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la veritàDi Jorge Costa e Claudio Rojas

La Nato sta preparando una mobilitazione di massa in diversi paesi dell'Unione Europea tesa all'arruolamento di uomini per una grande guerra contro la Russia dato che recentemente sembra che si sia resa conto che per loro questa guerra è esistenziale. Non se ne sono resi conto nel 2007 durante il discorso tenuto a Monaco dal leader russo, come anche nel marzo del 2018 quando Putin ha mostrato pubblicamente le sue armi, senza pari in nessun paese dell'Occidente, ma se ne sono resi conto adesso, che la sconfitta dell'Ucraina è imminente. Questo fa sì che non hanno altra soluzione che continuare nell'escalation di armi da inviare al fronte, e prima di essere sconfitti, lanceranno tutto quello che hanno nel loro arsenale. La domanda è: dove vogliamo arrivare? La risposta è ovvia: all'olocausto finale.

Tutto questo ci da la certezza matematica di quanto poco manca alla fine.

Questa è stata la motivazione principale per condividere gli insegnamenti spirituali dello stigmatizzato italiano Giorgio Bongiovanni attraverso gli schermi di EVN nel programma “VERDADERA JUSTICIA” a Santiago del Cile.

Prima di affrontare la tematica non potevamo non ricordare la data del 13 maggio, giorno della prima apparizione della Madonna a Fatima, Portogallo, a tre bambini la cui trascendenza è immensa in questa fine dei tempi e nella missione messianica di Giorgio Bongiovanni.

Abbiamo proposto e commentato il seguente video:
https://youtu.be/gbrfc9PEPUQ (Dal minuto 1:40 in poi)

Abbiamo poi continuato con il tema centrale del programma.

CHE IDEA HAI DI DIO?

Non l'ho mai contemplato bene anche se ho sempre creduto in Dio de relato, ossia attraverso interposta persona secondo la più alta ed eccelsa manifestazione della divinità che è Gesù Cristo. Mi sono innamorato di questa figura e credo di essergli fedele e lo voglio essere, seppur con tutte le mie mancanze. Ho creduto in Dio perché me lo diceva Cristo e per questo credo di aver realizzato il concetto detto da Gesù con la frase: ‘Chi vede me vede il Padre’ e ‘Non si può andare al Padre se non attraverso di me’.

Con queste frasi Gesù Cristo vuole farci capire che non c'è un Dio come noi lo vogliamo o come c’è stato insegnato nei Testi Sacri. C’è semmai l’invisibile forza di Dio. Quindi sono andato avanti con questa concezione finché, come sapete, ho iniziato ad avere esperienze spirituali di dialogo con Dio o con Colui che si fa chiamare Adoniesis, che interpreta Dio e sono arrivato a questa conclusione: Dio esiste attraverso i Suoi interpreti. Adoniesis è il Padre ma sta interpretando anche la Forza Onnicreante. Quindi Dio viene personificato dallo Spirito Santo, così come Gesù interpreta il Cristo. Ciò significa che questo attore della vita universale interpreta la figura di Cristo che non vediamo. È Gesù a dirci ‘Io sono il Messia’, quindi è Gesù di Nazareth a parlare dato che Cristo nessuno lo vede. Cristo è un’Intelligenza invisibile. Quindi come vedo Dio? lo vedo come un attore che interpreta una Forza Superiore ossia lo Spirito Santo il quale, a sua volta, è attore di sè stesso ossia interpreta sè stesso perché non vi è altro al di fuori di Lui o dietro di Lui.

DIO, GIUSTIZIA E PERDONO

Nella nostra dimensione vedo Dio come Giustizia. Sapete che ci sono altre dimensioni in cui la giustizia non è come nella nostra dimensione. Questa è un’altra cosa che Dio mi ha fatto scoprire.

