I PITTOGRAMMI DELLA LUCE COSMICA

DAL CIELO ALLA TERRA

SETUN SHENAR E I FRATELLI DELLA LUCE:

I PITTOGRAMMI DELLA LUCE COSMICA

LE ONDE PENSIERO DEI NOSTRI CERVELLI, IN COMPLETA SINTONIA CON I NOSTRI SPIRITI RISVEGLIATI DALLA LUCE DIVINA MILIONI DI ANNI OR SONO, SONO LA CAUSA CHE GENERA I FENOMENI DA VOI CHIAMATI CERCHI NEL GRANO. ABBIAMO DEI SINCRONIZZATORI (SFERE DI LUCE) MOLTO SOFISTICATI CHE CI AIUTANO IN TAL SENSO. IN PRECEDENTI COMUNICATI
http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/2009-2000/2009/916-cerchi-nel-grano-e-comunicazione-extraterrestre.html

VI ABBIAMO DATO AMPIA SINTESI DI QUESTO PROCESSO, OGGI DESIDERIAMO ANNUNCIARVI CHE IL FENOMENO DEI PITTOGRAMMI NON È SOLO UN SEGNO DI COMUNICAZIONE TRA CIELO E TERRA, TRA NOI E VOI, MA ANCHE UNO DEI SEGNI PIÙ IMPORTANTI CHE INDICANO LA VIA DEL RITORNO DEL CRISTO SULLA TERRA.
LEGGETE E APPROFONDITE L’ARTICOLO SCRITTO DAL FRATELLO PIER GIORGIO CARIA. SE NE REALIZZERETE IL CONTENUTO POTRETE COMPRENDERE CHE MOLTO PRESTO QUESTO FENOMENO SI MANIFESTERÀ IN TUTTO IL VOSTRO PIANETA A 360 GRADI E SOPRATTUTTO NELLA TERRA DOVE È OPERANTE LA VOCE DI COLUI CHE GRIDA NEL DESERTO.
LA PACE SIA CON VOI!

SETUN SHENAR E I FRATELLI SALUTANO CON AMORE

Giorgio Bongiovanni
Stigmatizzato
Palermo, 20 luglio 2011
Ore 20:32

Allegato articolo: I cerchi nel grano e l’Ira santa di Dio, di Pier Giorgio Caria.

DAL CIELO ALLA TERRA

CERCHI NEL GRANO E COMUNICAZIONE EXTRATERRESTRE

LEGGETE ATTENTAMENTE L’ARTICOLO QUI ALLEGATO.
PIER GIORGIO CARIA, AMICO E FRATELLO DEL NOSTRO SOLERTE MESSAGGERO GIORGIO BONGIOVANNI, SPIEGA PROFONDAMENTE IL SIGNIFICATO PROFETICO, COSMICO E MESSIANICO DI ALCUNI MESSAGGI FIGURATI CHE APPAIONO NEI CAMPI DI GRANO DELL’INGHILTERRA E DI MOLTE NAZIONI DEL VOSTRO MONDO.
QUESTI PITTOGRAMMI O CERCHI NEL GRANO, COSÌ COME VOI LI CHIAMATE, SONO CREATI DA NOI ATTRAVERSO UNA SCIENZA PER VOI ANCORA INCONCEPIBILE.
NOI POSSEDIAMO DEI SINCRONIZZATORI MAGNETICI-SOLARI CHE SONO DEI MICROCERVELLI SFERICI DI ENERGIA PSICHIZZATA (IL NOSTRO PENSIERO IN SIMBIOSI CON IL LORO MICROCHIP) I QUALI HANNO LA POSSIBILITÀ DI MATERIALIZZARE ISTANTANEAMENTE QUALSIASI IMMAGINE  PENSIERO CHE NOI CREIAMO CON LA NOSTRA MENTE. LO SPAZIO E IL TEMPO VENGONO SUPERATI FACILMENTE E LE DIMENSIONI DELL’IMMAGINE DESIDERATA VIENE CREATA PERFETTAMENTE SENZA ALTERARE LA NATURA CIRCOSTANTE. SE PER VOI CIÒ È IMPOSSIBILE, NON LO È PER NOI CHE POSSEDIAMO UNA SCIENZA PIÙ AVANZATA DELLA VOSTRA DI 15 MILIARDI DI ANNI DEL VOSTRO TEMPO. QUESTO CONCETTO LO ABBIAMO ILLUSTRATO ALLE VOSTRE COSCIENZE IN ALTRI COMUNICATI.
COMPRENDERE E REALIZZARE I MESSAGGI DEI “CERCHI NEL GRANO” È INDISPENSABILE PER TUTTI COLORO CHE SONO COSCIENTI CHE NOI, “ALIENI”,  STIAMO VISITANDO IL VOSTRO MONDO E DESIDERIAMO COMUNICARE CON AMORE E AMICIZIA ALLE VOSTRE COSCIENZE.
SAPPIATE ANCHE CHE NOI NON SIAMO SOLO GLI “ALIENI” IN VISITA SUL VOSTRO PIANETA, SIAMO, SOPRATTUTTO, GLI ANGELI DELLA LEGIONE DI CRISTO.  “… Pilato a GESÙ: Dunque tu sei un Re? Cristo risponde: Si lo sono, ma il mio Regno non è di questo mondo, se lo fosse i miei ANGELI mi libererebbero…”. (Giovanni cap. 18).
ECCO, CARI AMICI E CARI NEMICI,  QUESTI SIAMO NOI.
GLI ANGELI DI IERI, GLI EXTRATERRESTRI DI OGGI, SEMPRE AL SERVIZIO DELLA LUCE CRISTICA.
LA PACE SIA CON TE FRATELLO GIORGIO E RICORDA CHE I TUOI AMICI COME PIER GIORGIO SONO I NOSTRI AMICI.

