I SEGNI DELLA PRESENZA DI CRISTO

Flaviocruz450DAL CIELO ALLA TERRA

HO SCRITTO IL 12 OTTOBRE 2019:

“DEVI RICORDARE A TUTTE LE ANIME CHE SI RICONOSCONO COME NOSTRI FRATELLI CHE IO CI SONO”.
QUESTO È IL MESSAGGIO CHE HO RICEVUTO NELL’ULTIMA VISITAZIONE DEL CRISTO.
LA MERAVIGLIOSA ESPERIENZA VISSUTA DAI FRATELLI DI BARI E TARANTO È IL SEGNO DI QUANTO A SUO TEMPO È STATO ANNUNCIATO.
ANCHE IN PARAGUAY I FRATELLI HANNO AVUTO QUASI NELLO STESSO TEMPO LA VISITA CELESTE DEL MAESTRO DIVINO (vedi allegati).
IL MAESTRO-RABBI FLAVIO CIUCANI HA SPIEGATO MAGISTRALMENTE TALI AVVENIMENTI.
LEGGIAMO ATTENTAMENTE.
IN FEDE
G.B.

Asuncion (Paraguay)
12 ottobre 2019
 
Come il profumo dei fiori
Di Flavio Ciucani

L’universo non ha la parola, ma ha mille linguaggi: i pianeti si incontrano e sanno leggere e rispettare i linguaggi dell’attrazione; il sole emana il linguaggio del calore della vita; la terra parla non solo richiamando l’attenzione sul suo cagionevole stato causato dalla malvagità dagli uomini (terremoti, maremoti, uragani, calore torrido e freddo glaciale), ma anche attraverso la miriade di linguaggi di tutti i componenti della sua natura: gli animali, gli alberi, le rocce… Gesù, maestro di scienza spirituale lo aveva sottolineato, ricordando un vecchio proverbio popolare: « Si accostarono a lui i farisei, e i sadducei e, per tentarlo, gli chiesero di mostrar loro un segno dal cielo. Ma egli rispose loro e disse: “Quando si fa sera, voi dite: “Farà bel tempo perché il cielo rosseggia”. E la mattina dite: “Oggi farà tempesta perché il cielo tutto cupo rosseggia”. Sapete dunque interpretare il linguaggio del cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi?» (Mt 16, 1-3). Ma aveva anche detto a coloro che impediscono di parlare della verità «Vi dico che se costoro tacciono, le pietre grideranno». (Lc 19,40).

È ancora successo in terra di Puglia. La pietra ha parlato.

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Un uomo, amante e conoscitore di oggetti d’arte, voleva acquistare una statua di San Nicola del XVIII secolo. Aveva notato che al collo del santo era appesa una collana devozionale e voleva contrattare solo l’acquisto della statua. Il venditore aveva decisamente negato la possibilità di dividere i due oggetti perché chi glieli aveva ceduti lo aveva scongiurato ripetutamente di mai dividere la statua dalla collana.

Il nuovo possessore che, per motivi di privacy, chiameremo Nico, una volta a casa si accorge che la catenina altro non è che un reliquario. Il crocifisso che misura circa 3 centimetri per 2, è formato da due cilindri di metallo massiccio, sicuramente databile al 1800. Il metallo è oro mescolato a una quantità superiore di rame (mescola tipica di quel periodo). Al centro della croce c’è un foro di circa 1 millimetro e cinquanta, turato ai due lati da due vetrini, attorno ai quali ci sono delle cornici con volute.

Volendo il signor Nico fotografare il foro, per vedere che tipo di reliquia ci fosse dentro, con sorpresa ha notato che nella foto, oltre a dei filamenti (che poi abbiamo ipotizzato fossero dei capelli), è apparsa una immagine.

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A questo punto si è sentito di comunicare la cosa a una signora dell’arca di Bari con la quale sono state fatte delle foto, accostando l’obbiettivo il più possibile al foro. Il risultato era eclatante: appariva il volto di Cristo con la corona di spine.

Invitato per costatare l’evento ho potuto avere tutte le notizie dal signor Nico, e ho avuto in mano l’oggetto sacro.

Ma siccome sono venuto a conoscenza che le foto erano state fatte sopra il marmo del davanzale, ho posto l’ipotesi che l’immagine fosse il risultato delle nervature bianche e nere del marmo, e ho chiesto se era possibile rifare le foto.

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Abbiamo quindi ripetuto altri scatti, ma il risultato è stato lo stesso.

