SETUN SHENAR COMUNICA:
Dopo lo straordinario cerchio nel grano con la stella a sette punte, che ho decodificato in un precedente articolo (http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/2018/7625-cerchi-nel-grano-un-messaggio-per-l-uomo-cosmico.html), i “signori dei cerchi” hanno inanellato una serie di altri straordinari e bellissimi pittogrammi rimanendo perfettamente in linea con il tema simbolicamente presentato nel pittogramma del 4 giugno 2018 e che, come spiegato nell’articolo, si relazionava all’Apocalisse. I cerchi nel grano che vado a presentare nel loro significato simbolico sono tre, tutti apparsi nel mese di giugno 2018, tutti in Inghilterra nella contea di Wiltshire.
Il riferimento è perciò lo stesso della volta precedente ma meglio evidenzia, a livello simbolico, a quale parte dell’Apocalisse si riferisce. Si tratta del capitolo 16, esattamente la sezione in cui viene ordinato ai sette angeli di versare sulla terra le sette coppe dell’Ira di Dio, capitolo che riporto a seguire, per intero:
Apocalisse 16, 1-21: 1 Udii poi una gran voce dal tempio che diceva ai sette angeli: «Andate e versate sulla terra le sette coppe dell’ira di Dio».
2 Partì il primo e versò la sua coppa sopra la terra; e scoppiò una piaga dolorosa e maligna sugli uomini che recavano il marchio della bestia e si prostravano davanti alla sua statua.
3 Il secondo versò la sua coppa nel mare che diventò sangue come quello di un morto e perì ogni essere vivente che si trovava nel mare.
4 Il terzo versò la sua coppa nei fiumi e nelle sorgenti delle acque, e diventarono sangue. 5 Allora udii l’angelo delle acque che diceva:
«Sei giusto, tu che sei e che eri,
tu, il Santo,
poiché così hai giudicato.
6 Essi hanno versato il sangue di santi e di profeti,
tu hai dato loro sangue da bere:
ne sono ben degni!».
7 Udii una voce che veniva dall’altare e diceva:
«Sì, Signore, Dio onnipotente;
veri e giusti sono i tuoi giudizi!».
8 Il quarto versò la sua coppa sul sole e gli fu concesso di bruciare gli uomini con il fuoco. 9 E gli uomini bruciarono per il terribile calore e bestemmiarono il nome di Dio che ha in suo potere tali flagelli, invece di ravvedersi per rendergli omaggio.
10 Il quinto versò la sua coppa sul trono della bestia e il suo regno fu avvolto dalle tenebre. Gli uomini si mordevano la lingua per il dolore e 11 bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei dolori e delle piaghe, invece di pentirsi delle loro azioni.
12 Il sesto versò la sua coppa sopra il gran fiume Eufràte e le sue acque furono prosciugate per preparare il passaggio ai re dell’oriente. 13 Poi dalla bocca del drago e dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta vidi uscire tre spiriti immondi, simili a rane: 14 sono infatti spiriti di demòni che operano prodigi e vanno a radunare tutti i re di tutta la terra per la guerra del gran giorno di Dio onnipotente.
15 Ecco, io vengo come un ladro. Beato chi è vigilante e conserva le sue vesti per non andar nudo e lasciar vedere le sue vergogne.
16 E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Armaghedòn.
17 Il settimo versò la sua coppa nell’aria e uscì dal tempio, dalla parte del trono, una voce potente che diceva: «È fatto!». 18 Ne seguirono folgori, clamori e tuoni, accompagnati da un grande terremoto, di cui non vi era mai stato l’uguale da quando gli uomini vivono sopra la terra. 19 La grande città si squarciò in tre parti e crollarono le città delle nazioni. Dio si ricordò di Babilonia la grande, per darle da bere la coppa di vino della sua ira ardente. 20 Ogni isola scomparve e i monti si dileguarono. 21 E grandine enorme del peso di mezzo quintale scrosciò dal cielo sopra gli uomini, e gli uomini bestemmiarono Dio a causa del flagello della grandine, poiché era davvero un grande flagello.
Perciò, questo pittogramma si riferisce alla severa punizione che Dio dà all’umanità ribelle e disobbediente alle Sue Sante Leggi. Per definire ancora meglio il significato simbolico del pittogramma basato sul numero sette, cito dall’articolo precedente: “Il numero sette deriva dal terrestre 4: i quattro elementi, i quattro punti cardinali e quindi la terra, e dal divino 3, la trinità. Quindi il 7 è il numero che riunisce in sé la creazione spirituale, il 3, e quella materiale, il 4. La creazione materiale fenomenica è indissolubilmente legata alla creazione spirituale e alla eterna legge di causa ed effetto che da essa scaturisce. Tutto quanto contiene il libro dell’Apocalisse è, in definitiva, la descrizione della più grande trasformazione materiale e spirituale della storia dell’umanità ed è in piena realizzazione”.
