ANNO DOMINI 2018: NESSUN LUOGO È LONTANO

Di Francesca Panfili

Ogni istante del tempo che viviamo va ad amplificare i valori che portiamo dentro e va a svelare i progetti che il nostro spirito si è riservato di vivere prima della nostra incarnazione.

La vita nel sentiero di Cristo rappresenta un’esperienza unica, ricca di emozioni e soprattutto di eventi e rivelazioni inaspettate. Rivelazioni che sgorgano direttamente dall’affetto che il Padre nutre per noi perché, seppur miseri ed indegni, dentro di noi alberga un sogno. Il sogno di ambire ad una méta superiore fatta di consapevolezza, amore, giustizia e pace. Il sogno di veder realizzati, anche per l’umanità di questo pianeta, i valori cosmici trasmessi dal Figlio di Dio e la Scienza dello Spirito che Lui ha incarnato, spiegato e manifestato in ogni istante della Sua vita.

L’ambire dell’uomo comune è contrario alle Leggi di Dio. E noi non siamo esenti dalle cadute e dagli ammiccamenti di un vivere senza scopo, fatto di gioie materiali ed istantanee, presi a volte dalla stanchezza ma soprattutto affetti dall’ignoranza. E’ per questo che la misericordia di Dio ci ricorda sempre lo scopo della nostra missione donandoci perle di rara saggezza che come un faro illuminano il nostro cammino.

Realizzare la nostra eternità è cosa assai difficile se a farlo è la mente e un sentire relegato ancora ad uno stato inferiore di comprensione. Realizzare l’eternità con gli occhi dello spirito invece è un profumo che inebria l’anima e ricolma il cuore di consapevolezza, speranza e soprattutto assenza di paura. Un sentimento che attanaglia i nostri animi, spesso affranti da una vita che a volte non coincide con quello che desideriamo, ma soprattutto da un mondo che vediamo schiantarsi contro un muro di implacabile sofferenza. Il dono più grande che abbiamo è Cristo e la bussola più rassicurante per non perderci nella via, è la Conoscenza delle dinamiche umane e celesti attraverso i parametri della logica, del discernimento e della fede, ovvero la certezza che tutto si esplichi come è stato programmato dalla matematica solare.

A volte penso a cos’è che ci unisce alla mente che crea mondi e stelle, allo Spirito che pervade il tutto e a cui il tutto obbedisce con le sue stupende geometrie dell’essere… siamo fatti della stessa sostanza del Padre perché il Suo pensiero e il nostro hanno in comune una filosofia emanata secondo una logica perfetta che ci guida anche se noi spesso non sappiamo coglierla.

La cosa che più ci accomuna è il pensiero, il pensiero creativo a cui diamo solo un lieve spazio nell’arco della nostra umana esistenza. Un pensiero ed una filosofia che però sono l’essenza stessa del nostro esistere e la cura al tutto. Sono lo stesso linguaggio che ci fa essere coscienti di pensare per un instante come la Mente volumetrica di chi ci ha dato la possibilità di discendere nel mondo della materia, di immergerci nel fango delle nostre tenebre interiori per compiere con i nostri più coraggiosi sforzi la risalita a Lui. Tornare a Lui rinnovati nella consapevolezza, arricchendo cosi la collana del Suo immenso essere, rigenerati da una Conoscenza che non avrà mai fine perché eterna come i nostri spiriti.

In questo processo di risalita alla mente cosmica ci vengono forniti continui aiuti e strumenti per comprendere ciò che ci accade. Dare spazio alla magia della nostra libertà siderale attraverso il libero pensiero nell’esercizio della Legge, è ciò che più ci consente di espandere noi stessi, non solo nello spirito e nell’anima ma anche nel corpo, il nostro tempio, che viene ricaricato ogni volta che può sentire parlare il linguaggio divino e rendere cosi onore al Santo Spirito che ci ha concesso di dire Io sono, io esisto, io sono vivo e danzo nella creazione infinita insieme ad altri spiriti, liberi di ascoltare ed esprimere, la filosofia celeste.

Cosi, affamati e gioiosi come api che si apprestano a nutrirsi con il miele della vita, ci riuniamo per compiere la comunione della Conoscenza, anche il primo giorno del nuovo anno. Un nuovo ciclo inizia e per sigillarlo con la benedizione di Dio, lo onoriamo mettendoci a servizio della Sua Legge, elargita a sigillo di un patto antico stipulato dal nostro vero essere.

Oggi il Padre è particolarmente generoso con noi e ci consente di udire parole nuove in merito alla spiegazione delle dinamiche evolutive dell’uomo, nel tempo in cui si approssima il giorno del Ritorno di Colui che con acqua di vita ci ha guariti dalla nostra cecità spirituale ed umana.

