Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
Gesú acqueDi Sandra De Marco
Santo Natale 2011. Anche quest’anno i mercanti del tempio si sono prodigati nel riproporre la faraonica coreografia natalizia da dare in pasto alla morbosità dei fedeli che, in preda all'ipocrita kermesse consumistica farcita di buoni propositi stereotipati continueranno ad applaudire ed osannare la magnificenza dei suoi templi e lo splendore dei suoi altari.
Tra le mura leonine si innalzeranno  inni e cori al Signore diretti da maestri d'orchestra e artisti di fama internazionale: un festoso preludio al tanto atteso concerto di Natale in Vaticano accompagnato dal convenevole rituale di elogi e riverenze tra ospiti illustri e ambasciatori, che soffocherà con eleganza e la dovuta aristocrazia il grido dei giusti, il lamento dei poveri, degli oppressi  e dei diseredati.
In questi giorni di festa, nel 150° anniversario dei rapporti diplomatici con la Repubblica Messicana ad abbellire la Santa Sede approderà con mostre ed il suo artigianato la quarta edizione del “Il Natale Messicano in Vaticano”.  Un gesto nobile, simbolico, in onore alla terra della Madonna di Guadalupe: la patria di Samuel Ruiz Garcia, Marcial Maciel e Porfirio Diaz, dove la Sacra Porpora ha sancito la morte di milioni di desaparecidos e ricevuto ingenti narco-donazioni.
Ad immortalare la nascita di Nostro Signore non mancherà il tradizionale presepe di una chiesa che ha finanziato guerre e investito in armi,  in un intreccio infinito di reticenze e collusioni con uomini potenti e spietati dittatori. E così, dinanzi al Bambinello di Betlemme, inaugurato da un concerto di canti natalizi ispirato all’animo ‘semplice e devoto’ del popolo italiano, Papa Benedetto XVI affacciato alla finestra del suo studio accenderà da chissà quale pulpito il Lume della Pace.
Un abete immenso giungerà dall'Ucraina, sotto l’auspicio di una crescente ingerenza cattolica che allineata ad un imperialismo americano ormai in declino continua a tessere la sua fitta ragnatela. Il suo trionfo di luci illuminerà lo sfarzo della grande Basilica di questa nuova Gerusalemme, dove eminentissimi e reverendissimi ricoperti d'oro e diamanti invocheranno con toni solenni la Sua misericordia e proclamando la Sua parola con asserzioni generiche ammantate dall'ovvio, tratterranno a stento quello  spudorato senso di finta partecipazione.
A rispolverare lo spirito cristiano accorreranno in aiuto anche i richiami moralistici degli spot pubblicitari strappalacrime lanciati dai mass media del regime di dominio, a favore di una chiesa che non ha mai intrapreso alcuna lotta per i diritti dell’uomo, ma che con i proseliti e le opere di carità alimenta da sempre le iniquità e le ingiustizie del pianeta.
In quell'ipocrisia benedetta imbastita in un millenario copione offuscato dai fumi dell'incenso, la grande meretrice continuerà a benedire le folle, abbracciando padroni, mafiosi, e politicanti  accompagnati da donne sciantose, e a tutelare e sostenere in questa commedia di infimo livello i suoi patrimoni infiniti e gli interessi più alti del potere.
E proprio qui, nel silenzio delle sue segrete stanze è stata pronunciata dai farisei del terzo millennio la condanna di colui che ad imitazione del Cristo punta il dito contro gli assassini della vita, i potenti e i mercanti del Tempio. Una spietata sentenza che ricalca una trama ormai nota, contro un uomo che ha svelato dogmi tramandati in linguaggi incomprensibili, la figura di un Gesù tanto scomodo e le grandi verità occultate nei secoli per sottomettere i fedeli. Un vero messaggero di Dio che incarnando il Vangelo ammonisce una chiesa e un’umanità sprofondata nell'opulenza, nel qualunquismo e nella solidarietà di facciata. Un uomo che porta i segni della Sua passione e avvolto nella più profonda umiltà, spinto da una forza e una determinazione inestimabile, sprigiona tutto il suo coraggio; e nel risvegliare le anime a Cristo rivela una fede e una devozione inesauribili.
Un comandante infaticabile che immerso nell’Amore di tutti gli Amori, in quell’amore incondizionato che appartiene ad altri mondi, ha attraversato da Oriente ad Occidente questa martoriata Terra per risvegliare gli uomini alla verità; ha radunato ed addestrato i chiamati e gli eletti per combattere sotto un unico vessillo l’ultima battaglia contro il male, ricordando ad ogni suo passo di restare sempre uniti, sempre, e di amarci come Lui ci ha amato. E in questo Santo Natale all’alba di una nuova era, marcando a fuoco questo grande insegnamento, questo grande valore,  colui che è venuto per servire e non per essere servito ha portato a tutti noi un comandamento nuovo: “Ama il prossimo tuo più di te stesso”.
Nell’attesa della Sua Venuta. Nell’attesa del Regno promesso.

23 dicembre 2011

La lettura dei messaggi di Natale apre una serie di incontri dove Giorgio “scioglierà il rotolo della gnosi con i suoi fratelli quale cibo eterno per raggiungere la meta”.


DAL CIELO ALLA TERRA


SANTO NATALE 2011
(Prima parte)

1:7 Ecco, viene sulle nubi e ognuno lo vedrà; anche quelli che lo trafissero e tutte le nazioni della terra si batteranno per lui il petto. Sì, Amen!
1:8 Io sono l'Alfa e l'Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente! (Apocalisse)
“… Verrò con Potenza e Gloria”  (Matteo, cap. 24).

ASCOLTATEMI, SAPETE CHI SONO!
IL TEMPO È VENUTO! QUESTO È IL TEMPO DELLA MIA VISITAZIONE!
VISITERÒ PERSONALMENTE GLI ELETTI, POI I CHIAMATI E POI TUTTE LE ANIME CHE SOFFRONO PER UNA GIUSTA CAUSA. ORDINERÒ AI MIEI ANGELI DI PROCEDERE CON L'ASCENSIONE AL CIELO SULLE NUBI DI LUCE DI TUTTI I MIEI PARGOLETTI. DA QUEL MOMENTO LA MIA SPADA DI FUOCO SI ABBATTERÀ SUGLI ASSASSINI DELLA VITA. GIUDICHERÒ SEVERAMENTE LE SETTE CHIESE CRISTIANE CHE SI SONO DIVISE LA MIA TUNICA ED HANNO DEGENERATO NELLA PERVERSIONE, NEL PECCATO MORTALE E NELL'INGANNO DIABOLICO.
GIUDICHERÒ I POTENTI, I CAPI DI STATO E I CAPI DELL'ECONOMIA MONDIALE CHE HANNO GETTATO IL MONDO NELLA MISERIA, NELLA FAME, NELLA GUERRA, NELL'INQUINAMENTO E NELLA SODOMIA.
GIUDICHERÒ INFINE I POPOLI E DARÒ SENTENZA IN BASE ALLE OPERE DI CIASCUNA ANIMA INDIPENDENTEMENTE DAL SUO CREDO RELIGIOSO-SPIRITUALE.
QUESTO FARÒ! PRESTO, MOLTO PRESTO!
NESSUNO CONOSCE IL GIORNO E L'ORA MA I SEGNI IN CIELO ED IN TERRA VI DANNO MISURA ESATTA CHE IL TEMPO È VENUTO.
AI SERVITORI DI SATANA ANNUNCIO CHE QUESTO TEMPO NON È IDONEO PER NUOVI OLOCAUSTI E CROCIFISSIONI DEI MIEI DISCEPOLI E DI TUTTI COLORO CHE CREDONO IN LORO A CAUSA DEL MIO NOME. IL SACRIFICIO DEI DUE TESTIMONI DEL MIO SPIRITO SARÀ TEMPORANEO E LA LORO RESURREZIONE SARÀ LA CONDANNA DEFINITIVA DEL PRINCIPE DI QUESTO MONDO.
ATTENTI! IO SONO GIÀ RITORNATO E SONO IN MEZZO A VOI IN INCOGNITA. ASCOLTO INVISIBILE I VOSTRI PENSIERI, I VOSTRI DISCORSI, LEGGO LE VOSTRE ANIME. MISURO GIORNO PER GIORNO LE VOSTRE AZIONI E, NELL'ORA STABILITA DAL PADRE MIO, SARÒ GIUSTO NELLA RICOMPENSA CHE SARÀ IL BUIO O LA LUCE, LA MORTE SECONDA O IL REGNO DI DIO IN TERRA. CIÒ SARÀ SECONDO LE VOSTRE OPERE.
ATTENTI DUNQUE! E PREPARATEVI, IL TEMPO DEL SIGNORE, DEL VOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO È GIUNTO.
LA MIA PACE SIA CON TUTTI VOI!

DAL CIELO ALLA TERRA
 Per bocca del Mio Servo e servo vostro  

Palermo, 22 dicembre 2011. Ore 15:31
Giorgio Bongiovanni

DAL CIELO ALLA TERRA


SANTO NATALE 2011
(Seconda parte)

SONO ANCORA IO, ASCOLTATEMI!
VIVETE IL VANGELO, SIATE IMITAZIONE DELLA MIA CRISTICA PASSIONE. PERCORRETE LA VIA, PERSONIFICATE LA VERITÀ E DONATE LA VITA AI VOSTRI FRATELLI. SE COSI SARETE IO VIVRÒ IN VOI E VOI SARETE ELETTI DA DIO E ALLORA VIVRETE IL NUOVO CIELO E LA NUOVA TERRA.
SE COSI NON SARETE, FIGLIOLETTI MIEI, NON POTRÒ OSPITARVI NEL PARADISO PROMESSO, NON POTRÒ ACCOGLIERVI NELLA MIA MENSA.
 PACE A VOI TUTTI!

DAL CIELO ALLA TERRA
Per bocca del Mio servo e servo vostro

S. Elpidio a Mare (Italia)
23 dicembre 2011. Ore 11:35
G.B.

DAL CIELO ALLA TERRA


SANTO NATALE 2011
Terza parte

DAGLI ESSERI DI LUCE A GIORGIO:
IL NOSTRO AMORE E LA NOSTRA FRATELLANZA COSMICA SIA LA VOSTRA CRISTICA CONSOLAZIONE. FORZA E CORAGGIO AMICI DELLA TERRA. LAVORIAMO INSIEME NELLA VIGNA DEL SIGNORE. SIAMO NEI VOSTRI CUORI E VOI SIETE NEI NOSTRI PENSIERI.
CON CRISTICO AMORE GLI ESSERI DI LUCE SALUTANO.
LEGGETE ! MEDITATE E DEDUCETE!

DAL CIELO ALLA TERRA

Sant’Elpidio a Mare (Italia)
23 dicembre 2011

DAL CIELO ALLA TERRA

DATE SENZA NULLA CHIEDERE AD IMITAZIONE DEL SOLE

COSÌ COME SI DONA IL SOLE, VIVIFICANDO OGNI COSA MANIFESTATA DAL SUO AMORE, SIATE VOI, FIGLI DELLA SUA VITALITÀ E SERVI DEL SUO SACRIFICIO.
SIATE GENEROSI COME LA SUA LUCE CHE SPRIGIONA MIRIADI DI ATOMI CREANTI FINO A SPEGNERSI QUANDO L’ULTIMA STILLA ENERGETICA DEL SUO MACROESSERE SARÀ STATA BRUCIATA NEL DONO DELLA VITA.
IMITATE IL SOLE CHE OGNI GIORNO SORGE SUI BUONI E SUI CATTIVI, SUI GIUSTI E SUGLI INGIUSTI, PER DARE SENZA CONDIZIONI IL SUO INFINITO POTERE D’AMORE A TUTTE LE CREATURE PER POI RICOMINCIARE IN UNA NUOVA ALBA NELL’ETERNO FLUIRE DI OGNI COSA DESTINATA ALL’AMORE CHE SUBLIMA L’AMORE.
SÌ, SI SPEGNERÀ IL SOLE QUANDO IL SUO DIVINO DONARSI AVRÀ ESAURITO LA SUA PARABOLA CREATIVA AL SERVIZIO DELL’INTELLIGENZA-SPIRITO ONNICREANTE E MUTERÀ LA SUA DIMENSIONALITÀ MANIFESTATIVA PER RITORNARE A SERVIRE L’IDEA CHE È LA GENIALITÀ DA CUI SCATURIRANNO NUOVE FORME E NUOVE OPERE DEIFICANTI.
DATE SENZA NULLA CHIEDERE E NON ASPETTATEVI RICOMPENSA CHE NON SIA QUELLA DI ESSERE SANTIFICATI NEL PERPETUARE IL SERVIZIO ALL’OPERA CREATIVA FRUTTIFICATA DALL’INTELLIGENZA-SPIRITO CHE VI È STATA ELARGITA, QUALE GRAZIA INASPETTATA, DAGLI ELHOIM, GENI CREANTI DEL SOLE.

DAL CIELO ALLA TERRA
DAL VERBO CRISTICO

Giorgio rivolgendosi a tutti i fratelli presenti e collegati aggiunge: “Ora fatemi domande”.

D: Per entrare nel Nuovo Regno noi dobbiamo dare la vita e nel Vangelo c’è anche scritto “Allora vi getteranno in tribolazione e v’uccideranno, e sarete odiati da tutte le genti a cagion del mio nome”(Mc 25,9). Mentre il messaggio di oggi dice “…ANNUNCIO CHE QUESTO TEMPO NON È IDONEO PER NUOVI OLOCAUSTI E CROCIFISSIONI DEI MIEI DISCEPOLI E DI TUTTI COLORO CHE CREDONO IN LORO A CAUSA DEL MIO NOME. IL SACRIFICIO DEI DUE TESTIMONI DEL MIO SPIRITO SARÀ TEMPORANEO…”. Non sono due concetti in contraddizione?
R: Il messaggio fa riferimento ai tempi passati, non a questo tempo. I due testimoni sono coloro che devono essere sacrificati, ma dopo tre giorni risorgeranno e ci sarà la condanna del demonio, cioè vincono la morte e il demonio sarà sconfitto. Mentre tutti noi che non siamo i due testimoni dobbiamo dare la vita, cioè lasciare tutto e seguirLo.

D: Per quale motivo non è richiesto il sacrificio degli eletti e dei chiamati?
R: Quanti ne hanno già  sacrificati? C’è un olocausto di anime innocenti dalla torre di Babele fino ad oggi. Infatti nella Bibbia e nell’Apocalisse i giusti gridano a  gran voce: “Fino a quando, Sovrano, tu che sei santo e verace, non farai giustizia e non vendicherai il nostro sangue sopra gli abitanti della terra?”. (Apocalisse 6,10)

D: Duemila anni fa è resuscitato Gesù. Per quale motivo invece in questo tempo sono i due testimoni a resuscitare? Solo allora le cose cambieranno?
R: Perché Elia e Enoch sono stati scelti e programmati per questo. Loro sono stati rapiti in cielo e sono gli unici che nella Bibbia non hanno dato la vita, mentre tutti gli altri profeti sono stati uccisi,  Giovanni Battista compreso. Quindi loro devono essere uccisi nella simbologia del sacrificio, e poi resusciteranno. Duemila anni fa Gesù è resuscitato ma non si  è fatto vedere, per questo il maligno continua ad avere il dominio nel mondo. I due testimoni invece resusciteranno di fronte a tutti e il maligno perderà. Di fatto la gente rimarrà sconcertata, ma non cambierà niente. Cambierà solo quando ritorna Cristo.

D: Nel messaggio si parla del prelevamento dei pargoletti. Che relazione ha con il passo del Vangelo dove Gesù disse: “Allora due saranno nel campo; l'uno sarà preso e l'altro lasciato; due donne macineranno al mulino: l'una sarà presa e l'altra lasciata” (Mt 24,40)?
R: Tutti i bambini verranno prelevati, anche i figli dei mafiosi. Alcuni moriranno fisicamente e saranno presi solo in astrale, mentre gli altri saranno prelevati fisicamente. E poi ci sono i giusti, gli eletti e i chiamati che diventeranno eletti. Nelle famiglie avverrà una selezione e una separazione: uno sarà preso e l'altro lasciato. Ne saranno prelevati pochissimi, circa otto milioni, e tutti gli altri resteranno qui a marcire e si prenderanno tante bastonate.

D: Nelle lettere ai Tassalonicesi  San Paolo dice “Verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore (4:17)”.
R: San Paolo allude ai prelevamenti che saranno effettuati dalle astronavi extraterrestri dove  porteranno via tanta gente perché la vita sul pianeta diventerà insopportabile. Le astronavi sono tutte pronte e ce ne sono anche qui vicino. Se dovesse scoppiare un conflitto nucleare loro interverrebbero all'istante e si porterebbero via tutti coloro che non hanno niente in tasca, perché chi possiede qualcosa anche solo nella mente non è libero, quindi non può andare con loro. E questo concetto si estende anche al pensiero di possedere la propria compagna o compagno. Noi non dobbiamo possedere l’amore, ma è l’amore che deve possedere noi. Infatti San Francesco lo aveva realizzato e nella sua estremizzazione ha dato un chiaro segno: si è spogliato nudo perché pensava che Cristo, cioè i fratelli extraterrestri, lo portassero via con sé. Ecco perché io insisto nel dire che dobbiamo dare, senza fanatismi, e rinunciare a possedere, altrimenti in quelle astronavi non ci saliremo. E a questa condizione c’è una sola eccezione, che quello che possiedi lo metti al servizio degli altri. Quindi alla fine preleveranno i moribondi, i senzatetto, i derelitti, gli emarginati…

D: Il processo che porterà al giudizio finale ha avuto inizio nel momento in cui l’umanità non Lo ha riconosciuto?
R: Il processo è iniziato perché Cristo nella sua grande misericordia ha voluto che in duemila anni noi apostoli facessimo un tentativo di risvegliare le anime, una nuova offerta di redenzione. Se in questi duemila anni, malgrado la Sua crocifissione, l’umanità si fosse ravveduta non ci sarebbe stato bisogno di un giudizio drastico. Ma dato che in duemila anni la situazione è peggiorata, è necessario il Suo ritorno dove prevarrà un giudizio severo, e una via di misericordia per alcuni. Se l’umanità avesse accettato la redenzione sarebbe avvenuto il contrario: un giudizio severo per alcuni e una grande misericordia per tutti.

D: Quando il Maestro si è sacrificato, con il processo di giustizia è iniziata anche l’offerta di redenzione?
R: L’ultima offerta di redenzione la state vivendo e ne state vedendo il sangue con i vostri occhi. Le stimmate che porto non sono forse l’ultima offerta di redenzione? Quante offerte ancora dobbiamo ricevere? Certamente non bisogna esaltare e fanatizzare il segno che porto, ma non bisogna nemmeno sottovalutarlo: né l’una né l’altra cosa, anche se io penso che troppo spesso venga sottovalutato. Piaccia o non piaccia, è così. In duemila anni di storia il Cristo ha mandato, e non sono pochi,  centinaia di stigmatizzati: Teresa Neumann, Padre Pio, San Francesco, Anna Caterina Emmerich, etc. Non sono forse un’offerta di redenzione?

D: Nessuno di questi è conosciuto nel mondo come lo sei tu...
R: È vero, io sono la sintesi dei quattrocento. Ma fino ad oggi non c’è stato nessun ravvedimento. Possiamo dire che c’è stato il risveglio di una certa quantità di persone, circa un migliaio. La nostra tribù, quella dei giovannei è risvegliata. Ne mancano solamente alcuni, in Sicilia, e poi il risveglio è completato.

