L’AMORE CREATIVO E LA CONOSCENZA SUPREMA

L’AMORE CREATIVO E LA CONOSCENZA SUPREMA

DAL CIELO ALLA TERRA

HO SCRITTO IL 14 FEBBRAIO 2018:

LA VERITÀ DA SOTTO IL MOGGIO ALLA LUCE!
LE DOMANDE POSTE AL SOTTOSCRITTO DAI GIOVANI INIZIATI DEVONO AVERE RISPOSTE COMPLETE E, SOPRATTUTTO, DI VERITÀ E CONOSCENZA.
LEGGETE, MEDITATE E DEDUCETE!
IN FEDE
G. B.

Il segreto della Creazione secondo la Scienza dello Spirito

“In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini.
La luce splende ancora nelle tenebre,
poiché le tenebre non riuscirono ad offuscarla” Giovanni

Fin dall’antichità numerosi filosofi si interrogarono sulla nascita del mondo e il principio primo della creazione. Oggi come ieri ancora sparuti gruppi di uomini si riuniscono in umili dimore lontano dallo sfarzo del mondo e cercano di studiare e comprendere i segreti della Creazione attraverso la grazia dell’ascolto dello Spirito di Verità che elargisce il Verbo. Un Verbo che disvela alle anime oranti di Sapienza, i segreti dell’universo.

Questo Spirito ci parla di una Verità cosmica, valida per ogni essere che si compone del soffio vitale che Dio gli ha donato. Ci parla della Verità degli antichi filosofi, una verità disadorna che appartiene e risuona nelle viscere della madre terra e rende vivi tutti coloro che si riconoscono parte della meravigliosa melodia creativa.

E noi, piccoli figli di Dio che spesso ci dimentichiamo di contemplare il Tutto, presi da una vita che fugge e sfugge veloce, impetuosa con i buoni e spesso ingiusta con chi di idealismo e rivoluzione vive perché sente una fiamma di amore ardere forte nel petto, noi possiamo ritornare per qualche istante a contemplare la nostra eternità e riflettere sulla nostra vera natura. Una natura divina, cosmica, eterna, felice, libera… una natura che è amore di Dio manifesto, lontana dalle pochezze del mondo, distante da una vita che dura ben poco rispetto al nostro esistere per sempre. Un arco di tempo breve rispetto al viaggio che insieme compiamo per divenire Dei e ritornare alla mente di colui che tutto permea e rende vivo.

Ecco quindi che la nostra piccola prospettiva si ribalta per ricordarci finalmente chi noi siamo e per dire ancora una volta a noi stessi: “Non ci scorderemo di questo amore! Conserveremo come tesori le parole udite oggi e ce ne ricorderemo nel momento del bisogno”, come bambini che cercano di carpire con le mani la luce del sole che fugge all’orizzonte di un tramonto.

Realizzare queste verità e farle divenire i valori fondanti che guidano il nostro esistere quotidiano è un’impresa ardua che possiamo concretizzare attraverso la pratica delle Leggi Cosmiche e l’ascolto continuo degli insegnamenti che ci sono stati dati, per accorciare cosi sempre di più quell’istante di tempo che ci separa ancora da Dio e dal Suo amore infinito.

Cronaca di un pomeriggio speciale con Giorgio Bongiovanni

G: La nostra certezza, la nostra consapevolezza, è che non siamo soli in questa vita, in questo mondo e in questo universo. La presenza di questi amici dello spazio ha caratterizzato tutta la mia vita ed io sono a loro disposizione. Ogni tanto, come ho scritto, mi prende la rabbia, lo sconforto, la sete di giustizia, perché come sapete tutti, io ed alcuni di noi siamo in trincea. Siamo in guerra a Palermo, città simbolo di una guerra che stiamo vivendo anche su altri fronti come Reggio Calabria dove in queste città c’è la testa del serpente, che ormai come sapete ha invaso tutto il nostro paese e tutto il mondo. E quindi resistiamo… Grazie a Dio resistiamo, anche se a volte la potenza di questo male è così forte che ti avvilisce. Poi appaiono, appaiono per modo di dire perché loro sono sempre qua, Setun Shenar e i Fratelli del Cielo che sono sempre vicini a noi. Certo sono invisibili, non vengono a pranzo o a cena con noi. Non è che ci portano ogni sera nei loro mondi e nelle loro astronavi. Ci lasciano un po’ qui a fare la battaglia perché siamo incarnati, abbiamo preso corpo qua e giustamente ce la dobbiamo vedere noi visto che siamo stati volontari in questa discesa su questo mondo. Quindi essendo stati volontari non è che ce la possiamo prendere con qualcuno che ci ha obbligati a venire qua. Ci siamo arruolati volontariamente nell’esercito incarnato sulla Terra e c’è chi invece è nell’esercito celeste, ci guarda dal cielo e ci assiste. Certo la vita ce la salvaguardano, perché è stato detto e scritto: “Non un solo capello del loro capo perirà”. Quindi solo Dio deve permettere ulteriori sacrifici di nostri fratelli che possono cadere combattendo, come Pablo Medina. È un sacrificio, un martirio che Dio ha permesso. Ce ne saranno altri? Non lo so ma noi siamo qui a disposizione.

