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IL PAPA: ABBIAMO PECCATO CONTRO LA TERRA

 

Durante l’udienza trasmessa in diretta e dedicata alla 50ª Giornata mondiale della Terra che si celebra oggi, Papa Francesco ha fatto un “mea culpa” che tutti noi dovremmo fare nostro prendendo consapevolezza di non aver avuto cura del nostro pianeta, della nostra casa, di averlo maltrattato, sfruttato e fatto soffrire. “Abbiamo peccato contro la terra, contro il nostro prossimo e, in definitiva, contro il Creatore, il Padre buono che provvede a ciascuno e vuole che viviamo insieme in comunione e prosperità” così si è espresso il Papa.

La reazione quindi di autodifesa della Terra come cellula vivente prima o poi sarebbe arrivata, aggiunge il Pontefice dalla biblioteca privata del Palazzo apostolico: “Dio perdona sempre, noi perdoniamo alcune volte sì alcune volte no, la terra non perdona mai. La terra non perdona. Se noi abbiamo deteriorato la terra, la risposta sarà molto brutta”.

Il nostro ruolo come umanità ospite del pianeta era quello di tutelarlo e godere delle numerose ricchezze che ci offre senza sfruttarlo creando squilibrio nella natura stessa: “A causa dell’egoismo siamo venuti meno alla nostra responsabilità di custodi e amministratori della terra – continua il Papa - L’abbiamo inquinata, l’abbiamo depredata, mettendo in pericolo la nostra stessa vita. Non c’è futuro per noi se distruggiamo l’ambiente che ci sostiene. Abbiamo mancato nel custodire la terra, nostra casa-giardino, e nel custodire i nostri fratelli”.

Il Papa ha espresso apprezzamento per quei movimenti, soprattutto giovanili che stanno nascendo e che cercano di risvegliare le coscienze e promuovendo un cambiamento radicale di interazione con la nostra Terra.

Il Pontefice ha concluso dicendo: “Questa primavera ci invita ad unirci alla lode che la natura, i fiori e gli animali rivolgono al Creatore. Possa il Creato trovare in questo anno un’occasione particolare per rianimarsi e rinvigorire”.

Maria José Lastra

22 Aprile 2020

papa conf100Santo Padre, il suo predecessore Giovanni Paolo II nel 1982 affermò che la deterrenza nucleare era «moralmente accettabile». Lei ha detto che anche il possesso di armi nucleari è da condannare. Hanno influito le tensioni e le minacce tra il presidente Trump e il nord coreano Kim Jong Un?

«Che cosa è cambiato? L'irrazionalità. Mi viene in mente l'enciclica Laudato si', la custodia del creato. Dal tempo di Giovanni Paolo II sono passati tanti anni, e con il nucleare si è andati oltre. Oggi siamo al limite. Questo si può discutere, ma è la mia opinione convinta: siamo al limite della liceità di avere e di usare le armi nucleari. Perché oggi con l'arsenale nucleare così sofisticato si rischia la distruzione dell'umanità, o almeno di gran parte dell'umanità.

papasindone3DAL CIELO ALLA TERRA

IL PAPA ED IL RITORNO DI CRISTO

1) NEWS: IL VESCOVO DI FERRARA, LUIGI NEGRI, AUGURA A PAPA FRANCESCO LA FINE DI GIOVANNI PAOLO I, IL QUALE FU ASSASSINATO DA UN COMPLOTTO ORGANIZZATO DAI POTENTI DEL VATICANO.
 
2) NEWS: TERZO SEGRETO DI FATIMA: …CARDINALI CONTRO CARDINALI, VESCOVI CONTRO VESCOVI... E SATANA MARCERÀ IN MEZZO ALLE LORO FILE…
IL PAPA FRANCESCO HA SPIEGATO IN PIAZZA SAN PIETRO LA SECONDA VENUTA DI CRISTO.

PURTROPPO FRANCESCO HA OMESSO, NEL SUO IMPORTANTE DISCORSO SULLA FINE DEI TEMPI ED IL RITORNO DI CRISTO, IL CUORE DELLA LEGGE DI DIO E VERITÀ ASSOLUTA DELLA MISSIONE DI CRISTO. IL CRISTO RITORNERÀ PER GIUDICARE LE OPERE DEGLI UOMINI.
EGLI, IL FIGLIO DI DIO, SEPARERÀ I BUONI DAI CATTIVI E NON CI SARÀ PERDONO PER COLORO CHE NON SI SONO RAVVEDUTI. INFATTI: “Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio. Egli disse loro: “Non vedete tutte queste cose? In verità io vi dico: non sarà lasciata qui pietra su pietra che non sarà distrutta”. Al monte degli Ulivi poi, sedutosi, i discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: “Di' a noi quando accadranno queste cose e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo” Gesù rispose loro: “Badate che nessuno vi inganni! Molti infatti verranno nel mio nome, dicendo: “Io sono il Cristo”, e trarranno molti in inganno.