Nella nostra dimensione umana e materiale soggetta al karma, la Giustizia è uguale per tutti ma non si esprime nella stessa forma di un’altra dimensione e non perché nell'altra dimensione è ingiusta. La Giustizia infatti è sempre Una, ma si manifesta con interpretazioni e forme diverse. Faccio l'esempio sempre con il nostro Signore: ‘Occhio per occhio, dente per dente’ cosi è scritto nella Bibbia e questa è la giustizia di Dio nella materia. Se sbagli quindi paghi karma. Lo stesso Dio ci ha detto attraverso Gesù di Nazareth: ‘Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Da' a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle’ (Matteo 5.38-42).

Quindi questo Dio ci sta dicendo che nella nostra dimensione dove regnano avidità, invidia, gelosia, violenza e odio chi sbaglia deve pagare un karma ma nella dimensione dei Fratelli Cosmici, ossia nella dimensione che orbita nell'amore e nell'armonia, la Giustizia non può essere la vendetta ma il perdono.

La Giustizia quindi in quei mondi è il perdono perché l’unica perfezione possibile si ha in settima dimensione ossia nella solarità. Si può essere evoluti, geniali ed anche Esseri di Luce incarnati in uomini senza essere perfetti. Se vivi in una comunità o in una confraternita di luce o di fratelli, la Giustizia non può essere occhio per occhio, dente per dente. Nelle vere comunità di Cristo si vive nell’armonia e ci si sente tutti fratelli e quindi si vive nella fratellanza e se c’è errore umano non si può esercitare la giustizia dell’occhio per occhio, dente per dente che è prerogativa di Dio. Devi esercitare la Giustizia che Cristo ti impone con il perdono.

Il perdono non è debolezza, come ci vogliono fare credere gli stolti. Il perdono è una delle forme della giustizia, forse la più alta delle forme di giustizia e di forza presenti nell’universo e questo perché solo con il perdono tra fratelli quindi senza che si ripaga con la stessa moneta, si può esercitare una forma di giustizia presente nelle comunità evolute del Cosmo e nelle comunità cristiane presenti sulla Terra. Non vi sto dicendo di perdonare Messina Denaro ma di perdonare il fratello ad imitazione delle comunità del Cosmo e questo perché Cristo è venuto a portare il Regno di Dio ossia il Regno di Suo Padre sulla Terra ai suoi prescelti e non all’umanità. Il Regno di Dio non è la terza dimensione, quella dell’occhio per occhio, dente per dente. Il Regno di Dio è il perdono. La miglior vendetta è il perdono!

In questa società io voglio l’occhio per occhio, dente per dente e l’abbattimento dei sistemi criminali. Gesù mi elegge come suo amico se la penso così ma nella comunità dei Suoi fratelli, quelli che Lui ha scelto, l’occhio per occhio, dente per dente sarebbe diabolico! Non è evoluzione. Dio non esercita quindi la Sua Giustizia nello stesso modo: l’esercizio della Giustizia di Dio dipende dalle dimensioni.

Aggiungo anche questo: Dio con noi è intransigente e questo non perché non ci perdona o non ci ama ma perché vuole temprarci nella forza e nella fede. Quando mi chiede di stare solo ed io soffro perché ho bisogno di aiuto, non lo fa perché mi odia o perché si sta vendicando ma perché vuole rafforzare dentro il corpo e il cuore di Giorgio l’eventuale mancanza di fede che il dolore del corpo e la necessità e l'esigenza della carne richiede. Quindi Lui ti priva della consolazione, dell'amore, delle carezze che ti possono dare i fratelli per rafforzarti preventivamente. E allora il servo non deve dire ‘Il Signore è ingiusto’ ma deve dire ‘Certo Signore. Sarò più forte così’. Anche questo è Dio, ossia Egli è intransigente ma non perché non ci vuole bene ma perché vede che questo è un mondo crudele che ci tenta.

Io sono tentato tutti i giorni in un modo implacabile dalla materia. Il privilegio che io ho è che chi rafforza il mio spirito è Colui che lo ha creato. Rafforzare però non significa dare sempre carezze ma è anche e soprattutto la privazione.