Quindi quando mi fanno scrivere, mi fanno inserire i messaggi nel sito spirituale sulla Venuta di Cristo, su chi sono loro, da dove vengono, perché vengono, che cosa vogliono, la mia anima si risolleva. Poi ritorniamo ognuno nella sua dimensione ma sento la presenza costante della Confederazione dei nostri Fratelli del Cielo. Quindi dobbiamo andare avanti ed insistere sempre.

D: Volevo farti una domanda che forse ti ho già fatto in altre occasioni ma che mi tormenta anche se positivamente. Alcuni di noi sentono un grande desiderio di poter avere con i nostri fratelli dello spazio un rapporto o comunque almeno una frequentazione più ravvicinata anche se sporadica. Loro sanno che noi abbiamo te come segno, baluardo, perenne e costante incentivo a continuare nell’opera…tu porti il segno dei segni quindi loro sanno che noi abbiamo te, come loro hanno nei loro pianeti il dono oracolare che parla e testimonia la volontà degli Dei. Nella carne noi qui vediamo delle luci nel cielo che ci fanno dei flash per rispondere ai nostri saluti e questo è una consolazione infinita, ma abbiamo sempre questa smania, quasi una necessità, una sete di approfondire queste relazioni. Ci sono stati negli anni ’50 e ‘60 sia in Italia che in altre parti del mondo dei gruppi di contatto come il Caso Amicizia o altri contattisti minori che avevano un rapporto costante con questi esseri. Ad esempio Howard Menger gli tagliava i capelli e gli faceva da barbiere. Quindi ci sono state diciamo situazioni di condivisione più vicina… Io mi chiedo se avverrà qualcosa del genere tra noi e loro.

G: Queste persone hanno fallito nella loro missione, a parte Howard Menger che è un amico fraterno passato adesso a miglior vita ma è uno di loro. A parte Eugenio Siragusa, la maggior parte di loro ha fallito. Il caso amicizia come sappiamo è finito male, così come l’esperienza di Carlos Diaz e quindi il test di frequentazione con persone della terra che questi esseri hanno fatto è fallito tranne qualche eccezione. Quindi il tuo desiderio è bello e nobile ma è un’arma a doppio taglio perché è vero che voi avete me che li ho visti ed ho visto anche il Maestro Gesù, ma potete vedere che poi le mie condizioni non cambiano. Loro infatti non permettono che io viva fino in fondo e totalmente la loro dimensione. Loro me la fanno assaporare perché poi vogliono che io ritorni nella mia dimensione temporanea nella quale sono incarnato, con tutti i miei limiti, debolezze, peccati e sensi umani che devo sopportare e superare, situazioni quotidiane con le quali devo lottare tenacemente affinché io non perda l’umanità.