Francesco sui fatti di Parigi: "Non si offendono le fedi"
di Tullio Giannotti
"Non si offende la religione degli altri", parola di Francesco. Il Papa si esprime nel giorno in cui il fronte unico "Je suis Charlie" mostra le prime crepe, e lo fa senza mezzi termini: sì alla libertà d'espressione ma senza "provocare, insultare, ridicolizzare la fede degli altri". Diametralmente opposta a Papa Francesco, la Francia si inorgoglisce per essere il Paese "di Voltaire e dell'irriverenza" - come rivendica il ministro della Giustizia, Christiane Taubira - e non accetta confini alla libertà d'espressione: "possiamo disegnare tutto, incluso il Profeta".


«Tanti dirigenti corrotti sono in stato di putrefazione». Papa Francesco è tornato sul tema forte della corruzione durante la messa a Casa Santa Marta, evidenziando che si tratta di un fenomeno che riguarda “tanti dirigenti  – ha detto il Pontefice – che invece di servire il popolo, lo sfruttano per servire se stessi”.
Per Bergoglio “solo quando la conversione arriva alle tasche è sicura”. Poi ha evidenziato che il fenomeno riguarda soprattutto i politici che per interesse di partito “non ci pensano due volte a corrompere e ad accettare la corruzione in nome della dea tangente, trasformando la loro vita in una putredine verniciata”.


DAL CIELO ALLA TERRA
 
HO SCRITTO IL 12 NOVEMBRE 2014:
 
PAPA FRANCESCO HA DETTO: “MI VOGLIONO UCCIDERE? È LA COSA PIÙ BELLA CHE POTREBBE SUCCEDERMI!”
LA RISPOSTA DI PAPA FRANCESCO GIORGIO BERGOGLIO È CARICA DI SANTITÀ E DI MARTIRIO.
UN ALTRO SEGNO DI COSCIENZA E VERITÀ CHE QUESTO PAPA HA DATO IN UGUAL MISURA AD UN SUO PREDECESSORE, GIOVANNI PAOLO I.
VADA AVANTI PAPA FRANCESCO!
NOI LA SOSTENIAMO NEL SUO CAMMINO DI TESTIMONIANZA DELLA VERITÀ.
MANCA PERÒ UN DISCORSO PROFETICO CHE IL SUO VERBO NON HA ANCORA PRONUNCIATO: ANNUNCIARE LA PROSSIMA SECONDA VENUTA DEL NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO SULLA TERRA ED IL GIUDIZIO DI DIO.
ATTENDIAMO CON ANSIA E NELL’ATTESA DI QUEL GIORNO PREGHIAMO PER LA SUA STIMATA PERSONA.
FRATERNAMENTE

G. B.
Sant'Elpidio a Mare (Italia)
12 Novembre 2014
 
 
"SE MI UCCIDONO, È LA COSA PIÙ BELLA CHE POTREBBE SUCCEDERMI” HA DETTO PAPA FRANCESCO
 
Buenos Aires. - Il capo della Segreteria della Sedronar (per la prevenzione della Tossicodipendenza e la Lotta contro il Narcotraffico), il sacerdote Juan Carlos Molina, ha rivelato oggi  di aver messo in guardia papa Francesco sul rischio che potrebbe correre la sua vita a causa delle decisioni che sta prendendo nel Vaticano.  “Abbi cura di te, ti uccideranno”, ha detto Molina e il Papa ha risposto: “Se mi uccidono è la cosa più bella che potrebbe succedermi e anche a te”.
12 novembre 2014
 
 
Papa-Francesco100DAL CIELO ALLA TERRA

HO SCRITTO IL 22 GIUGNO 2014:
 
IL PAPA FRANCESCO. UN CORAGGIO CHE AMMIRIAMO.
PAPA FRANCESCO HA SCOMUNICATO UFFICIALMENTE IN CALABRIA L’ASSOCIAZIONE CRIMINALE PIÙ RICCA DEL MONDO: LA ‘NDRANGHETA.
DA SECOLI NON C’ERA UNA SCOMUNICA UFFICIALE DA PARTE DELLA CHIESA CATTOLICA.
CHE LO FACCIA IL PAPA NEL XXI SECOLO È UN SEGNO DA NON SOTTOVALUTARE.
 