 SETUN SHENAR E I FRATELLI DELLA FRATELLANZA COSMICA SALUTANO
Tramite Giorgio Bongiovanni
Stigmatizzato

Montevideo (Uruguay)
10 Novembre 2009. Ore 17:08

http://www.giorgiobongiovanni.it/index.php/messaggi-2011/3626-cerchi-nel-grano.html

http://www.giorgiobongiovanni.it/index.php/messaggi-2010/2244-il-calice-della-comunione-cristica.html

http://www.giorgiobongiovanni.it/index.php/messaggi-2010/2203-il-volto-sacro-di-gesu-cristo-la-sindone.html

 
I CERCHI NEL GRANO E L’IRA SANTA DI DIO
di P.G. Caria

Come sanno bene tutti gli estimatori del fenomeno dei “cerchi nel grano” l’Inghilterra è il principale protagonista  per numero, bellezza e complessità delle figure comparse, ma anche l’Italia ha assunto negli ultimi anni un ruolo sempre più importante attirando l’attenzione degli esperti a livello internazionale. Infatti anche da noi compaiono da tempo pittogrammi che rivaleggiano con i crop circles inglesi per armonia, perfezione e complessità simbolica. A seguire vediamo i cerchi nel grano più importanti in questi termini, comparsi sul suolo italico negli ultimi anni:

1-monteau-po-2005-web1          2-poirino2_02m-web

Monteu da Po (TO) 10.6.05                                                             Poirino (TO) 17.6.06

3-Monteu_090607_00mweb          4-Ancona_10Giugno2007f-mod1web_2
Monteu da Po (TO) 10.6.07                                                     Casine di Paterno (AN) 11.6.07

5-villanova_2008_01web             6-8984_cropcircle_std-m2web

Villanova d’Asti (TO) 29.6.08                                                    Varano (AN) 29.6.08

7-cascina_martina_03m-web             8-Poirino2010_02m-web

Cascina Martina (TO) 20.6.09                                                         Poirino (TO) 13.6.10

È da tempo che gli esperti del fenomeno sanno che il terreno su cui si manifestano i pittogrammi è impregnato da una misteriosa energia alla base della comparsa delle figure stesse, dalle foto vediamo infatti che lo schema energetico misurato in un cerchio nel grano corrisponde alla forma del crop circle analizzato:

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Cerchio nel grano e schema intensità del campo magnetico corrispondente

Gli esperti sanno anche che questa energia è la causa del fenomeno dei cosiddetti “cerchi nel grano fantasma”. Spiego brevemente per chi non lo conoscesse come si forma questo particolare effetto: l’energia residua che ha formato un cerchio nel grano è in grado, anche a distanza di un anno, di modificare la velocità della crescita dei nuovi semi piantati nelle aree interessate dal vecchio crop circle, rispetto ai semi piantati nell’area non interessata da questa energia residua. Le differenti velocità di crescita creano una figura che è indubbiamente molto approssimata rispetto all’originale ma di sicuro effetto e che dimostra, aldilà di ogni ragionevole dubbio, la natura non umana di questo fenomeno. Lo vediamo bene nel crop del 2009 e nel suo “fantasma” del 2010:

10-crop-2.7.09-web        11-crop-fantasma-7.2010m-web

E anche in Italia è stato scoperto un cerchio nel grano fantasma grazie alle foto satellitari di Google Earth, coordinate: N 43°34’29” E 13° 25′ 57″. Si tratta del cerchio nel grano comparso a Casine di Paterno, nei pressi di Ancona, l’11 giugno 2007, di cui il crop fantasma comprova senza possibilità di dubbi, la natura non artificiale della sua origine:

12-Ancona_10Giugno2007f-mod1web       13-Ancona10Giugno2007_diagram-web

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Trovate il tutto ben spiegato a questo link: http://www.faenzashiatsu.it/crop/cerchio_Casine_AN.html

Vediamo ora i cerchi nel grano più belli  apparsi fino ad oggi, nel nostro paese nel 2011 cercando, grazie anche all’aiuto dei lavori di altri ricercatori, di darne una interpretazione. Ad oggi sono circa una decina i pittogrammi formatisi in Italia in questa stagione: alcuni destano notevoli perplessità sulla loro reale origine, ma un paio sono decisamente convincenti.
Il primo cerchio nel grano che andiamo ad analizzare è apparso il 4 giugno 2011, nei pressi di Braccagni, nella zona di Grosseto. Dalle foto e dal diagramma si apprezzano con chiarezza la precisione e l’armonia della formazione:

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Questo cerchio nel grano sembra indicare una variazione temporale, cioè una variazione nello scorrere del tempo, infatti abbiamo 24 cerchi bicolore di piccole dimensioni nell’anello esterno e sei nell’anello interno, che dovrebbero rappresentare la Terra, più un cerchio al centro che dovrebbe rappresentare il Sole. I 24 cerchietti rappresentano il ciclo temporale planetario notte-giorno di 24 ore, abbiamo perciò la suddivisione della giornata di 24 ore in 6 periodi di 4 ore ciascuno. I 6 piccoli cerchi interni sono sfalsati rispetto ai 24 piccoli cerchi esterni, nonostante 6 sia multiplo di 24 (6 x 4 = 24) e quindi si sarebbero potuti posizionare in perfetto allineamento o sfasamento mediano, con i cerchietti della corona esterna. Forse indica la variazione nella durata della giornata derivata dallo spostamento dell’asse della Terra dovuto ai grandi eventi catastrofici degli ultimi anni, Giappone compreso? Se così fosse dobbiamo dedurre che tali variazioni infinitesimali sono, in realtà, molto più importanti di quanto da noi supposto, cioè in grado di apportare nei prossimi anni effetti macroscopici e di vasta portata, al nostro pianeta. Dico questo perché se la mia deduzione è corretta, deve essere importante il motivo che ha spinto gli esseri di luce a metterlo in evidenza con questa formazione.
Tra l’altro i cerchi concentrici sono anche lo schema di propagazione delle onde, comprese quelle sismiche e, considerando l’interpretazione precedente del centro di propagazione delle onde anche come simbolo del sole, potremmo leggere che i terremoti sono direttamente influenzati dall’attività solare.

       

Questo è stato visto con chiarezza nel terremoto-tsunami del Giappone dell’11 marzo 2011, dove l’evento ha coinciso con un fortissimo picco di attività solare del 7,8,9,10 marzo come ben mostrato dai filmati della sonda STEREO e dal diagramma seguente:

Sappiamo dalla scienza spirituale extraterrestre che il sole è non solo una stella da cui riceviamo luce e calore, quindi il sostegno per la vita, ma anche il centro di irraggiamento spirituale, la sede del Logos Solare Cristico e, come spiegò il contattista Eugenio Siragusa, anche il reale motore sul piano fisico-materiale, della legge di causa ed effetto. Eugenio disse che il sole attraverso particolari flussi di particelle da lui emesse, che gli extraterrestri chiamano “quanta-sens” , legge o meglio  misura, il bilancio energetico delle attività dell’uomo sul piano etico-spirituale, cioè il valore dell’Amore espresso da tutti gli esseri umani attraverso le loro azioni. I “quanta-sens” eseguita la “ lettura”, tornano al sole come “quanta-memor” e se l’energia di rientro è in difetto l’astro invia flussi energetici compensativi e correttivi che determinano l’attività climatica e geologica del pianeta e la condizione fisica, psichica e spirituale dell’umanità.
E che il sole avrebbe influenzato l’umanità sin nel profondo della sua genetica, nel suo DNA, lo hanno chiaramente annunciato i magnifici cerchi nel grano comparsi in Inghilterra il 4 luglio e il 28 agosto 2002, nei quali vediamo la corona solare a forma di doppia elica del DNA:

