DAL CIELO ALLA TERRA
LO ABBIAMO DETTO E LO RIPETTIAMO PER L’ENESIMA VOLTA.
SIAMO PRESENTI E OPERANTI PER LA CONSOLAZIONE DEI NOSTRI FRATELLI SULLA TERRA.
SETUN SHENAR
Sant’Elpidio a Mare (Italia)
4 Luglio 2017
G. B.
Video: https://www.youtube.com/watch?v=vQnRXy3ARb8&feature=youtu.be
GIUSEPPE GAROFALO FOTOGRAFA DUE SFERE IN SICILIA
Sono anni che nelle mie ricerche sulla presenza extraterrestre mi avvalgo dell’aiuto di Giuseppe Garofalo il quale, con una formazione derivata da uno studio in parte dovuto all’aiuto di Marco Faccin, a suo tempo importante analista italiano a livello fotografico, oggi collaboratore della NASA (https://saturn.jpl.nasa.gov/resources/5985/), in parte da autodidatta, e spinto da una grande passione, ha dimostrato negli anni, un talento innato per i software di analisi informatica sulle immagini che lo rendono un preziosissimo collaboratore nelle indagini su foto e filmati di presunti oggetti di natura esogena. La perizia che Giuseppe ha dimostrato nell’uso degli strumenti informatici di analisi, ha dato risultati che non hanno nulla da invidiare a quelli ottenuti da personaggi noti internazionalmente quali Jim Dilettoso. Nel caso che potrete leggere a seguire, e per ben due volte, Giuseppe si è trasformato anche in un testimone della realtà che egli stesso contribuisce ad investigare. Non è la prima volta che ha l’opportunità di registrare con le sue apparecchiature di ripresa oggetti anomali ma, questa volta, ha davvero superato se stesso. Per cui presento le foto da lui realizzate recentemente, nel giugno del 2017, durante un suo viaggio in Sicilia e, a seguire, le sue relazioni e le sue analisi sui documenti da lui stesso realizzati.
Foto realizzata da Giuseppe Garofalo, in Sicilia, il 6 giugno 2017
In data 5 Giugno 2017 mi trovo a Catania per prendere il treno dalla Stazione Centrale alle ore 17.32, treno che parte con diversi minuti di ritardo. Una volta sul treno, dopo pochi minuti dalla partenza, dal finestrino ammiro l’Etna che si vede in lontananza con il classico pennacchio di fumo e decido di fare delle foto a sequenza. Scatto le foto mentre il treno rallenta, inquadro la scena con il mirino utilizzando le impostazioni fotografiche di “Landscape” cioè “Paesaggio”. Diversamente dal solito vado subito a controllare gli scatti sul display della fotocamera e mi accorgo della presenza di una luce intensa visibile in tutte le foto nell’angolo in basso a sinistra, allora, a verifica, faccio un ulteriore scatto al medesimo ambiente mentre il treno è già ripartito ma viaggia ancora a bassa velocità.
Avendo esperienza nel campo della fototecnica ho pensato, in un primo momento, ad un riflesso/difetto dell’ottica, cosa che ho dovuto subito escludere per la situazione ambientale: mancanza di sole, che si trovava dalla parte opposta, cielo offuscato che non permetteva una interazione della la luce solare su oggetti riflettenti. In ogni caso, dall’interno del treno, ho provato a fare moltissimi scatti sul finestrino cercando di replicare l’effetto, tutti con esito negativo. Successivamente ho notato che la sfera immortalata era in netto movimento, non si trovava infatti nella stessa posizione nelle varie foto, e, di conseguenza, non poteva trattarsi di un difetto ottico o di un riflesso accidentale considerando anche che il Flash della fotocamera era disattivato trovandosi la stessa in modalità “Landscape”.
Scatti fotografici in sequenza:
P101911. JPG – P101912. JPG – P101913. JPG – P101914. JPG realizzati con la Panasonic Lumix DMC-FZ72. Dal display originale è possibile leggere le informazioni d’impostazione fotografica.