Sant’Elpidio a Mare (Italia)
22 Giugno 2014
G. B.

PAPA FRANCESCO SCOMUNICA I MAFIOSI

Il pontefice: “ La 'ndrangheta adora soldi e male”. Ai familiari di Cocò': “Mai più atrocità sui bimbi”. Giornata con gli ultimi
La scomunica per i mafiosi, e la  richiesta di combattere la 'ndrangheta perchè adora i soldi e disprezza il bene. Sostegno alla chiesa che mostra solidarietà concreta ai fratelli e educa le coscienze. Sostegno alle autorità civili se operano per il bene comune. Sostegno ai giovani che non si abbattono per la disoccupazione e si oppongono al male, alle ingiustizie, alla violenza.

papaecha100Gli organi di stampa italiani hanno riportato la seguente notizia:
PAPA FRANCESCO MANDA ALL'INFERNO CORROTTI, SCHIAVISTI E FABBRICANTI DI ARMI
«Il timore di Dio è anche un allarme di fronte alla pertinacia del peccato: nessuno porta con sé dall’altra parte soldi, potere, vanità e orgoglio. Penso alle persone che hanno responsabilità sugli altri e si lasciano corrompere; penso a coloro che vivono della tratta delle persone e del lavoro schiavo, penso ai fabbricanti di armi che sono mercanti di morte. Ce ne sono qui? No. Nessuno, nessuno di questi è qui, non vengono a sentire la parola di Dio».

DAL CIELO ALLA TERRA

HO SCRITTO IL 7 FEBBRAIO 2014:
 
COME ABBIAMO GIÀ DETTO E SCRITTO NOI SEGUIAMO ATTENTAMENTE LA MISSIONE DEL PAPA. NON RISPARMIAMO OSSERVAZIONI E CRITICHE QUANDO NOTIAMO IN PAPA FRANCESCO DEBOLEZZA E PAURA DI DIRE LA VERITÀ. MA SIAMO ANCHE ONESTI E SINCERI NELL'ESALTARE LE VIRTÙ DI QUESTO PAPA COME IN QUESTO CASO DELL'OMELIA DEL 7 FEBBRAIO.
PREGHIAMO CHE FRANCESCO POSSA AVERE IL CORAGGIO E LA FORZA DI ANNUNCIARE, COME FECE GIOVANNI BATTISTA, E COME NOI FACCIAMO OGGI NEL NOSTRO PICCOLO, LA PROSSIMA DISCESA AL MONDO DI CRISTO CON POTENZA E GLORIA, IL GIUDIZIO FINALE E L'INSTAURAZIONE DEL REGNO DI DIO SULLA TERRA.
PACE A FRANCESCO E PACE SULLA TERRA.

                                                                            
DAL CIELO ALLA TERRA
 
Sant’Elpidio a Mare (Italia)
7 Febbraio 2014. Ore 22:23
G. B.

“RINCONTRIAMOCI CON IL SIGNORE E SEGUIAMO LA SUA STRADA”.
Omelia di Papa Francesco del 7 febbraio 2014

Papa Francesco nell’omelia della Messa celebrata oggi, 7 febbraio 2014, a Casa Santa Marta ha preso spunto dalla Lettura del Vangelo (Mc 6, 14-29), dall’uccisione di Giovanni da parte di Erode, per parlare del modo in cui annunciamo il Signore: ci impadroniamo della profezia? Andiamo sulla strada di Gesù Cristo, dell’umiltà e del servizio? Giovanni, ha sottolineato il Papa, non s’impadronì della sua autorità morale che tutti gli riconoscevano; avrebbe potuto cedere alla tentazione di far credere di essere il Messia, ma a tutti diceva di convertirsi, stava annunciando la venuta di uno più forte di lui di cui non era degno neanche di sciogliergli i
legacci dei calzari. Giovanni si è abbassato e umiliato fino alla morte;  è l’icona del discepolo: è “l’uomo che annunzia Gesù Cristo, che non si mette al posto di Gesù Cristo e che segue la strada di Gesù Cristo”. Dove ha trovato la forza Giovanni per fare tutto questo? Nell’incontro con Gesù, ha detto il Papa, quando Giovanni “ballò di gioia nel grembo di Elisabetta” al cospetto di Maria. E noi ricordiamo il nostro incontro con Gesù? “Torniamo alla prima Galilea dell’incontro, tutti noi ne abbiamo una” ha detto il Papa, a rincontrarci con il Signore.