Domanda sulla vaccinazione contro il covid-19
RISPOSTA
Giorgio è un uomo di fede e crede che il virus covid non gli farà nulla così come ha avuto fede quando andò a visitare la centrale nucleare di Chernobyl e non gli venne il cancro. Quindi per libera scelta lui non ha intenzione di vaccinarsi; nel momento in cui però il vaccino dovesse essere reso obbligatorio lui lo farà solo per continuare a viaggiare e operare nel mondo, sempre con la fede che non gli accadrà nulla.
Chi ha fede in Cristo ed è in sintonia con la madre Terra operando nel Bene e facendo azioni a favore della vita e dei diritti umani è protetto dal Manto della Madre Celeste. Questo può dirle Giorgio, perchè lui teme più la morte dell'anima che quella fisica. E aggiunge che nel vangelo è scritto:
"...chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima? Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni..." (Vangelo Matteo 16,25)
Pace e Bene
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Grazie.
RISPOSTA
Sono loro gli antichi maestri delle varie religioni ,I famosi 144.000 citati nell’Apocalisse di Giovanni, scesi a portare un messaggio universale di pace e amore rifiutato dalla maggior parte dell’umanità. Poi ad un certo punto del cammino evolutivo umano prende corpo in mezzo agli uomini Cristo, la massima espressione divina solare dell’amore incondizionato, per portarci la redenzione, accettando di patire da uomo la morte in croce per salvare le nostre anime dalla morte seconda.
E tu bambino sarai chiamato profeta dell’Altissimo perchè andrai innanzi al Signore a preparargli le strade per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati, grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio per cui verrà a visitarci dall’alto un Sole che sorge per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra della morte e dirigere I notri passi sulla via della pace.
Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il Sole e le sue vesti divennero candide come la luce.
Anche nell'Apocalisse di Giovanni 1,16, quando Cristo appare all'apostolo è scritto che: "il suo volto somigliava al sole quando splende in tutta la sua forza"
Nel Vangelo di Marco cap.15 La morte di Gesù: Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: «Ecco, chiama Elia!». Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce». Ma Gesù, dando un forte grido, spirò. Il velo del tempio si squarciò in due, dall'alto in basso. Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: «Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!».
(Perchè i romani praticavano il culto del Sole - SOL INVICTUS e per loro fu un Segno divino che si fosse oscurato il Sole nel momento in cui Cristo spirava)
Fin dagli albori del cristianesimo le chiese cristiane furono orientate con l'abside a Oriente verso il punto dove sorge il sole (invitto dopo la lotta contro le tenebre) e sale nel cielo.
La presenza di affreschi del Cristo Pantocratore nell'abside delle prime chiese rafforzerebbe l'identificazione del Risorto con il Sole. Tuttavia, già secoli prima del culto del Sol invictus, il Tempio di Salomone era orientato lungo l'asse Est-Ovest (ma con l'ingresso a Est). Anche le sinagoghe dovevano essere orientate a Est tutte le volte che non era possibile orientarle verso Gerusalemme. L'utilizzo del sole come simbolo cristologico è durata nei secoli sino a oggi. Anche nell'abside esterna del Duomo di Milano vi è la raffigurazione della Trinità, in cui il Cristo è raffigurato non come una persona umana ma come un sole fiammeggiante di pietra.
Il monogramma IHS sormontato da una croce e posto dentro una razza ( raggiera) fiammante, considerata simbolo del Sole, è uno dei più comuni cristogrammi.
Papa Innocenzo III collocò il suo stemma al centro di un Sole raggiato essendo lui vicario di Cristo e ritenendosi unico tramite possibile tra il Divino e il popolo cristiano.
L'Armadio degli Argenti realizzato da Beato Angelico era una porta-ex voto della basilica della Santissima Annunziata di Firenze. Nel particolare del Giudizio universale che si trova al Museo Nazionale San Marco a Firenze si vede Cristo giudicante all’interno del Sole.
In alcune raffigurazioni trecentesche della Madonna del latte e dell’umiltà, reperibili in area veneto-friulana, è evidente il riferimento al sacrificio eucaristico, ravvisabile nel fermaglio che chiude il manto della Vergine, come nel caso dell’affresco della Madonna degli Angeli della chiesa del Cristo di Pordenone, che si può datare alla prima metà del Trecento, e della Madonna dell’umiltà presente a Santa maria Maggiore di Trieste, dipinta da Lorenzo Veneziano, a metà del secoli. Dopo il Trecento, il sole raggiante sul petto della Madonna ebbe grande diffusione in Centro Italia e a Roma, dove diventò la moderna raffigurazione dell’Immacolata. Furono i predicatori del XV secolo a diffondere tale icona, in particola San Bernardino da Siena (1380-1444), il quale probabilmente fu influenzato da Caterina da Siena, la quale attribuisce a Dio le seguenti parole sull’eucaristia: «El quale Corpo è uno sole, perché è una cosa con meco, vero Sole».
A partire dal XVIII secolo si diffusero nella Chiesa gli ostensori raggiati, in cui confluisce la simbologia del sole eucaristico. L’icona del sole raggiato sul petto della Vergine scompare così dalla pittura sacra, ma, come ha scritto il Cardinale Celso Costantini, «l‘Eucarestia è il Sole, che riempie di luce e di vita la Chiesa. Accanto all’astro maggiore vi è un altro astro, che, riflettendo la luce del mistico sole, diffonde nella chiesa un ineffabile sorriso di bellezza e di consolazione. È Maria santissima»
Pace e Bene
Elisabetta
segreteria dal Cielo alla Terra