Nota: L’orario risultante sul display è quello solare, poiché non era stato modificato nella fotocamera quindi, in realtà, l’orario reale dello scatto è delle 5.40 p.m ora legale, anziché le 4.40 p.m…
Nel particolare delle foto, possiamo vedere chiaramente che l’oggetto presenta una luminosità intensa; nei primi due scatti si osserva una scia dovuta al movimento, mentre nell’ultima foto, la sfera è presumibilmente immobile. Dalle varie immagini in successione è possibile dedurre che l’oggetto è in spostamento da SX verso DX.
Analisi: scansione, compressione, firma, con JPEGsnoop:
Scatti fotografici P101913. JPG & P101914. JPG
Dalla analisi della compressione firma tutti e quattro gli scatti fotografici presentano una valutazione di Classe 3 – indice di alta probabilità che lo scatto è originale e non manipolato. Questa classificazione indica l’assenza assoluta di foto-ritocco e manomissione a livello di computer grafica.
Metadati da scansione sia in JPEGsnoop:
Flash disattivato Flash off , did not fire
Programma di Esposizione “Landscape”
Tempo di esposizione 1/320
ISO 160
Data/Time Originale – Modify date – Create Date: è Univoca 2017:06:05 16:40:48
Quando questi tre elementi coincidono, ne viene in concreto avvalorata l’originalità.
Scansione tramite Software specifico dei metadati, le risultanze delle informazioni sono identiche con gli altri valori riscontrati del database.
Analisi con filtraggi diversificati:
Per il filtraggio analitico è stato preso in considerazione lo scatto P101913. JPG poiché è l’unico della serie a non essere mosso. Esaminando l’immagine sotto filtro di definizione, con selezione semi-manuale dei valori, nel soggetto viene intensificata la forma apparente di base, che non è proprio tondeggiante, ma grossomodo a decagono.
A) Il filtraggio per esaltare la profondità dell’immagine permette di valutare la profondità di campo in base alla differente impronta perimetrale che si diversifica negli elementi spettro-cromatici dei soggetti presenti nella foto. Qui è possibile notare che l’oggetto sferico con intensa luminosità si trova dietro un cavo sospeso e davanti alla vegetazione retrostante. Dalle linee continue di sfumatura cromatica e dal contesto dei bordi ne risulta che il medesimo è inserito nell’ambiente circostante e che, quindi, la sua non è una presenza artificiosa ma del tutto oggettiva e reale.
B) Con questa ulteriore filtraggio emerge che l’oggetto luminoso presenta le caratteristiche di auto-illuminazione, cioè la fonte/causa della sua luminosità è propria e non dovuta ad un riflesso solare o ad altre cause artificiali.
C) Immagine altamente contrastata, si nota come il soggetto si distingue dal contesto ambientale nettamente, la sua presenza e la sua luce cioè non sono giustificabili con fenomeni naturali conosciuti.
Nucleo S.I.R.I.O. by Giuseppe Garofalo
15 giugno 2017
Relazione sui fatti:
Durante un viaggio in treno da Catania a Palermo, il 6 giugno 2017, dopo oltre due ore di strada, a circa 15 km da Termini Imerese, noto un oggetto che lentamente si muove sopra il paesaggio collinare; lo seguo con lo sguardo per diversi minuti mentre il treno è in movimento pensando possa trattarsi di un automobile che riflette la luce solare ma, durante l’osservazione, mi vengono sempre più dubbi perché non vedo delle strade. Osservandolo con maggiore attenzione mi rendo perfettamente conto che l’oggetto misterioso non segue l’andamento orografico del terreno ma si eleva dal suolo come sospeso in volo. Allora decido di prendere la fotocamera e, nel frattempo, il treno si ferma del tutto in una piccola stazione locale per dare la precedenza ad un altro convoglio. Dal finestrino si nota ancora l’oggetto ma la visuale, purtroppo, è disturbata da un albero che lo copre in parte. Riesco comunque ad ingrandire il particolare, avvicinandolo al massimo grazie allo zoom ottico “60 x”, ma con grande difficoltà di messa a fuoco precisa a causa della presenza di un cavo vicino all’oggetto. Dopo diversi tentativi lo fotografo, una volta ingranditi gli scatti, con mio stupore, noto che si tratta di un oggetto perfettamente sferico sospeso da terra e in stazionamento.