D: Nel messaggio che tu hai letto tutti noi siamo invitati ad imitare l’amore del Sole. Puoi spiegare ulteriormente questo concetto? Come deve essere espresso nei confronti dei malvagi e degli ingiusti?
Giorgio prende tra le mani il libro che raccoglie i messaggi e senza sfogliarlo lo apre dicendo:
“Ti rispondo scegliendo un messaggio a caso…”

 

DAL CIELO ALLA TERRA

S. NATALE 2010

QUANDO I VOSTRI ESSERI VENGONO ACCAREZZATI DAL TORPORE DEL SOLE E I VOSTRI OCCHI VEDONO LA SUA LUCE CREARE I COLORI DELL'ARCOBALENO,  SAPPIATE, QUELLO È MIO PADRE!
NEL SUO SENO IO DIMORO! PERCHÉ LUI ED IO SIAMO UNA ED UNA SOLA COSA!
IL PADRE SOLE, SENZA DI LUI, NESSUNA COSA PUÒ ESSERE!
QUANDO OGNI GIORNO INCROCIATE GLI OCCHI DI UN BAMBINO COLMI DI LACRIME ED ASCOLTATE IL SUO GRIDO DI DOLORE PER FAME E LE VIOLENZE SUBITE.
SAPPIATE, QUELLO SONO IO!
QUANDO OGNI GIORNO I VOSTRI OCCHI VEDONO IL VOLTO TRISTE E SOFFERENTE DI UN VECCHIO ABBANDONATO A SE STESSO, EMARGINATO, INCOMPRESO E COSCIENTE DI AVER VISSUTO IN UN MONDO DI ODIO, SENZA AMORE E CON PALLIDE SPERANZE PER LE GIOVANI GENERAZIONI.
SAPPIATE, QUELLO SONO IO!
QUANDO OGNI GIORNO IL VOSTRO CORPO, LA VOSTRA ANIMA ED IL VOSTRO SPIRITO SENTONO, VEDONO E TOCCANO IL GEMITO DI DOLORE DELLA TERRA, SAPPIATE, QUELLA È MIA MADRE!
MA IL TEMPO È VENUTO. IL TEMPO IN CUI QUELL'IO, DEL SOLE, DEL VECCHIO E DEL BAMBINO, SI MANIFESTERÀ DINNANZI  AI VOSTRI OCCHI E PERSONIFICHERÀ IL FIGLIO DELL'UOMO  GESÙ IL QUALE, CON LA  MIA POTENZA E LA MIA  GLORIA, ANNIENTERÀ L'IMPERO DEL MALE E I SUOI SUDDITI, CON IL SUO ESERCITO CELESTE E CON LE SUE ARMI DI SEMPRE: L'ACQUA, L'ARIA, LA TERRA ED IL FUOCO. EGLI SARÀ GIUDICE E FONDATORE DEL NUOVO REGNO DI DIO SULLA TERRA. PER LA GIOIA DEI GIUSTI, DEI PURI DI CUORI, DEI MANSUETI, DEI PACIFICI E DEGLI ELETTI.
IL TEMPO È VENUTO!
SAPPIATELO!
ABBIATE LA MIA PACE!
PER BOCCA DEL MIO SERVO.

S. Elpidio a Mare (Italia)
19 Dicembre 2010. Ore 13:54
Giorgio Bongiovanni
Stigmatizzato

 …ora dimmi…Cosa vuoi sapere di più?

D: Questo è per tutti coloro che soffrono sulla Terra, ma nei confronti degli ingiusti e dei malvagi come dobbiamo imitare il Sole?
R: Lo sai perché esistono ancora gli ingiusti e i malvagi? E sai perché il Padre ancora permette che loro esistano?

D: Perché ci troviamo ancora nella dualità, dove esiste il bene e il male?
R: No, non è per quello. È per quello che tu vuoi sapere. Perché sono gli ingiusti e i cattivi che migliorano la nostra miseria, le nostre limitazioni, le nostre invidie, le nostre gelosie, il nostro non Perché ci fanno soffrire, perché ci toccano nell’anima, ci bastonano, ci fanno macerare la carne e permettono a noi di comprendere l’amore e la giustizia. Noi cresciamo e loro si perdono. Altrimenti saremmo miseri. Come dobbiamo comportarci nei loro  riguardi? Dobbiamo fare loro la guerra ma li dobbiamo rispettare e dobbiamo essere leali anche se loro non lo sono. Non è una questione di forma d’amore, è una forma di coscienza. Devi capire perché c’è il bene e perché c’è il male in questo mondo. Perché se il Sole la mattina di alza e  riscalda anche i malvagi è perché vuole farmi crescere. Se Totò Riina ha fatto la scelta di essere un assassino è un suo problema, però il Padre gli da la luce creante e  fa in modo che la sua persona possa suscitare in me la forza di combatterlo, di diventare un guerriero della luce contro il male. Se non esistesse il male noi che cosa faremmo? Saremmo amorfi. Per questo illumina anche il male. E quando tutti noi avremo realizzato la Verità, Cristo lo  sterminerà. Ma finché tutti noi rimaniamo nel limbo ci farà macerare la carne. Ecco perché io vi rimprovero sempre: perché noi siamo tiepidi. E vi faccio un esempio. L’altro giorno sono entrato in una pescheria di un paesino della Sicilia a comperare il pesce e li c’erano alcuni mafiosi. Quando mi hanno visto hanno fermato tutto per raggiungermi, salutarmi e abbracciarmi perché anche se vorrebbero ammazzarmi, mi rispettano. I tiepidi invece li ignorano, nemmeno li guardano. Ma un guerriero solo non cambia niente perciò noi dobbiamo essere tutti  guerrieri: solo così i mafiosi e tutti i criminali saranno annientati. Ecco perché il Sole la mattina si alza e illumina ovunque: nelle carceri, dove ci sono gli assassini, dove ci sono dei bambini o dove due innamorati si baciano e stanno facendo l’amore... E lo fa per amore nostro, per amore degli eletti e per amore dei chiamati che diventeranno eletti. Solo per questo. Non ha nessun altro interesse e se potesse li annienterebbe tutti. Ma finché noi non realizziamo questa Verità dobbiamo sopportare che il Sole illumini tutti. Quindi LA RAGIONE PER CUI ESISTE IL MALE SIAMO NOI. Finché noi non miglioriamo, il male esisterà sempre. Gesù quando è resuscitato non si è fatto vedere quasi da nessuno, si è mostrato solo a pochi prescelti, non di certo al sinedrio. E finché non diventeremo come Lui, dobbiamo sopportarci tutta l’umanità. Quindi tutti i giusti, i giudici, i messaggeri, i buoni, noi chiamati dobbiamo diventare forti, guerrieri.. e allora Cristo verrà e funzionerà tutto. Noi siamo tutti buoni qui dentro, anime pulite, trasparenti ma non siamo come Gesù vuole. Io mi riferisco in particolare ai buoni, a quelle persone che danno la vita e poi litigano tra di loro, non si uniscono. Questo vale  anche per noi fratelli. Se non ci uniamo  la colpa non è del governo, non è della mala politica, non è della mafia: è nostra e basta. Noi dobbiamo chiedere giustizia a Dio, sempre, tutti i giorni. Ma solo se saremo strumenti di unione, per amore nostro il Padre farà scendere la spada della giustizia. Vedrete che quando saremo tutti perfetti, il Padre alita e fa arrivare un’onda di cinquemila metri d’altezza o un’onda di fuoco di 180mila km che distrugge i continenti.

D: Non c’è già una sorta di unione nel condurre l’opera tra quello che facciamo noi, quello che fa Gino Strada o Don Ciotti?
R: L’opera è giusta ma dobbiamo stare insieme, essere uniti. Dovremmo costruire una forza politica sociale, trascinare le nostre forze e unificarle per abbattere il male. Ma in questo momento non è cosi. Ci stiamo provando.

D: Pochi giorni fa ti abbiamo chiesto una preghiera per una bambina malata di tumore. In quell’occasione  hai detto che questi bambini a volte si sacrificano per caricare su di sé le colpe o le mancanze degli eletti.
R: È l’unica spiegazione che posso dare, altrimenti mi ribellerei contro le potenze celesti. Loro sanno che io non sopporto che i bambini soffrano e quindi mi hanno dato questa spiegazione, che anche se mi fa irritare tantissimo è comunque soddisfacente nella logica. Quando i bambini innocenti soffrono di mali fisici ci possono essere questioni karmiche, ma sono eccezioni. Nella maggior parte dei casi quelli che nascono oggi, che sono tutti  bambini speciali, hanno occhi luminosi,  poteri mentali e linguaggi bellissimi, sono dei bambini che vedono la croce di Cristo, la caricano su di sé e a nostra insaputa puliscono anche le nostre colpe e i nostri peccati. Perché loro vogliono ripopolare la Terra e quindi prendono su di sé le nostre larve. Quindi più ci miglioriamo, meno malattie causiamo ai bambini. Questo penso, ed è un motivo in più per migliorarci. Quindi se io  non riuscirò a guarire quella bambina è perché ha una missione che io non posso evitare. Se invece guarisce  è perché il Signore ci ha messo la mano.

D: Quando Gesù nel messaggio dice ‘Io sono l’ascoltatore silente dei vostri pensieri’ significa che a livello invisibile è presente tra di noi e ascolta, o lo fa attraverso dei sincronizzatori che rilevano i nostri pensieri e portano le informazioni al Maestro?
R: Gesù disse: “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, Io sono in mezzo a loro” (Mt 18:20). Stasera non siamo forse riuniti nel Suo nome? Non c’era bisogno di questo messaggio per sapere questo. Lui è qui e ascolta.

D: Se ci sono diversi gruppi di persone che contemporaneamente in diversi luoghi del mondo si riuniscono nel Suo nome come fa Gesù ad essere presente ovunque?
R: C’è forse qualche cosa che Lui non può fare? Se c’è qualche cosa che Lui non può fare ditemi qual è! Lui può bilocarsi ed essere presente contemporaneamente in un’infinità di posti.

D: Non è semplice realizzare questo concetto, probabilmente perché non conosco la scienza dello Spirito.
R: Tu la vivi questa scienza, non la devi conoscere. E te lo dimostro. Questa sera hai bevuto acqua che proviene dalle sorgenti di Sellano e l’acqua che proviene da quella stessa fonte la stanno bevendo milioni di persone. Ciò  significa che ha un potere miracoloso perché può sdoppiarsi attraverso i mezzi di trasporto, gli autisti, le rivendite e le bottiglie. Se quella fonte che non ha anima e non parla è riuscita a moltiplicarsi in miliardi di bicchieri, non lo può fare anche Gesù?

D: Gesù è l’acqua o la bottiglia?
R: Gesù è la fonte. Se tu vai alla fonte, e un altro dopo di te, e poi un altro ancora, alla fine Lui si sdoppia in miliardi di fonti. Se l’acqua che è un elemento elementale ha il potere di attirarci a sé altrimenti moriamo, figuriamoci se Gesù non ha questo potere. La fonte di Sellano non è venuta da noi stasera, noi siamo andati a prenderla e addirittura la paghiamo. Gesù è uno che pensa, ragiona, parla .. credi davvero che non trovi il modo di arrivare a te? Io sono casomai un serbatoio pieno di quell’acqua. Ma Lui può anche venire personalmente se vuole, così come è andato nel cenacolo può venire anche qui. Basta concentrarsi, pensare, e Lo trovi.

D: Nei messaggi il Maestro ci invita a schierarci e avverte che verrà per giudicare. Per molti ci sarà la morte seconda, per altri l’elezione al Nuovo Regno. Ci sarà anche una parte di umanità che non sarà degna del Nuovo Regno ma che non sarà condannata alla morte seconda?
R: Quelli che non sono degni del Nuovo Regno ma non sono condannati alla morte seconda, andranno in altri pianeti per scontare il loro karma attraverso il processo della reincarnazione, anche se di fatto è comunque una specie di morte seconda perché dovranno rinascere. Poi c’è chi invece sarà premiato e andrà nel paradiso terrestre, che è molto difficile da conquistare. Sulla Terra ci sono solo sette, otto milioni di persone idonee, e il motivo principale per cui la maggioranza non è idonea, non è  attribuibile solo alla violenza e all’odio e questo te lo dimostra il fatto che sul pianeta non ci sono sette miliardi di assassini. Gli uomini sulla Terra non sono idonei per il Nuovo Regno perché il loro problema è la possessione. Quasi tutti possiedono qualcosa e PER ENTRARE NEL REGNO DI DIO NON DEVI POSSEDERE NIENTE. Gesù disse “Beati i poveri”  perché non hanno niente e quindi sono idonei ad entrare nel Regno di Dio. Non lo diceva perché era contento che i poveri soffrissero. A loro è sufficiente amare e volere bene agli altri per candidarsi, non hanno bisogno di fare opere di testimonianza. Devono vivere la propria povertà, soffrire, non possedere niente e rispettare gli altri. Mentre  i poveri che odiano non possono entrare nel regno di Dio. Il problema di questa umanità è che la maggioranza possiede qualcosa: una giacca, un conto in banca, una macchina, una donna, un figlio, un libro, una casa, gli occhiali, sé stesso, etc. Per entrare nel regno di Dio non devi possedere niente e amare il tuo prossimo altrimenti non ci entri. Anche se non siamo miliardari, anche se possediamo un solo stuzzicadenti. Per noi benestanti è più facile che un cammello entri nella cruna di un ago, che noi nel regno dei Cieli. Ecco perché la maggioranza non è idonea: non perché siamo criminali, ma perché anche se siamo onesti, siamo egoisti, materialisti. Per entrarci non dobbiamo possedere niente e se possediamo qualcosa lo dobbiamo fare per gestirla, non per averla. Se possiedi dei beni, un telefonino o una macchina, li devi utilizzare per servire Cristo e nel momento in cui non ti servono più, li vendi e il ricavato lo dai ai poveri e  tu vivi di stenti. Io non ho nulla contro i ricchi, ma devo dire la verità su Cristo. Io non posso mentire, e la verità è questa. Forse nemmeno io riuscirò ad essere così, ma questo non mi impedisce di dire la verità. Questa è la legge: non possedere niente. L’uomo deve entrare libero, perché nel Nuovo Regno gli verrà messo a disposizione tutta la ricchezza e i comfort immaginabili. Ma potrà solo gestirli, non possederli.

D: Io penso che molta gente vuole possedere perché non ha proprio nulla.
R: Non è vero. La maggior parte della gente vuole possedere perché vuole essere superiore a te.

D: Ci sono persone che lottano per avere qualcosa che di fatto garantisca loro la sussistenza. Quasi sicuramente in condizioni meno disagiate il desiderio di possesso non esisterebbe affatto.
R: Questo è vero. La maggior parte vuole avere qualche cosa per sopravvivere, ma nello stesso tempo la maggior parte delle persone che ha bisogno di avere qualcosa per sopravvivere pensa solo a sé stesso. E questo non lo rende idoneo al regno di Dio. Per entrare nel regno di Dio,  non solo non devi possedere niente, ma nel momento in cui possiedi qualcosa che il tuo prossimo non ha, tu te ne devi privare e darlo a lui. Perché in quell’oasi paradisiaca può entrare solo chi caratterialmente ama con tutto sé stesso. Anche l’istinto di sopravvivenza deve essere nutrito prima per gli altri e poi per sé stessi, altrimenti se non c’è questo spirito d’amore non entri nemmeno se ti chiami Giorgio Bongiovanni stigmatizzato. Il Signore potrà dirti “Ti ringrazio di aver risvegliato tante anime, sei un bravo ragazzo, ma non puoi entrare. Devi andare in un altro posto perché non ami come io desidero.” E oggi Gesù mi da l’ordine di darvi un comandamento più forte, nuovo: “AMA IL PROSSIMO PIÙ DI TE STESSO”. Non sto trasgredendo la legge, è Lui che me lo ordina. Quindi, anche se ho servito per 14.000 anni il Signore e ho dato tutta la mia vita ai miei fratelli, ma alla fine non riesco ad amare il prossimo mio come me stesso o più di me stesso, non sarò idoneo per il regno di Dio. E ora questo nuovo ordine lo sigillo, così non sarà più sufficiente nemmeno ‘come te stesso’.

D: È sempre più difficile entrare nel regno di Dio.
R: Certo. Quando noi promuoviamo proteste perché cerchiamo il benessere degli altri, questo fa di noi possibili candidati. E questo Gesù e le potenze celesti lo vedono. Se voi non possedete niente, avete un sacco di problemi economici ma pensate al miglioramento delle condizioni di vita dell’Uruguay o al miglioramento di questa società prima di pensare a migliorare il vostro salario o la vostra casa, lo spirito è già positivo e questo Gesù lo vede. In tutte le nostre arche c’è uno spirito di iniziativa al quale gli extraterrestri guardano positivamente. Anche se non abbiamo niente o poco, tutto quello che riusciamo a fare lo facciamo per il prossimo. Quindi se io vi rimprovero è perché vedo in voi il talento, lo spirito di sacrificio con il quale  trasciniamo con tutto l’amore e la pazienza  anche chi in questo è ancora carente perché è egoista. Non siamo perfetti e dobbiamo migliorare sempre, e per ora proseguiamo con questo spirito di iniziativa positivo. Ma se venite messi alla prova e il desiderio di possedere qualcosa o qualcuno vi assale, io non vi posso aiutare e se non superate la prova sarete scartati.

D: Ci sono figure importanti che si dedicano a favore della vita a prescindere dal campo. Tu come esempio hai citato Gino Strada e alcuni altri dicendo che non sono uniti. Io credo però che ogni opera abbia la necessità di avere un suo leader, e il fatto di dover gestire l’opera secondo le proprie esigenze può di fatto ostacolare l’unione con altri gruppi.
R: Loro sono dei missionari immensi. Però prima o poi gli eventi saranno così schiaccianti, così forti e non daranno tregua, che arriveremo al punto in cui ci dobbiamo unire per forza e se non lo facciamo il Sole continuerà a illuminare i criminali. Io ho incontrato tanti gruppi, tanti maestri spirituali, ma di fatto per natura ogni gruppo, ogni leader tendenzialmente vuole fare la sua strada, non va a cercare gli altri. Fino ad ora è stato così, ma non lo sarà per sempre perché loro riusciranno a dimostrare al ‘nemico’ la propria forza  solamente quando il bene sarà unito in tutte le sue molteplici manifestazioni. Quindi noi dobbiamo unire le forze. Per questo dico che l’ultima prova dei giusti ci sarà con gli eventi mondiali che saranno così drastici da imporre l’unione. Chi non lo farà sarà tagliato fuori, anche se è stato bravo a fare quella missione. Io però credo che ci uniremo tutti.

