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Ale100

Di Emilia Cardoso

Andariego del mundo, turista o vagabundo,
si llegas a esta tierra de valles y de sierras,
de nieves y verdores y creyentes y pastores
de guerreros que fueron de pueblos que se hundieron
y de imágenes santas de tradiciones,
que te hablarán de amor, de fervor y dolor...
Andariego del mundo, turista si eres rico,
si pobre vagabundo, contemplas el blanco pico
de aquella alta montaña, que holló gente de España,
en busca de aventura... admira la hermosura
de esta ciudad y valle, de la típica calle
con encajes de hierro, ve aquella cruz del cerro
y en la cruz los fulgores del sol que se levanta
para besar las flores de la ciudad que encanta...
ciudad de estirpe hispana cercada de colinas,
norteña soberana de tierras Argentinas...
Andariego del mundo aspira muy profundo,
en la paz de este ambiente es calmosa la gente
de su sentir generoso de un hablar melodioso..
que este valle de Lerma reponga tu alma enferma
de prisas e inquietudes con las ciertas virtudes
de sus bellos paisajes de cambiantes celajes...
y cuando ya te alejes, y estos lugares dejes...
sabrás por tu mirada, que el último adiós brindas,
porque Salta es llamada: Salta la Linda.
Emilio Viñals

SaltaSalta è forse una delle provincie più incantevoli della nostra Argentina, la bellezza dei colori del paesaggio si fonde con la storia dei popoli nativi che hanno vissuto e vivono ancora qui, che hanno lasciato impressa la loro impronta persino nell’aria che si respira. Salta appartiene a loro. Sono i popoli Koyas e Tastiles, che si sono succeduti di generazione in generazione, sopravvissuti ad ogni tentativo di sterminio. Vivono isolati dal resto degli argentini. Conservano le loro tradizioni di popoli nomadi ed abitano in case di terra cruda… Tutte le persone che hanno visitato questo posto danno testimonianza della gentilezza di queste persone, dell’umiltà e della gioia con cui ricevono le cose che gli vengono donate, della pace che trasmettono.

Questi popoli sono fedeli a molte tradizioni dei loro antenati, le donne danno alla luce i propri figli accovacciate a terra, si nutrono delle cose che coltivano ed allevano pochi animali per il loro fabbisogno. Sono estranei quasi completamente al sistema e vivono esposti alle intemperie, che possono lasciarli senza acqua né cibo per settimane. Per non parlare delle malattie o delle rigide temperature. Sensibile a questa problematica, circa dieci anni fa, Ramón Gómez insieme a sua moglie Sandra Ojeda, a tutta la sua famiglia e ad alcuni collaboratori, si mise in moto, un lavoro immenso per assistere 80 famiglie delle comunità sparse in 10 diverse zone di Salta. È così che nacque la Fondazione Los Niños de San Juan.

Le necessità sono tante ed il lavoro arduo. La famiglia di Ramón ha dedicato la sua vita a quest’opera, donando se stessa senza sosta. Loro, con il proprio esempio, riescono a scuoterci nel profondo. E ci danno la possibilità di trasformare una piccola azione in aiuto concreto, verso questi gruppi di persone che sono nostri fratelli.

DonacionesIncoraggiati dal loro lavoro, abbiamo deciso di collaborare con la nostra Associazione Del Cielo a la Tierra, inserendo tra le nostre attività una campagna di aiuto alla Fondazione Los Niños de San Juan, alla quale ha collaborato anche l’Associazione Tierra Viva. La priorità sarebbe stata la raccolta di alimenti a lunga scadenza, medicine, scarpe ed indumenti invernali. La campagna è stata pubblicizzata attraverso i nostri programmi radio: Tierra Viva e Frecuencia Joven, chiedendo a tutti i radioascoltatori di collaborare con delle donazioni da portare poi a Salta.

Ed è proprio durante la conferenza sulle Profezie della Madonna di Fatima che abbiamo raccolto più donazioni. Nei volantini per pubblicizzare l’incontro vi era l’invito a donare un alimento per i bambini, lo stesso negli articoli pubblicati dai giornali o nelle radio che si sono unite a noi per promuovere le nostre attività. Hanno partecipato anche i radioascoltatori che da qualche anno prendono parte ai nostri incontri, ogni quindici giorni, nella sede dell’Associazione.


ConferenciaIl 18 maggio, giorno della conferenza, è stato il giorno che abbiamo raccolto più donazioni, perché la risposta del pubblico è stata più che positiva. Alcune persone che non sono riuscite a presenziare, hanno comunque voluto collaborare portando il loro contributo alla nostra sede, o chiamandoci al telefono per coordinare un ritiro, quando le donazioni erano voluminose. Altri si sono presentati personalmente.

Abbiamo avuto la gioia di poter contare sull’aiuto della nostra cara Alejandra Berenyi, la quale, con un gruppo di amici, ha portato da Buenos Aires due macchine piene di scatole di antibiotici, latte in polvere per bambini ed indumenti invernali.
AleAbbiamo potuto contare anche sulla collaborazione di Selva e Melba, due donne che si sono attivate nel loro quartiere appena hanno appreso della campagna, raccogliendo grandi quantità di alimenti e dolci per i bambini. Ci hanno aiutato anche a sostenere le spese di trasporto per la città di Rafaela, dove ci saremo incontrati con Ramón, per consegnargli tutte le donazioni.

Un’altra attività che abbiamo realizzato per sostenere le spese del trasporto, è stata la vendita di piante ornamentali, grazie ad Eugenia Martínez e ad un mercatino che ci ha permesso di allestire il nostro stand.

Il problema del trasporto finale verso la provincia di Salta è sempre presente, vista l’ingente somma di denaro che richiede ed il tempo che richiede coprire le distanze, ma questa volta abbiamo risolto incontrandoci con Ramón nella città di Rafaela, dove abita un gruppo di collaboratori della Fondazione, da sempre attiva nella raccolta di alimenti, giocatoli ed altro.

Arreglar---Showroom


ChataDa Rosario sono partiti un camioncino ed una macchina pieni zeppi, con destinazione Rafaela, per poi caricare il tutto nel camioncino di Ramón, che sarebbe ripartito per Salta all’indomani.

Non ci resta che ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato e che hanno aderito al nostro appello, contribuendo in questo modo al successo dell’iniziativa, la nostra goccia d’acqua versata nell’aridità del mondo. Infine il nostro più profondo ringraziamento alla Fondazione Los Niños de San Juan che vive per le famiglie che assiste, a loro tutto il nostro amore ed ammirazione.


Rafaela


Emilia Cardoso
4 Luglio 2016
Arca Lily Mariposa
Rosario, Santa Fe, Argentina