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dalcieloallaterra

 

LEGGETE! GUARDATE!
NELLE IMMAGINI ALLEGATE CHE SOTTOPONIAMO AI VOSTRI OCCHI E NELLO SCRITTO CHE VI INVITIAMO A LEGGERE, REDATTO DA ERIKA PAIS, AMICA E SORELLA SPIRITUALE DEL NOSTRO MESSAGGERO, VI DIMOSTRIAMO ANCORA UNA VOLTA CHE L’ISTINTO BESTIALE PROVOCATO, NON DA MADRE NATURA, MA DAL VOSTRO PROFONDO EGOISMO, CINISMO E ODIO, GOVERNA ED È PADRONE DEI VOSTRI SPIRITI.
È QUESTA LA VOSTRA CIVILTÀ?
VI È STATO DETTO E NOI VE LO RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA, DI QUESTA VOSTRA GENERAZIONE NON RIMARRÀ NEMMENO MEMORIA.
ESSA LASCERÀ IL POSTO ALLA GENERAZIONE DELLA NUOVA ERA, CHE SARÀ GOVERNATA DAI GIUSTI, DAI PACIFICI E DA TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTÀ, I QUALI GODRANNO DEL NUOVO REGNO CHE IL NOSTRO E VOSTRO SIGNORE INSTAURERÀ NEL VOSTRO MONDO.
PACE!

DAL CIELO ALLA TERRA

Sant'Elpidio a Mare (Italia)
3 Agosto 2009. Ore 3:05
Giorgio Bongiovanni
Stigmatizzato

LA FAME, CARNEFICE IMPUNE DEGLI INNOCENTI

Il corpo umano è la più chiara espressione della sublime creazione Divina, è una macchina perfetta e meravigliosa. Per alcuni un dono di Dio per sperimentare la terza dimensione con coscienza individuale, per la scienza un organismo perfetto. Per espletare le sue funzioni più vitali il corpo umano necessita di fluidi, quelli che derivano dall’assunzione di alimenti e acqua.
Il corpo umano, oltre ad avere una coscienza che viene attivata dall’individuo che lo abita, possiede anche una propria coscienza o meccanismo di difesa, di conservazione, di resistenza di fronte alle azioni che vanno contro la sua natura o contro la sua naturale ragione di esistere. Quando il corpo umano ha bisogno di fluidi, provoca in noi una determinata sensazione e il nostro cervello emette una segnale all’organismo che noi interpretiamo come fame e di conseguenza mangiamo per saziarci. In seguito all’emissione di quel segnale (la fame), se l’organismo non si rifornisce per sopravvivere inizia poco a poco ad auto fagocitarsi. Questo significa che gli acidi gastrici iniziano a consumare prima le pareti dello stomaco e poco a poco il corpo inizia a venire a mancare.
Molte volte penso che l’Uomo abbia un problema di comprensione del linguaggio il che mi porta ad avere un atteggiamento benevolo verso la razza Umana, perché quando sentiamo parlare o leggiamo sul problema della fame, associamo questa parola alla sensazione che abbiamo quando non ingeriamo alimenti, ma in realtà, quando diciamo che un bambino muore di fame, non significa che muore a causa di questa sensazione, significa che muore perché l’organismo si nutre di se stesso.
È una delle morti più dolorose, lente e sinistre di questa Umanità.
Non si muore per una malattia, annegato, bruciato o a causa di un incidente, che sono elementi esterni al corpo umano. Si muore perché uno si nutre di se stesso. È una specie di segnale: il  più chiaro, eppure il meno preso in considerazione, della prossima autodistruzione della specie umana. Auto-distruggere una creazione tanto sublime, che racchiude in se un rito macabro così sottile da essere difficilmente interpretato nella sua profondità.
Non possiamo essere ipocriti, sono poche le persone che quando si siedono alla tavola si ricordano di quei bambini, è vero che parliamo del tema e insegniamo questa realtà ai nostri bambini, ma sempre da un punto di vista molto personale e molto egoista. È proprio qui che il nostro grido deve alzarsi, l’agonia di questi bambini si innalza dal loro sepolcro e prende la nostra gola, i nostri spiriti, il nostro Essere e chiede di essere ascoltata.
È triste perché quel grido che scaturisce dal profondo è per noi, per la nostra salvezza, perché loro, angeli missionari, strumenti di sacrificio, sono già salvi.
Ogni azione smisurata dell’Uomo si traduce in fame, guerra, narcotraffico, inquinamento ambientale, tutto si traduce nell’orizzonte sinistro dell’autoconsumarsi
Non siamo normali! Non siamo poveri sperduti nell’ universo alla ricerca di una risposta filosofica sulla ragione di essere o di esistere! Siamo mostri! Siamo bestie dominate da bestie…
Riempiremo le piazze reclamando azioni giuste. Gente di sinistra, di destra, di centro, ma siamo tutti bestie allo stesso modo; bestie che indossano vestiti. Bestie che scrivono bei discorsi, bestie che si fanno la barca, bestie che si i profumano e si truccano, ma siamo più bestie delle bestie stesse, perchè permettiamo che le nostre passioni ci dividano, ci lasciamo ingannare dai perversi di ieri, di oggi, di sempre.
L’estinzione dell’Umanità sta avvenendo davanti ai nostri occhi e noi stessi lo permettiamo.
Sogno ogni giorno che una luce ci accenda dentro e che senza parlarci ne dover convincere gli uni agli altri, senza valerci di ragioni o sviluppare logiche marxiste o altre ideologie –progressiste- scendiamo tutti in strada ad abbattere la grande Bestia. Sogno che in ogni parte del mondo, allo stesso tempo e rispondendo ad una segnale interno, usciamo ad offrire la nostra vita per quelli che si sono auto consumati. Diciamo Basta, il Basta definitivo, il Basta che viene subito dopo la Resistenza, il Basta della Giustizia.
Sogno questo giorno, questo pazzo giorno in cui offriremo il nostro Essere nella Croce: Uniti.
Nel frattempo, la costruzione de una nuova coscienza ci tiene impegnati, ricominciando ogni giorno da zero, con la Bestia che cerca di stancarci o di demoralizzarci. ¡Ma non credano i tiranni e la Grande Bestia che ci sta dominando!!
Esisteranno ed esistono carceri per il corpo e forme di dominio della coscienza, ma non esisteranno ne esistono carceri per le idee e nemmeno fuoco capace di distruggere l’anima.

Link per vedere il video:

http://www.cultureunplugged.com/play/1081/Chicken-a-la-Carte#videoDetail

Erika Pais
Montevideo (Uruguay)
1 agosto 2009