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congo-handsLA CAPITALE MONDIALE DEGLI STUPRI E ALTRE STORIE
Poche persone sanno cosa succede nella Repubblica Democratica del Congo e cosa vi è successo nell’ultimo secolo e mezzo, e perché succeda è abbastanza intuitivo. Secondo stime conservative oltre 6 milioni di persone sono state uccise in Congo dal 1997, dall’epoca nell’Est del paese non sono mai state disarmate le numerose milizie locali e nemmeno quelle in fuga dal Ruanda che aiutarono il padre dell’attuale presidente Kabila a prendere il potere e poi lo uccisero. Sono il principale sbocco “lavorativo” per i residenti dell’Est del paese, miniere a parte.  Solo nell’ultimo anno mezzo milione di congolesi è dovuto fuggire da casa, ma anche dai campi profughi, perché inseguito dalla violenza che si è riaccesa.

Boom-Economy-banche-armi-e-paesi-in-conflitto mediumBOOM ECONOMY: BANCHE, ARMI E PAESI IN CONFLITTO
La guerra fa alzare il PIL
Quasi 6 miliardi di euro. A tanto ammontano le autorizzazioni all’esportazione di armamenti italiani rilasciate dai nostri governi verso i paesi in conflitto nel periodo dal 2001 al 2011. Di questi, circa 5 miliardi hanno già realizzato il corrispettivo regolamento bancario. È la “boom economy”, l’economia non solo del nuovo miracolo economico rappresentato dall’esportazione di armi made in Italy, ma del loro utilizzo esplosivo nelle zone di maggior tensione del pianeta.

armi interna nuovadi Matteo Cavallito - 24 marzo 2013
Nell'ultimo quinquennio le esportazioni dell'industria bellica di Pechino sono aumentate del 162% rispetto al periodo precedente, contro una media del 17 per cento. Regno unito superato in classifica. E l'Italia compensa la frenata europea.

BRICSdi Redazione - Megachip - 27 Marzo 2013
Come al solito registriamo eventi che dal mainstream non vengono neanche considerati. Non vedere cosa accade nel mondo è propedeutico al continuare ad Essere nel Mondo come se il mondo fosse sempre lo stesso. Ci piacerebbe ma così non è.

Bambina Irak100
Di Dahr Jamail – 23 Marzo 2013
Le due guerre condotte dagli USA in Iraq hanno lasciato tonnellate di munizioni all’uranio impoverito ed altri rifiuti tossici.
Si sospetta che la contaminazione provocata dalle munizioni all’uranio impoverito e da altro inquinamento collegato all’attività militare sia la causa della netta crescita dei difetti congeniti alla nascita, dei casi di cancro e di altre malattie in tutto l’Iraq.