Quando Dio ti priva di una gioia allora ti sta rafforzando. Vi faccio un esempio: avere la presenza di fratelli e sorelle che mi aiutano quando soffro è bellissimo e anche al Padre piace ma se questo può nel futuro far calare le forze della mia fede e della mia mente Lui preventivamente me ne priva affinché io sia più forte per servirLo! Questo è anche il Dio che ho conosciuto e che voi pure dovete capire.

Quando venite provati da Dio si tratta della forma migliore della Sua presenza perché significa che Lui vi ama e vi rafforza! Quando Dio è invece assente e voi sentite apatia o indifferenza e non provate né amore né tristezza, significa che vi ha abbandonati. Questo l'ho imparato dal mio maestro Eugenio che diceva di cercarci prove se non ne avevamo perché solo cosi avremmo attirato su di noi la presenza di Dio che ci aiuta.

A nessuno piace stare male, essere provati e stare soli ma significa che il Signore prova la nostra fede e che noi siamo deboli ma siamo anche al Suo servizio se diamo la nostra disponibilità e siamo disposti a lasciare tutto. Dobbiamo dire: ‘Signore io so che è un tuo test per provare la mia fede. Se vuoi che vado in mezzo alla strada, provami ed io rimarrò fedele a te lo stesso!’

Vedete però come va la mia vita: ho figli in salute, non vivo in mezzo alla strada, la nostra Opera è grande e questo perché il Signore quando mi priva mi dà cento volte tanto attraverso uomini e donne però so che un giorno potrò anche non avere più niente e non me la dovrò prendere con nessuno, né con me stesso, né con i miei fratelli. È una Sua volontà. Lui deve sapere e sa che io non mi tirerò indietro, in qualsiasi forma Lui mi farà vivere in questo mondo, io darò la mia vita per Suo Figlio e per Lui qualsiasi cosa mi possa accadere. Se vuole mettermi alla prova così sia!

Io non mi tirerò mai indietro perché ho conosciuto questo Dio che è veramente amore infinito, è intransigente, è duro però quando Lui vede che tu sei fedele non ti ritorna quello che gli hai dato ma ti dà 1000 volte di più, quindi come faccio a non amare questo Dio?

Per questo sono innamorato di Lui, anche della Sua severità che a volte devo trasferire ai miei fratelli.

Ringrazio quindi Gesù. Lo ringrazio per l'eternità perché mi ha fatto conoscere questo Suo Padre che esiste. Lui esiste perché c'è Cristo e non viceversa. Cristo può esistere senza Dio ma non c'è Dio senza Gesù Cristo.

SULLA LEGGE DI REINCARNAZIONE

La reincarnazione è una legge cosmica che ovviamente va rispettata ma se Dio la vuole annullare noi dobbiamo adattarci. Questo per dirvi che Dio può tutto e che noi dobbiamo obbedire!

SUL GIUDIZIO DI DIO

Cristo sceglie una creatura e se la creatura risponde a questo atto di amore Lui la porta in una dimensione dove non c’è karma. Se la Creatura però rifiuta questo patto con Dio ecco che vivrà il karma e quindi non verrà presa da Lui per entrare in quella dimensione che è il Regno. La Legge quindi rimane tale nella terza dimensione in cui si trova la Creatura ma nella dimensione del Signore il karma non c’è e quindi in questo senso lo annulla ma non cambia la Legge. La Legge si evolve in base alla manifestazione di vita che hai davanti ma rimane sempre la stessa. Questo significa che se la manifestazione di vita che hai di fronte è superiore allora la Legge sarà superiore senza che cambia di un cavillo ciò che Dio ha stabilito. Questa possibilità è l’ultima volta che ce l’abbiamo. Se non la accettiamo oggi, resteremo nel karma per migliaia e migliaia di anni. Solo chi ha accettato il valore che Cristo ci richiede andrà nella dimensione della luce dove non c’è il karma. Nella dimensione degli Angeli in caso c’è la morte seconda ma non c’è karma. Ciò significa che se un Angelo cade non ha karma ma fa direttamente la morte seconda.

