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bomba atomica pDi Jorge Costa e Claudio Rojas

Gli interventi dello scorso 21 febbraio rivestono una grande importanza perché ci fanno rendere conto della gravità del momento che stiamo vivendo e che sembra non avere un punto di svolta. Per analizzare la questione, più che fare riferimento ai capricci di Biden, pensiamo sia importante affrontare il discorso serio di Putin.

Quest'ultimo è sempre più deciso ad andare avanti, soprattutto dopo l'incursione di circa un anno fa in cui gli fu confermato quello che già sapeva: la reale possibilità dell'uso di armi nucleari contro la Russia da parte dell'Ucraina (dove si trovano grandi quantità di plutonio arricchito), la possibilità dell'uso di armi biologiche contro la Russia con più di 30 laboratori biologici al confine ucraino-russo; l'uso di uccelli migratori malati verso la Russia; la confessione di Angela Merkel sul fatto che gli accordi di Minsk servivano per guadagnare tempo per armare l'Ucraina. Per non parlare degli attentati ai gasdotti Nordstream I e II. È evidente che nonostante la pressione del suo entourage, sta continuamente calibrando la guerra, per agire di conseguenza.

E sta già sconfiggendo l'Europa senza sparare un solo colpo, per gli effetti delle sanzioni e per l'evidente scissione che si sta verificando tra i paesi dell'UE.

Nell'aprile del 2022 quando Putin stava negoziando con l'Ucraina con l'intercessione della Turchia, furono gli anglosassoni ad ordinare a Zelensky di interrompere i negoziati, perché volevano la guerra. Ora il panorama è diverso, sono gli Stati Uniti che velatamente cercano di negoziare perché sanno che perderebbero (anche se non lo ammetteranno mai) e la Russia non vuole farlo perché Putin non si fermerà, soprattutto da quando la Polonia è diventata una polveriera e ha piattaforme missilistiche Patriot che oltre ad essere un sistema antimissile, serve come base per il lancio di missili Cruise della serie Tomahawk che hanno una gittata di circa 2.000 km, per cui possono arrivare a Mosca e a tutte le più importanti città russe. In questo modo gli Stati Uniti potrebbero bombardare la Russia con armi nucleari "senza sporcarsi le mani".

Biden si dispera perché il centro del potere si è spostato da Washington verso Oriente, altrimenti come si spiega che sempre più paesi si allontanano dall'Occidente e si avvicinano alla Russia-Cina?

Per questo, insieme a Jorge Costa discutiamo del tema nel programma “Verdadera Justicia”, trasmesso dal canale EVN di Santiago del Cile

Il capo del Cremlino ha parlato per quasi due ore davanti al Parlamento e ha lanciato sfide di ogni genere, dalla promessa di prolungare l'invasione in Ucraina alla sospensione del Trattato New Start con gli Stati Uniti.

Il Presidente russo, Vladimir Putin, martedì scorso non ha dato segnali di cambio di strategia nella sanguinosa guerra del Cremlino in Ucraina. Al contrario, ha aumentato le tensioni con l'Occidente sospendendo la partecipazione di Mosca all'ultimo patto di controllo delle armi nucleari stretto con gli Stati Uniti, e ha lanciato diverse minacce sul futuro del conflitto.

Nel suo discorso a lungo rimandato sullo stato della nazione, Putin ha presentato il suo paese -e l'Ucraina- come vittime del doppio gioco dell'Occidente e ha detto che è la Russia, e non l'Ucraina, a combattere per la sua stessa sopravvivenza.

Il discorso ha ribadito una litania di recriminazioni che il leader russo ha espresso frequentemente come giustificazione per la campagna militare ampiamente condannata, pur promettendo di non mollare militarmente in un conflitto che ha ravvivato i timori di una nuova Guerra Fredda.

La promessa di continuare

“Passo dopo passo affronteremo con attenzione e coerenza le sfide che ci attendono” ha detto alla presenza dei militari e dell’élite politica del paese.

Nel suo discorso ha incolpato l’Occidente di avere iniziato il conflitto, scoppiato un anno fa con l’invasione dell’Ucraina. “Voglio ribadirlo: sono stati loro a iniziare la guerra, e noi abbiamo usato e useremo la forza per fermarla”.
E ha aggiunto che “Sono anche consapevoli del fatto che è impossibile sconfiggere la Russia sul campo di battaglia”.