19-dna-crop-4.7.02-web        20-dna-crop-28.8-web

Da notare tra l’altro, che i due cerchi sono anche delle stelle a 6 punte, cioè il monogramma di Cristo a significare che il cambiamento genetico che sta’ subendo l’umanità è causato dal Logos Solare Cristico, indicano quindi l’avvento di una nuova genetica umana di natura superiore, cioè cosmico-divina. Nei cerchi nel grano era stato presentato già da tempo anche il monogramma di Cristo come cristallo di neve, con questo splendido pittogramma comparso a Stonehenge, il 9 giugno 1997:

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Nel simbolo del cristallo di neve-monogramma di Cristo, leggiamo senza problemi che Cristo è purezza solare, cristallo d’acqua divina, via, verità e vita per l’uomo. Sola e unica fonte di salvezza in grado di dissetare lo spirito riarso dalla mancanza d’acqua spirituale, cioè di vera conoscenza.
Tutto questo è stato anche previsto dalla cosiddetta “Profezia Maya” che indica il Sole quale entità fisico-spirituale, che è centro causale dei cambiamenti epocali che stanno accadendo sulla terra e nell’intero sistema solare. Non sarà perciò a caso che dagli studi del professor Masaru Emoto si è visto che pronunciando la parola “Cristo” vicino a dell’acqua, il cristallo corrispondente prende proprio la forma del monogramma di Cristo:

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Il concetto di Cristo come sole spirituale lo vediamo chiaramente anche nella trasformazione del simbolo gallico della ruota solare, nel simbolo cristiano del monogramma di Cristo:

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Perciò tornando al discorso dei  “quanta-sens” e “quanta-memor”, essendo oggi l’operato dell’uomo estremamente carente in energia di ritorno al sole, intendo energia d’Amore non come sentimento ma come attitudine etica dell’operatività umana, i flussi di riequilibrio dell’astro re causano gli eventi catastrofici geologici e climatici e le crisi sociali, singole e collettive, di cui vediamo un continuo incremento in numero e intensità in tutto il mondo. Tra l’altro questo meccanismo, spiegò Eugenio, è la causa del fenomeno delle macchie solari, che gli extraterrestri definiscono proprio “vuoti d’Amore” e la nostra scienza conosce bene la relazione tra le macchie solari, l’attività geologico-climatica della Terra e i periodi critici dell’umanità.
Questo discorso di cui, appunto, vediamo la reale concretezza in termini pratici negli eventi mondiali, è perciò il meccanismo attraverso il quale si manifesta in forma concreta e più facilmente comprensibile e accettabile, la “Santa Ira” di Dio. Questo a significare che la vera scienza è la scienza dello spirito, la scienza cioè che mette in intima e indissolubile relazione l’aspetto spirituale-trascendente della creazione con il suo aspetto materiale-manifesto fenomenico e che potrebbe, se ben compresa e accettata, illuminare l’uomo e  guidarlo verso una cosciente, prospera e felice evoluzione. Una sostanziale differenza con l’attuale scienza umana senza coscienza che mentendo e imbrogliando, ci sta portando invece inesorabilmente verso una catastrofe planetaria irreversibile. Anche le religioni che hanno tradito la loro essenza e si sono terribilmente corrotte, non sanno più e da molti secoli ormai, dare all’uomo lume di sapienza e discernimento, illudendo e ingannando milioni di fedeli e conducendoli in vicoli ciechi umani e spirituali senza scampo.
In base a quanto sinora detto possiamo comprendere in chiave non solo teologica ma anche scientifica gli avvertimenti-ammonimenti che giungono dalla fonte divina ai messaggeri presenti sulla terra e non sarà certo un caso che il 7 luglio 2011, lo stimmatizzato Giorgio Bongiovanni ha ricevuto un messaggio molto importante che parla proprio dell’Ira Santa di Dio, confermando in pieno che i fenomeni e i messaggi spirituali e cosmici sono in strettissimo connubio e provengono dalla stessa identica fonte e sono riferiti al modo in cui si comporta l’umanità in questo tempo:

http://www.giorgiobongiovanni.it/index.php/messaggi-2011/3688-lira-di-dio.html

I concetti espressi nel messaggio precedente sono stati ripresi e ampliati in altri due messaggi successivi ricevuti sempre da Giorgio Bongiovanni, il 10 e il 16 luglio 2011:

http://www.giorgiobongiovanni.it/index.php/messaggi-2011/3689-lira-di-dio-contro-i-suoi-nemici-parte-ii.html

http://www.giorgiobongiovanni.it/index.php/messaggi-2011/3697-lira-di-dio-parte-iii.html

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Per concludere con questo primo cerchio possiamo aggiungere che è basato sul numero 3, il numero divino per eccellenza. Abbiamo 3 cerchi in totale, 24 cerchietti nel cerchio esterno (3×8), 6 cerchietti nel cerchio interno (3×2), per un totale di 30 cerchietti (3×10) che sommati ai tre cerchi principali (30+3) fa 33, gli anni di Cristo, il numero dell’illuminazione. Mi sembra che il divino, rappresentato anche dal cerchio come figura geometrica, sia ben evidenziato in questo affascinante crop circle italiano.

Il secondo cerchio nel grano che prendiamo in esame è comparso esattamente il 20 giugno 2011.

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La zona interessata è ancora quella di Poirino, vicino a Torino. che si conferma essere il punto più prolifico per la comparsa di cerchi nel grano di sofisticata fattura. Il cerchio è uno dei più belli e complessi sinora segnalati da tutto il mondo, le sue dimensioni sono ragguardevoli, sull’ordine dei 100 metri di diametro ed è chiaramente un eptagramma, una stella a sette punte. In effetti si tratta di una stella fiammeggiante i cui raggi sono formati da una serie di punti realizzati da grano piegato e grano lasciato in piedi. Vediamo due begli esempi di stelle fiammeggianti a 5 punte comparse gli anni precedenti nei campi inglesi:

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I punti che formano i “raggi” piccoli nell’intersezione delle punte della stella di Poirino sono numeri in matematica binaria appartenenti al codice ASCII a 8 bit, con cui lavorano i computer. Un codice che è comparso già altre volte tra cui nel celebre volto alieno che teneva in mano un CD scritto, appunto, in questo codice. Il messaggio decifrato dal CD, lo ricordo, diceva: “attenti ai portatori di falsi doni e alle loro mancate promesse… molto dolore però c’è ancora tempo… siate certi che c’è del bene là fuori… noi siamo contro gli inganni… il passaggio si sta chiudendo.” Una serie di concetti che richiamano chiaramente la profezia Maya del 2012 e molti dei concetti sinora espressi.

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Anche i codici binari del pittogramma dei Poirino sono stati decifrati e la scritta che si ottiene è: “Ea Enki”, nomi di una antica divinità sumera.

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Ea” è il nome accadico di questa divinità, mentre “Enki” è il nome sumero.
Enki è una delle divinità più antiche della storia dell’umanità, è il signore della Terra, dio delle Acque e creatore dell’umanità. È il capo di un gruppo di divinità venute sulla terra  per creare e aiutare l’uomo nel suo sforzo evolutivo offrendogli conoscenza e saggezza.  È infatti anche il dio della saggezza, di tutte le magie ed è anche dio del seme, nel senso di fecondazione, di fertilità. Da ciò possiamo dedurre che il cerchio nel grano di Poirino annuncia che siamo in un tempo in cui gli esseri divini provenienti dal cosmo sono di nuovo sulla Terra per fecondare la Nuova Era, la nuova umanità. In questo attributo ritroviamo perciò il significato simbolico già incontrato nel cerchio nel grano trattato in un mio precedente articolo:

http://www.giorgiobongiovanni.it/index.php/messaggi-2011/3626-cerchi-nel-grano.html

Il concetto di fecondazione di una nuova era di saggezza lo ritroviamo anche in un altro attributo del dio Enki, egli era infatti il custode dei doni della civilizzazione e in quanto dio delle acque è colui che ridà vita alla terra arida, intendendo con acqua la verità, cioè la vera conoscenza spirituale cosmica e come terra arida lo spirito ignorante dell’umanità di oggi, estremamente carente e assetata di vera conoscenza. Le assonanze con il simbolo astrologico della Nuova Era, cioè dell’Era dell’Aquario, sono impressionanti, possiamo dire che hanno esattamente lo stesso significato e lo vediamo anche dal punto di vista simbolico, Enki è infatti raffigurato come un uomo dalle cui spalle fuoriescono due flussi d’acqua.