SULLA COMPRENSIONE DI DIO

A noi basta fidarci di Gesù di Nazareth. La comprensione di Dio è secondaria così come la Conoscenza la svilupperemo. Ora fidiamoci di Gesù!

UN POPOLO INVASO CHE SI DIFENDE GENERA KARMA?

Ho due risposte rispetto a questo. La prima è la risposta umana relativa alla giustizia di questa Terra: il diritto alla legittima difesa è nell’istinto naturale della vita. Negli animali l’aggredito cerca di difendersi e se riesce prevale, altrimenti soccombe e non perché c’è un buono o un cattivo. Questo processo riguarda l’istinto della preservazione della vita in tutti i pianeti della terza dimensione, oltre che il riciclo continuo della vita (animali si cibano di animali, di piante/ animali che aggrediscono per pura ferocia/ animali che sono del tutto innocui). Tutto fa parte dell’equilibrio della natura. L’uomo, che è dotato di Intelligenza Individuale (EGO SUM), dovrebbe essere maestro dell’equilibrio e dell’evoluzione dello Spirito della società del Pianeta in cui si trova. La giustizia della terza dimensione deve garantire il diritto alla sopravvivenza. Ciò è regolato dal diritto che hanno le nazioni. Ad esempio, la giustizia personale non può essere messa in atto altrimenti ci sarebbe la barbarie. La giustizia deve essere regolata da leggi ben precise degli Stati, così come la legittima difesa. Questo è nel codice penale dei paesi civili.

Il diritto alla difesa per un soldato è lecito, se viene aggredita la sua patria, ma il suo paese deve essere realmente aggredito. Se l’aggressione alla patria avviene perché la nazione di appartenenza del soldato si è venduta l’anima al diavolo, allora questa regola non vale più. La Russia, ad esempio, non ha aggredito per suo desiderio l’Ucraina. Lo ha fatto perché è stata costretta dato che la NATO desidera installare missili nucleari in quella zona. Questo non significa che Putin è un santo, ma si tratta di un’azione lecita. Se fossi un soldato in ogni caso diserterei perchè sono contro la guerra senza se e senza e farei come Gandhi evitando così che la comunità a cui appartengo possa essere aggredita dal karma.

Questo ce lo ha insegnato Gandhi: meglio fare una lotta pacifica senza violenza che caricarsi di karma.
Altro discorso riguarda le anime innocenti e pure: se le difendiamo non ci caricheremo di karma ma passeremo nella dimensione superiore. Queste sono le leggi umane e quelle divine.

Rispetto alla domanda che mi avete posto c’è poi una risposta spirituale che voglio approfondirvi.
Ci sono dei principi che sono: non uccidere, non rubare, ama il tuo prossimo e così via. Questi principi vanno rispettati ma, se la violenza pone a rischio la vita della tua famiglia, dei tuoi fratelli o la tua, nel caso tu abbia assunto delle responsabilità verso la società, hai diritto, da parte di Dio, di difenderti e, se necessario, anche di uccidere chi fa del male a chi ami.

Se tu uccidi una persona che ti sta pugnalando sicuramente ti stai difendendo per legittima difesa ma ti stai comunque caricando di karma perché la Legge divina avrebbe preferito che ti facevi uccidere. A questo c’è una deroga: se sei stato scelto da Dio per una missione ed hai delle responsabilità devi difenderti. Se sei stato scelto per essere la guida di una comunità e portare il messaggio di Dio hai diritto di uccidere chi ti vuole fare del male e devi farlo non per te stesso, ma per la Causa che stai servendo. Sono quindi tanti gli emendamenti alla Legge spirituale.