Ha affermato che è quello l’obiettivo dei suoi nemici. “Le élite occidentali non fanno mistero del loro obiettivo: infliggere una sconfitta strategica alla Russia. Significa eliminarci una volta per tutte”, ha detto Putin tre giorni prima del primo anniversario dell’intervento militare in Ucraina.
“Vogliono portarci a una sconfitta strategica e si stanno introducendo nelle nostre strutture nucleari. A questo proposito, sono costretto ad annunciare oggi che la Russia sospende la propria partecipazione al Trattato di riduzione delle armi strategiche”, ha dichiarato il presidente russo in un discorso fortemente ostile verso gli occidentali.

Si tratta dell’ultimo accordo vigente tra Washington e Mosca sull’arsenale atomico. Il capo del Cremlino ha chiamato le autorità militari ad essere “pronti a testare le armi... Se gli Stati Uniti effettueranno un test, lo faremo anche noi”.

Il capo di stato ha affermato anche che la Russia si vedrà obbligata a respingere la minaccia dalle sue frontiere se l’Ucraina dovesse ricevere armi a largo raggio dall’Occidente. “Una cosa dovrebbe essere chiara a tutti: più sistemi occidentali a lungo raggio arrivano in Ucraina, più noi saremo costretti ad allontanare questa minaccia dai nostri confini. È del tutto naturale”, ha sottolineato.

“Introdurremo attivamente le tecnologie più avanzate che miglioreranno il potenziale qualitativo dell’esercito e della Marina. Abbiamo tipologie di armi ed equipaggiamenti in ognuna delle aree militari”, ha detto il capo del Cremlino durante il discorso di Stato della nazione alla presenza delle due camere del Parlamento.

Secondo il leader russo “molti di questi prodotti sono notevolmente superiori agli analoghi stranieri. Il nostro compito è ora quello di avviare la loro produzione di massa e in serie. Ad oggi, ad esempio, il livello di equipaggiamento delle forze nucleari russe con i sistemi più recenti supera il 91%, lo stesso alto livello qualitativo deve essere raggiunto in tutte le componenti delle Forze armate russe”.

“Pronuncio questo discorso in un periodo difficile per il nostro Paese, un periodo di cambiamenti fondamentali e irreversibili in tutto il mondo, un periodo di eventi storici epocali che determineranno il futuro del nostro Paese e del nostro popolo, un momento in cui ognuno di noi ha un’enorme responsabilità".

Il capo del Cremlino ha accusato che i suoi rivali “stanno lanciando attacchi informativi sempre più aggressivi contro la Russia distorcendo i fatti storici, attaccando la cultura, la religione ed i valori russi”.

Secondo Putin la pedofilia è dichiarata la norma in Occidente. “Guardate cosa stanno facendo ai loro stessi popoli: viene distrutta la famiglia, l’identità culturale e nazionale e la perversione, l’abuso dei minori, fino alla pedofilia vengono dichiarate la norma, la norma della loro vita, e gli uomini di chiesa, i sacerdoti sono costretti a benedire i matrimoni omosessuali”, nell’intento di difendere quelle che sono per lui le tradizioni russe.
Si è saputo che la Chiesa anglicana, ad esempio, ha in programma – per ora è solo un progetto – di prendere in considerazione l’idea di un genere neutrale per Dio. Che dire? Dio non voglia, non sanno quello che fanno”.

Il capo di governo ha anche avvertito che non cesserà la persecuzione contro i dissidenti. “Coloro che hanno intrapreso la strada del tradimento ne dovranno rispondere legalmente”, ha detto Putin sebbene le autorità non autorirezzeranno una caccia alle streghe

Con un tono populista ha anche attaccato gli imprenditori russi che investono i loro guadagni in proprietà estere, yacht e immobili di lusso.
Putin ha sminuito le sanzioni decise dall’Occidente contro la Russia, principalmente contro gli oligarchi e ha affermato: “Nessuno dei cittadini comuni del Paese, credetemi, si è rammaricato per coloro che hanno perso i loro soldi nelle banche straniere”.