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Ovviamente nel moderno simbolo dell’Era dell’Aquario dobbiamo intendere che l’uomo che versa l’Acqua della conoscenza è l’uomo cosmico, cioè rappresenta gli esseri extraterrestri che stanno visitando e istruendo la parte ricettiva dell’umanità terrestre. D’altronde definirsi umani non è un fatto di ordine fisico, di aspetto, ma di attitudine comportamentale. Quando compiamo azioni di solidarietà le definiamo infatti azioni “umanitarie” e in questa epoca, penso che nessuno mi possa smentire, sono ben pochi gli esseri “umani” presenti sulla terra. Le umanità nel senso planetario della parola, provengono per ora solo dal cosmo. È interessante notare che anche l’ultima pagina del codice Dresda dei Maya, in cui si annuncia il contatto con le civiltà stellari in questo tempo, mostra Acqua che si riversa dal serpente celeste, dal sole e dalla luna.
Troviamo ancora altri concetti interessanti nell’analizzare Enki quale creatore dell’umanità: suo figlio è Ningishzidda, la sua rappresentazione è quella di un serpente intrecciato a doppia ellisse che richiama alla mente i due serpenti intrecciati del caduceo ma anche la doppia elica del DNA umano, concetto chiaramente avvicinabile a quello già esposto della fertilità, quindi alla nascita di una nuova era e di un uomo nuovo di natura divina, ma anche che la nascita stessa dell’umanità è di origine divina. Vediamo bene che i miti religiosi sono comuni a tutte le culture del nostro antico passato. Il simbolo dei due serpenti intrecciati rappresenta nelle culture orientali la risalita delle energie sessuali lungo la spina dorsale dell’essere umano che, se realizzata, apre i sette chakra e lo porta alla coscienza divina… esattamente lo stesso discorso.

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Nella mitologia sumera Enki salva l’uomo dal diluvio universale scatenato sulla terra dal dio Enlil per distruggerlo a causa del suo comportamento disordinato. Sarà infatti Enki a insegnare segretamente ad Atrahasis, un uomo saggio che aveva il privilegio di parlare con il dio, come costruire una barca in cui caricare la sua famiglia, i suoi beni e gli animali, in modo da scampare al diluvio. Dopo la fine del cataclisma Enki stesso chiederà agli altri dei di promettere di non attentare più all’esistenza dell’umanità se essa vivrà nel rispetto della natura, usufruendo solo dei doni copiosi che essa fornisce. Se però l’uomo avesse tradito anche questo nuovo patto gli dei sarebbero stati liberi di devastare nuovamente la terra. Il mito di Enki è probabilmente il più antico riferimento del Medio Oriente al diluvio universale e alla storia di Noè riportata nella Bibbia.
Il richiamo ai concetti sull’Ira Santa di Dio, già incontrati nell’analisi del cerchio precedente sono impressionanti. Le due figure stampate nei campi di grano, di fatto, si integrano perfettamente nel significato simbolico: dalla prima scaturisce il ragionamento che porta alla spiegazione cosmico-scientifica del concetto teologico dell’Ira Santa di Dio, la seconda ne rappresenta lo sviluppo e l’approfondimento sin nell’intimo, attraverso il mito di Enki Ea, dal punto di vista mistico-spirituale… e non è ancora finita…
Per terminare l’analisi di questo primo dato del pittogramma di Poirino riferito ad Enki Ea, aggiungo altre due note: lo scrittore esperto di scrittura sumerica Zecharia Sitchin affermava che le divinità della Mesopotamia, quindi anche Enki, sono realmente esistite ed erano extraterrestri di tipo pleiadiano, cioè alti e biondi, descrizione che sembra corrispondere a quanto lasciatoci dai sumeri stessi. Secondo la lettura di Sitchin, Enki era figlio del dio Anu, monarca del pianeta Nibiru, mondo da cui sarebbero arrivati i progenitori dell’umanità, gli Anunnaki. Non concordo con questa ultima parte della teoria di Sitchin ma in quello che dice riscontro assonanze e nomi molto interessanti, quasi brandelli di verità ancora non ben capite. Ricordo che per gli Egiziani dalle Pleiadi arrivavano la sapienza e la saggezza.
Inoltre secondo molti studiosi della mitologia mesopotamica, da Enki sarebbe derivato Uriele, uno dei sette arcangeli della tradizione ebraica, cioè sarebbero la stessa entità. Ricordo che il nome Uriele significa “fuoco di Dio”, e mi sembra che i concetti, i dati e i messaggi sinora riportati indichino che siamo realmente nel bel mezzo del fuoco solare, del Fuoco Divino dell’Ira Santa.
Per promemoria ricordo i nomi di tutti e sette gli Arcangeli con il rispettivo significato:

-Michele: Chi è come DIO;
-Gabriele: Potenza di DIO;
-Raffaele: Medicina di DIO;
-Uriele: Fuoco di DIO;
-Geudiele: Lode a DIO;
-Sealtiele: Preghiera a DIO;
-Barachiele: Benedizione di DIO.

Entriamo ora nel significato del simbolismo del numero 7 di cui è impregnato questo spettacolare pittogramma ed espresso dalle tre stelle a sette punte che si compenetrano tra loro.

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Il sette è un numero molto importante: abbiamo sette toni primordiali, sette colori, sette raggi, sette giorni della settimana, i sette cieli, i sette chakra, le sette gerarchie angeliche ecc..
Il numero sette deriva dal terrestre 4: i quattro elementi, i quattro punti cardinali e quindi la terra, e dal divino 3, la trinità. Quindi il 7 è il numero che riunisce in se la creazione spirituale, il 3, e quella materiale, il 4. Ritroviamo perciò lo stesso concetto desunto dal precedente crop di Braccagni dove la creazione materiale fenomenica è indissolubilmente legata alla creazione spirituale e alle eterna legge di causa ed effetto che da essa scaturisce.
42-EPTENARIO-4-m-webIl centro dell’eptagramma ben evidenziato dal cerchio centrale, rappresenta anche la comunicazione tra mondi diversi, sicché quando da questo dovesse scaturire dell’acqua fecondatrice, nel nostro caso presente grazie al dio Enki suo signore, che con il suo nome avvolge l’intero pittogramma, abbiamo nuovamente la rappresentazione di una nascita, di una creazione in via di realizzazione, con un ritorno ai centri di energia terrestri e celesti nuovamente in equilibrio. Per risplendere di luce l’uomo deve inserirsi nei grandi ritmi cosmici ed armonizzarsi ad essi.
Per parallelismo come le falde freatiche, da cui nascono le sorgenti, debbono essere alimentate e rigenerate dall’acqua proveniente dal cielo, così allo stesso modo devono essere alimentati i cicli naturali e spirituali di rigenerazione dell’uomo.
Per l’uomo, sul piano fisico, tutta la sua vita è scandita dal numero 7: dopo il concepimento, l’embrione rimane tale per sette settimane, la nascita avviene dopo sette lune nuove,
 il bambino incomincia a trasformarsi dopo i sette anni, denti, carattere, ecc., raggiunge la maturità a 21 anni, dopo tre cicli di sette anni. Entra nella fase della saggezza, del predominio della coscienza sulle pulsioni del corpo, a 49 anni, dopo 7 cicli di 7 anni, periodo in cui mediamente termina anche la fertilità per la donna… Perciò il numero 7 formato dal 3, il cielo e dal 4 la terra, indica anche l’uomo nella sua totalità, nelle sue componenti materiale e spirituale e quest’ultima, in base ai ragionamenti fatti precedentemente, coordina ed è causa dei cicli settenari sul piano fisico. Quindi la stella a sette punte al centro del pittogramma di Poirino rappresenta anche l’uomo della Nuova Era la cui componente spirituale, simboleggiata dal cerchio nel suo interno, è impregnata dell’acqua di saggezza proveniente dagli esseri divini simboleggiati da Enki, Ea. Possiamo intendere questo anche nel senso che l’uomo è la risultante dei tre regni inferiori minerale, vegetale animale, simboleggiati dalle tre stelle incastonate tra loro, e se i tre regni sono in lui equilibrati e fecondati dall’Acqua della verità, può accedere al regno cosmico di cui Enki è espressione. Questo concetto possiamo trovarlo anche considerando che l’intero contorno del pittogramma è delineato da circa 150 cerchietti che ritengo possano simboleggiare le stelle e quindi il cielo, il cosmo da cui proviene Enki nel quale predomina la stella a sette punte cioè ordinato e regolato secondo le leggi spirituali indicate dal 7.
Il concetto della Nuova Era, della rinascita è veramente ripetuto in modo insistente in questo pittogramma..