Oltre a questo ho potuto costatare personalmente che posta la croce contro luce si vede distintamente il foro e inoltre accostando l’occhio fino a toccare con le ciglia la croce, la figura di Cristo è visibile.

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Ma la cosa incredibile che quella immagine non è visibile con uno zoom fotografico, né con una lente di ingrandimento o microscopio; e coloro che sono miopi e presbiti non la vedono se non si tolgono gli occhiali.

La natura ha dato voce a un chiaro messaggio.

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Sicuramente è una chiamata. Lo è per il signor Nico e per sua moglie, senza voler entrare nel campo personale che non mi permetterei mai di violare. Ma le arche di Bari e di Taranto, che insieme a me hanno voluto condividere questo evento, hanno decisamente sottolineato che Gesù è apparso tra di loro; e che questo era sicuramente leggibile come una chiara chiamata alla loro dedizione all’attività per la diffusione delle verità cristiche. Si sentivano anche consolati da questa visita celestiale e si sentivano pronti a essere più uniti e compatti nell’opera. Si è inoltre ricordato come Giorgio spesso avesse detto che molti, difronte a eventi eclatanti o momenti di paura e terrore, sarebbero venuti alle arche per capire, per chiedere, per avere certezze.

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«Faccio appello ai miei figli, ai miei veri devoti, coloro che mi si sono donati così che io possa condurli al mio divino Figlio, coloro che io porto come se fossero nelle mie braccia, coloro che hanno vissuto nel mio spirito. Infine, faccio appello agli apostoli degli ultimi tempi, i fedeli discepoli di Gesù Cristo che hanno vissuto nel disprezzo del mondo e di sé stessi, in povertà e umiltà, in disprezzo e silenzio, in preghiera e mortificazione, in castità e in unione con Dio, in sofferenza e sconosciuti al mondo. Ė ora per loro di emergere e di venire ad illuminare la terra. Combattete figli della luce! Mi rivolgo a voi piccolo gruppo che ci vedete, giacché il tempo dei tempi, la fine delle finì, è vicina.» Questo appello della Vergine a La Salette (la cui veggente Melanie Calvat è seppellita a pochi chilometri da Bari) è riecheggiato tra le donne e gli uomini delle arche pugliesi.

Ci è stato detto che saremmo stati visitati e quello che è successo in Puglia vale come monito per tutte le arche. Necessita unità, concordia perché, se è vero che la salvezza è individuale, insieme si superano meglio gli ostacoli.

Gesù è tra di noi e ce lo dimostra con chiari segni, anche con il linguaggio della natura. Si sta facendo buio in questo mondo: è una tenebra di omicidi, blasfemie, eccidi, guerre, disagio diffuso, povertà dilagante, disarmonia. Ė forse la vittoria del Principe di questo mondo? Purtroppo abbiamo perso l’olfatto dello spirito, perché se lo avessimo ancora sentiremo nella notte un profumo espandersi, come quello dei fiori di campo nelle notti di primavera: e il profumo di Cristo che è vicino.

Flavio Ciucani
Bari, 7 ottobre 2019

Vedi allegati:

– 5-09-19 Segni chiamano Segni

– 7-08-19 Segni del Terzo Millennio
https://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/2019/8130-segni-del-terzo-millennio.html

– 15-05-19 I raggi solari e i Segni di Cristo
https://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/2019/8025-i-raggi-solari-e-i-segni-del-cristo.html 

– 16-03-18 Il Segno del Ritorno di Cristo
https://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/2018/7532-il-segno-del-ritorno-di-cristo.html
 
– 14-03-16 I Segni accompagnano il nostro cammino
https://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/2016/6622-i-segni-in-cielo-e-in-terra.html

– 11-02-16 Il Segno del Figlio dell’uomo
https://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/2016/6517-il-segno-del-figlio-delluomo.html 

– 3-10-12 I messaggi celesti e le immagini solari
https://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/2012/4424-i-messaggi-celesti-e-le-immagini-solari.html 

– 15-08-11 Croce in cielo filmata da Antonio Urzi
https://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/2011/3737-croce-in-cielo-filmata-da-antonio-urzi.html 

– 24-03-09 Santa Pasqua 2009
https://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/2009-2000/2009/402-santa-pasqua-2009.html

– 24-09-05 Sfere di Luce formano una croce in Florida
https://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/2009-2000/2005/200-sfere-di-luce-formano-una-croce.html 

– Croce di Luce in Russia:
https://www.youtube.com/watch?v=Z5iyUJ-WT18