Si è anche congratulato per la resistenza dell’economia russa e ha fatto riferimento alle opportunità delle imprese del suo paese. “Tutto sta cambiando ora, e sta cambiando molto, molto velocemente. È un periodo di sfide, ma anche di opportunità”.

Putin ha lasciato aperta la possibilità di candidarsi nelle presidenziali del 2024. “Vorrei sottolineare che sia le elezioni locali , regionali del settembre di quest’anno che le elezioni presidenziali del 2024 si svolgeranno in stretta conformità con la legge, rispettando tutte le procedure democratiche e costituzionali”, facendo riferimento alla controversa riforma costituzionale del 2020, che gli permetterà di ricandidarsi nel 2024 e nel 2030.

Putin, 70 anni, è arrivato al potere nel 2000, rieletto nel 2004. È stato anche primo ministro per 4 anni. Eletto nuovamente nel 2012 e rieletto nel 2018. Alcuni analisti ritengono che in caso di sconfitta nella campagna militare in Ucraina o di dichiarazione della legge marziale, i comizi presidenziali potrebbero essere posticipati indefinitamente.
https://www.infobae.com/america/mundo/2023/02/21/10-frases-del-discurso-de-putin-y-su-nueva-amenaza-nuclear-a-occidente-rusia-es-invencible/

DAL CIELO ALLA TERRA

MESSAGGIO ALL’UNIONE EUROPEA DA ADONIESIS
NELLE VOSTRE MANI È IL DESTINO DELL’UMANITÀ.
SAPETE COSA DOVETE FARE E QUALE MESSAGGIO DOVETE INOLTRARE AL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, JOE BIDEN, AL PRESIDENTE DELLO STATO DELLA FEDERAZIONE RUSSA, VLADIMIR PUTIN, E AL SEGRETARIO DELLA REPUBBLICA CINESE, XI JINPING.
LA PROSSIMA GUERRA SARÀ SCONGIURATA SE I LEADER DELL’UNIONE EUROPEA AVRANNO IL CORAGGIO DI DIRE E FARE QUANTO DEVONO FARE.
NOI “ALIENI” SIAMO COMUNQUE PRONTI, COME ABBIAMO GIÀ DETTO PIÙ VOLTE IN PRECEDENTI COMUNICATI, A INTERVENIRE PER SALVARE IL SALVABILE QUALORA LE FORZE BELLICOSE IN CAMPO DOVESSERO INTRAPRENDERE UN CONFLITTO NUCLEARE.
ABBIAMO RAGIONE DI CREDERE CHE QUESTO AVVERTIMENTO SARÀ ASCOLTATO E PRESO IN SERIA CONSIDERAZIONE DA CHI MI LEGGERÀ.
NON AVETE MOLTO TEMPO, AMICI E NEMICI DELLA TERRA.
NOI ALIMENTEREMO CON LE NOSTRE VIBRAZIONI POSITIVE IL DESIDERIO DI TREGUA E DI PACE, ANCHE SE APPARENTE, PER AMORE AI NOSTRI OPERATORI SULLA TERRA CHE HANNO IL COMPITO DI RISVEGLIARE NEL MONDO GLI ULTIMI CHIAMATI CHE NEL TEMPO DIVERRANNO ELETTI.
SIAMO IN ATTESA DI UNA VOSTRA SCELTA!
PACE!
SONO SEMPRE IO ADONIESIS.
FINCHÉ SONO IN MEZZO A VOI NON ACCADRÀ E NON PERMETTERÒ CHE POSSA ACCADERE UN OLOCAUSTO CHE ANNIENTEREBBE TUTTO IL GENERE UMANO.
MA NON TIRATE TROPPO LA CORDA…!
A TE FIGLIOLO LA CERTEZZA DELLA MIA E NOSTRA PRESENZA IN TE E IN TUTTI VOI.

PIANETA TERRA
14 Febbraio 2022. 13:50
G. B.
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2022/9337-non-ci-sara-la-terza-guerra-mondiale.html

Ancora una volta l'Eurozona sposa il partito della guerra e delle spese militari. Nonostante il conflitto in Ucraina, come evidenziato dal Financial Times, abbia già devastato gli arsenali europei, con le fabbriche del vecchio continente a malapena in grado di produrre cartucce sufficienti per soddisfare il fabbisogno settimanale di Kiev, il sostegno alla mega-macchina bellica non solo non si fermerà, ma sarà ulteriormente incrementato.

