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«Tanti dirigenti corrotti sono in stato di putrefazione». Papa Francesco è tornato sul tema forte della corruzione durante la messa a Casa Santa Marta, evidenziando che si tratta di un fenomeno che riguarda “tanti dirigenti  – ha detto il Pontefice – che invece di servire il popolo, lo sfruttano per servire se stessi”.
Per Bergoglio “solo quando la conversione arriva alle tasche è sicura”. Poi ha evidenziato che il fenomeno riguarda soprattutto i politici che per interesse di partito “non ci pensano due volte a corrompere e ad accettare la corruzione in nome della dea tangente, trasformando la loro vita in una putredine verniciata”.

E non è tutto. Papa Francesco è andato oltre il semplice appello sottolineando che “i corrotti meritano di essere gettati nel mare con una macina al collo”. Durante l’omelia ha poi parlato della figura evangelica di Zaccheo, un esattore delle tasse dell’epoca di Gesù che frodava i cittadini, ma che poi si è convertito, promettendo di restituire quanto rubato”.
Un invito evangelico che Francesco ha voluto attualizzare rivolgendolo ai truffatori dei nostri tempi, a coloro che ha definito “cristiani delle apparenze” e che in realtà sono “morti dentro perchè divorati dall’egoismo”.
«Cercate qualcosa di vivo dentro – ha concluso il Papa – e con la memoria e la vigilanza rinvigorite questo pensiero affinchè cresca in voi, passando dalle apparenze alla realtà, dal tepore al fervore».

19 Novembre 2014
https://luciogiordano.wordpress.com/2014/11/19/papa-francesco-torna-a-parlare-di-corruzione/n