D: Per candidarci al Nuovo Regno dobbiamo essere perfetti. Se cercare la perfezione è diabolico fino a che punto dobbiamo esserlo?
R: È semplice. La perfezione deve esserci nella disponibilità, non nella meticolosità. Nessuno è perfetto e se io non riesco a fare bene al cento per cento un lavoro non mi devo disperare né sentirmi frustrato. Quello è il diavolo che ti tenta. Nemmeno io faccio tutto bene al cento per cento, anche se sono preparato nell’opera e nell’antimafia. Non sono perfetto e sbaglierò sempre qualcosa. Quando scrivo i messaggi posso commettere errori di grammatica, ma non vengo condannato. NOI DOBBIAMO ESSERE PERFETTI NELLA DISPONIBILITÀ e questo significa che devi essere pronto a dare tutto per il fratello, non ha importanza quando perché questo lo sa solo il Signore. Ma tu devi essere pronto a dare tutta la tua vita per la Verità e per l’opera. Se invece ci devi ancora pensare, se poni limitazioni di tempo o anteponi altre priorità, la tua scelta è rispettabile, ma non è la disponibilità totale e quindi non è la perfezione. Dobbiamo essere perfetti nella disponibilità, come fece il ladrone. Sapete perché il ladrone all’ultimo minuto si è guadagnato il paradiso mentre tutti gli apostoli se lo sono guadagnato dopo trent’anni di peregrinazione, di prediche, finché non sono stati ammazzati? A parte Giovanni Battista a cui hanno tagliato la testa e Giovanni l’Evangelista che nell’isola di Patmos è stato l’unico a non tradirlo e quindi è morto di vecchiaia, tutti gli altri apostoli hanno peregrinato per trent’anni e solo con la morte si sono guadagnati il paradiso. Perché mentre nella gloria erano sempre con Lui, nel momento più importante in cui Gesù aveva bisogno di una testimonianza, di una presenza, non c’erano, sono scappati tutti. Invece il ladrone che era un criminale e aveva commesso molti delitti, nel momento in cui Gesù ha avuto bisogno era disponibile. Quella è la perfezione. Tu devi essere disponibile e lo devi essere sempre. Gesù ti può chiamare nel momento più impensabile. Infatti gli apostoli lo sono stati sempre tranne quella notte. Evidentemente non avevano capito niente. Noi dobbiamo essere disponibili. Se noi siamo molto bravi nel lavoro che facciamo, ma siamo carenti nella disponibilità, questo non piace a Gesù. Io ad esempio vengo chiamato in qualsiasi momento dal Cielo e dagli extraterrestri, non mi avvisano prima. Un esempio eclatante della mia vita è la sanguinazione che può avvenire in qualsiasi momento, in qualsiasi posto. Quello è il segreto per poter essere un contattato,  un operatore,  un missionario,  un fratello: devi essere sempre pronto. Per Lui è importante che tu sia pronto, poi se ti mette o meno alla prova non è importante. Lui ci mette alla prova sulla disponibilità e più siamo disponibili, più Lui ci concede delle grazie e dei doni meravigliosi, dei segni immensi. E anche se siamo peccatori, Gesù perdona e cancella tutti i nostri peccati e le nostre miserie. Non mi stancherò mai di ripeterlo: Lui vuole la disponibilità a lasciare tutto e in cambio perdona le nostre miserie. Ma se noi siamo perfettini o perbenisti,  se siamo puliti e non diciamo mai parolacce, se non abbiamo debolezze nella carne ma quando ci chiama non ci siamo, Lui non sa cosa farsene della nostra perfezione. Sceglie un ‘non perfetto’, uno che ha un sacco di peccati ma che è disponibile a lasciare tutto per seguirlo. Questo è il segreto. Per questo Gesù ha detto: "In verità vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio” (Mt 21,31).

D: Ma la disponibilità degli apostoli diventa totale solo quando scende lo Spirito Santo?
R: La disponibilità degli apostoli c’è stata quando Gesù se n’è andato, mentre prima sono stati disponibili fino a un certo punto perché hanno avuto paura. Nel momento in cui hanno abbandonato tutte le cose materiali e si sono resi disponibili a dare tutta la loro vita, è sceso lo Spirito Santo. Affinché scenda lo Spirito Santo devi essere libero, donarti a Cristo e non avere nient’altro. Altrimenti non scende. Esattamente il contrario di ciò che fa oggi la chiesa.

D: Quando scende lo Spirito Santo, gli apostoli sentono l’energia cristica che li compenetra?
R: Nel momento in cui sentono la compenetrazione di questi esseri cristici, prendono coscienza della loro missione. Prima che discendesse lo Spirito Santo amavano Cristo alla follia, ma non avevano questa coscienza. Gli apostoli sono tutti mutanti.

D: Chi sono gli Elohim?
R: Gli Elohim sono i Troni, o Geni solari che hanno creato l'uomo a propria immagine e somiglianza secondo le direttive dello Spirito Santo e del monarca, e appartengono alla sesta o alla settima dimensione. Anche gli arcangeli appartengono alla sesta e settima dimensione. Nella quinta dimensione ci sono i Cherubini, nella quarta dimensione gli Angeli e gli esseri extraterrestri.

D: In una recente intervista un prete della teologia della liberazione ha affermato che i peggiori e più terribili persecutori sono i vescovi italiani.
R: Quando tornerà il Signore con le catene di fuoco non ci sarà perdono per le bestie.

D: Se ci sarà il sacrificio dei due testimoni, noi dobbiamo assistere passivamente o reagire?
R: Se succederà, voi vi dovete riunire e in una bella preghiera e dire: “Signore perdona gli assassini dei nostri fratelli, non sapevano quello che facevano”. L’esecutore sarà mandato da un potere più in alto, perciò dovete perdonarlo perché non sarà cosciente  Se mi amate dovete fare questo e dopo tre giorni i vostri fratelli risorgeranno, altrimenti risorgeranno ma non si faranno vedere da voi. I mandanti invece, gli anticristi vaticanisti, non saranno perdonati dal Signore.

D: Duemila anni fa come si sono comportati la Madonna, la Maddalena, le altre pie donne, Giovanni l’apostolo e Giovanni Battista che compenetrava Giovanni l’apostolo dinnanzi alla croce?
R: La Madonna ha consolato Gesù. Non ha provato odio per i carnefici del Figlio, ha avuto pena perché sapeva che tutti quelli che avevano ucciso Suo Figlio avrebbero patito atroci sofferenze con la legge del karma. Quindi provava pena e soffriva perché Gesù soffriva ingiustamente, ma accettava la volontà di Dio. Anzi era Dio che tramite la Madonna consolava Suo figlio: come Padre Lo aveva abbandonato, come Madre Lo consolava. Giovanni l’apostolo invece provava rabbia e anche se non condivideva, ha ubbidito e sopportato con grande aristocrazia e silenzio perché la Croce era volere di Gesù. Per Gesù è importante che tu faccia la Sua volontà, anche se non è quello che senti. D'altronde non credo che ci sia stato un solo apostolo che abbia condiviso l’assassinio e la crocifissione di Cristo, ma hanno comunque ubbidito perché Lui lo ha fatto per loro, per salvare loro, per salvare noi. Se Gesù non l’avesse fatto noi a quest’ora non stavamo qui a parlare ma saremmo stati tutti condannati alla morte seconda in chissà quale pianeta, sparsi tra animali, serpenti e lucertole; e su questa Terra ci sarebbero cinquecento gradi sotto lo zero, tutto sarebbe sterile. Invece grazie a questo essere siamo qua. Gesù ha salvato l’umanità, perché di fatto siamo scappati tutti. Tranne Giovanni, anche gli apostoli sono scappati tutti e invece di difenderlo, lo hanno pure rinnegato.  

D: Ma se gli apostoli non lo avessero tradito sarebbe cambiato qualcosa?
R: Non lo so, credo di no. Comunque sia il fatto che gli apostoli lo tradiscono è un simbolo importante. Gesù ha salvato tutti quelli che credevano in Lui ma erano deboli e non avevano la forza di difenderlo. Lui pulisce il karma di tutti: salva noi deboli per darci una possibilità di riscattarci, salva il pianeta, i maestri, i messaggeri, i buoni, i giusti, i cattivi, i criminali e gli assassini. E dopo la Sua resurrezione coloro che non si ravvedono peggiorano la propria situazione, mentre chi si ravvede la migliora. Dopo duemila anni il bilancio è magro anche se qualcosa da salvare ancora c’è e, per quanto magro, il pianeta non sarà distrutto. Ci sarà un Nuovo Regno e questa terra sarà ripopolata inizialmente da sette, otto milioni di persone, e in seguito sia da accoppiamenti tra esseri umani, sia da accoppiamenti tra extraterrestri e terrestri.

24 dicembre 2011

D: Nel giardino dei Getzemani  quando Gesù fu arrestato, Pietro che aveva una spada la trasse fuori e colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l'orecchio destro.  Come mai, visto che stava con Gesù, Pietro portava con sé la spada? E per quale motivo Gesù lo permetteva?
R: Gesù lo tollerava perché a quel tempo c’erano molti ladroni. Gli apostoli che portavano la spada erano due e lo facevano  per fare la guardia alla borsa dei soldi che Giuda portava con sé. I ladroni sapevano che due di loro erano armati e quindi non si avvicinavano. I fondi che Gesù raccoglieva servivano per procurarsi da mangiare, per sostentarsi, viaggiare, e per comperare le  coperte perché anche se c’erano gli hotel loro dormivano all’aperto e se avanzavano soldi li davano ai poveri. Lui tollerava che tenessero la spada per intimidire, ma non l’hanno mai usata. E ti assicuro che se avessero subito una rapina, anche se Gesù aveva tutto il potere per annientare gli aggressori, avrebbe permesso che si prendessero tutto. Ma non è successo mai niente, nemmeno quando Gesù ha preso a legnate i mercanti del tempio: hanno cercato di arrestarlo ma è sfuggito loro di mano, non hanno potuto fare niente. Mentre nel giorno e nell’ora stabilita hanno fatto tutto quello che hanno voluto: Lo hanno arrestato, torturato, sputato, schiaffeggiato, frustato, flagellato, crocifisso, umiliato, ridicolizzato. Tutto quello che di male si può fare ad una persona l’hanno fatto a Gesù. Ha ricevuto trentatré frustate e ad ogni frustata gli strappavano un pezzo di carne.

D: Nel video dei messaggi segreti della Madonna mi ha colpito quando Conchita dice di visitare il Santissimo sacramento. Che significa?
R: Visitare il santissimo sacramento significa che devi assumere la comunione e quindi simbolicamente personificare Cristo: quindi servirlo. Prima farlo misticamente e poi, con l’azione, seguirLo.

D: E per chi come me che non va in chiesa?
R: Anche quello che stiamo facendo adesso è una comunione. Non è indispensabile andare in chiesa.

D: Ho letto alcuni testi riguardanti i papiri di Qumran rinvenuti  dal ’47 al ’56  in alcune grotte nei pressi del Mar Morto. Gli antichi manoscritti redatti quasi interamente in ebraico, greco e aramaico, gettano una nuova luce sulle origini del cristianesimo e costituiscono una vera bomba teologica con conseguenze devastanti per il dogma cattolico. Infatti il ritrovamento di scritti cristiani nella biblioteca di una setta così esclusivista come quella Qumranica, nata in seguito ad uno scisma religioso perché in contrasto con regole ed usanze dei sacerdoti Farisei e Sadducei del tempio di Gerusalemme, presuppone una relazione molto stretta tra il movimento del Messia della comunità essena e quello del Messia di Nazareth. E  dovendo affermare che Gesù frequentava altre comunità religiose, cadrebbe la prerogativa che ha la chiesa cattolica di essere quella che ha ereditato il messaggio cristico. È questo il motivo per cui si oppose alla traduzione libera dei testi sacri?
R: Per avere il potere assoluto sulle anime la chiesa ha identificato in Cristo il rivelatore assoluto della Verità e quindi non può accettare qualcosa o qualcuno che la contrasti.  Quindi  prima di Lui, durante, e dopo di Lui non è ammessa  nessun’altra  rivelazione. Perché se tu affermi che ai tempi di Gesù ci sono stati altre comunità  che hanno detto le stesse cose, non è più una rivelazione unica.

D: Perché la chiesa non vuole riconoscere il legame che Gesù ha con questa comunità?
R: Perché gli Esseni erano quelli che siamo noi oggi: una “setta”. La comunità essenica aveva abbandonato la vanità del mondo e tutte le proprietà erano comuni. Erano grandi conoscitori della Bibbia, della medicina e dell’astronomia, della terra e del clima e avevano abolito la schiavitù. Spiritualmente elevati si dedicavano principalmente agli studi. Ma Gesù frequentava gli Esseni e tantissime altre comunità. Gesù ha viaggiato in tutto il mondo e ha portato la conoscenza a tutti, non solo agli Esseni: ai seguaci di Krishna, agli indiani, ai confuciani, agli indù, etc. Tutti, Lui ha frequentato tutti. Ma Lui non è stato  iniziato dagli Esseni, è Lui che ha iniziato gli Esseni: Lui si è presentato e ha riconosciuto quella scuola dando loro degli insegnamenti. Mentre Gesù nella Bibbia, cioè secondo l’insegnamento cattolico, proviene dalla religione ebraica, cresce nel sinedrio, predica fin da bambino e porta la parola di Dio dentro la religione ebraica dove non viene riconosciuto come Messia,  e viene tradito. Ma se Lui frequentava altre sette che Messia era? Quindi la chiesa non può accettare che Cristo frequentasse altre scuole.

D: Alcuni sostengono che Gesù fosse vicino a questa comunità. È vero?
R: Si, la  frequentava da alunno ma quando entrava Lui, tutti compreso i maestri, restavano in silenzio e parlava solo Lui.

D: In un recente articolo di giornale hanno riportato sinteticamente i risultati di uno studio effettuato da un professore dell'università  dell'Oklahoma,  su un manoscritto dell'ottavo secolo custodito negli archivi vaticani da oltre due secoli e solo ora tradotto dall’antico siriaco. Secondo il manoscritto i Re Magi erano discendenti di Seth e provenivano non dalla Persia, ma dalla terra di Shir, oggi identificata come la Cina antica; e i re sarebbero stati una moltitudine, non solo tre come la tradizione ci insegna. Secondo la storia contenuta nel manoscritto, Seth avrebbe tramandato una profezia secondo cui una stella sarebbe comparsa in cielo ad annunciare la nascita di Dio in forma umana. E sostiene inoltre che Cristo e la stella di Betlemme sono la stessa cosa e che Gesù si può trasformare in qualsiasi cosa.
R: Simbolicamente, si. È vero che Gesù può prendere qualsiasi forma, ma la stella di Betlemme era un’astronave e all’interno c’erano i Suoi fratelli.

D: Gesù nei viaggi intrapresi nel periodo compreso tra i dodici e i trent’anni di vita incontrava e parlava pubblicamente con la  gente?
R: Era in incognita, andava nelle comunità ristrette, non andava nelle piazze. Parlava agli iniziati, andava negli Ashram Indiani dove parlava ai guru e ai loro discepoli.  Se lo immaginiamo ai giorni nostri, è come se arrivasse a Sant’Elpidio e invece di andare in un teatro venisse qui all’arca a parlare con noi, si fermasse un giorno e poi se ne andasse a Crotone. Non parlerebbe pubblicamente, né con le autorità né con la folla. Lui è andato ad iniziare anche i maestri di alcune scuole orientali e occidentali e anche dagli indiani d’America. Si presentava come il Messia, come Gesù.

D: Nella prima infanzia  Gesù era cosciente di chi era?
R: Assolutamente si. All’età di sei, sei sette mesi fece chinare un albero di fico perché la madre non riusciva a raggiungere i rami. Un altro episodio risale all’età di dieci, dodici mesi di vita. Durante la fuga dalla persecuzione di Erode Giuseppe e la Madonna, che teneva in braccio Gesù perché  ancora non camminava, si imbattono in un puma che stava per assalirli. Gesù allora alzò la mano e gli puntò gli occhi e il felino, avvicinatosi, Lo ha leccato e poi si è ritirato. Vi potrei raccontare tante altre storie, alcune delle quali sono riportate anche nei Vangeli apocrifi. Quando era più grande era anche monello, però era giusto. All’età di tre, quattro anni Gesù castigò dei ragazzini che avevano distrutto gli animali  che lui stesso stava costruendo con la terracotta. Gesù aveva poteri paranormali. Uno lo fece persino morire e poi su richiesta della Madonna l'ha resuscitato.

D: Quando non era ancora compenetrato, che relazione aveva con Cristo?
R: Una relazione perfetta: Lui era Gesù e dietro di sé, invisibile, c'era Cristo.

D: Era consapevole di essere guidato?
R:  Che era guidato si. Poi però viene personificato, non era più guidato. Guidato è una cosa, personificato è un'altra. Una volta all’età di sei anni aiutò un vecchio cieco al quale nessuno dava retta e che tutti prendevano in giro, ad attraversare il fiume. Gesù commosso da pietà lo prende per mano e lo guida verso l’altra sponda affinché non annegasse. Il vecchio poi ringraziò il bambino e gli chiese “Bambino, chi sei?”. Lui allora rispose “Io non sono un bambino, io sono Gesù”. E siccome il vecchio cieco sentiva che la voce apparteneva ad un bambino gli chiese chi fossero i suoi genitori. Gesù allora rispose: “Mio Padre è il Sole e mia Madre è la Terra”. Un giorno Gesù stava giocando sul balcone con altri ragazzini e ad un tratto uno di loro con cattiveria spinge uno dei compagni. A quel tempo i balconi in Palestina non avevano ringhiere e quindi il bimbo cadde e morì. Siccome Lui era un po’ lo zimbello del villaggio perché avendo dei poteri lo consideravano un mago, il fattucchiere, tutti lo accusarono gridando: “'Gesù! È stato Gesù!”. Allorché il capo del villaggio chiama i genitori per punirLo. Allora la Madonna piangendo dice a Gesù “Figliolo mio, perché fai così? Ci cacceranno dal villaggio! Dimmi la verità, non ti succederà niente, noi ti proteggeremo”.  Gesù rispose più volte alla madre incredula “Madre, non sono stato Io!” ma  siccome non gli credeva, d’un tratto Gesù da un calcio al morto e gli dice “Svegliati!” Il bimbo resuscita e sotto gli sguardi sbalorditi dei presenti gli chiede: “'Sono stato Io a spingerti?”. Il bimbo nega e allora Gesù prosegue: “Chi è stato a spingerti?” Il bambino con il dito indica il compagno colpevole e subito dopo muore nuovamente. Gesù poi si rivolge alla Madre e dice: “Madre hai visto che non sono stato Io?”.  Questo era Gesù.

D: La resurrezione di Lazzaro avviene diversamente?
R:  Si, perché quel bambino era appena morto, in fase di trapasso, e quindi lo spirito era ancora in fase di distaccamento. Questi prodigi per Gesù erano sciocchezze. Ma il caso di Lazzaro è completamente diverso, perché lui era morto da quattro giorni e il suo corpo era già tutto putrefatto, mangiato dai vermi, per cui  ha dovuto richiamarlo e ricomporlo in corpo. Quel giorno Gesù si recò al sepolcro, ordinò che fosse rimossa la pietra, alzò gli occhi e disse: “Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato. Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato”.  E, detto questo, gridò a gran voce: “Lazzaro, vieni fuori!”.  Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario.”(Gv 11,41). Quindi Gesù fece tutto questo con il permesso del Padre, perché nemmeno Cristo poteva farlo senza il Suo permesso.

D: In quel momento anche Giuda si trovava li?
R: Si, Gesù va in estasi e a sostenerlo c’è Giuda Iscariota che di fatto credeva in Lui più di tutti. Il suo ‘tradimento’, o per meglio dire la sua disubbidienza, non fu per denaro ma perché voleva che Gesù adottasse una politica diversa nella sua missione. In seguito il sinedrio, cioè la mafia, prima di arrestare Gesù organizza il sequestro e l’uccisione di Lazzaro perché sapeva che Giovanni lo avrebbe portato con sé al processo per scagionare Gesù, suscitando la rivolta del popolo.