La risoluzione finale sull'Ucraina approvata oggi dal Parlamento UE con 444 voti favorevoli, 26 no e 37 astensioni, chiede di fornire a Kiev “aiuti militari per tutto il tempo necessario”, invitando la Commissione a “prendere in seria considerazione la fornitura di aerei da combattimento, elicotteri, sistemi missilistici e un aumento delle munizioni”. La risoluzione chiede di utilizzare i beni russi congelati dall’Ue per ricostruire l’Ucraina, rafforzare le sanzioni contro Mosca e i suoi alleati e avviare i negoziati di adesione con Kiev quest’anno.

Anche l'Italia farà la sua parte, come riportato dal ministro della Difesa Guido Crosetto, che nella sua audizione sulle linee programmatiche alle commissioni riunite Difesa Camera ed Esteri e Difesa Senato ha addirittura paventato la possibilità di fornire sistemi di difesa da attacchi nucleari:

“Si parla sempre di armi, di carri armati ma sono arrivate anche richieste di cose molto più preoccupanti, tipo attrezzature di difesa da attacchi nucleari, batteriologici e chimici, che fanno meno notizie dei tank, ma che noi probabilmente daremo come Italia”, ha promesso il ministro.
Una linea politica perfettamente in linea con le parole dell’ex direttore della Cia e del Pentagono Leon Panetta che in riunione con alcuni colleghi del settore della difesa, e sull'anniversario dell'invasione russa in Ucraina non ha mostrato alcun dubbio: "Il 2023 sarà l'anno in cui Putin verrà costretto a scegliere tra la sconfitta totale, o il negoziato". Per arrivare a questo successo, però, secondo Panetta "gli alleati devono dare a Kiev tutto ciò di cui ha bisogno per difendersi, inclusi i caccia".

La Russia sarà dunque sconfitta sul campo di battaglia; nessuno nelle diplomazie occidentali sembra nutrire dubbi o preoccupazioni rispetto al fatto che tale eventualità si realizzi nei confronti di una potenza nucleare che ha più volte annunciato la massima fermezza nel difendere la sua integrità territoriale, anche attraverso l’utilizzo di armi atomiche.

Durante le votazioni di oggi, l’UE ha anche vergognosamente rifiutato di aggiungere un appello alla pace del conflitto in Ucraina, proposto dal gruppo di sinistra del parlamento europeo.

"Il Parlamento europeo sottolinea la necessità di sforzi diplomatici urgenti, intensi e sostenuti per porre immediatamente fine alla guerra in Ucraina e alle sofferenze del popolo ucraino", si legge in uno di essi.

Un'altra iniziativa proponeva di cambiare completamente il belligerante ottavo paragrafo della risoluzione che trattava la designazione dell'obiettivo principale della guerra nella "vittoria sulla Russia e l'espulsione di tutte le sue forze dal territorio dell'Ucraina riconosciuto a livello internazionale".

Un mantra per la Terza guerra mondiale a cui i rappresentanti del gruppo di sinistra del PE hanno suggerito di sostituire quanto segue: "Garantire la pace in Ucraina. Il Parlamento europeo invita l'UE e i suoi Stati membri a intensificare gli sforzi per garantire un cessate il fuoco e (inizio, ndr) i negoziati di pace, e li esorta a sostenere l'iniziativa di pace proposta dal presidente brasiliano Lula da Silva, utilizzare gli sforzi di mediazione internazionale come un modo per porre fine alla guerra".

Richiesta respinta. Ha vinto ancora il partito della guerra totale, e i deputati UE hanno effettivamente assegnato all'Ucraina il compito di "sconfiggere" la Russia ad ogni costo.

Una politica di cui sicuramente beneficeranno le principali industrie belliche europee, sulla pelle degli ucraini ovviamente. Basti pensare che i titoli azionari dell’italiana Leonardo hanno visto una crescita del 50% a fine 2022 e quelli dell’azienda tedesca Rheinmetall, rinominata produttrice di molti veicoli militari tedeschi, hanno raddoppiato anch’essi il loro valore.