L’Oggetto Sferico negli scatti fotografici realizzati in sequenza:
P101922. JPG – P101923. JPG – P101924. JPG
In alto a destra un ingrandimento realizzato con “PhotoZoom”, con la pulitura automatica dei pixel. Nel riquadro nero invece vediamo l’oggetto come si presenta nel Display della Camera Panasonic Lumix DMC-FZ72.
Sopra collage PhotoZoom da display originale.
Analisi: scansione, compressione, firma, con JPEGsnoop:
Scatti fotografici P101922. JPG e P101923. JPG
Scatto fotografico P101924. JPG
Conclusione:
Dalla scansione della compressione firma, tutti gli scatti fotografici presentano una valutazione finale di Classe 3 – indice di alta probabilità che lo scatto è originale e non manipolato. Questa classificazione indica l’assenza assoluta di foto-ritocco e manomissione a livello di computer grafica.
Confronto simultaneo tra i valori primari ricavati da due diversi software di rilevamento metadati.
Flash disattivato Flash off , did not fire
Programma di Esposizione “Landscape”
Tempo di esposizione 1/300
F. Number F/5.9
ISO 800
Focale della lente 215,0 mm (telezoom)
Marca Modello Panasonic Lumix DMC-FZ72
Data Time originale 2017:06:05 18:43:44 (orario solare)
Analisi: Scansione metadati con D.C. Tecnologia Exif-Tool:
Scatti fotografici: P101922. JPG – P101923. JPG – P101924. JPG
Data/Time Originale – Modify date – Create Date: è Univoca 2017:06:05 18:43:43
Quando questi tre elementi coincidono, viene concretamente avvalorata l’originalità.
XPF: Software integrato della Panasonic
Sono totalmente assenti le diciture Pantry Modify Date e Metadate Date – Pantry Creator Tool (Strumenti di creazione) in file XMP che indicano grave manomissione in computer grafica.
L’Assenza della dicitura “History” nella scansione dei metadati di tutti gli scatti fotografici, è indicativa della mancanza di post-produzione fotografica in CGI, di conseguente abbiamo la certezza dell’originalità degli scatti.
Analisi con filtraggi diversificati:
L’immagine presenta della “grana” che ne diminuisce la nitidezza, tale disturbo è tipico di soggetti ambientali fotografati a lunga distanza tramite teleobiettivo.
Dal filtraggio in esposizione emerge come la sfera è illuminata dal Sole, quindi possiede una struttura riflettente ed una zona sottostante in ombra che a sua volta, essendo lucida, riflette l’ambiente sottostante, particolare che si evince con maggiore consistenza nel secondo filtraggio di DX ove è possibile notare, sulla parte inferiore della sfera, una intensificazione del riflesso con delle sfumature di misto vegetazione e terreno.
A DX questo ulteriore filtraggio permette di evidenziale l’esatta disposizione spaziale della sfera, il cavo è situato molto prima della vegetazione a macchia sullo sfondo mentre, ad una certa distanza, impossibile da calcolare, si trovano due cespugli di più ridotti dimensioni.
La sfera è situata grossomodo al centro dei due cespugli sopraddetti.
La vegetazione visibile nell’ambiente è stata identificata come “Erica Arborea L.” un arbusto sempreverde appartenente alla macchia mediterranea, molto diffuso in Sicilia, che può raggiungere anche i 6 metri di altezza, ne esistono di varie tipologie. Perciò, malgrado l’apparenza, i cespugli in questione potrebbero non essere di piccole dimensioni e, con questi presupposti e vista la difficoltà nel determinare la grandezza reale dei cespugli di Erica Arborea, la sfera potrebbe essere anche di notevoli dimensioni, un dato puramente ipotetico ma che non toglie importanza a questo documento che, una volta di più, testimonia la presenza di oggetti anomali nei nostri cieli.
Con il filtraggio di quantificazione, visibile nelle immagini soprastanti, si determina l’intensità dei particolari e il loro posizionamento ambientale. In questo ambito è contestualizzata la sfera che presenta, in tutti i filtraggi, delle strane sfumature laterali, quasi ad anello tipo Saturno, la cui natura risulta di difficile comprensione.
Nucleo S.I.R.I.O. by Giuseppe Garofalo
16 giugno 2017