MESSAGGIO DI CRISTO A GIORGIO BONGIOVANNI
IL VALORE DEL PERDONO
“ALLORA PIETRO GLI SI AVVICINÒ E GLI DISSE: “SIGNORE, QUANTE VOLTE DOVRÒ PERDONARE IL MIO FRATELLO SE PECCA CONTRO DI ME? FINO A SETTE VOLTE?”. E GESÙ GLI RISPOSE: “NON TI DICO FINO A SETTE, MA FINO A SETTANTA VOLTE SETTE”.
LE FRASI NON RIPORTAVANO LA SCRITTA: “CAP. 18, VERSETTO 21”. ERANO FRASI E NIENT’ALTRO. DOPO LA SANGUINAZIONE HO VOLUTO VERIFICARE. HO PRESO IL VANGELO, HO CERCATO E HO TROVATO. POI LA VISIONE È SVANITA. E NELLA VISIONE MI SONO RICORDATO: NON ERA NECESSARIO CHE IL CRISTO MI PARLASSE DIRETTAMENTE. MA TERMINATA LA LETTURA DI QUESTA PARTE DEL LIBRO, QUANDO IL LIBRO SI È ALLONTANATO, LA VISIONE HA INIZIATO A RITIRARSI E VEDEVO IL VOLTO DEL CRISTO, IN QUELLO STESSO MOMENTO DURANTE LA VISIONE HO RICORDATO LE PAROLE CHE IL CRISTO MI HA DETTO IN DIVERSI MESSAGGI, IN DIVERSI INCONTRI CHE HO AVUTO:
“TU DEVI ANNUNCIARE LA GIUSTIZIA, LA MIA GLORIA, LA MIA SECONDA VENUTA AL MONDO, LA GIUSTIZIA DIVINA, MA FINO A QUEL GIORNO TRASMETTI SEMPRE AI TUOI FRATELLI CHE IL FRATELLO DEVE PERDONARE IL FRATELLO, SOLAMENTE COSÌ POSSONO ESSERE MIEI DISCEPOLI”.
DOPO LA SANGUINAZIONE TROVO NEL “CAPITOLO 18, VERSETTO 21” CIÒ CHE AVEVO LETTO NEL LIBRO CHE GESÙ TENEVA IN MANO. È CHIARISSIMO ED È ANCHE IMPORTANTE LEGGERE CIÒ CHE SEGUE A CONTINUAZIONE:
29 -IL SUO COMPAGNO, GETTATOSI A TERRA, LO SUPPLICAVA DICENDO: “ABBI PAZIENZA CON ME E TI RIFONDERÒ IL DEBITO”.
QUANTI PECCATI ABBIAMO NOI CON DIO? ALLORA QUANDO QUALCUNO CI OFFENDE DOBBIAMO PERDONARLO, AFFINCHÈ DIO CI POSSA PERDONARE, PERCHÈ SE NOI NON PERDONIAMO, NEMMENO UNO DEI NOSTRI PECCATI SARÀ PERDONATO NEL GIUDIZIO FINALE. QUESTO È MOLTO IMPORTANTE. CHE TUTTE LE ARCHE NE PRENDANO COSCIENZA, CHE TUTTO IL MONDO PRENDA COSCIENZA. LA DOMANDA È: COME POSSIAMO PERDONARE I CRIMINALI CHE ASSASSINANO LA VITA E I BAMBINI, COLORO CHE VENDONO ARMI, CHE FANNO LA GUERRA? DI FATTO IL CRISTO MI HA DETTO:
“TU DEVI DENUNCIARE LE INGIUSTIZIE E ANNUNCIARE LA GIUSTIZIA DIVINA”.
ALLORA DOBBIAMO PERDONARLI NEL CUORE SE SI PENTONO, MA ANCHE DENUNCIARE E DIRE LA VERITÀ ,COSI’ COME LUI FECE DUEMILA ANNI FA DI FRONTE AL SINEDRIO E DI FRONTE AI MERCANTI DEL TEMPIO QUANDO DISSE: “NON GIUDICARE”. IL MESSAGGIO DI OGGI SI RIFERISCE A TUTTI I FRATELLI SPIRITUALI, A TUTTI COLORO CHE SEGUONO UN CAMMINO. QUANDO PIETRO CHIEDE AL MAESTRO: “SIGNORE, QUANTE VOLTE DEVO PERDONARE IL MIO FRATELLO?”.
IL FRATELLO, NELL’INTERPRETAZIONE DEL VANGELO, È IL TUO STESSO FRATELLO, CHE CAMMINA CON TE, CHE TI OFFENDE O CHE TU OFFENDI. PERDONIAMOCI LE RECIPROCHE OFFESE PERCHÈ SIAMO FRATELLI E ANCHE NOI PECCHIAMO. IL PERDONO AI CRIMINALI E AGLI ASSASSINI DELLA VITA, A COLORO CHE UCCIDONO LA VITA, LO LASCIAMO NELLE MANI DI DIO. IL NOSTRO COMPITO È DENUNCIARE, DIRE LA VERITÀ AL MONDO E MINACCIARLI CON LA GIUSTIZIA DIVINA SE NON SI PENTONO, QUESTA È LA DIFFERENZA. PER QUESTO IL CRISTO MI CHIEDE DI PERDONARE I FRATELLI, MI CHIEDE CHE I FRATELLI SI PERDONINO TRA LORO E MI CHIEDE ANCHE DI ANNUNCIARE LA GIUSTIZIA DIVINA, LA SUA GLORIA E DI DENUNCIARE L’ANTICRISTO.
VISIONE E MESSAGGIO DI CRISTO
A GIORGIO BONGIOVANNI
Montevideo (Uruguay)
9 Maggio 2006