Cina “pronta a esplorare una soluzione politica in breve tempo”

Solo Pechino e Parigi sembrano propensi a valorizzare il ricorso alla diplomazia nella risoluzione delle ostilità. Il presidente francese Emmanuel Macron e il capo della diplomazia cinese Wang Yi hanno infatti concordato mercoledì di voler contribuire “al raggiungimento della pace” in Ucraina, ha detto l’ufficio di Macron dopo i colloqui tenutisi tra i due.
Per il presidente francese Cina rimane un importante alleato della Russia, non avendo condannato l’invasione dell’Ucraina lanciata quasi un anno fa, pertanto è in grado di fare pressioni su Mosca affinché torni al tavolo dei negoziati.

Per quanto riguarda l’Ucraina, la Cina “attribuisce notevole importanza al ruolo della Francia come grande Paese indipendente ed è disposta a lavorare con la comunità internazionale per esplorare una soluzione politica e raggiungere un cessate il fuoco il prima possibile” ha affermato il ministro degli Esteri cinese.

Le truppe russe hanno preso tutte le alture nelle vicinanze di Bakhmut
Secondo il consigliere del capo ad interim della Repubblica popolare di Donetsk Igor Kimakovsky, citato da Ria Novosti, le truppe russe hanno presso il controllo di tutte le alture nelle vicinanze di Artemovsk (Bakhmut).

"I nostri principali successi sono vicino ad Artemovsk. I nostri ragazzi hanno già (conquistato, ndr) le altezze principali. In realtà è rimasto un piccolo corridoio, anch'esso controllato da noi, che ostacola in modo significativo la loro manovra per trasportare manodopera e munizioni", ha affermato Kimakovsky, precisando che nell’area opererebbero numerosi mercenari stranieri:

"Questi sono polacchi, lingua francese e lingua inglese. Stanno già apparendo unità che provengono da Leopoli", ha osservato il funzionario.
https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/309-topnews/93972-l-europa-da-il-via-libera-alla-guerra-totale-contro-la-russia.html

Menti folli vogliono portarci all'Olocausto finale

Scrivo questo editoriale per dimostrare ancora una volta che “menti folli” e capi di Stato conducono l’umanità alla terza guerra mondiale-nucleare. Ho letto, analizzato e studiato a fondo l’articolo magistrale scritto questa mattina da Barbara Spinelli sulle pagine de Il Fatto Quotidiano (“Chi ha ucciso la pace in 12 mesi di guerra”). La Spinelli, tra le scrittrici e giornaliste più importanti della storia del nostro Paese, ha spiegato in forma pragmatica, riportando fatti e documenti, le vere ragioni della guerra in corso tra Russia e Ucraina con la partecipazione di gran parte dell’Occidente attraverso l’invio di armi al fronte ucraino. Prima di inoltrarmi in ulteriori analisi, però, ribadisco nuovamente come fosse un mantra - anche se ovvio - che c’è un invasore (la Russia) e un invaso (l’Ucraina). Una premessa ahimè necessaria per evitare di essere tacciato come “filoputiniano” o affini. Detto ciò, la Spinelli spiega dettagliatamente le vere ragioni di questa ennesima guerra ponendo al lettore cinque semplici domande a cui essa stessa cerca di rispondere. In sintesi, l’analisi della scrittrice dimostra come tutto l’Occidente, in primis l’UE, ha perso la sua identità prostrandosi ai diktat degli Stati Uniti d’America. “Chi ha ucciso la pace in 12 mesi di guerra” dimostra come nel tempo ci siano state varie provocazioni che hanno portato la Russia ad invadere l’Ucraina (affermare ciò non significa difendere Putin).

Di recente, inoltre, sono emerse dichiarazioni del segretario di Stato Usa, Antony Blinken, che vanificano le possibilità per l’Ucraina di riprendersi la Crimea, annessa dalla Russia nel 2014. A colloquio con un gruppo di esperti, infatti, portavoce statunitense ha detto che tale tentativo supererebbe “una linea rossa” per il presidente russo Vladimir Putin e potrebbe innescare da parte di Mosca “una risposta imprevedibile”. Parole simili a quelle pronunciate dal segretario di Stato americano, Mike Pompeo quando le scorse settimane avrebbe affermato che l'Ucraina "ha perso la Crimea per sempre”. A riportare la notizia sono stati alcuni media ucraini, secondo i quali Pompeo lo avrebbe detto nella sua visita a Kiev avvenuta le scorse settimane. Un’affermazione che sottolinea in maniera incontrovertibile che sul futuro della Crimea gravano le sorti di una guerra nucleare.