Dal punto di vista extraterrestre la questione è molto semplice. Gli extraterrestri non hanno popoli, nazioni o frontiere ma sono un unico popolo, un’unica comunità installata in diversi territori geografici, e non nazioni, e quindi loro ci direbbero: cosa sono i popoli se abitate tutti nello stesso luogo? Per loro è un linguaggio incomprensibile quello che noi utilizziamo. Quindi la domanda squalifica qualsiasi tipo di risposta perché loro ci considerano una civiltà unica. I terrestri pensano di avere razze e persone diverse, frontiere, tessere, passaporti, territori e carte d’identità…immaginate, direbbero gli extraterrestri, che gli scarafaggi di un quartiere di Palermo chiedano al sindaco se loro come popolo possono difendersi o meno da altri scarafaggi di diversa razza! Il sindaco gli direbbe che, dato che sono tutti scarafaggi, devono fare gli scarafaggi e volersi bene perché il mondo non è quello che loro vivono nelle fogne. Il vero mondo è infinito e pieno di gente perbene ed evoluta, gli direbbe il sindaco.

Questa è la risposta degli extraterrestri ad una domanda simile. Loro non parlano di razze ma di culture semmai.

PERCHÉ DIO NON LIBERA IL BRACCIO DELLA SUA GIUSTIZIA

Dio ha paura, in senso metaforico, e sta rallentando questo processo della giustizia divina. Lui ha paura che noi ci perdiamo perchè non resisteremo alla messa in scena del Suo Giudizio ossia non siamo ancora pronti all’attuazione di questa giustizia severa perché la giustizia perfetta di Dio potrebbe non risparmiare persone che amiamo, mogli, mariti, genitori, cugini, amici. Uomini e donne a cui vogliamo bene che pensiamo magari che meritino un premio. Se Dio ce li giustizia davanti e noi non siamo pronti per questa consapevolezza e dubitiamo, dovrà giustiziare poi anche noi e allora questi eventi che accadranno, compreso il Giudizio, sono dal nostro punto di vista ‘lenti’ perché dobbiamo realizzare tutto questo.

Coloro che Dio ha scelto, Lui vuole che siano aiutati e portati alla perfetta realizzazione della Sua Giustizia. Mentre nella Sua dimensione la giustizia è il perdono, nella terza dimensione, dove c’è l’inferno, la sua è occhio per occhio, dente per dente. Questo significa che se io non merito di entrare nel Regno tu devi accettarlo preventivamente da Dio. Ecco perché siamo qui insieme a lavorare, a soffrire, ad abbracciarci e a spiegare queste Verità, perché noi di fronte al Giudizio dobbiamo essere perfetti nell’accettare tutto ciò che Dio decreterà per ciascuno di noi e vi assicuro che anche io ho parenti ed amici che amo tantissimo ed ho timore che non riusciranno in questo processo.

Ho fatto con me stesso un test. Ho simulato che persone a cui voglio un bene infinito se ne vadano dall’Opera o che subiscano la Giustizia di Dio e so che io potrei dire a Dio: ‘Perché fai questo? Ma come proprio a lei o a lui?’ e già facendo cosi gli replico e non sono degno di essere salvato. E allora chi si salva? Pochissime persone! Quindi noi auspichiamo la Venuta di Cristo con la Giustizia ma io vi invito ad accelerarla ogni giorno insieme accettando il Giudizio di Dio così come è, senza se e senza ma!

Ai tempi di Gesù c’erano Apostoli che avevano figli che non credevano al Maestro e Gesù li ha mandati all’inferno. Per un padre questo non si accetta facilmente, giusto? Per accettarlo dobbiamo percorrere insieme il cammino della sofferenza, degli eventi del mondo e aspettare, aspettare la Giustizia di Dio, che è giusta anche se ci fa male. Accettare non significa non soffrire. A volte noi abbiamo paura che magari non riusciamo a superare una prova banale, figuriamoci se Dio ci manda una prova grande come vedere nostra moglie o nostro figlio che non entrano nel Regno di Dio. Dobbiamo prepararci adesso per il Giudizio di Dio e dobbiamo farlo soprattutto noi che sappiamo la Verità meglio degli altri. Questo secondo me è un lavoro che dobbiamo fare.