Ma l’umanità di questa terra saprà abbeverarsi all’acqua della vita quando Essa si manifesterà per compiere il giudizio annunciato ed instaurare il Regno promesso? Abbiamo saputo oggi che in quell’istante non tutti accetteranno la venuta del Figlio di Dio. Ancora una volta la maggior parte dell’umanità rinnegherà la Sua natura divina e disconoscerà questo Essere venuto sulle nubi del cielo e accompagnato da altri esseri di dimensioni superiori. In quel momento, ancora una volta, dovrà manifestarsi la scelta umana ed evolutiva di ciascuno.

Quel giorno ci sarà chi accoglierà il Cristo di Dio, mentre coloro che hanno scelto di servire il male, continueranno a perseverare in quella nefasta decisione. Ogni demone manifesterà la sua intima natura ed intenzione, disprezzando e perseguitando di nuovo Cristo, definendoLo una creazione artificiale delle grandi strutture di potere. Una chimera ed un fantoccio di un fantomatico ordine mondiale.

I persecutori di Gesù sputeranno di nuovo in faccia al Figlio di Dio, inviteranno le folle a tradirLo, inventando scelerate invasioni di forze aliene negative, inscenando conflitti, persino nucleari, pur di distruggere il Re dell’universo. Un Re che questa volta però mostrerà tutta la Sua potenza al mondo insieme ai Suoi Angeli che lo accompagneranno per proteggerlo dalle azioni demoniache dell’umanità corrotta.

Nei giorni del giudizio la maggioranza dei poteri sulla terra farà di tutto per distogliere coloro che fino a quel momento lo hanno servito con dedizione e coraggio. Il Figlio di Dio lascerà esprimere queste fazioni contrarie ma, a differenza di duemila anni fa, schiaccerà le menti degli assassini della vita che attenteranno a Lui. Il giudizio, per chi ha scelto il male, diverrà quindi un tentativo di persecuzione contro l’Essere più grande dell’universo che in quei giorni per rivelarsi al mondo mostrerà tutta la Sua natura divina, resuscitando i morti e guarendo gli infermi, cosicché nella piena coscienza di ognuno, si potrà compiere la profezia.

Gli ipocriti e gli assassini faranno quindi di tutto per screditarLo ed eliminarLo. Qualcuno addirittura si ergerà a capo della “rivoluzione” contro i potenti che ingannano le folle con un trucco hollywoodiano, proiettato negli schermi e nelle coscienze del mondo un impostore venuto dal cielo.

Noi che abbiamo conosciuto in anticipo questo progetto, dovremo rimanere forti e continuare a difendere il Signore con tutta la nostra determinazione. Noi che oggi conosciamo ulteriori tasselli del mosaico che Dio ha disegnato per il mondo, non dovremo perderci nel mare delle nostre miserie. Dovremo continuare a resistere perché di fronte a noi ci sarà il Dio che abbiamo sempre amato e desiderato, la meraviglia più grande della creazione, l’emanazione più potente e grande del Padre, che solo con la Sua presenza renderà i nostri cuori folli di un amore incontenibile.

Saranno molti coloro che si opporranno a Cristo e faranno di tutto per impedire al nuovo Regno di manifestarsi sulla terra, ma ogni opposizione sarà vana e ridicola rispetto alla profezia che il Padre ha riservato al mondo.

Chi avrà la grazia di solcare la terra promessa, sperimenterà appieno una dimensione di felicità e gioia in cui vi sarà piena sintonia con il linguaggio di Dio. Nel nuovo Regno promesso ognuno realizzerà la sua eternità e avrà risposta ad ogni interrogativo incolmabile che, nell’umana natura genera sofferenza e tristezza, come la morte.

Il lungo stadio sperimentativo garantirà ad ogni essere umano di vivere senza malattia ne catene materiali come il denaro, incarnando cicli di vita della durata di milleduecento anni. Si realizzerà appieno il significato della morte. La morte non sarà che un lungo e lento espiro che separerà l’anima da quella vita che sta compiendo per poi riprendere a gioire con un lungo ispiro d’amore in un nuovo abitacolo fisico. Non ci saranno funerali, non si insceneranno tragedie ne ci saranno lutti irrisolti. Tutto pullulerà dell’amore di Dio che si manifesterà in un trapasso lieve e veloce, come il cambio di un abito.

Avere la certezza dell’eternità dello spirito e realizzarla in ogni ambito dell’esistenza umana, consentirà di mantenere tutte le memorie e i ricordi delle realizzazioni acquisite fino a quel momento. L’uomo del nuovo Regno capirà finalmente l’inutilità della sopraffazione, dell’odio, della gelosia e dell’invidia perché l’unica sfida consentita sarà quella che pacificamente avverrà sul piano del pensiero e delle idee con cui ci si potrà confrontare in armonia.

Ecco che quindi realizzare l’eternità equivarrà a realizzare un imperitura condizione di libertà e felicità che colmerà ogni creatura vivente. Gli uomini che avranno dimostrato di aderire alle Legge di Dio e di amare sopra ogni cosa Suo Figlio Gesù, riceveranno in dono il saper leggere le logiche dei Suoi disegni.