Tornando alla Spinelli, la scrittrice infine ha dimostrato come dopo l’arrivo della Nato ai confini con la Russia, e dopo che quest’ultima ha avvertito varie volte (invano) l’Ue, gli Stati Uniti e l’Inghilterra, la crisi nel confine russo-ucraino abbia imboccato la via peggiore. Dunque, una guerra che è stata provocata come ci preannunciò che sarebbe accaduto in tempi non sospetti dal compianto giornalista Giulietto Chiesa, con prove e documenti alla mano, in un’intervista realizzata l’11 maggio 2019 che sulla nostra web tv è stata vista da oltre 1,2milioni di persone. Leggete le domande della Spinelli e interrogatevi anche voi. Infine, leggete il mio editoriale perché mancano pochi “secondi” alla guerra nucleare.

L'Orologio dell'apocalisse è stato spostato in avanti a 90 secondi dalla mezzanotte. Praticamente, siamo a un passo dalla catastrofe globale. È la valutazione del Bulletin of the Atomic Scientists, un'organizzazione che annualmente tiene il polso dei pericoli di un olocausto nucleare e non solo, che nel 1947 ha creato questo modo di indicare il livello della minaccia. Un'analisi che tiene conto del Covid-19 e della crisi climatica, ma anche della guerra in Ucraina che sempre più espone l'intera umanità ad una catastrofe nucleare. Come ha spiegato Rachel Bronson, numero uno del BAS, “viviamo in un periodo di pericolo senza precedenti, e l'Orologio dell'Apocalisse ('Doomsday Clock', ndr) riflette questa realtà”. L'avvicinarsi dell'Armageddon è imputabile "in gran parte, ma non solo, all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e al rischio crescente di un'escalation nucleare", hanno scritto gli scienziati. Concordiamo con alcuni politici, attivisti e intellettuali italiani, come Alessandro Di Battista e Alessandro Orsini che, anche se in ambiti differenti, continuano a sottolineare come l’umanità stia sempre più dirigendosi verso una catastrofe nucleare. Per non parlare di Papa Francesco che fin da subito ha ravvisato il peggiore scenario dietro l’aggressione russa dell’Ucraina invitando l’umanità a creare un tavolo diplomatico. I folli guerrafondai delle industrie belliche, come le statunitensi Raytheon e Lockheed Martin, non si rendono conto che siamo ad un passo dall’Armageddon nucleare, come ha ricordato più volte anche il presidente USA Joe Biden? Come si può ignorare questa evidenza?

Siamo in procinto di assistere alla terza fase di questa guerra, probabilmente la più cruenta e devastante: si tratterà di una battaglia multi-dominio che coinvolgerà fanteria meccanizzata, artiglieria, aviazione e possibilmente incursioni via mare per superare le posizioni del nemico. Uno scenario a cui l'Europa non assisteva dai tempi della Seconda guerra mondiale. Come se nulla fosse il blocco occidentale ha inviato numerose quantità di carri armati al fronte. Gli attori sono Inghilterra, Stati Uniti, Polonia, Svezia e Germania (con oltre cento Leopard). Nella scacchiera, dietro le fila (il diktat) della NATO, c’è anche l’Italia che recentemente ha confermato l’invio di una nuova fornitura di armi a Kiev. Armi “non offensive” potremmo definirle, che per questo motivo risultano spesso poco utili al buon esito del conflitto. Non potendo rientrare in Italia, però, finiscono nelle mani delle mafie locali che a loro volta le vendono nel mercato nero. Come più volte hanno ricordato il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri e il professore Antonio Nicaso, “la 'Ndrangheta, così come tutte le mafie, specula e si arricchisce sulle disgrazie altrui”. “Oggi, organizzazioni mafiose come la 'Ndrangheta vanno continuamente alla ricerca di nuovi mercati. E, pensando alla fine del conflitto russo-ucraino, sognano di rovistare tra le macerie della guerra in corso come tanti sciacalli". Si tratta di un business enorme, dal valore incalcolabile. “Armamenti aeronautici, armi chimiche, armi da lancio e da fuoco, contraeree, anticarro, nucleari. E, ancora, mine, missili, lanciafiamme, lanciagranate, esplosivi, aerei da caccia, bombardieri e carri armati. Per le mafie costituiscono l’affare più lucroso dopo la droga. Ovviamente c’è già chi pensa al dopo. Che fine faranno tutte le armi finora impiegate in Ucraina? Alimenteranno altre guerre, come quelle in Liberia, Sierra Leone, Angola e Congo? Nessuno lo sa. In tanti, però, ricordano quello che è successo nell’ex Jugoslavia, quando molte delle armi utilizzate in quel sanguinoso conflitto sono state vendute a prezzi stracciati, insieme al plastico prodotto nei territori, un tempo dominati dal generale Tito. Ogni famiglia scoprì di avere nel proprio arsenale kalashnikov ed esplosivo. Gli acquirenti furono i clan albanesi e serbo-montenegrini, che poi li rivendettero alla ’Ndrangheta e alla Camorra".

