULLARE LE SOFFERENZE CHE L’UMANITÀ LE PROCURA, SI PREPARA AD UNA SEVERA E DRASTICA SELEZIONE; COME? PRESTO, MOLTO PRESTO LO SAPRETE! DAL CIELO ALLA TERRA: EUGENIO SIRAGUSA DAL CIELO ALLA TERRA SETUN SHENAR E I FRATELLI COMUNICANO: IL COMPIMENTO DELLE PROFEZIE SE NEL VOSTRO CUORE TROVERETE IL CORAGGIO E L'UMILTÀ DI LEGGERE I NOSTRI REITERATI AVVERTIMENTI (Messaggi allegati ndr) E LE NOSTRE ESATTE PREVISIONI, REALIZZERETE IMMEDIATAMENTE CHE IL TEMPO È VENUTO E CHE LA PROFEZIA DELL'APOCALISSE È IN FASE DI COMPIMENTO. VI ABBIAMO DETTO CHE LA TERRA È UN ESSERE COSMICO ED È UNA ENTITÀ VIVENTE CON I SUOI ANTICORPI E CON IL SUO METABOLISMO. ELLA REAGISCE CON FORZA E SI DIFENDE DAGLI ATTACCHI DEI VIRUS CHE AVREBBERO DOVUTO ESSERE AL CONTRARIO ENZIMI LABORIOSI ED UBBIDIENTI (UOMINI). NEI MESSAGGI QUI ALLEGATI CHE IL NOSTRO MESSAGGERO GIORGIO BONGIOVANNI HA SCRITTO AGLI INIZI DEGLI ANNI 2000 DEL VOSTRO TEMPO TROVERETE IN SINTESI ANCORA LA POSSIBILITÀ DI REALIZZARE NEL VOSTRO SPIRITO L’UTILITÀ DI UN RAVVEDIMENTO IL QUALE, SE SINCERO E CORROBORATO DALL'AZIONE A FAVORE DEI DEBOLI E DEGLI INNNOCENTI, POTRÀ MITIGARE NOTEVOLMENTE L'AZIONE DEGLI ZIGOS (ACQUA, ARIA, TERRA E FUOCO) I QUALI NEI PROSSIMI 2 ANNI DEL VOSTRO TEMPO HANNO IN PROGRAMMA, PER VOLERE DELL'INTELLIGENZA COSMICA, DI CAMBIARE DRASTICAMENTE, CON MILIONI DI MORTI, LA GEOGRAFIA ATTUALE DEL PIANETA TERRA. ANCORA UNA VOLTA VOGLIAMO RICORDARVI CHE NON CI SARÀ LA FINE DEL MONDO MA È IN ATTO UNA DELLE PIÙ GRANDI PURIFICAZIONI CHE LA STORIA DEL VOSTRO PIANETA RICORDI. LA TERRA È DESTINATA A DIVENIRE UN PARADISO DI PACE E D'AMORE (REGNO DI DIO) MA ABITATA DAI GIUSTI E DAI MANSUETI CHE IL GIUDIZIO DI CRISTO ELEGGERÀ COME EREDI UNIVERSALI. I CAPI DELLE VOSTRE CHIESE DOVREBBERO ANNUNCIARE PER PRIMI TALE NOVELLA, MA LA LORO IPOCRISIA E LA LORO ANTICRISTICA INTELLIGENZA LO IMPEDISCONO. QUESTA È LA VERITÀ. LEGGETE!
MEDITATE! E DEDUCETE.
PACE!
DAL CIELO ALLA TERRA
SETUN SHENAR E I FRATELLI SALUTANO
PIANETA TERRA
11 marzo 2011. Ore 17:36

Allegati:

-28-08-22 Adoniesis ai potenti del pianeta Terra
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2022/9567-adoniesis-ai-potenti-del-pianeta-terra.html

- 23-04-21 100 secondi alla mezzanotte nucleare
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2021/8997-100-secondi-alla-mezzanotte-nucleare.html