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consolatoreDi Francesca Panfili

Il percorso che conduciamo ha la sua massima iniziazione nella sacra obbedienza alle leggi del Cielo e della Terra che si sostanziano in ciò che il Calice Vivente della Comunione Cristica ci indica a livello operativo nella missione che ci onoriamo di servire.

Spesso nell’uomo sorge un moto di tracotanza che lo porta a sfidare Dio e le sue Leggi. Questo accade anche a noi quando sperimentiamo il cadere nella hybris, come direbbero gli antichi greci, disobbedendo come fece Prometeo, cadendo cosi nell’errore di sfidare il progetto che Dio ha previsto per noi. Cosi ci scordiamo di obbedire al sacro volere di chi sonda i cuori ed ha coscienza piena del disegno che l’Assoluto ha dipinto per le nostre esistenze.

Quindi cadiamo ed erriamo, alimentando il nostro piccolo io di desideri egoici e umane ambizioni che però non rientrano nel grande progetto eterno dell’Eterno Amato Padre Sole.

E cosi scivoliamo nelle nostre debolezze o nutriamo esigenze interiori che si travestono spesso degli abiti dell’amore, del desiderio o dell’innocenza, di un sentire emotivo che non risponde però alla logica, al discernimento e alla fede che la nostra guida Adoniesis ci ha indicato. E cosi, quando vi sono queste tentazioni, queste prove che possiamo definire come deviazioni del disegno di Dio, ecco che il Padre che ci ama chiama a noi uno dei suoi più fedeli servi e messaggeri. Un suo fidato figlio che anche nel cuore della notte è disposto a venirci a salvare dalle tenebre che abbiamo coltivato e che rischiano di inghiottirci.

E cosi, solo lui che legge i cuori ed ha certezza di ciò che il Padre desidera da noi, riesce ad intervenire affinché ancora una volta noi possiamo essere disponibili alla volontà del disegno di Dio senza interferire alle direttive che ci ha indicato. Cosi ci ripesca dagli inferi della nostra mente attraversata dalle trame degli inferni più profondi. E lui, il Segno che Cristo ci ha donato come il più bello dei regali, ci salva, si immerge per noi in quegli abissi del cuore, viene a cercarci nelle tenebre dell’anima e, con sforzo immane, prendendo tutte le nostre croci, alchimizzandole e rispondendoci con il sorriso di chi ha realizzato l’immensità della natura divina nell’umano, ci fa riemergere e ci riporta al mondo.

Ci ridà nuova vita e ci resuscita da morte certa facendoci comprendere la prova a cui siamo stati sottoposti e alitando sui nostri occhi quello Spirito di Verità che ci fa risorgere.

Tutto questo perché abbiamo perseverato nel seguire le nostre esigenze ed abbiamo alimentato pensieri ed azioni che gli iniziati alla via di Cristo debbono poter scartare, rinunciando al mondo e all’ego con l’armatura dell’obbedienza che ci protegge dalle cadute. Una protezione che ci viene assicurata da chi sa leggere i cuori e l’insondabile, conoscendo cosi le intenzioni e le trame anche della nostra stessa vita. Solo annullando le nostre piccole ambizioni, solo sviluppando il servizio e l’obbedienza alle direttive celesti possiamo divenire dei servi del Genio Solare Cristico.

E cosi, anche se cadiamo perché come ciechi ci dimentichiamo la luce della Vita che ci ha salvati dalle tenebre del mondo e dall’ignoranza, possiamo, tramite l’aiuto di Dio che ci parla attraverso un uomo, nostro fratello nello spirito, trasformare ed alchimizzare sofferenze, drammi, dolori, morte e distruzione. Solo tramite quell’amore che guida colui che grida nel deserto della nostra anima in cerca di obbedienza al piano divino, solo tramite lui, il pentimento e la santa obbedienza, possiamo purificare la falsa roccaforte dell’illusione che voleva portarci nel buio dell’autodistruzione.

Questa è l’alchimia dello spirito: trasformare la morte in vita, resuscitare dalle tenebre insieme all’amato maestro, tornare a ritoccare la Verità con maggiore coscienza, esaltare la disponibilità, l’umiltà e il pentimento per essere di nuovo pronti ad una nuova chiamata al servizio della grande Verità che è ciò che muove ogni passo delle nostre vite.

Ringrazio il Padre per averci fatto sperimentare tutto questo ed averci permesso di incontrare il suo strumento, un uomo tra noi che ha però realizzato totalmente l’obbedienza nell’opera all’Altissimo che ora lo guida, manovra la sua vita per servire anche la nostra e tutelarci, proteggerci, guarirci, resuscitarci dalle nostre tenebre personali.

Con lui possiamo vincere il mondo.

Con lui è tutto possibile.

Al suo fianco vinceremo noi stessi e realizzeremo la Verità Eterna e la Vita.

Non ti saremo mai grati abbastanza Giorgio.

Accanto a te abbiamo certezza che, pur nella nostra piccolezza, il Padre ci ha riservato una parte del suo amorevole sorriso che si estrinseca nella tua vita, nell’opera che ci dai la possibilità di seguire e servire e nel duro cammino dell’iniziazione che ci consente di divenire uomini e donne dell’infinito, spiriti eterni che anelano a Dio.

Per sempre grazie. Per sempre tuoi.

Con umiltà e la consapevolezza di non aver realizzato ciò che ho scritto ma che ho sentito di testimoniare per tutti i fratelli, sperando un giorno di poter pienamente essere cosciente della nostra reale natura e di tutti i doni che il Padre ci fa avendo la sua lacrima più preziosa tra di noi

Francesca Panfili
22 Marzo 2021

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