D: Tutti gli esseri che, partendo dai tempi di Gesù, saranno condannati alla morte seconda devono aspettare il suo ritorno per il giudizio finale?
R: Si, per il giudizio devono aspettare il Suo ritorno. Alcuni di quelli che hanno partecipato al complotto contro Gesù oggi sono diventati discepoli perché si sono convertiti dopo la sua resurrezione, o nelle reincarnazioni successive. Ma è successo anche il contrario e alcuni che lo hanno seguito duemila anni fa, oggi lo hanno tradito. Ecco perché quando voi mi chiedete “Chi sono stato io duemila anni fa?” io non lo rivelo. Perché se  sei consapevole di essere colui che gli ha messo i chiodi non dormi più per tutta la vita, quindi è meglio se non lo sai. L'importante è sapere chi siamo oggi. Mi riferisco alle persone che in questo momento sono fedeli all'opera e sono vicino a me nel senso spirituale, non fisico; o che stanno lavorando a favore della vita e che sono discepoli di Cristo sia nella nostra opera, sia in altre opere. Voi avete conosciuto Gesù e molti siete stati vicino a Lui positivamente, ma ci sono persone straordinarie che oggi stanno dando la vita per l'opera che hanno partecipato  al suo assassinio e Lo hanno fatto crocifiggere. Persone che Gesù ha perdonato e che oggi ama e adora tantissimo. E io so chi sono. Per questo non dico quasi mai chi siete stati, né a quelli che erano fedeli a Lui, né a quelli che lo hanno tradito. Gesù con il suo sangue ha lavato i nostri peccati. Per me l’importante è che oggi io lo amo, lo servo e gli do la vita; e anche se io sono stato Giovanni il Battista questa figura la voglio superare, non voglio che prevalga in questa reincarnazione. Io voglio che questa incarnazione trionfi, attaccando e denunciando il potere e invece di farsi tagliare la testa che sia lui a tagliarla. Questa è la mia ambizione: superarlo se ci riesco o comunque imitarlo,  non certamente essere meno di lui. E lo stesso dovete fare voi. La vostra ambizione deve stare nel superare gli apostoli. Io non voglio fare quello che ha fatto Pietro, rinnegando Gesù: io voglio fare quello che ha fatto Pietro dando la vita a Gesù.

D: A parte Atlantide, è la prima volta che Dio cerca di riportare questa umanità sulla retta via?
R: No, Gesù lo ha fatto  diverse volte. Ma ci sono stati molti altri esperimenti dove Adonay ha inviato dei messaggeri agli ordini di Cristo, prima e dopo di Gesù.

D: Come avviene il perdono di Gesù Cristo verso chi lo ha crocifisso?
R: Gesù Cristo ha perdonato tutti quelli che si sono ravveduti e tutti quelli che si sono redenti grazie al Suo sangue. Quelli li ha perdonati tutti. Ma coloro che non si sono ravveduti non li ha perdonati. Infatti Gesù disse: “Io prego per loro. Non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché ti appartengono”(Gv 17,9) e “Padre, non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me” (Gv 17,20)”. La stessa espressione Gesù la usò nell’ultima Cena, quando, consacrando il vino, disse: “Questo è il mio Sangue, il Sangue della nuova alleanza che è sparso per molti a remissione dei peccati” (Mt. 26,28 e cfr. Mc. 14,22),  “È venuto a dare la sua vita per la redenzione di molti” (Mt. 20,28). Quindi Gesù fa una selezione. Lui separa il mondo, quindi la massa da alcuni, qualche milione che non sono certamente i due miliardi di cattolici, ma coloro che fanno la Sua volontà. Li separa dal mondo, quindi perdona tutti quelli che credono e salva la loro vita spirituale. Ma noi peccatori dobbiamo fare le opere buone, farla fruttificare e risvegliare altre anime a Cristo,  risvegliare altri fratelli e condurli a Lui. Lui ci chiede questo: di portare le anime a Lui.

D: Questa è la missione specifica della tribù di Giovanni?
R: No, portare le anime a Cristo è la missione di tutti e dodici gli apostoli. La missione della tribù dei Giovanni è quella di annunciare la Sua venuta. E quindi tutti gli altri apostoli si devono accodare a questi due. Spiritualmente la nostra opera è quella di Giovanni l'apostolo che noi abbiamo sempre identificato in Eugenio Siragusa. E se io lo rappresento o meno questo non sta a me dirlo. Io rappresento Giovanni Battista, di Giovanni l'Apostolo diciamo che c'è l'essenza.

D: La profezia Maya parla di questi tempi, di una gravissima crisi anche abbastanza dolorosa che l'umanità avrebbe vissuto.  Un periodo particolare che loro chiamano “il tempo del non tempo” e che considerano “IL TEMPO DELLA SCELTA”, dove l’uomo dovrà scegliere definitivamente tra bene e male. Questo significa che dopo questa data fino al ritorno di Cristo l’uomo non può più scegliere? Se così fosse, dopo il 2012 termina anche l’opera di divulgazione?
R: A partire dal 2012 si scateneranno una serie di eventi che dureranno un anno o forse più e saranno così forti a livello naturale attraverso le catastrofi, a livello socio-politico con sconvolgimenti a livello internazionale, e spirituale con segni dal Cielo, che porteranno la massa di fronte ad una scelta. Gli eventi causeranno un cambiamento drastico,  positivo o negativo, della vita materiale. È possibile che i ricchi si ritrovino sul lastrico e alcuni poveri diventino miliardari. Se scegli la materia difficilmente arriverà una chiamata spirituale da Cristo e a quel punto anche se ti appare Giorgio Bongiovanni non cambierà nulla perché tu avrai già scelto. Se invece di fronte a questi eventi percepisci l’esigenza di un risveglio spirituale e l’esigenza di cambiare, risponderai positivamente alla chiamata. Sarai sempre tentato, ma la tua scelta ti proietta in una direzione diversa e quindi ci sarà anche una protezione. Chi invece risponderà negativamente, o farà la vittima o diventerà ancora più negativo, e quando torna Gesù sarà troppo tardi. Anche noi fratelli dobbiamo decidere se stare definitivamente dalla parte di Cristo, quindi lasciare tutto, o dalla parte della materia. Perché se noi stiamo nel mezzo vi assicuro, ed è una profezia che vi faccio, che a partire dal 2012 quando ci saranno questi eventi, anche in mezzo a noi nelle arche ci saranno alcuni, spero non molti, che lasceranno l'opera. E non torneranno più indietro, nemmeno se gli appare Gesù in persona. Il tempo che va dal 2012 compreso gli anni che seguono, è molto importante. Secondo me è più importante della fine del mondo perché devi scegliere, adesso, in questo momento di transizione. E vi faccio un esempio banale ma concreto. Se ci sarà una drammatica crisi economica potrebbe venirci data l’opportunità di  arricchirci e continuare a vivere dignitosamente tanto da portarci persino a dubitare del Suo ritorno. O, in alternativa a questa offerta, di andare nella miseria costringendoci a dormire sotto un ponte e di arricchirci di spiritualità. E noi dovremo scegliere, perché poi sarà troppo tardi.

D: Tutti noi che abbiamo scelto di seguire Cristo saremo sottoposti a delle prove?  Come possiamo difenderci?
G: Ti faccio un esempio. Io ora ti chiedo: “Tu mi lascerai?”, tu mi rispondi: “No, mai, io non ti lascerò mai”.  Io allora insisto: “Ma sei sicuro?”. Tu allora mi risponderai “Si, sono sicurissimo”. Perché per te che sei mio amico  è impossibile pensarlo e io di questo ne sono sicuro, ci credo ciecamente. Però se tu sottovaluti l'intelligenza sottile e geniale che ha il demonio, alla fine tu mi lascerai. E ti faccio un altro esempio. Se io ti dico: “Luca, non mi lasciare, non separarti mai da me come amico”, tu mi risponderai: “No Giorgio, non succederà mai”. Ma il maligno è sottile, e per farti capire quanto, ti dico cosa succederà. Io e te stiamo lavorando insieme e dobbiamo recarci a Palermo. Prima di partire Sonia Alea, o mia madre, corre da te e ti prega di soccorrerla e di portarla al pronto soccorso. Tu che cosa fai? Non la fai di certo soffrire e la porti all'ospedale.  Quindi mi lasci. Io non ti dico niente e senza la tua protezione arrivo a Palermo dove poco dopo mi sparano e mi ammazzano. Non mi hai forse lasciato? Tu replicherai sostenendo il contrario, che hai semplicemente aiutato una delle persone che io stesso amo di più. Ma di fatto il maligno ti ha fregato: tu mi hai lasciato e la profezia che ti avevo predetto si è compiuta. Il come non ha importanza. Lei in buona fede e con tutto il suo amore è stata strumento del demonio per ingannare te. Perché anche se ti avessi detto di non andare all’ospedale tu lo avresti fatto comunque. L’avresti aiutata, ne sono sicuro. Quindi dovete stare molto attenti a NON SOTTOVALUTARE MAI IL DEMONIO.

D: L’averti lasciato solo costituisce un tradimento?
R: Si, è un tradimento.  Hai tradito per debolezza, per sentimento, perché Cristo ti aveva affidato una missione e invece tu mi hai lasciato. I fatti sono quelli, tutto il resto sono solo chiacchiere. Il tradimento c’è anche quando non portiamo a compimento qualcosa che Gesù voleva che facessimo. E il diavolo è ancora più contento se ti separa da me ma allo stesso tempo rimani mio grande amico, perché il suo obiettivo è dividerci. Più divisi siamo meno forti siamo. Più uniti siamo, più forti siamo. Quindi non sottovalutate mai l'astuzia del demonio per dividerci. Mai. Per questo spesso mi arrabbio:  perché non state attenti e non vi guardate intorno.

D: Riprendendo l’esempio citato, se tu stesso mi ordinassi di aiutare tua madre e di accompagnarla all’ospedale, posso sentirmi autorizzato a disubbidire?
R: Tu aiuteresti mia madre, non disubbidiresti mai ad un mio ordine. Ma la mia profezia si è compiuta e Satana ha ottenuto ciò che voleva. Sono i fatti che contano. È molto sottile, molto. Io lo conosco bene, a volte riesce ad ingannare anche me e se voglio essere sempre più forte non lo devo sottovalutare. Satana ha vinto alcune battaglie contro di me e io devo essere umile nel riconoscerlo e nel riconoscere i meriti che gli spettano. Se io ti dicessi “Luca, aiuta mia madre, lasciami perdere” dissuadendoti,  in quel momento anche io nella mia debolezza sono strumento di Satana. Ti ricorderai allora che un giorno ti dissi: “Mi lascerai? Ci sarà mai qualche cosa che ti permetterà di lasciarmi?”, dove tu mi avevi risposto: “No mai, tu non mi conosci, non sai con chi stai parlando. Io sono forte. Non c'è nulla che mi può separare da te, anzi non ti darò tregua per stare sempre vicino a te”.  Ma Satana è comunque riuscito ad organizzare una situazione  che di fatto ci ha divisi. Non sottovalutate mai il maligno, non sentitevi arroganti, più forti di lui, non sentitevi invincibili di fronte a lui, ma dite “Signore ho fede, dammi sempre forza di battere Satana”. Lui è forte e lo dobbiamo rispettare. Più siamo umili più Gesù ci da la forza per vincerlo, ma se siamo arroganti perderemo. E ritornando a quest’ultima ipotesi, tu devi fare sempre quello che vuole Cristo: stare uniti anche a costo di sanguinare, di prendere pesci in faccia,  anche a costo di vedere tua madre morta per terra. 
E ora vi leggo i messaggi che ho ricevuto oggi. Poi fatemi domande.

 

DAL CIELO ALLA TERRA

MORIRE D'AMORE

LA FORZA ETERNA DELL'AMORE È NELL'ESPRESSIONE DELL'ATOMO CREANTE.
VOI ESISTETE, NOI DEI, ESISTIAMO, IL COSMO ESISTE GRAZIE A QUESTO IMPULSO, GRAZIE A QUESTO ISTINTO INTELLIGENTE, RAZIONALE ED EMOZIONALE ALLO STESSO TEMPO. SE POTESTE LEGGERE NEL CUORE DEL SOLE LA VOSTRA ESTASI D'AMORE ANNIENTEREBBE IL VELO DI MAYA CHE IMPRIGIONA IL VOSTRO EGO SUM IN UN GRUMO DI MATERIA DENSA E CORRUTTIBILE.
LA MATERIA È NECESSARIA  MA NON È FINE A SE STESSA, È FUNZIONALE ALLE ESIGENZE DELLO SPIRITO PER INSEGUIRE E CONQUISTARE LA GNOSI, CIOÈ LA CONOSCENZA SUPREMA. SI, LA SUPREMA CONOSCENZA È IL VALORE INSOPPRIMIBILE CHE PROIETTERÀ IL VOSTRO SPIRITO NELLE DIMENSIONI ASTRALI, SINO ALLE DIMENSIONI DOVE DIMORA LO SPIRITO ONNICREANTE E QUINDI ESSERE UNA ED UNA SOLA COSA CON LUI. LUI! L'AMORE PURO, L'AMORE INFINITO, L'AMORE INCONDIZIONATO.
DOVETE MORIRE D'AMORE PER RINASCERE NELL'ETERNITÀ DELLA  BELLEZZA, DELLA PASSIONE, DELLA GIOIA E DELLA BEATITUDINE.
FIGLIOLO, FIGLIOLO DELLA MIA LUCE, SCIOGLI NELLA TUA BOCCA IL ROTOLO DELLA GNOSI E DIVIDI CON I TUOI FRATELLI QUESTO CIBO ETERNO PER RAGGIUNGERE LA META  DOVE LA GIOIA DEL TUO SPIRITO TI CONDURRÀ.
UN DIO SOLARE!
PACE!      

 DAL CIELO ALLA TERRA

S. Elpidio a Mare (Italia)
24 Dicembre 2011. Ore 18:14
G.B.

D: Che relazione intercorre tra l’amore e la gnosi?
R: L’amore è l'espressione della conoscenza. O anche al contrario: la conoscenza è l'espressione dell'amore, tutte e due si intrecciano tra loro. La conoscenza si acquisisce con l'esperienza, mentre l'amore ce l'hai istintivo sin dalla nascita e lo devi amplificare. L'impulso che ha lo Spirito onnicreante è l'amore, quindi  l'amore  genera tutto. Dopo che Lui ha espresso l'amore con la sua forza creante, è necessaria la conoscenza per elevarsi. Ma il primo istinto, cioè il primo sentimento, è l'amore.
E ora ve ne leggo un altro.
 

DAL CIELO ALLA TERRA

LO SPIRITO SANTO

LO SPIRITO ONNICREANTE È PRESENTE IN TUTTE LE COSE CREATE E NON CREATE LE QUALI, PUR ANCORA NON MANIFESTE, ESISTONO E SONO PRESENTI NELL'IMMAGINE PENSIERO DELL’ARCHETIPO, DELL'UOMO-DIO.
NELLO SPAZIO E QUINDI NEL COSMO NON ESISTE IL NULLA PERCHÈ OGNI COSA È GIA NELLA MENTE DEL CREATORE. ESISTE IL CREATO MANIFESTATO ED IL NON CREATO PRESENTE SOLO NEL PENSIERO DELLA FORZA CREANTE. QUINDI POSSIAMO GIUDICARE NEL SEGUENTE MODO: ESISTE IL NON CREATO NELLA MEMORIA DEL CREATORE PROSSIMO A MANIFESTARSI E QUINDI DIVENIRE CREATO IN TUTTE LE FORME, MATERIA-ASTRALE-SPIRITO
IL SANTO SPIRITO (FORZA CREANTE) È PRESENTE IN TUTTE LE DIMENSIONI SPIRITUALI ED IN TUTTA LA MATERIA ORGANICA ED INORGANICA DI TUTTI GLI ELEMENTI DELL'UNIVERSO.
GLI ESSERI CRISTICI SONO COMPENETRATI DA QUESTA FORZA ED IN LUI SI IDENTIFICANO. LO SPIRITO CREANTE È ONNISCIENTE, ONNIPRESENTE E ONNIPOTENTE. L'ENTITÀ CRISTICA LO ESPRIME TOTALMENTE, MA ANCHE UNA ROCCIA, UNA PIANTA, UN ESSERE ANIMATO E LO STESSO UOMO POSSONO COMPIERE MIRACOLI SE LA VOLONTÀ DEL SANTO SPIRITO LO DESIDERA.
NOI, ESSERI CRISTICI, SIAMO CONSAPEVOLI CHE ANCHE L'ULTIMO DEGLI UOMINI DELLA TERRA E DELL'UNIVERSO, SE UMILE E UBBIDIENTE A SERVIRE, PUÒ DIVENIRE UN DIO  PERSONIFICATO DALLO SPIRITO DELL'ATOMO CREANTE.
RICORDATE CRISTO? “VOI SIETE DEI E FARETE COSE PIÙ GRANDI DI ME”.
REALIZZATE QUESTE ETERNE VERITÀ E DIVERRETE LIBERI, MA LIBERI DAVVERO.
PACE!
UN DIO SOLARE!  

           
DAL CIELO ALLA TERRA

S. Elpidio a Mare (Italia)
24 Dicembre 2011. Ore 19:19   

D: Cosa significa sciogliere il rotolo della gnosi? E perché proprio ora?
R: Significa “Rivela le cose cosmiche ai tuoi fratelli. Adesso è arrivato il tempo”.

D: L’identificazione di un essere con lo Spirito Santo è una realizzazione progressiva o è un momento specifico?
R: Questo avviene con il raggiungimento della settima dimensione. È una progressione, ma può anche essere un momento specifico: se lo Spirito onnicreante decide di personificare l'acqua, l'acqua parla. Se decide di personificare un povero vecchio miserabile, anche gli dei si inchineranno a quel vecchio. Questo è il mistero dell'umiltà degli esseri divini, perché lo Spirito onnicreante non ha vincoli, è al di sopra della Legge, quindi può servirsi anche di un gattino o di un cane. Lui può tutto, niente escluso. E tutti potenzialmente possiamo venire personificati. perché possediamo una scintilla divina. Cristo è stata l’espressione massima nella materia di questa deità.

D: Nel messaggio “Morire d'amore” il Dio solare dice “SE POTESTE LEGGERE NEL CUORE DEL SOLE LA VOSTRA ESTASI D'AMORE ANNIENTEREBBE IL VELO DI MAYA”. Come si fa a leggere nel cuore del Sole e cosa ci può trasmettere?
R: È sufficiente mettere in pratica gli insegnamenti di Cristo per leggere nel cuore del Sole. Ma il messaggio dice “SE POTESTE”, quindi significa che non siamo in grado. Nel cuore del Sole c'è l'Amore cristico, ciò che noi dovremmo leggere. Perché Cristo è il Sole, il Sole è Cristo, il logos solare è il Cristo. Se noi avessimo la capacità di leggere nel cuore di Cristo, di essere nel cuore di Cristo l'amore cristico annienterebbe il velo di Maya e noi non saremmo più egoisti e materialisti...

D: Perché il cuore del Sole è Cristo?
R: Perché nel cuore risiede la Sua forza spirituale.

D: Il Sole è il Padre o entrambi?
R: Ci sono tutti e due, il Padre e il figlio. E ci sono anche gli altri esseri cristici che vivono nel nucleo centrale del Sole, dove al centro è seduto il Padre. L’espressione più bella e più alta è Cristo, il Figlio di Dio, ma non vive li da solo. Ci sono anche altri dei solari e gli Arcangeli solari che lo attorniano.

D: Il Sole è Dio, la luce è Cristo, e l’atomo d’idrogeno che forma il Sole è lo Spirito?
R: Si, esatto. E io aggiungo che nel cuore del Sole c’è Cristo, non solo all'interno e all'esterno. E tra gli Arcangeli solari che vivono all'interno e all'esterno del sole, e sono tanti e potenti, c'è Colui che mi ha parlato.

D: Anche quelli che vivono all’esterno sono cristificati?
R: Sono tutti cristificati, ma appartengo a gerarchie diverse: Cherubini, Serafini e Troni.

