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caronia200Riccardo Caronia

Smarrito tra le tenebre
Passo lento e sguardo torvo
Diffida, critica
Il bene esiste solo per chi può permetterselo
Ti ho dato tanti nomi
Abisso
Gabbia
Inferno
Dannato ammasso di ingranaggi
Il tuo ticchettio mi fa impazzire
Ci porti a toccare con mano quegli ingranaggi
Ma poi giri
E stringi
Sempre più forte
Finché ci spezzi
Ma c'è qualcosa di noi che non puoi spezzare
Abbiamo il potere di tirare quella leva che ti fa girare
Abbiamo il potere di invertire il tuo giro
Perché è stato il nostro pensiero a crearti
Siamo stati noi a fondere la disperazione e il caos che oggi formano quegli ingranaggi
Dal nulla
Abbiamo creato un mostro
Dall'arte all'arte della guerra
Dall'amore al sesso
E la felicità, una volta non si poteva toccare, oggi è fatta di carta
Ma no
Non siamo più disposti ad accettare tutto questo
Perché stanno iniziando i temporali
Stai iniziando a piangere
E forse finalmente qualcuno sta alzando gli occhi da quella macchina mangia uomini creata da noi stessi
Forse finalmente qualcuno sta iniziando a toccare con mano la realtà
Non servono degli ingranaggi per capire come funziona la vita
Basta cercare dentro di noi
Alimentare un po' meno quell'ego che annebbia il nostro sole
Perché quando esso esce illumina te e il tuo cammino
E quando lo alimenti diventa così forte da sciogliere persino l'acciaio che oggi forma la grande macchina.
Acciaio forgiato dalle mille violazioni etiche imposte alle milioni di menti.
Un giorno capiremo di essere simili alle stelle
Milioni e milioni
Come loro
Con l'unica differenza che loro continuano a brillare

Riccardo Caronia
19 giugno 2019