Cristo fornirà nuovi occhi per scorgere il segreto dell’esistenza e per vivere nella gioia dello spirito eterno a coloro che oggi agiscono nel Suo amore e secondo i Suoi valori.

Gli eletti che entreranno nel Regno promesso realizzeranno cosi che ogni uomo è la dimora di Dio. Capiranno finalmente di essere eterni perché sperimenteranno la veloce caducità di un passaggio chiamato morte.

Il binomio felicità ed eternità diverrà il ritmo che scandirà ogni istante. Non si intuirà il sentore della vita eterna, ma si vivrà profondamente come segno di rinnovata unione con l’Assoluto.

Finalmente si realizzerà quello che un saggio ha già vissuto in questo tempo, su una lunga spiaggia di un luogo in riva al mare. In quel momento era notte. Non vi erano luci abbaglianti all’orizzonte e il mare era come una tavola che parlava d’infinito e di pace. L’uomo si trovava li per un importante appuntamento o forse per un’ ispirazione ricevuta nel silenzio del suo cuore. Di fronte a lui d’improvviso apparve un essere. Un creatura meravigliosa che dimostrava tutta la sua levatura spirituale, emanando luce dal corpo ed illuminando tutto lo spazio antistante. In sottofondo si udiva il rumore calmo delle onde del mare e l’odore della brezza di una notte d’ estate. Ecco che l’essere disse a quest’uomo che porta da tempo i Segni di Cristo: “Ormai è giunto il tempo in cui tu realizzi quando parli con noi che nessun luogo è lontano. Nessun luogo è lontano, perché noi siamo sempre dentro di te e tu sei sempre dentro di noi”.

Nessun luogo è lontano per chi ama la creazione e crede che il Santo Spirito la pervada in ogni Sua manifestazione spirituale ed umana.

Nessun luogo è lontano quando nel nostro cuore percepiamo il sentore del furore cosmico e l’amore degli esseri di luce che ci culla con saggezza e protezione.

Nessun luogo è lontano quando osserviamo il miracolo di una nuova vita venuta alla luce, che si ripete anche in mondi distanti ma gemellati a noi spiritualmente.

Nessun luogo è lontano, perché Dio ci ha riservato la grazia della Conoscenza e ci sta mostrando l’alba di un nuovo Regno.

Nessun luogo è lontano e neppure Dio lo è, quando nella comunione, nell’unione e nell’amore sappiamo manifestare i Suoi valori.

Nessun luogo è lontano, neppure il momento della liberazione dal giogo del mondo.

Nessun luogo è lontano, nemmeno il più remoto degli universi, quando i nostri spiriti guidati dalla filosofia cosmica, varcano l’infinito e solcano i luoghi più reconditi della mente divina.

Nessun luogo è lontano quando iniziamo a manifestare la nostra essenza solare per specchiarci nelle acque della vita ammirando tutta la profondità del nostro esistere.

L’amore ci condurrà oltre il limite di un mare senza spiaggia per nuotarci dentro e perderci nell’Eterno.

Cavalcherò le onde del Tuo amore in un mare chiamato vita.

Esisterò nelle pieghe del tempo perché avrò contemplato l’eternità.

Volteggerò come un colore dell’aurora ogni volta che il mio spirito realizzerà il sacro insegnamento.

Onorerò ogni antica promessa impressa nella roccia della montagna sacra, impaziente di volare come un’aquila al nido promesso dell’ impero solare.

Lascerò ogni parte di me per divenire un involucro cosciente della voce di Dio.

Mediterò sulle melodie di esseri superiori e diverrò una saggia amica dell’ uomo in sintonia con le stelle.

Riconoscerò Dio in ogni intimo atomo della creazione e solcherò i cieli insieme ai miei fratelli che mi istruiranno all’ amore della Conoscenza e alla libertà di fondersi nel Tutto.

Vivrò nell’ armonia del cosmo e realizzerò che nessun luogo é lontano.

Come il Sole elargisce la vita così il mio spirito diviene il soffio che animerà e risveglierà ogni essere che incontrerò lungo la via

Gli occhi di Dio diventeranno i miei occhi ed insieme a Lui esprimerò la mia brezza creativa modellando come il vento il volto della montagna

Donerò sorrisi d’amore e disegnerò fiori che avranno l’odore di mondi lontani dove l’armonia del tutto dipinge l’infinito

Sarà così l’unione. Sarà cosi la mia mèta. Sarà cosi il nostro arrivo perché la bocca di Dio ci ha detto: “Ciò che è in me è anche in voi, figliuoli”. Ora piccoli ed indegni ma nell’eternità già proiettati in maestose dimensioni ancora inesplorate dove tutto è amore e meraviglia.

Con amore,

Francesca

3 gennaio 2018