Loro sono attenti, osservano se io posso scivolare e cadere e non lo permettono. Loro osservano se io posso perdere la fede e non lo permettono. Osservano anche le mie necessità spirituali. Quando queste sono poste in pericolo o ostacolate eccessivamente, loro immediatamente intervengono ed agiscono per riequilibrare il mio status operativo perché se mi portano al di là del necessario nella loro dimensione, finisce che io fallisco. Già non sono di qua e sono un disadattato. Nel momento in cui mettono in atto la tua richiesta noi falliamo perché poi quando ci lasciano, dopo che abbiamo pranzato, cenato, ci siamo fatti una passeggiata nell’astronave, dobbiamo convivere con i nostri problemi quotidiani, con le nostre miserie, con le nostre difficoltà che sono assurde ed inconcepibili per loro. Le nostre stupide situazioni ordinarie come pagare le bollette, superare le difficoltà per sopravvivere, trovare i fondi per continuare a portare avanti questa missione, non sono contemplate nemmeno nella più profonda e remota memoria della loro storia. I nostri sintomi fisici di malattia, di depressione o di tristezze loro non li contemplano. Quindi se ci portassero nella loro dimensione, una volta tornati qui sfuggiremmo al nostro comune vivere quotidiano e quindi non svolgeremmo la nostra missione. Quindi noi dobbiamo essere umani. Io devo avere tutta la mia umanità, per fare la lotta alla mafia, per parlarvi adesso, per affrontare le tematiche della società quotidiana, superare ostacoli e tentazioni. Devo essere umano come era umano Gesù. Gesù piangeva, mangiava, si arrabbiava, scherzava ma era il Cristo! Il Cristo voleva essere umano altrimenti non poteva affrontare la società e indicare i gravi mali di quest’ultima perché doveva viverli anche Lui.

Quindi la tua richiesta in questo momento è respinta perché se tu vedessi i fratelli del cielo ti perderesti e noi non avremmo più te come nostro fratello dell’arca perché la nostra umanità ci rende quelli che non siamo e invece noi dobbiamo essere quelli che siamo… Con me loro è come se mi facessero leccare il gelato così che io possa rinfrescarmi la bocca, ma questo dura poco perché poi devo avere la gola secca, devo sudare, devo piangere, devo strisciare perché ho dolore nei piedi, per poter aiutare il fratello che soffre e che non ha voce, altrimenti sarei un’extraterrestre sulla Terra, e non saprei nemmeno da dove cominciare perché loro questa realtà non la contemplano.

Se Setun Shenar adesso si materializza lì da voi può darvi delle nozioni di scienza cosmica, ma dopo sarebbe un cretino, uno stupido che non saprebbe da dove cominciare ad andare in questo sporco mondo. Comincerebbe a starnutire, ad ammalarsi perché qui siamo pieni di radiazioni mortali. Quindi la loro e la nostra realtà sono all’antitesi. Loro dal punto di vista della vita vissuta quotidianamente sono lontani da noi miliardi e miliardi di anni luce. Ci dobbiamo accontentare ogni tanto di un flash o di una luce che vediamo nel cielo per risollevarci. Niente di più…La loro metodologia è ferrea e loro ci tengono che noi non ci perdiamo. Quindi è meglio che noi soffriamo, anche a volte in forma quasi insopportabile, ma è meglio così che perderci. Un delfino lo puoi avvicinare all’uomo in un modo quasi estremo. Lo puoi mettere persino in una vasca in casa, ma non lo puoi tirare fuori e farlo sedere a tavola con te perché quello poi muore. Anche se respira, quello non è il suo habitat e morirà. Il delfino siamo noi, te ed io e chi vuole stare con l’uomo che sono loro, ma ci dobbiamo accontentare per ora…Anche perché poi noi non diamo prova a loro che ci siamo spogliati di tutti i nostri abiti. Finché noi avremo un anche microbo, una percentuale dello 0,001 percento di possesso, non li potremmo frequentare. Per questo per ora ci danno il gelatino. Quando noi condividiamo tutto ciò che siamo, tutto ciò che abbiamo con i fratelli, allora loro ci frequenteranno di più, ma finché io dirò anche ‘mia moglie è mia’, ‘questa mela è mia’, ‘questo tavolino è mio’, loro non ci avvicineranno perché loro non contemplano questi concetti e non li condividono.

Fino a che noi non saremo come loro, fino a che avremo anche solo una piccola percentuale di gelosia, loro non ci frequenteranno. Finché avremo anche solo un briciolo di egoismo, loro non saranno mai nostri compagni quotidiani, perchè temono di venir inquinati da noi che potremmo trasmettergli il virus dei sentimenti abbandonato da loro miliardi di anni fa…Il rapporto che io ho con gli extraterrestri. che ringrazio sempre, mi onora lo stesso. È un rapporto che loro hanno con me a distanza: “Sei nostro fratello, sei nostro amico, sei il messaggero di Cristo ma stai distante, perché sei uomo” e quindi sei egoista, possessivo, ambizioso, arrogante. Dunque ci frequentiamo ma a distanza.