Poi c’è anche un altro motivo per cui il Giudizio Finale ancora non si sta compiendo: non è completo il numero di coloro che devono salvarsi. Ci sta infatti un certo numero di coloro che devono essere condannati ma anche di coloro che devono essere salvati. Se questo numero ancora non si è compiuto, ecco che il giudizio non arriva ancora. Per questo incessantemente dobbiamo parlare ossia fare conferenze e dire la Verità.

L’altra cosa che dobbiamo comprendere è questa: la solidarietà che portiamo ai giusti non è legata al fatto che noi, così facendo, cambieremo la società. Questo atto di appoggio ai giusti lo facciamo con grande amore per dimostrare a Dio che noi vogliamo la Sua Giustizia e la Sua Verità perché non saremo noi a cambiare questa società. Per questo Dio manda dei profeti sulla Terra, chiamati da noi ‘giusti’ perché Lui vuole vedere se noi siamo disposti a dare la vita per la Verità, noi che siamo tra virgolette dei potenziali eletti. E non dobbiamo fare questo da dietro un computer o seduti a casa ma nelle strade.

Per questo Dio ha mandato i giusti ed io vi esorto tanto a scendere in strada perché vi amo e perché voglio che siate eletti, ma se non diamo la faccia nell’arena di fronte alle fiere non avremo nessuna elezione perché il profeta che Dio manda, il giusto, non ha bisogno di noi. Siamo noi ad avere bisogno di lui! Quindi la nostra presunta solidarietà ai giusti, il nostro aiuto, la protezione che offriamo, le proteste che compiamo e la testimonianza servono per candidarci ad essere eletti e no per salvare chi è già salvo!

“Ascoltate e meditate profondamente perché è vero che coloro che, meditando, non avranno compreso, non avranno conosciuto sé stessi, né sono degni di glorificare la Verba che Iddio ha fatto parola per conoscere la Verità, la Giustizia e l’Amore del Suo Regno Celeste” E.S.

Questi sono gli insegnamenti che ci sono stati trasmessi. Facciamone tesoro trasformandoli in azioni a favore della vita e realizzando la nostra reale identità.
Grazie ad Adoniesis e a tutti gli Esseri della sua Fratellanza per il dono preziosissimo della Conoscenza che ci viene trasmessa. Grazie alla Santa Madre che ci protegge ogni giorno e che ci ha fatto incontrare il Suo Segno nel mondo nell’estremo tentativo di salvarci e salvare.

Con amore ed eterna gratitudine al Cielo che si rivolge a noi piccoli ma assettati dell’amore di Dio e dei Suoi Angeli
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2023/9853-la-nuova-teologia.html

Link programma: https://youtu.be/in8DR4xJ15s

Jorge Costa e Claudio Rojas
14 Maggio 2023

Allegati:

- 8-05-23 Insegnamenti spirituali di Giorgio Bongiovanni per questo tempo (quarta e quinta parte)
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2023/9959-insegnamenti-spirituali-di-giorgio-bongiovanni-per-questo-tempo-quarta-e-quinta-parte.html

- 23-04-23 Insegnamenti spirituali di Giorgio Bongiovanni per questo tempo (terza e quarta parte)
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2023/9940-insegnamenti-spirituali-di-giorgio-bongiovanni-per-questo-tempo-terza-parte.html

- 16-04-23 Insegnamenti spirituali per questo tempo (seconda parte)
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2023/9924-insegnamenti-spirituali-di-giorgio-bongiovanni-per-questo-tempo-seconda-parte.html

- 10-04-23 Insegnamenti spirituali per questo tempo (prima parte)
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2023/9899-insegnamenti-spirituali-per-questo-tempo-prima-parte.html