Ad aggravare lo scenario, inoltre, c’è lo scandalo sulla corruzione che ha colpito il governo di Kiev portando, tra le altre cose, alla destituzione del viceministro delle Infrastrutture e dello sviluppo delle comunità Vasyl Lozynskiy (arrestato e accusato di aver ricevuto una tangente di 400.000 dollari) e spingendo il presidente Vlodymyr Zelensky ad annunciare la riorganizzazione dei funzionari ad alti livelli, tanto nei ministeri quanto in altre strutture del governo centrale. Purtroppo, però, a differenza dell’Italia dove non per forza dietro un fenomeno corruttivo si cela l’aggravante mafiosa, in Ucraina non è così. La mafia lì, non prevedendo un’affiliazione, si basa su comportamenti delittuosi come, appunto, la corruzione.

Tornando alla guerra, il livello di tensione è sempre più alto. Se scoppierà una terza guerra mondiale sarà anche colpa del nostro Paese che continuando ad inviare pacchetti di armi e garantendo supporto tecnico/logistico all’Alleanza atlantica si rende un Paese cobelligerante in un conflitto per procura tra Stati Uniti (Nato) e Federazione Russa. Secondo il nostro ministro della Difesa Guido Crosetto, ex presidente dell'Aiad, la più grande lobby delle armi del nostro Paese, “la III guerra mondiale inizierebbe nel momento in cui i carri armati russi arrivassero a Kiev e ai confini dell’Unione Europa: chi dice qualcosa di diverso non conosce la realtà. Impedire che questo accada, è l’unico modo per fermare la III guerra mondiale”. Una valutazione troppo semplicistica. La fine dell’umanità verrà decretata se l’esercito ucraino verrà messo nelle condizioni non solo di difendersi a dovere (com’è suo diritto) ma di poter attaccare se non anche invadere la Federazione Russa. Il Cremlino reagirà con un’offensiva mai messa in campo finora. Da “Ivan il Terribile” fino ad oggi, passando per gli Zar e l’impero dell’URSS, la Storia insegna che la Russia non è abituata a perdere. Come ha detto il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev, ricordando al mondo la potenza della Russia, “il nostro Paese ha sconfitto Napoleone e Hitler”.

Urge, dunque, intavolare una trattativa di pace fra Russia e Ucraina. Di recente anche il 99enne ex segretario di Stato Henry Kissinger (un altro guerrafondaio), al Council on Foreign Relations, disse che “dobbiamo impedire la sua escalation nucleare (della Russia, ndr). Potremmo batterla anche in quello scenario ma la natura delle relazioni internazionali e l’intero sistema mondiale verrebbero sconvolti. La diplomazia deve tornare in azione”. Il governo italiano in tutto ciò dovrebbe decidersi, una volta per tutte, a prendere in mano le redini della mediazione diplomatica che da sempre l’ha contraddistinta agli occhi della Comunità internazionale. Un ruolo delicato ora relegato nelle mani di Paesi “borderline” come l’Ungheria di Orban o la Turchia di Erdogan.