Per cui, andando a considerare che si parla delle punizioni all’umanità, in questo caso, il sette indica l’essere umano nella sua parte materiale espressa dal 4 e nella sua parte spirituale espressa dal 3, quindi la stella a sette punte rappresenta l’uomo ribelle a Dio che vive la sua vita immerso nei sette peccati capitali: gola, accidia, superbia, avarizia, invidia, ira e lussuria. Inoltre, gli antichi illuminati buddisti definivano l’uomo “Saptaparna” che significa “pianta a sette foglie”, un ulteriore richiamo che sottolinea il significato di questo cerchio che, biblicamente, indica la pianta “gramigna” che verrà separata dal grano (gli Eletti) e bruciata nel fuoco della Geenna. Un piccolo dettaglio storico su una parola, Geenna, usata spesso da Gesù per indicare la dannazione dello spirito: la valle di Ennom a sud-ovest di Gerusalemme, maledetta dal re Giosia perché sede del culto del dio Moloch a cui venivano offerti sacrifici umani, era destinata a immondezzaio della città; poiché vi ardeva continuamente il fuoco, nel Vangelo Gesù la usava a simbolo dell’Inferno. Non è certamente un caso che il campo dove è stato realizzato questo pittogramma si chiami Devil’s Den, cioè “covo del diavolo”, un quasi ironico rimarcare il senso simbolico del cerchio nel grano. I creatori dei cerchi non cessano mai di stupire…
L’eptagramma al centro del cerchio ha un significato che rafforza quanto appena affermato, infatti nel simbolismo tradizionale un poligono dai lati dispari, sia esso triangolo, pentagono, ettagono, ennagono, ecc., ha significato positivo o negativo a seconda se il vertice è rivolto rispettivamente verso l’alto o verso il basso. Se il vertice è rivolto verso l’alto rappresenta infatti un’unione sacra che quest’unità tende a far nascere; invece, se il vertice è rivolto verso il basso, indica uno scopo fine a se stesso, che non presta attenzione all’unità. Il vertice di questo ettagono è rivolto verso il basso per cui indica nuovamente, l’uomo che vive una vita fine a se stessa, cioè egoista e in opposizione alle Leggi di Dio, in disarmonia con la creazione. Il tutto è inscritto in un cerchio che, come spesso ho spiegato, rappresenta il divino, Dio; cioè a dire che, comunque, il piano di Dio racchiude tutto. Infine, se prolunghiamo le linee che compongono il cerchio nel grano otteniamo uno schema, quello dell’immagine qui sotto, che ci suggerisce una ulteriore finezza nella composizione della figura.
Devo ora rammemorare un dato storico importante al fine della comprensione di questo simbolo, cioè che il simbolo del pesce è stato uno dei iniziali simboli cristiani; “pesce” nel greco antico dell’epoca di Gesù si scriveva ΙΧΘΥΣ, cioè “ichtys” che ne è la traslitterazione in lettere latine, ed è un acronimo usato dei primi cristiani per indicare Gesù Cristo. L’acronimo ΙΧΘΥΣ sta per “Ἰησοῦς Χριστός, Θεοῦ Υἱός, Σωτήρ” , cioè Iēsous Christos, Theou Yios, Sōtēr; koinè, che in italiano si traduce con “Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore”.
Ora, se prendiamo il simbolo cristiano del pesce e lo sovrapponiamo alle coppe, vediamo che otteniamo un ulteriore e fondamentale messaggio: l’uomo che viola le Leggi universali attira su di sé la punizione derivata dalla Legge di Causa ed Effetto simboleggiata dalle coppe mentre, se le rispetta, acquisisce il valore cristico e si evolve senza sofferenze entrando in armonia con il piano di Dio, raggiunge cioè l’illuminazione, rappresentazione ben indicata dal fiore a sette petali simbolo del fiore di loto, che abbiamo ottenuto prolungando la grafica del pittogramma. Per chi non lo sapesse, il fiore di loto a sette petali aperti rappresenta i sette chakra dell’uomo illuminato.
A voler essere pignoli, vediamo anche che il disegno crea al centro un sole a sette raggi; il sole è la sede del Logos Cristico, il motore primo delle sette dimensioni evolutive della creazione. Con questo ritengo di aver estratto da questo pittogramma le informazioni o i messaggi che gli esseri di luce, i geni cosmici creatori dei cerchi nel grano, volevano trasmetterci.
Il secondo cerchio nel grano è apparso il 23 giugno 2018 ad Hackpen Hill, nei pressi di Broad Hinton, sempre nella contea di Wiltshire. La composizione della figura, relativamente semplice a livello grafico, racchiude invece un profondo significato spirituale.
La figura mostra un cerchio principale in cui è racchiuso un altro cerchio tangente internamente con il cerchio maggiore che, a sua volta, contiene un cerchio con dentro una stella a cinque punte al cui centro è disegnato un pentagono con dei punti ad ogni vertice interno. Il cerchio principale simboleggia la Madre Terra, la Dea Madre, il cerchio interno rappresenta l’utero della Dea Madre e il cerchio interno all’utero rappresenta l’ovulo fecondato, il feto che sta per nascere. La stella a cinque punte, in questo caso, rappresenta, con i suoi cinque raggi, le cinque piaghe di Cristo e quindi, Cristo Gesù stesso. Il pentagono al centro della stella rappresenta la forza, non è un caso che l’edificio sede del potere militare statunitense sia a forma di pentagono, quindi la forza, la potenza di Cristo.