D: Quando San Francesco ha visto il crocifisso a forma di Serafino, non ha visto altro che l'essenza Cristo?
R: Ha visto Cristo, il capo dei Serafini. Perché di Troni ce n’è uno solo in questo sistema solare ed è il Padre Adonay. Troni ce n’è tanti perché i soli sono tanti, ma ogni Trono è un Sole.

D: Chi sono i cherubini?
R: Una gerarchia minore di esseri di luce che vive all’esterno del sole. Così come sul pianeta Terra ci sono esseri che vivono in superficie ed altri all'interno, così avviene nel Sole. Nella superficie vivono gli Angeli solari, all'interno ci sono gli Arcangeli.

D: In un messaggio di Eugenio, Adonay si rivela un essere della quinta dimensione astrale. Ma se Adoniesis e Adonay sono la stessa cosa, e se Adonay è il Trono ed è alla settima dimensione, perché dice di appartenere alla quinta dimensione?
R: Perché in quel momento Eugenio preferiva non rivelare l’identità di Adoniesis. Quindi si è limitato a rivelare che era un essere angelico. Lui è l’espressione di Adonay, cioè l’essere che sta in Adoniesis è Adonay.

D: Il messaggio "Morire d'amore" racchiude l'ideologia massima del Cristo, che è l'Amore, e tutto il resto e quindi anche la gnosi è un’aggiunta.
R: Si, è così. Quando tu manifesti l'amore del Cristo, la gnosi arriva da sola ma se non amiamo la conoscenza si chiude. Per conoscenza si intende giustizia, uguaglianza...

D: Noi dobbiamo essere felici perché Gesù Cristo ha dato la vita per noi, ma io ti devo confessare che di fronte alle ingiustizie non posso essere felice.
R: Tu non sei felice perché il mondo è in crisi e i tuoi fratelli soffrono, altrimenti non avresti nessun motivo per non esserlo. Ma allo stesso tempo devi essere felice perché Cristo ti ha dato la Verità, e attraverso la verità devi risvegliare i tuoi fratelli. Non puoi risvegliare la gente con tristezza, perché trasmetteresti tristezza. Quando conosci la Verità sei un essere libero e un essere libero è felice per antonomasia.

D: Tu credi in Dio perché esiste Cristo, io invece ritengo che è più facile credere in Dio piuttosto che in Cristo perché Dio lo vedi e lo tocchi tutti i giorni attraverso milioni di cose, nel seme che fa nascere un bambino, nella natura, nel sole, etc. Mentre la prova che Cristo esiste anche se è storica, io la potrei mettere anche in dubbio. Noi in particolare la vediamo nelle stigmate, ma non tutti vivono questo segno come lo viviamo noi.
R: Io vedo Dio solo attraverso Gesù Cristo. Il Dio di cui tu mi parli è così come dici tu, ma ci sono altre cose che questo Dio esprime in una forma ingiusta che io comprendo e trasformo in una cosa giusta solo attraverso Cristo. Per tale ragione credo in Dio perché c’è Gesù Cristo. Quali sono le cose ingiuste che Dio ci presenta? Lo sterminio delle persone innocenti, lo stupro e la scarnificazione dei bambini, le guerre, la tirannia con sadismo nei confronti dei più deboli. Dov’è Dio in tutto questo? Io non lo vedo, lo tocco ma è come se fosse inerme. Eppure è quello stesso Dio che ti fa nascere, quello stesso Dio che ti illumina,  quello stesso Dio che da la vita e che ci da i frutti. Ma nel momento in cui Cristo si incarna, che Dio si incarna, mi dimostra la Sua esistenza attraverso le azioni di Gesù. E invece di dimostrarmi la sua autorità e la sua forza, mi mostra l’amore più grande di tutti gli amori e nonostante il suo potere si fa uccidere. Io vedo e tocco Dio in quel ragazzo che si è fatto crocifiggere, che nonostante il suo potere non interviene per lasciarci liberi, andando contro la legge di causa ed effetto. Non c’è niente che può fermare la morte eppure Lui resuscita, non c’è nessuno che può comandare le forze della natura e Lui le comanda. Non c’è nessuno che può camminare sulle acque e Lui cammina. Lui va contro le leggi della natura e mi dimostra che Dio esiste. Quindi credo in Dio perché c’è Gesù Cristo. La più grande manifestazione di Dio per convincere noi tutti che Lui esiste è la reincarnazione di Suo Figlio, altrimenti era molto difficile crederci. Quasi impossibile. Quindi il fatto di vedere il sole tutti i giorni, come dici tu, è insufficiente per credere. Per credere nella divinità del Sole occorre un uomo che parla e fa cose che nessun altro uomo può fare. Questo è quello che ha fatto Gesù. Lui ha detto “Chi crede in me non morirà mai”,”Non si può andare al Padre se non attraverso di Me” perché Lui è la manifestazione visibile del Padre. Se Cristo non fosse venuto io non avrei potuto scrivere i messaggi che scrivo, sulla natura, il cosmo, le stelle, le galassie, il trascendente. Quindi non si può andare da nessuna parte senza Gesù Cristo, con tutto il rispetto per le altre religioni: Dio esiste perché c'è Cristo, che è la manifestazione più alta. Il resto viene dopo. Dio esiste ed è più alto di Cristo, Dio è il Padre di Cristo e la prova della Sua esistenza  mi viene data dal Figlio nell’incarnazione. Dio sapeva che noi non potevamo comprendere la sua essenza se non tramite Suo Figlio. Per dare una prova fisica e spirituale della sua esistenza Dio si manifesta nel Figlio affinché voi lo possiate conoscere e credere. Noi non conosciamo quel Dio che apre le acque, che parla a Mosè, che apre il Mare Rosso... sappiamo che esiste e compie miracoli ma è invisibile, nascosto. Gesù non è un profeta: è Lui che si fa carne, è Lui che viene.

D: Gesù da prova dell’esistenza di Dio, ma in che modo ci mostra la sua essenza?
R: Gesù manifesta l'Amore, e tu tocchi Dio tramite Cristo perché tocchi il Suo Amore. Quindi credo. Prima non potevo toccarlo. Io credo in Dio perché tocco l'Amore. Questo essere che ti dimostra la potenza, cammina sulle acque, risuscita, apre il Mare Rosso, l'amico che mi lava i piedi, che dice “Non c'è cosa più grande che dare la vita per i propri amici”, “Amate i vostri nemici”, “amatevi come Io vi ho amato”, “ama il prossimo tuo come te stesso”, “se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra”. Dio questo non l'ha fatto mai. Quindi il Dio si manifesta nell'Amore e con l'amore più grande di tutti gli amori conquista anche me, che sono il guerriero della giustizia. Dove vi dimostra che Lui esiste? Nel sentimento più grande che nessuno ha mai manifestato: dare la vita per i propri amici. Quindi più che i miracoli, è l'Amore di Cristo che convince della esistenza di Dio. Perché noi siamo qui tutti insieme? Per l'Amore, non perché abbiamo bisogno di credere nella Sua esistenza. Ci crediamo perché vogliamo vivere Cristo, perché Cristo si vive nell'Amore.

D: Perché nell'antico Testamento la legge era diversa?
R: Perché l'uomo non era ancora pronto. Nel Vecchio Testamento non c'era solo quel Dio che Gesù difende, che attraverso Cristo compie miracoli, che aiuta il popolo. C'erano anche altri dei, demoniaci, che intervenivano e confondevano le acque. Una parte del popolo credeva ancora in un dio unico, ma moltissimi erano degenerati perché erano intervenuti tanti demoni.
 
D: E la legge della spada?
R: Cristo conferma la legge della spada e dice “Chi di spada ferisce, di spada perirà”. Ma non è nostro compito metterla in pratica. Noi dobbiamo mettere in pratica la legge dell'Amore, perché se mettiamo in pratica la legge della violenza andiamo incontro alla legge di causa ed effetto.

D.: Da un Dio trascendente passiamo a un Dio personale, a un Dio manifesto.  
R: Un Dio trascendente e immanente, entrambe le cose. Ma con Gesù  l'Amore lo puoi toccare. Cristo quando si fa uccidere ti vuole dimostrare che Lui ama, che Dio ama. E se esiste un Dio che ama, credo in Dio; se esiste un Dio tiranno, mi arrabbio con Dio.

D.: Come posso spiegare ad una persona che non conosce il Vangelo che Gesù è andato in croce per amore? Che è stata una Sua scelta e non di chi l'ha crocifisso?
R: Se ami Cristo, alla persona che non vuole leggere il Vangelo devi fargli conoscere Cristo nelle tue azioni, nell'essere generoso, sacrificandoti per gli altri, manifestando l'amore e la giustizia. Così lui crederà in Cristo senza bisogno di leggere il Vangelo, e dirà “Se Cristo è così, a me questo Cristo piace”. E così l'avrai redento senza bisogno di leggere anche una sola parola, perché Cristo tramite la tua persona lo convince nelle azioni. Non dovrà leggere niente, sarà sufficiente che guardi le tue opere.

D: Perché gli indiani riuscivano a credere in Dio senza aver conosciuto l'incarnazione?
R: Gli indiani d’America venivano da Atlantide dove hanno conosciuto Cristo, quindi l'incarnazione della divinità se la portavano dietro come conoscenza. Adoravano anche il Grande Spirito Manitou, che si manifesta attraverso il sole, la natura. Anche le religioni orientali, gli indù, i popoli delle antiche tradizioni spirituali dei Veda sono stati visitati da esseri cristici, altrimenti nemmeno loro potevano comprendere Dio. Il loro dio, Krishna, era un dio solare, l'incarnazione della divinità, ma non cambia molto da Gesù. Ogni civiltà ha avuto l'incarnazione di una divinità, ma la più grande di tutte è Gesù Cristo il quale ha espresso la più alta manifestazione di Dio. Per questo motivo è importantissimo capire perché io dico “credo in Dio perché c'è Gesù Cristo” e “Io non credo in Cristo perché c'è Dio”. Il concetto non è solo diverso, è fondamentale, e noi ce lo portiamo dentro perché qualcuno ci ha liberato, noi abbiamo avuto un “Liberatore”.

D: Stavo riflettendo sul tradimento da parte di due apostoli, Giuda e Pietro. Perché Gesù, sapendo che poi si sarebbe impiccato, non ha persuaso Giuda a non tradirlo? Al contrario, durante l’ultima cena lo avvalla dicendo: "Quello che devi fare, fallo presto" (Gv 13,27). Mentre nell’orto dei Getzemani durante l’arresto, quando Pietro recide l’orecchio del servo del sommo sacerdote Gesù interviene e gli dice: "Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che mettono mano alla spada, periranno di spada” (Mt 26,51) E toccandogli l'orecchio, lo guarìsce.
R: Quando Gesù disse: "Quello che devi fare, fallo presto", Giuda pensava che Gesù fosse d’accordo con Lui. Giuda in quel momento era personificato da Satana, e Satana in quel momento era uno strumento di Dio. Quindi Cristo non poteva andare contro Dio. Il Padre vuole che Giuda tradisca, vuole la crocifissione del Figlio per dimostrare l'amore. Perciò Cristo avvalla Giuda perché è il volere del Padre. Perché era scritto. Mentre Pietro lo dissuade perché  si sta facendo tentare: non è un volere del Padre. E quindi lo aiuta e guarendo l’orecchio del soldato  gli cancella anche il karma. Ma quando Giuda decide di impiccarsi, è lui che sceglie, non lo decide il Padre. Lui poteva andare sotto la Croce e dire “Signore, perdonami, ho peccato” che è quello che ha fatto Pietro, anche se era in una posizione peggiore della sua perché Pietro Lo aveva tradito rinnegandolo. Infatti Giuda  ha tradito Gesù nella metodologia, mentre Pietro ha negato persino di conoscerLo. Giuda fa un atto di arroganza di fronte alla legge divina, si antepone alla volontà di Dio; mentre Pietro commette un atto di vigliaccheria, anche se poi si ricrede e Gesù lo perdona. Se Giuda avesse chiesto perdono, Gesù lo avrebbe perdonato. Ma è tutto un disegno per far capire che l'uomo non deve sfidare la metodologia di Dio. L'uomo non deve anteporsi a Dio. Anzi, noi possiamo addirittura tradire Gesù per le nostre debolezze, la nostra vigliaccheria, le nostre miserie, ma Lui ci perdona nel momento in cui noi siamo disponibili a servirlo. È lì la chiave. Io insisto. Noi certamente non dobbiamo tradire Cristo, ma anche se commettiamo peccati umani,  nel momento in cui Lui ci chiama se noi diciamo “Si, Signore, cosa devo fare? Ti do anche la vita”, lui ti cancella tutti i peccati.

D: Gli apostoli si trovavano comunque di fronte alla morte certa...
R: Gesù disse “Sarete odiati da tutti per causa del mio nome, Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà” (Lc. 21, 17). Quindi loro non hanno avuto fede. E per riscattarsi hanno girato quarant'anni nel mondo testimoniando la verità, fino a dare la vita. Gesù infatti disse loro “Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me […] Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi” (Gv 15,18). Loro dovevano testimoniare la verità fino ad oggi: senza gli apostoli Gesù sarebbe rimasto un illustre sconosciuto.

D: Giovanni l’apostolo sopravvisse al tentato martirio per immersione in una vasca di olio bollente perché non aveva tradito Gesù?
R: Anche. E perché doveva scrivere l'Apocalisse. Poi quando è stato Cagliostro, ha dovuto comunque sacrificare la vita.

D: Di tutti gli apostoli, nell'arco della storia fino ad oggi, l'unico che si incarna è Giovanni?
R: No, tutti gli apostoli si sono reincarnati.

D: Perché Gesù durante l’ultima cena si rivolge espressamente a Pietro e dice: “Se voglio che lui rimanga finché io venga, a te che importa ?” (Gv 21,19)
R: Perché solo Giovanni l’Apostolo insieme a Giovanni Battista ha il compito di annunciare a tutti la Sua venuta. Deve parlare della verità, delle cose celesti: cosmi, astronavi, dimensioni…  Oggi che è l'ultimo tempo, gli apostoli incarnati sulla terra sono solo cinque o sei: Giovanni l'apostolo, Giovanni il Battista, Andrea, Filippo, Giacomo, Matteo e forse anche Bartolomeo e tutti si devono riunire per annunciare la Sua venuta. Gli altri invece si trovano sulle astronavi.

D: Perché Enoch ed Elia sono stati scelti come testimoni in questo tempo?
R: Perché al tempo in cui erano Enoch ed Elia non si sono sacrificati. Elia è stato rapito al cielo, ma non è escluso che lo facciano di nuovo.

D: Gli apostoli incarnati sul pianeta con i quali dovresti ricongiungerti vivono, come nel tuo caso, con la piena coscienza del ruolo e della loro missione?
R: Solo alcuni. Perché così deve essere. Se alcuni di loro sono in mezzo a noi, nelle nostre arche, non devono rivelarlo per ragioni di opportunità e di metodologia. Se svolgono una missione al di fuori delle nostre arche, a loro saranno affidati dei lavori a livello massivo, ma non si faranno riconoscere come apostoli. In entrambi i casi dai loro frutti e dalle opere riconoscerete chi sono.

D: Gesù prima di andarsene ha parlato a centocinquanta persone, tra i quali c’erano i settantadue discepoli. Anche loro sono incarnati?
R: Oggi molti dei settantadue discepoli sono incarnati. Cristo ha affidato l'annuncio della sua venuta ai due Giovanni ma non solo loro: anche a tutti noi, e siamo tanti, migliaia di persone. Perciò gli altri possono anche essere atei e dare l'esempio della cristicità, dell'amore e della giustizia. Alla fine dei tempi, e ci siamo già, gli apostoli si rincontreranno tutti e qualcosa in questo senso si sta già muovendo. Le vie del signore sono infinite…  Quando mi trovo a Palermo, che è la nuova Gerusalemme, accompagnato da Lorenzo e dai giudici, e vedi  persone che si entusiasmano e applaudono mentre sto gridando, sappi che coloro che mi stanno a fianco potrebbero essere tutti apostoli travestiti da giudici e giornalisti. Queste persone mi amano e inspiegabilmente ci sentiamo fratelli anche se siamo persone di culture, tradizioni ed educazione completamente all'antitesi. Eppure sono li, insieme a me, a trascinare una città verso l'amore e la giustizia. Quindi c'è qualcosa di trascendente, qualche cosa di più che ci unisce dentro, che non potresti spiegare altrimenti. Noi dobbiamo essere molto aperti:  gli apostoli possono anche travestirsi da giudici e sacrificare la loro vita. Se vedo Don Ciotti,  Ingroia, un Di Matteo che grida, o un Marco Travaglio che quando scrive dice la pura verità io leggo che nel cuore di questi uomini giusti c'é qualcosa di Cristo. Io sono cosciente di tutta la Verità e posso leggere se nel loro cuore c'è l'apostolo, il fratello o addirittura Gesù Cristo stesso. Io per esempio sono convinto che don Ciotti è un grande profeta della Bibbia incarnato oggi. Ma so anche molte altre cose che non vi posso dire.

D: Cosa hai colto oggi da questo Cristo che con questo messaggio profondo oggi ti ha parlato?
R: Io ho colto che in ogni cosa c'è l'amore e che lo Spirito Santo è dappertutto. Che possiamo trasformare il male in bene perché anche il male è Spirito Santo, basta volerlo, desiderarlo ardentemente... Che se ci amiamo Lui è felice; se noi alimentiamo l'amore, Lui lo amplifica; se noi amplifichiamo l'odio, lui amplifica l'odio; se noi lo ignoriamo, Lui ci ignorerà. Siccome Lui (lo Spirito Santo) si rivela, godiamocelo, approfittiamone, sfruttiamolo. E amandoci, cresciamo. E poi ho capito la natura del Sole e che in questa dimensione trascendentale gli esseri cristici ci sono, compenetrano, esistono, ci osservano, ci seguono, ci aiutano, ci guardano, ci scrutano, ci ammoniscono, ci riprendono: sono vivi, non sono amorfi, statici. Lo spirito Santo è dappertutto. Poi guardo il Sole che è la manifestazione più grande e vedo lo spirito Santo. Loro mi fanno scrivere questi concetti perché ci vogliono liberare dall'ignoranza e se noi li viviamo i problemi esistenziali e materiali non ci attanaglieranno mai perché li affrontiamo con serenità.

D: Cosa vuol dire morire nell'amore?
R: Che dovete morire d'amore per rinascere. Io da ragazzino ero innamorato pazzo di una ragazza. Ero innamorato così tanto che questa ragazza mi inebriava d'amore. E in tutte le cose che facevo durante la giornata io la portavo costantemente nel cuore: quando andavo da Eugenio, al liceo, durante l’allenamento di pallavolo… Ero innamorato, avevo perso la testa e vivevo come se stessi volando. Ma non lo vivevo come un tormento. Mi faceva morire, ero morto, nell'aldilà.. e tutte le cose che facevo le facevo perfettamente. Infatti quando Eugenio mi vedeva diceva: “Ecco, è arrivato il mio sognatore”. Quando poi l’amore per questa ragazza è svanito, non volavo più. Ecco, allo stesso modo noi dobbiamo essere sempre innamorati di Cristo. Io oggi vivo così: sono un sognatore e la mia rabbia di giustizia nasce dall'amore, dal fatto che sono perdutamente innamorato. Quindi “morire” nel senso di lasciarsi andare totalmente, di trasformarsi per poi rinascere nell'eternità. Ma senza possedere: è l'amore che ti deve possedere, non sei tu che devi possedere l'amore. Il mio amore poi si espande in tutti i miei fratelli, e Cristo mi fa vedere Lui, l'amore, in tutti loro. Morire d'amore è trasformazione, il trasformarsi, il consumarsi nell'amore per un essere che nel caso massimo è Cristo, o qualcun che lo rappresenta. Se voi mi amate tanto Gesù è contento e vi dice: “Se amate lui (nell'essenza spirituale, non morbosamente, amate Me”. Ma se mi passa l'amore per Cristo io faccio la morte seconda.