Quando io li ho visti e ho detto a Setun Shenar: “Quella è la tua astronave?”, lui già mi ha guardato storto, con gli occhi di giustizia e mi ha detto: “Fratello quella è la nostra astronave”. Anche io che ho le stigmate e vivo un’esperienza mistica sono lontano dal loro concetto…quante volte noi fratelli delle arche pensiamo ancora che il tavolino di casa è mio, che quel libro è mio, quindi come fanno a frequentarci se ancora diciamo mio e io?

D: Il concetto del possesso deve essere abbandonato come una forzatura o deve venirci spontaneo?

G: A loro non interessa se lo abbandoniamo con forzatura o lo facciamo spontaneamente. A loro interessano i fatti. Basta che lo facciamo e loro si avvicinano di più perché capiscono che siamo umani. Anzi, ammirano di più la persona che lo fa sforzandosi piuttosto che colui che lo fa spontaneamente perché lo ha già realizzato. Loro applaudono chi non ha capito nulla , lo fa lo stesso e si sforza di farlo e ci riesce. Colui che ha realizzato la luce Cristica ha già compreso questo concetto ma a chi come noi non ha ancora compreso tutto questo loro gli dicono: “Spogliati di tutto, anche delle mutande”. Ed anche se in quel momento non comprendiamo niente, titubiamo ma ci sforziamo di fare quello che loro ci chiedono e ci insegnano solo per amore e per devozione verso questi esseri, ecco che loro applaudono più noi che chi ha già realizzato i loro insegnamenti… Noi non viviamo su Maya, dove tutto c’è armonia, bellezza e amore.

Noi siamo qui in guerra, siamo in un campo di battaglia. Stiamo combattendo la guerra contro l’essere infernale più potente dell’universo, l’Anticristo. Quindi se noi obbediamo agli insegnamenti per vincere la guerra, questo è un atto nobile anche se non abbiamo compreso tutto. Con il tempo capiremo e sarà logico che poi le cose verranno con spontaneità. Sarebbe bello che applicassimo sempre questo ragionamento ma noi siamo duri di testa…Siamo esseri umani. Noi siamo esseri umani anche se il nostro spirito non è di questo mondo. Noi non veniamo da questo mondo ma il nostro corpo è umano. Noi siamo infetti. Siamo infetti di umanità fino al più profondo del nostro essere. Siamo infetti di sentimenti umani, di conquiste umane, quindi loro ci capiscono quando noi facciamo le cose anche se non abbiamo capito al cento per cento.

D: Quindi tornando al discorso precedente, dobbiamo ringraziare i nostri fratelli del cielo perché non si avvicinano più di quanto stanno facendo?

G: Noi dobbiamo lasciare alla spontaneità tutto questo. Loro sanno che se devono parlare con noi, noi siamo a disposizione. Tutto qua. Io che li ho visti tante volte, ti assicuro che quando ero più giovane di te, desideravo ogni minuto di vederli. Li andavo a cercare io! Andavo sull’Etna e li cercavo. La maggior parte delle volte non vedevo nulla. Ogni tanto vedevo qualche sfera ma era una mia iniziazione. Dopo quando sono cominciate le esperienze mistiche forti e profonde, le stigmate e i viaggi, ho detto loro: “Quando venite io sono a disposizione, ma io non vi vengo a cercare”. La loro infatti è una realtà troppo lontana dal mio mondo. Io ogni mattina mi devo alzare e devo affrontare la vita, devo vedere come risolvere i nostri problemi con i pezzi di carta che sono lo sterco di satana. Come faccio io poi a conciliare le astronavi con il mondo in cui vivo? Diventeremmo schizofrenici ed andremmo fuori di testa. Ecco perché ho detto a questi esseri: “Vedete voi. Voi sapete che avete un servo qui sulla Terra”.

D: Ieri riflettevamo sul fatto che le occasioni, soprattutto spirituali, vanno colte al volo perché capitano poche volte nella vita. Comunemente si dice che il treno passa solo una volta e quindi è importante cogliere al volo quello che il cielo ci propone. Allora ci stavamo chiedendo come funziona a livello spirituale quando noi ci troviamo ad affrontare delle situazioni e delle scelte che molto spesso non riusciamo nemmeno a comprendere o a capire la forza e la validità spirituale che hanno. Se nella nostra vita, come tu ci hai già detto, noi ripercorriamo delle situazioni che avevamo programmato e definito prima di nascere, cosa accade quando invece noi deviamo da queste scelte? C’è un piano b che comunque con sofferenza ci farà ritornare alle scelte che ci eravamo già programmati prima dell’incarnazione oppure si devia definitivamente dal percorso che avevamo scelto di seguire già da prima della nascita?

