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Luigi ci scrive:

Gentile signor Bongiovanni,

vi scrivo dalla provincia di Napoli, ho 33 anni e da tempo seguo il vostro blog. Lei sostiene di essere in contatto con entità extraterrestri e addirittura con N.S. Gesù Cristo. Confesso che stento un po' a crederci ma d'altra parte non ho elementi per stabilire se lei dice la verità o meno. Ho notato però che lei spesso fa accenno agli UFO e ha più volte dichiarato che gli angeli di ieri sono gli extraterrestri di oggi e questa è esattamente la cosiddetta "Teoria degli antichi alieni" nata nel 1968 con il libro di Erich von Daniken "Gli extraterrestri torneranno" e rafforzata dal defunto Zecharia Sitchin del quale ho letto praticamente tutti i libri.

Quindi vorrei sapere se le entità con le quali lei dice di essere in contatto sono proprio gli Anunnaki degli antichi sumeri e ciò vorrebbe dire dunque che Nibiru si avvicina. Nel lavoro di Sitchin si evince questo forte contrasto tra Enlil ed Enki, e quest'ultimo divenne la divinità egizia Ptah, mentre suo figlio Marduk era il principale dio di Babilonia. Ora, analizzando le influenze della religione egizia su quella cristiana, come ad esempio il rito dell'eucaristia e considerando che la croce era un simbolo sacro tanto in Egitto quanto a Babilonia, mi sono convinto che Gesù fosse un cosiddetto “enkita”, cioè un appartenente alla fazione che faceva capo ad Enki. D'altra parte Israele e la Terra di Canaan erano un avamposto degli enkiti accanto alla penisola del Sinai, dove secondo Sitchin si trovava il porto spaziale postdiluviano degli Anunnaki. Secondo lei queste teorie sono valide?

Con questo ovviamente non voglio dire che Dio non esista, sono convinto che ci sia un Dio supremo ed universale venerato anche dagli extraterrestri. Grazie fin da ora per l'attenzione accordatami. Luigi.

RISPOSTA

Caro Luigi la spiegazione che Zecharia Sitchin fornisce sugli Anunnaki  è vera solo in parte.

Giorgio durante alcuni incontri spirituali ha così risposto in merito:“Ci sono delle verità parziali nelle ricerche di Sitchin. Io l’ho conosciuto personalmente: sono andato a trovarlo negli Stati Uniti e siamo diventati amici. Tuttavia non condivido una parte delle sue ‘scoperte’.

Non tanto il fatto che lui abbia potuto interpretare male le tavolette, perché sono assolutamente d’accordo sul fatto che egli sia stato il più grande interprete delle scritture sumere. Quel che penso è che non è detto che coloro che abbiano scritto questa storia sui reperti recuperati durante i suoi scavi abbia detto necessariamente la verità. A parte il fatto che io dispongo di informazioni dirette da parte degli extraterrestri e so che non è accaduto esattamente questo. Ma comunque, a prescindere dalle mie esperienze personali, se oggi, nell’era dei voli spaziali, le informazioni vengono ampiamente manipolate, figuriamoci cinquemila anni fa, quando si scriveva su questi manufatti. Chiunque abbia scritto sulle tavolette avrebbe potuto tranquillamente ubbidire all’ordine di qualcuno che intendeva manipolare la verità, magari per farla giungere ai giorni nostri in maniera distorta, quasi burlesca, per nascondere la più grande di tutte le verità, ossia quella della presenza extraterrestre (al di là del fatto che questi esseri possano essere buoni o cattivi).

Io dissi esattamente questo al professore, e cioè che credevo alla veridicità della sua scoperta, ma che chi aveva scritto tali informazioni non avesse detto la verità. La verità potrebbe essere assolutamente un’altra: che magari questi esseri siano venuti sulla Terra perché era necessario migliorare la nostra razza, e poi qualcuno, successivamente, sempre per ragioni di potere, abbia manipolato questa storia.

Egli rispose che, per quanto gli competeva, aveva tradotto i testi nella maniera più fedele possibile, ma che non poteva garantire che la storia raccontata fosse assolutamente vera. Lo ha dichiarato apertamente anche durante un dibattito pubblico. Dalle sue scoperte si era reso conto che quegli esseri, gli extraterrestri, erano davvero esistiti ed avevano visitato la Terra, ma che poi volessero fare degli uomini degli schiavi non ne poteva essere certo.”


Elisabetta
Segreteria dal Cielo alla Terra
www.giorgiobongiovanni.it