D: Io penso che anche Pier Paolo Pasolini sia stato un essere programmato.
R: Certo, era un profeta, non un messaggero. E un grande intellettuale, giornalista, cineasta, poeta, drammaturgo, scrittore. Nel '70 ha profetizzato tutti gli eventi che sta attraversando ora l'Italia.  Lui disse “Io so, ma non ho le prove”. Per questo lo ammazzarono: fu un omicidio politico.
Sonia Alea per chiudere la serata ci legge uno scritto meraviglioso di Gibran:

QUANDO L'AMORE CHIAMA

Quando l'amore vi chiama seguitelo. Anche se le sue vie sono dure e scoscese. E quando le sue ali vi avvolgono, affidatevi a lui. Anche se la sua lama nascosta tra le piume potrebbe ferirvi. E quando vi parla, abbiate fiducia in lui. Anche se la sua voce può infrangere i vostri sogni come il vento del nord devasta un giardino. Perché l'amore come vi incorona, allo stesso modo può crocifiggervi. E come vi fa fiorire, allo stesso modo vi recide. Allo stesso modo in cui ascende alle vostre sommità e accarezza i vostri rami più teneri che fremono nel sole, così può scendere fino alle vostre radici e scuoterle fin dove si aggrappano alla terra.

Come covoni di grano vi raccoglie intorno a sè.
Vi batte fino a spogliarvi.
Vi setaccia per liberarvi dai vostri gusci.
Vi macina fino a ridurvi in farina.
Vi impasta rendendovi malleabili.
Poi vi affida alla sua sacra fiamma, per rendervi pane sacro per il sacro banchetto di Dio.

Tutto questo vi farà l'amore perché conosciate i segreti del vostro cuore, e perché in quella
conoscenza diveniate un frammento del cuore della vita.

Ma se nella vostra paura dell'amore cercherete solo il piacere e la pace, allora meglio farete a coprire la vostra nudità e ad abbandonare l'aia dell'amore per il mondo senza stagioni dove potrete ridere, ma non tutte le vostre risate, e piangere, ma non tutte le vostre lacrime.
L'amore non dà nulla se non se stesso, e non prende che da se stesso.
L'amore non possiede, né può essere posseduto. Perché l'amore basta all'amore. E non potete pensare di comandare il cammino dell'amore: se vi trova degni, è lui a dirigere il vostro cammino. L'amore non ha altro desiderio che realizzare se stesso.

Giorgio:  E questa sera io vi lascio con questo scritto:


DAL CIELO ALLA TERRA

AI MIEI FRATELLI IN CRISTO.
L'AMORE CHE MUOVE I MONDI E LE STELLE.
L'AMORE CHE ACCAREZZA L'ANIMA E ADORA LO SPIRITO.
L'AMORE FRATERNO, PATERNO, CONIUGALE. L'AMORE UNIVERSALE.
QUESTO SARÀ IL SENTIMENTO INSOPPRIMIBILE CHE  UNIRÀ IL VOSTRO MONDO SOTTO LE ALI DELLA GRANDE AQUILA DELLA FRATELLANZA UNIVERSALE.
AMICO, FRATELLO, SORELLA, PADRE, MADRE, FIGLIO. TUTTI ALL'UNISONO, PARGOLETTI  DELLA MADRE TERRA E DEL PADRE SOLE.
TUTTI FIGLI DI DIO E PARTE DELLA GRANDE FAMIGLIA CHE COMPONE IL CREATO. PER CRESCERE E VOLARE VERSO LE ALTE DIMENSIONI DELLO SPIRITO PLANETARIO, UNIVERSALE E COSMICO. PER ESSERE UNA LAGRIMA DI DIO CHE SCIVOLA NELL'UNIVERSO SFIORANDO GLI SPAZI SIDERALI, PER GIUNGERE AL CUORE DEL CREATORE ED EMOZIONARE IL SUO SPIRITO.
PER CONTINUARE A CREARE!
AD AMARE! AMARE! AMARE!
                                                                                                                                          VOSTRO IN ETERNO
                                                                                                                                                     GIORGIO
S. Elpidio a Mare (Italia)
22 marzo 2011
 

25 dicembre 2011

La riunione del Santo Natale ha inizio con la lettura di tutti i messaggi di Natale ricevuti dal Maestro.
Sembra musica – aggiunge Giorgio- solo che è fatta di parole.. E ora vi voglio leggere un messaggio inedito che ho scritto oggi e che sembra voler chiudere un cerchio. Spero che lo capiate, perché è molto importante.

LA LUCE VIVIFICANTE!

SOLO L'AMORE VIVIFICA, CONSOLA, CREA E COMPIE MIRACOLI!
LA FEDE IN CRISTO CHE È LA VIA, LA VERITÀ E LA VITA AMPLIFICA QUESTO SUBLIME SENTIMENTO E LO PROIETTA ALL'APICE DEL SUO AMPLESSO CHE È LA DIVINA SANTITÀ.
LA CONTEMPLAZIONE E L'AZIONE A FAVORE DELLA VITA E DEL PROSSIMO SONO L'ESPRESSIONE COMPLETA DELLA CRISTICA  COSCIENZA. OGNI UOMO HA IL DOVERE DI MANIFESTARE TALI VIRTÙ.
IL COSMO SI ESPANDE TRA INFINITI COLORI, MIRIADI DI GALASSIE, SISTEMI SOLARI, STELLE E PIANETI PERCHÈ L'ASTRONAVE DELL'AMORE GUIDATA DALLO SPIRITO ONNICREANTE INSEMINA I GENI DELLA VITA PER POI CONCEPIRE E PARTORIRE GRAZIE E CONOSCENZE PER GLI SPIRITI ABITANTI LE CELLULE COSMICHE E LE MACROMOLECOLE UNIVERSALI.
LA LUCE VIVIFICANTE È PRESENTE IN VOI TUTTI ED È LA SCINTILLA ETERNA DELLA VOSTRA IDENTITÀ VERA.
DOVETE AD OGNI COSTO LIBERARLA DALLA PRIGIONE DELLA MATERIA, DAL VELO DELL'ILLUSIONE. SOLO COSÌ L'AMORE UNIVERSALE POTRA UNGERE LA VOSTRA ANIMA ED IL VOSTRO SPIRITO E INNALZARE LORO VERSO LA CRISTICA COSCIENZA E GODERE DELLA BEATITUDINE.
PACE!
UN DIO SOLARE.

DAL CIELO ALLA TERRA

S. Elpidio a Mare (Italia)
25 dicembre (S. Natale) 2011. Ore 12:51
G.B.

Queste sono le mie perle. Colui che parla è un essere cristico, forse Cristo stesso. E se ci parla così è perché noi siamo le creature di una tribù creata da questo Dio Solare, o di chi lo rappresenta. Se gioite ascoltando questi discorsi siete figli di questa Deità Solare, perché attraverso la gioia che provate dentro vi riconoscete generati da questo Essere. Se non provate gioia non significa che siete Figli del demonio, ma che non siete figli della Sua Deità. Questo è il segreto per capire se appartenete a questo archetipo: se gioite dentro quando Lui o chi lo rappresenta parla. Perché il discorso viene dal Padre Adonay però il tramite, questo Dio Solare è  un mio fratello Cristico, più in alto di me ma è sempre fratello. Io godo quando l'ascolto.

D: Cosa significa “L'AMORE UNIVERSALE POTRÀ UNGERE LA VOSTRA ANIMA ED IL VOSTRO SPIRITO E INNALZARE LORO VERSO LA CRISTICA COSCIENZA E GODERE DELLA BEATITUDINE”?
R: L'Amore può ungere l'anima e lo Spirito e innalzare entrambi, perché lo spirito si porta dietro l'anima fino alla sesta dimensione e poi la perde, diventa  spirito puro. Infatti Cristo ha l'anima mentre Dio, che è Settima dimensione, non l'ha visto nessuno, perché è Spirito Puro.

D:  Purtroppo la realizzazione dell'amore è condizionata dalla vita che facciamo, dalle condizioni in cui viviamo. Ci sono centinaia di milioni di persone che potrebbero realizzarlo e invece non possono, perché devono pensare prima a sopravvivere o far sopravvivere i loro figli. Cosa ci puoi dire in proposito?
R: A queste persone che soffrono ingiustamente dico che se loro non commettono delitti, saranno premiati con il Regno promesso. Devono solo avere pazienza e aspettare. E a tutti noi che abbiamo le nostre difficoltà ma non lottiamo per sopravvivere, dico che dobbiamo dare più di loro. Non solo dobbiamo avere pazienza e aspettare, ma dobbiamo cercare di dare tutto noi stessi per risvegliare le anime e trasmettere la conoscenza. Perché è soprattutto la conoscenza, cioè la gnosi, che salverà l'uomo. Non solo l'istinto dell'amore.

D: Gli Dei Solari condizionano la vita?
R: Si, gli dei solari hanno lo Spirito Santo nel plesso solare e possono creare dal nulla universi, sistemi solari, galassie, organizzare intere civiltà... E non è poco! Dopo averli creati li formano,  e passano miliardi di anni prima che questi sistemi solari possano ospitare la vita fisica.  Poi innestano l'Intelligenza degli Spiriti che crea Dio e che hanno bisogno di evolversi, nelle persone, nel primate di quella civiltà (il primate della nostra civiltà era un serpente marino); e dopo l’innesto ne seguono l'evoluzione. Sanno anche che questa scintilla piccolina piccolina che siamo noi ha il libero arbitrio, per cui ci dicono cosa è il bene e cosa è il male, ma lasciano a noi scegliere la strada. Più noi ci avviciniamo alla Verità dell'Amore, più loro si fanno conoscere. Alla fine quando noi uomini, che crediamo di essere soli e cerchiamo Dio, ci avvicineremo a loro, loro si riveleranno e diranno “Siamo noi che vi abbiamo creati. Adesso godetevi tutto questo”. Loro sono vecchi miliardi di miliardi di anni. Non sono gli extraterrestri, ma più in alto ancora. Sono quelli che mi parlano, quelli a cui gli extraterrestri danno ubbidienza: i Geni dell'Universo, i Maestri Cosmici. I Fratelli extraterrestri mi rispettano tanto e mi vogliono bene perché io parlo con questi Maestri che sono i loro Maestri. Sanno che io ho delle debolezze umane perché vivo in questo mondo, ma mi sentono come un fratello. Non so quale merito ho, ma se questi Maestri Cosmici mi parlano e mi danno la conoscenza io non la rifiuto. Forse questi geni solari sanno, e questo è verissimo, che io la trasmetto gratuitamente, senza chiedere nulla.  Io queste perle, che per me non hanno prezzo, le regalo.

D: Quando Gesù dice “Sarete dei e farete cose più grandi di me” si rivolge a tutti?
R: A tutti. Lo hanno detto nel messaggio che ho appena letto “...NOI, ESSERI CRISTICI, SIAMO CONSAPEVOLI CHE ANCHE L'ULTIMO DEGLI UOMINI DELLA TERRA E DELL'UNIVERSO, SE UMILE E UBBIDIENTE A SERVIRE, PUÒ DIVENIRE UN DIO  PERSONIFICATO DALLO SPIRITO DELL'ATOMO CREANTE”, quindi si riferisce a tutti quelli che sono umili e ubbidienti: quelli sono Dei.

D: Quale sorte aspetta a chi non si mette in quella condizione?
R: Nella migliore della ipotesi la vita che viviamo oggi. Nella peggiore delle ipotesi, condannati  alla morte seconda. Vivere nell'ignoranza è la cosa più deprecabile che ti possa capitare, ed è cosi che noi viviamo rispetto a loro. Io voglio avere la conoscenza. Prima o poi ci arriverò, ma dipende da me, non dipende da nessun altro, nemmeno da Dio. Se ti fai ungere da questa Luce e ti guardi intorno, le persone, i potenti, la società in cui viviamo ti appariranno come uno spettacolo squalificante e proverai anche tanta rabbia perché uccidono la vita. A me questa rabbia la placano con questi messaggi, perché altrimenti mi scatenerei. Io sono figlio della giustizia e predico l'amore. Io sono il figlio della giustizia, non sono figlio dell'amore, però predico l'amore. E non è una contraddizione. Ma prima o poi questa giustizia che è tremenda arriverà.

D: Quando Pietro tradisce Gesù, sono presenti anche altri apostoli?
R: Poco distante c’era Giovanni che avrebbe voluto prenderlo a bastonate, ma poi si è ricordato che il Maestro glielo aveva profetizzato e stette zitto.

D: Il suo silenzio lo rende complice?
R: No, così ha protetto il fratello perché se diceva “No, non è vero, lui stava con Gesù”,  faceva la parte dell'infame. Pietro ha scelto di tradire Gesù e di salvarsi la pelle, perché Giovanni avrebbe dovuto tradirlo? Giovanni si comporta da amico: sta zitto e non lo fa arrestare, ma  quando va a testimoniare a favore di Gesù porta con sé anche un testimone.

D: Perché Gesù si mostra a Maria Maddalena prima degli apostoli?
R: Gesù sceglie di proposito una donna per mostrarsi. E sceglie la donna che gli apostoli sapevano che Lui amava e che lei amava Lui. Ma per gelosia e per invidia, e perché Maria Maddalena era una donna e le donne non contavano nulla, gli apostoli non  le hanno creduto.  Il Signore appare a lei perché vuole che noi maschi realizziamo che le donne hanno la stessa nostra forza, anzi, a volte ci superano di gran lunga anche nella fede. Poi Pietro si arrabbia con tutti e dice “Perché non le dobbiamo credere? A chi si doveva mostrare Gesù? A me che l'ho tradito? A voi che siete scappati tutti? Forse a Giovanni.. ma se ha scelto questa donna dobbiamo essere umili e credere che ha visto il Signore”. Poi Pietro e Giovanni corrono al sepolcro per andare a vedere quello che Maria ha visto. Anche io mi arrabbio tantissimo con voi quando vedo che siete gelosi, perché il Signore non vuole questo.

D: Quando è avvenuta la compenetrazione negli apostoli? Perché dopo si sono riaddormentati ed è stato necessario l’intervento di Paolo per spronarli?
R: La compenetrazione è avvenuta dopo la Pentecoste. E nonostante fossero stati risvegliati dallo Spirito Santo, si sono fatti tentare da Satana nella staticità. Quindi ecco che Cristo folgora Paolo e tramite lui, va a Gerusalemme per scuoterli perché il gruppo di Pietro che era il più forte, si era afflosciato. È quello che succede anche a noi. Crediamo in Cristo, ai segni, però siamo flosci, non ci muoviamo, non ci chiamiamo, non ci cerchiamo, non ci organizziamo, non risvegliamo gli altri.

D: Quando avviene un aborto spontaneo lo spirito in attesa di incarnarsi dovrà attendere un nuovo concepimento o sceglie un’altra famiglia? E nel caso di un aborto volontario?
R: Se è spontaneo lo spirito attende che la coppia concepisca di nuovo e se per scelta non lo fa entrambi si caricano di karma. Se invece l’aborto è volontario la situazione peggiora, perché cambiando completamente programma quello Spirito viene violentato. Io rispetto tutti gli abortisti, ma la legge spirituale è questa.

D: È questo il motivo per cui la chiesa cattolica condanna l’aborto?
R: La chiesa stigmatizza l'aborto perché giustamente la vita va rispettata perché c’è l’anima. Ma lo fa con fanatismo, senza tener conto di tutte le questioni collaterali come ad esempio l’aborto clandestino. Io condivido che l’aborto debba essere seguito da medici specializzati, ma questa legge dovrebbe servire a non fare abortire più nessuno. Se una donna non crede in Dio e vuole abortire, la fede non le può essere imposta. Se una donna laica in buona fede si affida alla nostra scienza senza coscienza che stabilisce che il feto nelle prime settimane non ha vita, è amorfo, lo Stato dovrebbe imporre un corso intensivo dove il medico tenta di dissuaderla. Perché anche se lo vieti non puoi impedirlo e alla fine lo farebbe comunque, clandestinamente. Quindi la carenza della nostra legge sta nel fatto che la madre non viene istruita. Ovviamente io, come maestro spirituale, ti direi che abortire significa uccidere. La chiesa purtroppo non fa che peggiorare la situazione tanto che io sono convinto che sia a favore dell’aborto, perché mette in atto una campagna fanatica, cieca, che non da alcuna spiegazione.

D: E nel caso di una donna che è stata violentata e decide di abortire?
R: Io rispetto la scelta di non partorire e non posso giudicare. Solo Gesù Cristo può giudicare. Ma la legge spirituale non permette, e anche se ci fosse un attenuante, la legge non cambia. La legge non si può cambiare perché solo Dio è al di sopra della legge. Ma se una persona che non è cosciente della Verità  abortisce e poi si pente, viene perdonata e si può riscattare dedicandosi a Cristo. Tu ti devi preoccupare di tutto quello che commetti quando sei cosciente della Verità. Chi nel passato ha avuto questa esperienza e oggi ha intrapreso un cammino spirituale non deve frustrarsi, perché Cristo ha perdonato  tutti i nostri peccati. Ma adesso che Lo serviamo perdona alcuni nostri peccati e altri no. Questa è la condizione. Più ci innalziamo, più ci avviciniamo a Lui, più diminuiscono i peccati che Cristo perdona. Però, come vi ho detto ieri, l'importante è la  disponibilità. 