La stessa materia dal punto di vista delle proprietà in relazione al numero atomico, si presenta ordinata per gruppi settenari, quindi non solo l’uomo ma tutta la creazione materiale è dominata e ordinata dal numero sette. Perciò il sette rappresenta anche il macrocosmo e il microcosmo, cioè il “Tutto”.

Come già detto il pittogramma è formato da tre stelle a sette punte l’una dentro l’altra, perciò abbiamo 7×3=21, cioè l’età della maturità, quindi il messaggio è anche che i tempi sono maturi perché tutto quanto sopra descritto possa manifestarsi, insomma: il tempo è venuto!

Il cerchio di Poirino del 20 giugno 2011 presenta sicuramente altri aspetti che potrebbero essere ancora investigati, ma quanto desunto sino ad ora mi sembra più che sufficiente per definirlo un incredibile condensato di simbolismi e concetti che racchiudono l’ordine microcosmico-macrocosmico e l’intero scenario umano e spirituale del nostro tempo ma allacciato sino alle nostre più remote origini stellari. Lo stesso utilizzo della matematica binaria usata oggi nei computer per scrivere il nome di Enki, una delle più antiche divinità conosciute mi sembra un affascinante esempio di questo.
Concludendo possiamo affermare senza timore che anche nei cerchi nel grano italiani è confermato pienamente quanto annunciato dagli extraterrestri attraverso Giorgio Bongiovanni, con il messaggio del 6 agosto 2010 nel quale gli Esseri di Luce annunciavano un profondo cambiamento del messaggio simbolico nelle figure manifestate dai cerchi nel grano a partire dal volto del Cristo risorto comparso in Inghilterra il 30 luglio 2010:
“…VOGLIAMO RICORDARVI CHE IL DISCORSO ED IL MESSAGGIO CHE IN TUTTI QUESTI ANNI ABBIAMO LANCIATO ANCHE ATTRAVERSO IL “FENOMENO” DEI PITTOGRAMMI SUBISCE PER EVOLUZIONE NATURALE UN PASSAGGIO DA IMMAGINE COSMICO-SCIENTIFICA A IMMAGINE MISTICO-SPIRITUALE, CIÒ PER PORRE IN EVIDENZA ALLE VOSTRE COSCIENZE CHE QUESTO È IL TEMPO CHE ANNUNCIA LA VENUTA DI CRISTO SULLA TERRA (Matteo cap. 24-30, Marco 13-26, Luca 12-40, Apocalisse di Giovanni 1-7 ED ALTRI) E QUINDI IL TRIONFO DELLA SCIENZA DELLO SPIRITO SULLA SCIENZA SENZA COSCIENZA.”

(http://www.giorgiobongiovanni.it/index.php/messaggi-2010/2203-il-volto-sacro-di-gesu-cristo-la-sindone.html )

Tutto questo ritengo ci debba far prendere in serissima considerazione i fenomeni trattati in questo articolo e il messaggio in essi contenuto e soprattutto, ci deve far riflettere sulla straordinaria, universale e profondissima esperienza che vive Giorgio Bongiovanni in quanto terminale vivente operativo e verbale, di una volontà superiore che si manifesta a livello globale e in svariati modi, sul nostro pianeta. Non valutarla per ciò che realmente è, aldilà dell’umana natura, anche alla luce dei concetti sopra trattati, potrebbe rivelarsi un errore fatale per il positivo sviluppo del nostro prossimo futuro. Un futuro carico di foschi presagi,  ma anche di una speranza che è certezza per tutti coloro che, con fede e buona volontà, hanno recepito e messo in pratica gli avvertimenti ricevuti e attendono con le mani sull’aratro il ritorno di Colui che ha promesso di non lasciarci orfani e di tornare in mezzo a noi con grande Potenza e Gloria, affinché l’Ira Santa, espressione della giustizia divina, riporti Equilibrio, Pace e Amore sulla Terra.
P.G. Caria – 19 luglio 2011