Nell’incertezza del futuro, ciò che è certo è che a un anno dall’inizio di un conflitto che molti si aspettavano avrebbe portato ad una rapida vittoria russa, le due parti sul campo contano più di 100mila vittime tra morti e feriti, secondo le stime, e sono sprofondate in una guerra di logoramento che non offre, al momento, alcun segnale di una via d’uscita. Come diceva il compianto Gino Strada “ogni guerra ha una costante: il 90% delle vittime sono civili, persone che non hanno mai imbracciato un fucile. Che non sanno neanche perché gli arriva in testa una bomba. Le guerre vengono dichiarate dai ricchi e potenti, che poi ci mandano a morire i figli dei poveri”. E il bollettino di guerra ucraino ne è una dimostrazione. Ci auguriamo che la comunità internazionale, Italia in primis, se ne renda conto, anche perché il conto alla rovescia che ci separa dall’escalation nucleare potrebbe esaurirsi prima del previsto.

P.S.
Stando a quanto riportato dall’Arms Control Association, il numero stimato di armi nucleari nel mondo è di oltre 13mila unità (gennaio 2022). Il 90% di queste armi sono in mano alla Russia (oltre 6mila) e agli Stati Uniti d'America (oltre 5,500). Come ha dimostrato la simulazione diffusa dal Norwegian Nobel Institute sulle drammatiche conseguenze di un attacco nucleare lo sgancio di una bomba atomica da 800 kilotoni (testata nucleare largamente disponibile negli arsenali delle superpotenze mondiali) su una metropoli di 4 milioni di abitanti (come potrebbero essere Los Angeles o Berlino) causerebbe “una palla di fuoco calda come il sole” che “si espanderebbe con un raggio di 800 metri. Qualsiasi cosa in quest'area verrebbe vaporizzata. Entro un raggio di 2 km, tutti gli edifici verrebbero distrutti”: almeno 120mila morti. In un raggio di 11 km dall'esplosione, le radiazioni causerebbero sugli individui ustioni di terzo grado, mentre le onde d'urto provocherebbero il crollo di numerosi edifici. Nel complesso, si può stimare che nel raggio tra 2 e 11 km dal luogo in cui è caduta la bomba morirebbero almeno 500mila persone. Oltre gli 11km, invece, l’esplosione potrebbe causare nell'immediato fino a 100mila morti. In pratica, un’ecatombe. Secondo, invece, la simulazione di Princeton su una guerra Russia-Usa con l’utilizzo delle armi nucleari, basato sulla reale dotazione nucleare e sugli obiettivi militari delle rispettive nazioni, prevede che in poche ore si potrebbe arrivare a 34,1 milioni di morti e 55,9 milioni di feriti, senza contare le vittime legate agli effetti delle armi nucleari dopo le esplosioni.
https://www.antimafiaduemila.com/rubriche/giorgio-bongiovanni/93904-sempre-piu-vicini-alla-terza-guerra-mondiale.html

LINK PROGRAMMA: https://youtu.be/lCkfNGzoixI

Claudio Rojas e Jorge Costa
– 25 febbraio 2023


Allegati:

- 18-02-23 La natura per il momento cerca di impedire la follia di una guerra nucleare
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2023/9846-la-natura-per-il-momento-cerca-di-impedire-la-follia-di-una-guerra-nucleare.html

- 28-01-23 L'inconscienza collettiva di fronte al pericolo di una imminente terza guerra mondiale e nucleare
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2023/9812-l-incoscienza-collettiva-di-fronte-al-pericolo-di-una-imminente-terza-guerra-mondiale-e-nucleare.html

- 31-12-22 "La terza guerra mondiale il pericolo continua"
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2023/9782-la-terza-guerra-mondiale-il-pericolo-continua.html

- 3-12-22 Gli extraterrestri intervengono per evitare la terza guerra mondiale
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2022/9735-gli-extraterrestri-intervengono-per-evitare-la-terza-guerra-mondiale.html

- 21-11-22 Gli Esseri di Luce contro la guerra nucleare
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2022/9723-gli-esseri-di-luce-contro-la-guerra-nucleare.html

6-11-22 La terza guerra mondiale e il contatto extraterrestre per evitarla
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2022/9686-la-terza-guerra-mondiale-e-il-contatto-extraterrestre-per-evitarla.html

- 29-10-22 La terza guerra mondiale e la salvezza
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2022/9665-la-terza-guerra-mondiale-e-la-salvezza.html

- 16-10-22 Il nostro futuro è lottare per la salvezza dell'anima
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