D: Recentemente mi sono ritrovato di fronte a persone che nel passato mi hanno deriso per le mie teorie catastrofiste, e paradossalmente oggi si ricordano di me, non per la mia persona, ma per chiedere un aiuto o un lavoro.
G: Tu devi capire che dietro a chi ti viene a cercare per qualsiasi motivo futile o meno che sia, c'è Cristo che ti sta dicendo “Risveglia questa anima”. E il fatto che Cristo ci dia la possibilità di risvegliare le anime è una grazia, il dono più grande che ti possa fare. Cristo ti dice “Tu sei mio, risveglia gli altri”. Cosa volete di più dalla vita? Risvegliare gli altri non deve essere una croce. Per me è la cosa più bella che faccio, e se me la tolgono io mi sentirei morto.
E ora vi leggo un altro messaggio a caso:

 

DAL CIELO ALLA TERRA

L'IRA DI DIO
MESSAGGIO DI ADONAY, IL PADRE DI CRISTO, A TUTTI GLI ASSASSINI DELLA VITA

AVETE SFIDATO E DERISO LA MIA MISERICORDIA!
AVETE BESTEMMIATO LO SPIRITO SANTO!
AVETE CREATO SCANDALO AI BAMBINI, I MIEI PARGOLETTI DELLA VITA, UCCIDENDOLI SENZA PIETÀ, VIOLENTANDO LORO CON ORGASMO E DIABOLICA BESTIALITÀ.
CON OGNI SORTA DI VELENI AVETE TORTURATO LA SANTA MADRE TERRA, MIA SPOSA, GENITRICE DELLE VOSTRE ANIME E NUTRICE DELLE VOSTRE ESISTENZE.
SIETE DIVENTATI LO STERCO DI SATANA, MERCENARI DELLA SUA MILIZIA. SIETE RIUSCITI PERSINO A DISUBBIDIRE A LUCIFERO, SUPERANDOLO IN FEROCIA, IN LIBIDINE DIABOLICA E CIECO ODIO.
SE NON FOSSE PER GLI ELETTI E PER TUTTE QUELLE ANIME CHIAMATE CHE IL MIO SANTO FIGLIOLO IL CRISTO MI HA RACCOMANDATO, MI SAREI PENTITO DI AVER CREATO L'UOMO SULLA TERRA E DI AVERGLI AFFIDATO IL SACRO DIRITTO DEL LIBERO ARBITRIO (Genesi 6, 5-7).
PER BOCCA DI UNO DEI MIEI PROFETI (Eugenio Siragusa) VI AVEVO ANNUNCIATO CHE AVREI SCOSSO L'ARIA, L'ACQUA, LA TERRA ED IL FUOCO. QUESTA PROFEZIA È IN PIENO SVOLGIMENTO ED ARRIVERÀ IL GIORNO IN CUI STERMINERÒ MOLTI ABITANTI DELLA TERRA CON TUTTA LA MIA FORZA E LA MIA SANTA IRA, LA QUALE SARÀ COSÌ POTENTE CHE IL DILUVIO UNIVERSALE DI BIBLICA MEMORIA, IN CONFRONTO, SARÀ STATO UN ATTO DI MISERICORDIA. FARÒ CADERE DAL CIELO PIETRE INFUOCATE E DALLE VISCERE DELLA TERRA FARÒ VOMITARE SU DI VOI IL SUO SANGUE MORTALE.  
IL MIO SPIRITO È PROFONDAMENTE ADDOLORATO!
MI AVETE TRADITO!
AVETE DETTO NO ALL'OFFERTA REDENTRICE DEL MIO UNIGENITO FIGLIO IL CRISTO. ORA SI APPROSSIMANO IL GIORNO E L'ORA DEL GIUDIZIO UNIVERSALE.
NON AVRETE PERDONO!
NON AVRETE MISERICORDIA!
VI SCACCERÒ DALLA TERRA E VI FARÒ STRISCIARE COME SERPENTI NEL BUIO E FREDDO MONDO DELL'ADE DOVE AD ATTENDERVI VI SARÀ LA MORTE SECONDA.
ULISSE-NESSUNO NON POTRÀ VISITARVI E NESSUNA ANIMA POTRÀ LIBERARVI.
IN QUESTO LUOGO DOVRETE SOFFRIRE PER SETTECENTO MILIONI DEI VOSTRI ANNI, PER POI RITORNARE UN GIORNO UOMINI CON UNO SPIRITO LIBERO MA UBBIDIENTE ALLE LEGGI DEL SUO CREATORE.
PREPARATEVI DUNQUE, IL MIO GIORNO SI APPROSSIMA E GESÙ CRISTO, IL MIO SACRO FIGLIO, È PRONTO PER FARE LA MIA VOLONTÀ!
GUAI A VOI ASSASSINI DELLA VITA!
GUAI A VOI SACERDOTI E TRADITORI DELLA CHIESA DI CRISTO!
GUAI A VOI, PERCHÈ SI APPROSSIMA LA VOSTRA FINE!
BEATI COLORO CHE SONO RIMASTI INTEGRI NELLA FEDE E NELL'AMORE.
DI ESSI SARÀ IL MIO NUOVO REGNO SULLA TERRA. IL PARADISO PROMESSO.
BEATI.
PACE!

DAL CIELO ALLA TERRA
Per bocca di uno dei servi di mio figlio il Cristo

S. Elpidio a Mare (Italia)
7 luglio 2011. Ore 16:30
Giorgio Bongiovanni
Stigmatizzato

DAL CIELO ALLA TERRA

HO SCRITTO IL 1° GIUGNO 2011:

AI MIEI FRATELLI IN CRISTO (PARTE 2)

VI HO GIÀ DETTO CHE VI AMO COSÌ COME L'AMORE DIVINO MUOVE I MONDI E LE STELLE. QUESTO AMORE È VERO ED È CRISTICO. ANCORA VOGLIO DIRVI:
LA NOSTRA UNIONE SARÀ TALE QUANDO SPARIRANNO DAI NOSTRI CUORI GELOSIE, INVIDIE, SENTIMENTO DI POSSESSO PER LE COSE MATERIALI E PER LE PERSONE CHE AMIAMO E SOPRATTUTTO  QUANDO NEL NOSTRO SPIRITO PREVARRÀ AL SENTIMENTO DEL VITTIMISMO QUELLO DELLA GIOIA CRISTICA E DEL SENSO DELLA GIUSTIZIA VERSO GLI ALTRI E NON VERSO SE STESSI.
RICORDATEVI CHE NEL REGNO DEI CIELI SI ENTRA PER LA PORTA STRETTA E NON PER QUELLA LARGA. PER ENTRARE NELLE GRAZIE DI CRISTO BISOGNA IMITARE GESÙ NEI SUOI SUPREMI INSEGNAMENTI: UMILTÀ, UBBIDIENZA, TOLLERANZA, PERDONO E SOPRATTUTTO IL SENTIMENTO DELLA GIUSTIZIA. TUTTO CIÒ SIGNIFICA AMORE SOLARE, CRISTICO, DIVINO.
STATE ATTENTI, SI AVVICINANO TEMPI DIFFICILI E LE PROVE ALLE QUALI SAREMO SOTTOPOSTI POTRANNO PROVOCARE UNA DURA SELEZIONE. IL CIELO È CON NOI, MA NOI DOBBIAMO DIMOSTRARE AL CIELO DI ESSERE DEGNI DI RICEVERE LE SUE GRAZIE. IO SONO VOSTRO SERVO, LO SAPETE, MA NON HO NESSUN POTERE DI FRONTE ALLE VOSTRE SCELTE ED AL VOSTRO LIBERO ARBITRIO.
MI PERMETTO DI RICORDARVI QUANTO A SUO TEMPO IL CIELO, TRAMITE I SUOI ANGELI, MI AVEVA DETTATO IN MERITO A QUESTI CONCETTI.
VI ABBRACCIO TUTTI CON AMORE FRATERNO.

VOSTRO IN CRISTO
GIORGIO BONGIOVANNI
STIGMATIZZATO

S. Elpidio a Mare (Italia)
1 giugno 2011

E ora fatemi altre domande…

D: Nel Vangelo di Matteo c’è un passo dove viene messa in dubbio l’autorità di Gesù: “Entrato nel tempio, mentre insegnava gli si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo e gli dissero: “Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità?”. Gesù rispose: “Vi farò anch'io una domanda e se voi mi rispondete, vi dirò anche con quale autorità faccio questo.  Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?”. Ed essi riflettevano tra sé dicendo: “Se diciamo: "dal Cielo", ci risponderà: "perché dunque non gli avete creduto?";  se diciamo "dagli uomini", abbiamo timore della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta”. Rispondendo perciò a Gesù, dissero: “Non lo sappiamo”. Allora anch'egli disse loro: “Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose”. (Mt 21,23). Perché Gesù non rivela chi gli conferisce l’autorità e risponde invece con un’altra domanda?
R: Gesù risponde con una domanda a trabocchetto perché loro erano ipocriti, perché volevano provocare Gesù e fargli ammettere pubblicamente la bestemmia. Ma Gesù era astuto, e chiede loro se Giovanni Battista avesse ricevuto da Dio l’autorità per battezzare. Se i farisei  avessero risposto Dio, Gesù avrebbe chiesto loro perché non gli avevano creduto. Se i farisei avessero risposto che l’autorità veniva dagli uomini il popolo si sarebbe ribellato, perché Giovanni Battista era amatissimo dal popolo. Quindi ipocritamente preferiscono non rispondere e dire “non lo sappiamo”. Gesù lo fa per svelare la loro ipocrisia.

D: Nel Vangelo di Giovanni si parla delle opere e del potere del Figlio. Gesù si esprime dicendo che alcuni vivranno la risurrezione della vita e altri la risurrezione del giudizio: “Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso al Figlio di avere la vita in se stesso; e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell'uomo. Non stupitevi di ciò viene un’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri ascolteranno la Sua Voce e coloro che hanno fatto il Bene usciranno per la risurrezione della vita, coloro che hanno praticato il male per la risurrezione del giudizio…” (Gv 5,26). Io volevo capire perché usa il termine risurrezione.
R. Il sepolcro è il tempio materiale del corpo dell’uomo. La risurrezione della vita è la conoscenza della Verità. Quelli che hanno praticato il male non risorgeranno nella Verità, ma risorgeranno nel giudizio perché riceveranno il giudizio del figlio di Dio nell’ultimo giorno. Chi invece si risveglierà nella Verità uscirà dal sepolcro, cioè dalla materia. Il sepolcro, o il tempio dello Spirito non è la Chiesa, ma il corpo dell’uomo. Quando dice “tutti coloro che sono nei sepolcri ascolteranno la Sua Voce”, significa che tutti coloro che sono incarnati dentro questo sepolcro, ascolteranno la Voce del messaggio di Cristo. E quando dice “E ne usciranno per la risurrezione della vita” significa che usciranno dal sepolcro, cioè supereranno la materia e risorgeranno nella vita, che è la Verità. Poi dice “Per coloro che hanno praticato il male per la risurrezione del giudizio”,  perché nel giudizio tutti risorgeranno, tutti si libereranno dal male, anche i cattivi, ma dovranno pagare. Chi si è risvegliato nella Verità è libero, quindi è risorto e come tale il giudizio è automaticamente positivo. Chi praticherà il male, dice il passo, potrà solamente liberarsi nel giudizio, quindi la risurrezione passa attraverso il giudizio e dovranno scontare una pena che non sarà eterna. Se mi fate domande sul vangelo io ve lo spiego tutto, nei minimi particolari, virgola per virgola.

D: Per conoscenza io non intendo solo il nozionismo, ma anche i concetti che acquisisco attraverso un percorso, una sperimentazione. Mentre la gnosi la concepisco come il compimento della conoscenza che si acquisisce attraverso un percorso, una sperimentazione dell’uomo. C’è una sottile differenza tra gnosi e la conoscenza nel senso di percorso?
R: La conoscenza è l’apprendere, conoscere, e realizzare dentro di te la natura dell’Universo e le sue leggi. Quella è la gnosi, la conoscenza suprema di tutte le cose. Una volta che conosci tutto la metti in pratica nell’azione. Una volta che hai realizzato le sue leggi e la natura dell’universo tu sai come è composto un minerale, la foglia, l’animale, la filosofia, la natura dell’uomo, come si compone la società… conosci tutto. Quella è la conoscenza suprema che hai acquisito dalle leggi universali attraverso il processo della reincarnazione, della sperimentazione. E quindi la conoscenza, la gnosi, la realizzi attraverso la realizzazione della vita. Se invece hai il dono dell’intuizione e della grazia divina, ti apparirà un Dio che ti darà tutta la conoscenza. Ma quella è una grazia.

D: Ad ognuno di noi verrà indicata la strada per servire Cristo?
R: Ognuno di noi deve servire in base alla disponibilità e alle possibilità che ha. Se tu sei stata chiamata per fare il pane, farai il pane e non puoi fare altre cose. Se poi a Gesù servi per fare altre cose vedrai che ti darà dei segni chiari e tangibili per farlo. Tu devi avere la pazienza di aspettare il momento giusto e la disponibilità.

D: Perché l’uomo necessita di tutto questo tempo per imparare? Il fatto che abbia bisogno di tante reincarnazioni è dovuto ad un fattore biologico o spirituale?
R: È una questione di evoluzione. Se un uomo impara subito è perché ha lo Spirito più evoluto degli altri e quindi deve avere pazienza, aspettare ed essere tollerante anche con chi non impara subito. Ma se impara subito e fa l’esatto contrario, è uno spirito evoluto che si è votato al male, un operaio intelligente ed evoluto di Satana al quale dobbiamo fare la guerra, e lo dobbiamo neutralizzare. Chi invece non impara subito, lo dobbiamo trascinare dietro a noi, e ripetergli le cose decine di volte; chi non lo fa perché è pigro, dobbiamo invece metterlo alla prova per farlo soffrire, perché attraverso la sofferenza lo farà. Nel caso nostro, di noi fratelli, noi non impariamo perché ci facciamo tentare dalla materia, perché siamo attanagliati dal possesso. E non siamo liberi. Oppure abbiamo paura, e quindi non siamo liberi. Questo è il problema.

D: A quale scopo quando ci incarniamo ci fanno dimenticare tutto e ricominciare daccapo?
R: Non è vero che dobbiamo ricominciare tutto dall’inizio. Tu per esempio sei uno che crede in Cristo, ti dai da fare per gli altri, vuoi una società migliore, e sei una persona diversa dal tuo mondo, dal tuo lavoro. Se facciamo una statistica tra grandi e piccoli artigiani che lavorano nel tuo settore, non ce n’è nemmeno uno che segue la Verità. Quindi non è vero che ricominci daccapo. Hai acquisito delle esperienze attraverso le varie reincarnazioni che ti hanno portato alla conoscenza della Verità. Poi ci siamo incontrati e tu mi hai riconosciuto, riconosci i valori che portiamo, riconosci Cristo. Quindi non è vero che ricominci daccapo, ci sono solo dei problemi da superare. E non è importante che tu ricordi. È importante che tu lo senta dentro. Perché il ricordo ti potrebbe condizionare positivamente se hai avuto delle gioie, negativamente se hai avuto dei dolori. Nel caso mio, personale, è importante ricordare alcune cose perché mi servono nella missione che devo compiere. Ma per te, e ognuno di voi, è meglio non ricordare. L’importante è sentire dentro quello che si deve fare. Io sono soddisfatto di quello che i miei fratelli, di tutte le arche, sentono. Poi sono sempre pronto a riprendere chi non si dedica totalmente al Cristo. Non a me, a Cristo. E quando ci sono dei limiti,  aspetto.

D: Ricordare vite precedenti potrebbe essere traumatizzante e sicuramente condizionerebbe le nostre scelte. Il nostro sentire, il nostro essere altruisti, buoni, tolleranti o umili fa parte di un bagaglio spirituale accumulato nelle incarnazioni precedenti?
R: È così. Quello che senti nel cuore di fare, cioè amare gli altri, servire Cristo, stare vicino ad un segno come quello delle stigmate, lavorare a favore della vita, l'hai acquisito attraverso il processo della reincarnazione. Non ti è stato regalato, te lo sei guadagnato. Oppure può venirti donato, grazie alla tua disponibilità. Supponiamo che io e te abbiamo fatto sette reincarnazioni e abbiamo acquisito gli stessi valori, ma che il tuo spirito abbia una sensibilità particolare che ti rende più disponibile di me ad amare gli altri. Questa virtù arriva allo Spirito  Santo e Lo tocca. Lo Spirito Santo percepisce che tu sei più sensibile di me, anche se siamo uguali nell'evoluzione, e quindi decide di toccarti. Una volta che lo Spirito Santo ti tocca tu non sei più Mara, sei l'uno e l'altra nella medesima cosa. E anche se siamo nello stesso livello di evoluzione, tu cominci a fare miracoli. Questa però è un eccezione, tutto il resto tu l'hai acquisito con le incarnazioni.   

D: Perché Gesù disse "Tutto ciò che chiederete al Padre nel mio nome Egli ve lo concederà”? (Gv 16,23)
R: Perché senza di Lui non si può arrivare al Padre: non c'è salvezza senza Cristo, non c'è il Padre senza  Cristo. Tu hai mai visto il Padre? Come fai a parlare con qualcuno che non hai mai visto? Quindi Cristo ti dice “Parla con Me se vuoi parlare con il Padre”. E allo stesso tempo Cristo ti avverte di stare attento,  che potresti andare al Padre anche attraverso un'altra via, che è quella del male, e cioè tramite Lucifero che è un'altra faccia del Padre. Ma in quel caso servi un'altra forza, antitetica all'amore, che è l'odio. Ecco perché ti dice “se vuoi andare al Padre parla con me: io sono l'amore, la misericordia, la giustizia, la fratellanza. Quindi Lui ti dice: “Parla con me”, non andare direttamente al Padre  perché non ti ascolterà; e non ci andare attraverso altri, perché quella è la via del male. Ma noi che vogliamo l'amore, la pace, la fratellanza e un mondo migliore, dobbiamo andare al Padre attraverso Cristo: chiediamo la Giustizia al Padre tramite Cristo, chiediamo l'amore al Padre tramite Cristo, chiediamo la salute tramite Cristo, chiediamo di avere il necessario tramite Cristo. La stessa cosa la possiamo chiedere tramite Satana, ma avremo il male: avremo soldi, salute, cibo, la felicità, ma andremo all'altra sponda e quando lasceremo questo corpo andremo nelle tenebre. È l'opposto, ma sempre Dio è. Così come lo sono  il giudizio, il castigo, la sofferenza, il buio, le tenebre.  È sempre il Padre. Se vogliamo il bene andiamo al Padre tramite Cristo, se vogliamo il male ci andiamo tramite le forze del male. Ma Cristo si è sacrificato per liberarti dal male, non vuole che tu percorra una strada diversa.

D: . Possiamo anche chiedere alla Madonna per andare al Padre?
R: Puoi chiedere alla Madonna allo stesso modo in cui chiedi a Gesù, perché Lei è l'amore dello Spirito Santo. Ma non puoi andare al Padre tramite la Madonna. Solo tramite Gesù Cristo. La Madonna ti dice “Sì, figlio mio, ti porto da Mio Figlio” ma non dice ‘ti porto dal Padre’. Nel nostro caso la via è il Cristo. Nel caso dei discepoli di Krishna, è Krishna.

D: In riferimento ai giorni della grande tribulazione il Signore dice: "E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati." (Mt.24,22). Se i nostri spiriti sono eterni, in quale senso i tempi saranno accorciati?
R: Quando il Padre dice che accorcerà i tempi, non intende dire che lo Spirito non sarà più eterno. Bensì che  lo spirito degli eletti da esseri beati che hanno la Luce Cristica, si potrebbero convertire in esseri demoniaci, e quindi andrebbero nelle tenebre. Saranno sempre eterni, ma dalla Luce andranno nelle tenebre. E questo il Padre non lo vuole.

D: Perché ancora non manda le catastrofi?
R. Perché Suo figlio vuole che altre anime che stanno dormendo si risveglino. E siccome questo mette a rischio l'integrità degli eletti, per evitare che si perdano i tempi saranno abbreviati.  

D: Il Padre attua la giustizia divina per salvaguardare la propria economia o per l’evoluzione dell’uomo?
R: Dio esercita la sua giustizia, cioè la manifesta con l'ordine dove c'è il disordine, con l'armonia dove c'è il caos, con la purificazione dove c'è la malattia. Ma la giustizia la mette in pratica solo chi l'ha creata. Dio ha creato il valore della giustizia, perché ha concesso all'uomo il libero arbitrio, e nel momento in cui ha concesso all'uomo il libero arbitrio, l'uomo potenzialmente può disubbidire e andare contro la legge. Nel momento in cui vai contro la legge è necessario un intervento, che Dio mette in atto attraverso la Sua giustizia. Se non ci fosse il libero arbitrio, non ci sarebbe bisogno di giustizia. Dove c’è il libero arbitrio la giustizia è necessaria per equilibrare gli eccessi, gli estremismi e le scelte sbagliate dell'uomo. Quando la scelta dell'uomo è irreversibile e mette a rischio la Sua economia creativa, Dio interviene drasticamente, quindi distrugge o per meglio dire, purifica, trasforma, perché Dio non distrugge nulla. L’economia creativa non è altro che l'esistenza di Dio stesso e nel caso nostro specifico è a rischio una parte di Dio, che è la Terra madre. Se noi con le bombe atomiche mettiamo a rischio la cellula Madre, Dio interviene fino a distruggerci fisicamente, mentre spiritualmente ci proietterà in mondi dove noi dobbiamo soffrire per capire. Quindi non lo fa per egoismo, ma per un'esigenza di vita, di creatività; e nella Sua   perfezione e genialità, sapendo che l'uomo è libero, ha messo in atto il valore della giustizia. Il Padre agisce nella misura giusta: se non è necessario trasformare non lo trasforma, se è necessario colpire lievemente, colpisce lievemente. Tu fai lo stesso con il tuo corpo: se hai l'influenza assumi una pastiglia, non ti sottoponi ad un intervento chirurgico. E siccome noi sfidiamo l'economia del Padre, noi saremo distrutti dal Padre.  Nel caso specifico il Padre Sole ha già programmato la distruzione completa della parte esterna della Terra, quindi la trasformazione,
perché è piena di cellule cancerogene oramai divenute irreversibili per le quali  non c'è più niente da fare. Cambierà il volto della Terra perché ha un cancro alla pelle provocato dagli enzimi uomini che si sono trasformati in virus schifosissimi e maledetti. Dovrà rimuovere i virus, purificare l'epidermide, e lasciare solamente gli enzimi idonei a ripopolare l'epidermide della Madre Terra. Questo è il lavoro che fa il Padre. E ragiona come sto ragionando io. Piaccia o no, è così. Anche perché ci sono enzimi, come i bambini che sono qui davanti a me, che sono degni e per amore loro deve purificarla da noi virus cancerogeni. Anzi, io che conosco la legge del Padre e che conosco il Padre, sono sorpreso del Suo ritardo. Non c'è problema, avrà le sue ragioni.. Io aspetto perché so benissimo che lo farà. Non conosco i tempi ma lo farà e non avrà pietà, perché noi abbiamo fatto scempio della sua creazione.

