DAL CIELO ALLA TERRA
il peccato per non averlo creduto e la fine dei tempi
PARLIAMONE UN PO’.
SE GLI UOMINI L’AVESSERO REALMENTE CREDUTO, L’UMANITÀ NON SI SAREBBE TROVATA SULL’ATTUALE SENTIERO CHE PORTA AD UN POSSIBILE, TRAGICO OLOCAUSTO. SE GLI UOMINI AVESSERO MESSO IN PRATICA I PREZIOSI INSEGNAMENTI, ELARGITI A PREZZO DI INDICIBILI SOFFERENZE E DELLA DONAZIONE DELLA PROPRIA VITA, SI SAREBBE CERTISSIMAMENTE INSTAURATO IL PARADISO IN TERRA. GLI UOMINI DI QUESTO PIANETA, OSTINATAMENTE, HANNO VOLUTO RIFIUTARE LA REDENZIONE E, ANCORA OGGI, DOPO DUEMILA ANNI TRASCORSI, L’OSTINATEZZA SI È CARICATA DI MAGGIORE INDIFFERENZA, DI GLACIALE APATICITÀ E DI INAUDITE NEFANDEZZE!
OGGI, GRAN PARTE DELL’UMANITÀ È CONTRO CRISTO E I DESIDERATI DELL’ONNIPOTENTE SIGNORE CREATORE. LA PERNICIOSA E MALEFICA OPEROSITÀ DEL GENERE UMANO HA SCAVATO UN SOLCO PROFONDO TRA DIO E L’UOMO; HA SUSCITATO UNA INCOLMABILE INCOMPATIBILITÀ TRA IL CREATORE ED IL CREATO.
IL MUTAMENTO DIVIENE SEMPRE PIÙ INEVITABILE PER QUESTA GENERAZIONE “PORTANTE IL SEGNO DI GIONA”. LA RESISTENZA OPPOSTA A “COLUI CHE È E CHE TUTTO PUÒ”, NON PUÒ NON INDURRE QUEGLI EFFETTI APOCALITTICI CHE GIÀ SI RIVELANO E CHE VOGLIONO ESSERE IL PRELUDIO DELLA FINE DEI TEMPI. C’È ANCORA SPERANZA? BASTEREBBE UN ATTO DI BUONA VOLONTÀ E LA TOTALE SOTTOMISSIONE ALLA DIVINA LEGGE PORTATA SULLA TERRA DA GESÙ CRISTO. L’ILLUMINAZIONE NON MANCA NÈ È ASSENTE L’AMORE CHE CHIAMA L’AMORE.
NE ABBIAMO PARLATO UN PO’.
L’AMICO DELL’UOMO
Eugenio Siragusa
Nicolosi / 25 Agosto 1986
Messaggi allegati:
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