I cinque punti dentro il pentagono, formati dagli steli di grano rimasti eretti, rappresentano le cinque peculiarità, i cinque punti salienti della missione di Gesù sino al suo compimento, con il compendio di altri fondamentali aspetti legati alla simbologia del numero 5. Riporto la spiegazione direttamente da un messaggio ricevuto da Giorgio Bongiovanni il 25 marzo 2016, data che è anche l’anniversario della venuta al mondo di Eugenio Siragusa:
Perciò, riassumendo, il cerchio nel grano rappresenta la Santa Madre gravida che sta per dare alla luce il Suo Santissimo Figlio Gesù Cristo, una chiara metafora che la seconda venuta di Cristo con potenza e gloria è imminente, è alle soglie di questo tempo. In questo cogliamo nuovamente un chiaro riferimento al libro dell’Apocalisse di Giovanni, esattamente al capitolo 12: 1 Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. 2 Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
Osservando ancora il pittogramma vediamo che le intersezioni dei vari cerchi formano due mezze lune, una calante e una crescente. La mezzaluna calante, formata dal cerchio che rappresenta la Terra, indica che sta calando, sta terminando il tempo di questa umanità così come la conosciamo. La luna crescente indica che cresce, che viene il tempo, della seconda manifestazione di Gesù e l’inizio del tempo del Regno di Dio sulla Terra.
Il terzo cerchio nel grano che prendo in esame, è apparso il 24 giugno 2018 ad Yarnbury Castle, nei pressi di Steeple Langford, ancora nella contea di Wiltshire. La figura mostra un esagono con delle appendici ai vertici e al centro sei petali, di cui due appena accennati grazie ad una differente tessitura degli steli al suolo.
L’esagono nel suo sviluppo tridimensionale forma un cubo e, come ho sottolineato in altri articoli, il cubo rappresenta l’elemento terra nei solidi platonici, quindi, per estensione, rappresenta anche la materia, la Terra.
I sei petali al centro dell’esagono rappresentano anche la stella a sei punte simbolo del monogramma di Cristo, perciò, la prima lettura che possiamo fare, considerando i due petali ancora non manifestati per quanto già presenti, è che Cristo sta crescendo, si sta per manifestare sulla Terra e nel cuore della materia, che possiamo intendere anche come materia biologica, infatti anche il corpo dell’uomo è formato dai quattro elementi Terra, Aria, Acqua e Fuoco. In questa accezione possiamo dare il significato che Cristo sta maturando nel cuore di quegli esseri umani, maschi e femmine, che saranno gli Eletti del nuovo Regno. Un compendio, comunque, che indica nuovamente la fine del ciclo umano terrestre e l’imminente inizio della nuova era o età dell’oro, che sarà sancito dalla seconda venuta di Gesù Cristo.
La sconfitta del potere satanico che domina la Terra è ben rappresentata dall’esagono che, simbolicamente, è l’evocazione della milizia celeste come scudo di protezione dagli attacchi del demonio, degli spiriti demoniaci; un richiamo perciò, all’importantissimo ruolo che stanno giocando in questo tempo gli angeli di ieri, extraterrestri oggi.
Per concludere, la figura rappresenta anche un cristallo d’acqua e quindi, di nuovo, un richiamo a Cristo come causa e fine di tutto: Cristo, cristallo, acqua = Cristo è via, verità e vita, l’alfa e l’omega, l’inizio e la fine.
Con questi tre ulteriori pittogrammi ritengo che i cerchi nel grano abbiano superato, come numero di figure basate sul simbolismo messianico, tutte le passate stagioni del fenomeno. Mai, a tale riguardo, erano stati così numerosi e così coerenti nella loro successione. Un dato che, coerentemente con il simbolismo manifestato, indica che siamo realmente alla fine del ciclo terrestre, alle soglie del più importante evento profetico di tutta la storia dell’umanità. Segni che ci dovrebbero far seriamente riflettere e spingerci ad una chiara e definitiva presa di posizione in relazione a quanto sta accadendo e a quanto presto, accadrà.
P.G. Caria 27 giugno 2018
SETUN SHENAR E I FRATELLI DELLA LUCE:
I PITTOGRAMMI DELLA LUCE COSMICA
I FRATELLI DELLA LUCE SETUN SHENAR E ITHACAR COMUNICANO:
SETUN SHENAR ED ITHACAR, SALUTANO ED AUGURANO LA PACE AL DI SOPRA DI TUTTE LE FRONTIERE DELLA TERRA.
VEDI (pdf): VOLTO DI GESÙ CROP CIRCLE 2010 (PIER GIORGIO CARIA)