D: Come si può riconoscere il buonismo dall’amore incondizionato? A volte mi trovo nella condizione di dover frequentare delle persone, che possono essere anche familiari, che hanno dimostrato in tutti modi un totale disinteressate ad ogni sorta di cambiamento interiore evolutivo, e vogliono continuare ad essere così. E spesso mi sacrifico anche se non mi vogliono bene e loro se ne approfittano. Per quanto tempo devo continuare a portare l'armonia, il sorriso, e la gioia?
R: Dipende. Se sei costretta a frequentarli per ragioni di lavoro, devi essere astuta. Se invece li frequenti per ragioni di affetto e niente di più, devi dire la verità sempre, costi quel che costi.  Se invece devi lavorare e il maligno non vede l'ora di metterti in mezzo alla strada privandoti dei mezzi di sostentamento per dare da mangiare ai tuoi figli cosicché loro non possano crescere nella spiritualità e tu nemmeno, allora devi fare buon viso a cattivo gioco. Fai il tuo lavoro e il tuo dovere, non dare confidenza a nessuno e sopporta finché puoi sopportare. Puoi cercare di cambiare lavoro, ma se non è possibile, sopporti, e sarà una prova che devi superare per amore dei tuoi figli. Se invece li frequenti perché li ami, come nel caso di genitori o parenti, devi dire la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità. altrimenti sei ipocrita. Dipende da dove ti trovi: se sei al lavoro devi essere astuta, per affetto devi essere te stessa.
In tutte le cose che ci accadono nella vita dobbiamo capire le cause e i moventi. Io posso sacrificarmi e annullarmi perché Cristo me lo ha chiesto.  Ma se non rientra nell'Opera di Cristo non mi devo assolutamente annullare, anzi io annullerò gli altri che scapperanno a gambe levate appena mi vedranno. Se invece Cristo ama quell'essere e so che annientandomi per quell'essere faccio felice Cristo, non lo farò una volta, ma cinquanta volte. Quindi devo vedere l'utilit: se noi siamo chiamati alla missione di servire Cristo, di annunciare la sua venuta, di risvegliare le anime, tu devi vedere se questo fare del bene agli altri rientra nella tua opera. Se non rientra è una tentazione, nient'altro che una tentazione. Se invece rientra è un tuo dovere. Ma questo lo sapete solo tu e Dio. Se tu un giorno volessi andare dai figli di Totò Riina perché senti di volerli aiutare a trovare lavoro, semplicemente perché senti di volerlo fare e non perché te lo ha ordinato Cristo, quella è una tentazione perché la tua missione è quella di risvegliare le anime a Crotone, con i tuoi figli e con il tuo compagno. Perché anche se stai facendo del bene, non rientra nella tua missione. È un esempio estremo, ma questo può accadere anche con persone che tu ami, come è accaduto a me. Io sono stato tanti anni lontano da casa e dai miei genitori, e anche se mi hanno dato la vita, anche se piangevano non sono rimasto a casa ad aiutarli perché non era servire Cristo. Quindi bisogna capire quello che dobbiamo fare, perché siamo qua, e che cosa vuole Gesù Cristo da noi. E poi agiamo.

D: Cosa sarebbe successo se Giuda si fosse pentito poco prima di consegnarlo nelle mani dei farisei?
R: Giuda non si poteva ravvedere. Lui era condannato a tradire, perché era un volere del Padre. Poteva farlo solo dopo aver ricevuto i trenta denari ed era suo diritto anche ammazzarsi. Avrebbe potuto gettare i trenta denari in faccia ai capi del sinedrio, andare al processo e difendere Gesù. O poteva semplicemente andare sotto la croce e dire “Signore ho peccato. Ti ho tradito, perdonami!” E Gesù l’avrebbe senza dubbio perdonato. E se in quella piazza avessero gridato “Vogliamo Gesù libero”, sarebbero scese le astronavi e avrebbero proclamato Gesù Re del mondo e  si sarebbe instaurato subito il nuovo Regno sulla Terra.

D: Perché sono poche le anime che recepiscono la Verità?
R: Perché le anime evolute, cioè pronte a ricevere il messaggio di Cristo, sono poche. Tutte le altre sono anime che stanno scontando la legge del karma, perciò su centomila persone solo dieci o forse cento recepiscono il messaggio. Quindi noi dobbiamo cercarle come aghi in un pagliaio. Questa è la nostra missione. Io devo parlare alla massa ma so benissimo che un milione di persone che ascolteranno il mio messaggio, le persone che recepiscono sono l’1%. Per ora. Poi ci saranno degli avvenimenti così sconvolgenti di cui io potrei essere protagonista, che porteranno milioni di persone a credere. Ma sarà troppo. In quel momento saranno miliardi le persone che crederanno, ma si salveranno solo pochi milioni.

D: Com’è possibile arrivare a Dio attraverso il male?
R: Si arriva all’amore di Dio attraverso Cristo. Il male è un’espressione di Dio che è meglio non conoscere. O perlomeno, è meglio conoscere ma non praticare. È meglio non sperimentare la presenza di Dio attraverso il male, perché gli strumenti sarebbero demoniaci, non strumenti angelici. L’Inferno è comunque un posto dove Dio regna. Il re è sempre Dio, Satana non regna per conto suo. Tant’è vero che Cristo conferma che lui è il Re degli inferi oltre che del Paradiso, quando ordina a Satana “Esci da quel corpo, vattene!”, e lui ubbidisce perché Cristo è un superiore a lui. Io non ho paura di Satana, perché lo considero un fratello che fa il suo lavoro, un fratello maledetto che deve stare lontano da noi.

D: Cosa ne pensi della manovra economica finanziaria?
R: La manovra economica è fatta per i ricchi. Questi uomini venduti che sono al governo pensano solo a far contenti i ricchi e a far pagare i debiti a noi gente normale e ai poveri. Quindi sono indignato, mi sento preso in giro. Questi personaggi sono peggio di Berlusconi. Sono ambigui, ingannatori,  schifosamente a favore dei ricchi. Chi ci governa oggi non è più solo l’Italia, ma l’Europa, cioè le banche. Il nuovo ministro dell’Economia spagnolo, Luis de Guindos Jurado, era il responsabile esecutivo di Lehman Brothers per Spagna e Portogallo mentre il nostro ministro Monti ha scelto come ministro dell’economia Passera, che è l’ex capo della Unit Credit. Le banche hanno preso direttamente il potere: prima lo facevano attraverso la mafia e attraverso i politici, adesso lo fanno direttamente loro perché siamo in una crisi spaventosa, che porterà alla miseria i cittadini comuni, e salverà i ricchi. E allora io invito alla resistenza verbale, alla denuncia verbale senza armi. E siccome le armi non le possiamo prendere perché ubbidiamo a Cristo, allora io chiedo al Padre che faccia arrivare qualche catastrofe che scuota i ricchi, i potenti, tutti quei personaggi che vivono alle spalle della povera gente.

D: Nella parabola delle dieci vergini che attendono l’arrivo dello Sposo, ciascuna di loro porta con sé una lampada ma solamente cinque hanno con sé una riserva d’olio; e siccome lo Sposo tarda ad arrivare si addormentano e le lampade vengono meno. Le vergini stolte chiedono allora alle vergini saggie un po’ d’olio, ma loro rifiutano e le invitano a recarsi dai venditori. Il loro errore sta nell’essersi allontanate o nel non averci pensato prima a procurarsi una scorta?
R: Le vergini che hanno conservato l’olio sono state ligie a non darglielo perché altrimenti anche loro sarebbero rimaste senza e Gesù avrebbe detto anche a loro “Non vi conosco”.  L’olio dentro le lanterne necessario ad illuminare fino all’arrivo dello sposo è la fede. La luce della lampada è la tua anima. Le vergini sono i chiamati che aspettano il Suo ritorno. La casa è la Verità, l’Opera. Gesù raccomanda di stare nella Sua Vigna e di mantenere accesa la fede e nel frattempo di predicare e risvegliare le anime. Quindi dobbiamo mantenere la fede perché il maligno tenta di distrarci e di allontanarci.

D: Tu hai detto che tu non crederesti in Dio se non avessi conosciuto Gesù Cristo. Ma è vero anche che Gesù Cristo a Tommaso dice “Beati coloro che crederanno senza vedere”. Non è una contraddizione?
R: Quando Gesù gli dice: “Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!”,  si riferisce a Cristo, non a Dio. E quando dice “Chi crede in Me non morirà mai”, è Cristo che parla. E quando dice “Chi vede Me, vede il Padre”, “Non potete andare al Padre se non attraverso di Me”, Lui si proclama porta per entrare da Dio, senza di Lui non ci puoi entrare. Quindi Gesù fa delle affermazioni pesantissime: non c’è salvezza senza Gesù. O lo riconosci, o lo condanni a morte. Non ci sono alternative. Chi lo riconosce crede che Dio esiste, perché Cristo ti porta al Padre. Infatti quando il Padre Adonay mi parla, nei messaggi Lui nomina sempre Cristo, perché sa che altrimenti io il messaggio non lo ascolto e nemmeno rispondo. Quindi io credo più in Cristo che in Dio e credo in Dio perché c’è Gesù Cristo. Per me Gesù Cristo è la manifestazione di Dio.

D. Il Regno di Dio è sulla Terra. Perché la chiesa cattolica continua a nascondere una verità così grande? Non temono Dio?
R: La chiesa cattolica è il sinedrio del terzo millennio. E se tornasse Gesù lo processerebbero e lo farebbero uccidere di nuovo. Loro non temono Dio perché il loro cuore è offuscato dal diavolo. I cardinali non credono nell’esistenza di Dio e nemmeno di Gesù Cristo. Lo fanno per la  sete di potere. Chi ci crede ha paura, si ravvede e cerca di darsi da fare. Per esempio il cardinale Martini è uno che crede, fa dei bei discorsi, ma non ha la forza di attaccare: è una specie di Nicodemo. Forse a me crede, ma non ha la forza di ribellarsi, è debole. Gli altri sono mafiosi, criminali, assassini e tra questi c’è anche chi mi vuole ammazzare. Lui appare tutti i giorni in televisione.  

D: La Chiesa conosce la Verità?
R. Il Papa e la maggior parte dei potenti del Vaticano la sa, ma non temono Dio perché sono posseduti da Satana. Quando tu sei posseduto da Satana non hai paura. Ti senti forte, potente, invincibile. Chi ha paura sono i figli di Dio. Anche noi abbiamo paura, ed è comprensibile, ma dobbiamo avere la forza di reagire e vincere la paura.

D: Puoi indicarmi alcuni passi del Vangelo in cui si fa riferimento alla reincarnazione?
R: Quando l’Arcangelo Gabriele annuncia a Zaccaria la nascita di suo figlio gli dice: "Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, poiché egli sarà grande davanti al Signore; […]e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia[…] (Lc 1,13). Quindi l’angelo annuncia che suo figlio porterà lo Spirito di Elia. Questo è il passo più chiaro della reincarnazione. Gesù fa un altro chiaro riferimento alla reincarnazione quando dice ai suoi discepoli “Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, l'hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro” (Mt 17,10). Quando dice ‘Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto’, si riferisce a Giovanni Battista. Quando Nicodemo, il capo dei giudei, disse a Gesù “Maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio, perché nessuno può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui”, Gesú gli rispose e disse: “In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio”. Allora Nicodemo gli disse: “Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?”. E Gesú rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Ciò che è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: "Dovete nascere di nuovo”. (Gv 3,2). Il Vangelo è pieno di riferimenti alla reincarnazione. Gesù rivolgendosi a Giovanni dice anche:”…il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni. In verità vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell'uomo venire nel Suo Regno”.(Mt 16,27)E ancora.. Gesù, parlando di Giovanni, rispose a Pietro: "Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi”. (Gv 21,20). Come poteva altrimenti Giovanni restare sulla Terra fino al Suo ritorno, se non attraverso la reincarnazione?
Alcune persone mi hanno scritto affermando che la Madonna in alcune apparizioni dice che la reincarnazione non esiste. E io rispondo che la Madonna si sbaglia, oppure l’apparizione non è vera. Ed è anche probabile che siano stati condizionati, che ai veggenti la chiesa abbia imposto di dire che la reincarnazione non è vera e che l’ha detto la Madonna. Chi non crede nella reincarnazione non può capire l’ingiustizia. Altrimenti come può un Dio permettere che un bambino nasca cieco o storpio? Che Dio sarebbe? Se a me appare la Madonna per dirmi che la reincarnazione non esiste, io le dico “Tu sei Satana, non sei la Madonna”.  Quindi se Dio che è misericordioso, ama i bambini, adora la linfa dell’amore, permette che nascano così è perché si devono purificare di qualche cosa. Altrimenti sarebbe un dio infernale, tiranno, assassino, criminale, e non sarebbe un Dio giusto, se permettesse  a te di nascere bella e sana, e una tua sorella invece la facesse nascere storpia e ceca. Quindi ai cattolici devi dire che al loro Dio misericordioso gli sputi in faccia se non esiste la reincarnazione.  Se un bambino nasce meno fortunato degli altri c’è una ragione logica che è quella di purificarsi e la prossima volta nascerà bello e sano come te. I cattolici li chiamano i misteri di Dio.... ma i misteri di Dio io non li voglio! Io voglio la Verità. Se Dio mi ha creato mi deve dare la Verità, non il mistero! Il mistero è demoniaco, diabolico. Se la Verità ci farà liberi ma liberi davvero, perché c’è il mistero della fede? Bigotti cattolici! La chiesa cattolica pagherà per aver nascosto una grande verità.

D: Ritornando alla parabola delle vergini, che importanza ha il fatto che il Maestro quando torna trovi le persone al loro posto?
R: Ognuno di noi qui dentro sa qual è il proprio posto. Se stasera torna il Maestro e ci trova in discoteca, come ci giustifichiamo? Il nostro posto è di essere con le mani salde sull’aratro e dobbiamo stare molto attenti alla sottigliezza del demonio che ci vuole distaccare dal nostro posto. Nel caso vostro il demonio non riuscirà a farvi andare in discoteca o a prostitute, in vacanza o in crociera. Non ci riuscirà mai, però vi può distrarre e lo farà in un modo così sottile che nemmeno ve ne accorgete. A lui interessa solo che tu il messaggio non lo divulghi. E ti faccio un esempio. Il maligno ora non vuole che io vada a compiere la mia missione in Sicilia e quindi può inventarsi una situazione dove mi viene proposto di andare in Australia  perché ci sono duecentomila anime che mi aspettano. Se io accetto perché sono convinto di fare comunque l’opera, il demonio ha vinto perché è riuscito a distogliermi dalla mia missione. Quando torna il Maestro deve trovarci tutti uniti e al nostro posto.

D: Nel messaggio di Natale Gesù dice “ORDINERÒ AI MIEI ANGELI DI PROCEDERE CON L'ASCENSIONE AL CIELO SULLE NUBI DI LUCE DI TUTTI I MIEI PARGOLETTI”. C’è una relazione con il passo del Vangelo che dice “uno sarà preso e l’altro sarà lasciato”?.
R: Durante le catastrofi o nel caso di un conflitto nucleare le astronavi di luce scenderanno e gli angeli porteranno tutti i bambini del mondo all’interno delle astronavi. Non ne lasceranno nemmeno uno. I bambini che moriranno fisicamente durante una catastrofe apocalittica perché i loro corpicini non sono idonei a salire sull’astronave, saranno prelevati dagli extraterrestri in astrale. E io penso che molti di voi saranno presi  insieme ai bambini. Se rimanete saldi nella fede, vi porteranno via insieme ai vostri figli, ai vostri fratellini. Se invece dubiterete rimarrete qua a soffrire amaramente. Per salvarsi bisogna operare per Cristo anche dove ci sono le bombe atomiche e le guerre, risvegliare le anime, lasciare tutto e non avere niente. Se noi invece continuiamo a pensare  alle nostre esigenze materiali, loro ci ignoreranno.

D: “Sebbene avesse compiuto segni così grandi davanti a loro, non credevano in lui, perché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia: Signore, chi ha creduto alla nostra parola? E il braccio del Signore, a chi è stata rivelato? E non potevano credere, poiché Isaia disse ancora: Ha reso ciechi i loro occhi e indurito il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore e non si convertano, e io li guarisca! Questo disse Isaia perché vide la sua gloria e parlò di lui. Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma, a causa dei farisei, non lo dichiaravano, per non essere espulsi dalla sinagoga. Amavano infatti la gloria degli uomini più che la gloria di Dio” (Gv 12,37). Perché Gesù ha reso ciechi i loro occhi e indurito il loro cuore?
R: Gesù non vuole che il popolo giudeo si ravveda, perché ha già fatto la scelta di non credere in Lui. Quindi gli rende la vita difficile e verranno guariti con la risurrezione perché molti, non tutti, si ravvedranno. Gesù con la sua risurrezione ci dà un’altra possibilità e tramite gli apostoli ci offre la redenzione. Io sono uno degli apostoli, ma non sono l’unico, incaricati a fare questa offerta. Ma questa possibilità, che sta durando duemila anni, durerà ancora per poco e quando il Maestro tornerà non ci sarà più niente da fare. Quel giorno molti si suicideranno, si butteranno dalla finestra, si strapperanno i capelli, sbatteranno la testa contro il muro, si impiccheranno.. perché capiranno benissimo a che cosa andranno incontro e penseranno che ammazzandosi non andranno incontro a niente. Desidereranno la morte e non la potranno avere. Io invece gioirò, godrò e anche voi gioirete. Ci abbracceremo tutti e poi ci rimetteremo alla volontà del Signore.  L’importante è che sia ritornato.

D: Gesù ha promesso la vita eterna. Qual è il significato profondo di questa promessa?
R: La vita eterna nella Luce è l’incarnazione nella materia dentro una superciviltà. Ma la vita eterna la puoi avere anche nelle tenebre, per tanto tempo, dove c’è pianto e stridor di denti. Ti piacerebbe stare cinquecento milioni di anni nelle tenebre? Anche quella è vita eterna e solo a pensarlo ti viene il terrore. Se per noi è insopportabile il tempo di una vita, figuriamoci milioni di anni.

Sandra De Marco
San Giovanni di Polcenigo
25 gennaio 2012