G: Accade che io e te siamo due spiriti e la nostra casa è Gubbio che è la nostra matrice. Un giorno, siccome vogliamo evolverci, vogliamo andare a Roma, che è il luogo e il posto che permetterà al nostro spirito di realizzarsi nella verità Cristica. Questo è il luogo che ci viene indicato dai nostri superiori ovvero gli esseri cosmici che ci dicono: “Andate a Roma perché quello è il luogo dove diventerete strumenti della Luce”. Allora noi prendiamo l’automobile e partiamo ma sappiamo che la Legge Cosmica ci dà facoltà di avere un libero arbitrio limitato ma notevole che può farci fare, strada facendo, delle scelte diverse. Allora noi decidiamo di prendere il percorso Gubbio-Roma passando per l’autostrada che rappresenta la via più breve, più rapida. Strada facendo ci fermiamo in un’area di servizio e troviamo due personaggi, il gatto e la volpe, se vogliamo parafrasare le favola di Pinocchio. Loro ci promettono la luna. Ci offrono benessere, acqua fresca per il viaggio, distrazioni, forti emozioni fisiche, godimenti materiali e tutti i confort. Non ci dicono che a Roma non dobbiamo andarci ma ci dicono di fare un’altra strada che passa prima per Bologna, poi per Pescara, poi per Reggio Calabria, risalendo verso Salerno, Napoli e Roma. Quindi ci fanno fare un percorso dieci volte più lungo di quello che noi ci eravamo programmati. Se noi accettiamo le loro condizioni di benessere materiale, dobbiamo rispettare il contratto che loro ci hanno proposto che ci porta a fare un percorso molto lungo, che comunque ci farà arrivare lo stesso a Roma. Ci farà arrivare li ma molto dopo rispetto ad altri fratelli che si sono evoluti molto prima di noi. Noi arriveremo molto tempo dopo di loro. Quindi passeremo attraverso il godimento materiale ma soffriremo di più perché questo godimento materiale che ci hanno offerto il gatto e la volpe è in realtà un’ illusione perché deviando dal percorso, noi troveremo invidie, gelosie, tradimenti, torture, morte, uccisioni e tutto il resto perché nella materia quando uno ha tante cose materiali è invidiato ed odiato. In molti cercheranno di farti del male per sottrarti il benessere che hai.

Penso che la spiegazione sia abbastanza soddisfacente come parabola. Dipende quindi da noi. Noi ci programmiamo prima di nascere di andare a Roma attraverso la strada più rapida ma poi, quando siamo incarnati, dobbiamo decidere se essere forti, rimanere integri e fare il percorso che ci siamo programmati prima di nascere alla lettera oppure cadere in tentazione ed allungare la strada ma a Roma comunque ci arriveremo perché è legge di evoluzione.

Sono venuto in questo mondo per testimoniare la verità. È quello che spero di fare e sono in questo momento il testimone oculare e vivente del concetto che ho spiegato prima. Vedete, non sono io che vi sto parlando ma sono uno di questi esseri della Confederazione, ma appena noi chiudiamo la conversazione, non è che questo Essere va alla posta e mi paga le bollette oppure risolve i miei problemi. Lui mi lascia al mio destino, mi abbandona completamente ed è giusto che sia così perché altrimenti se io vivessi fuori dalla realtà e facessi il Guru, non sarei uomo, non sarei umano, non vivrei l’umanità della sofferenza del fratello che non ha niente, che non ha la voce per gridare, che non può protestare, che non può arrabbiarsi….invece io devo vivere questa umanità per affrontare e accusare il male, vivendolo. Io devo incarnare la sofferenza di colui che non ha niente, del mio fratello vicino che mi dice: “Io non ho giustizia, sono un detenuto che non sono assistito”. Io devo essere detenuto in carcere per capire la sofferenza del mio fratello, ma nello stesso tempo io non sono di questo mondo. Ascoltatemi!

D: Ti volevo chiedere se a livello astratto quando lo Spirito Onnicreante crea penso che questo sia un movimento continuativo. I nostri spiriti sono stati concepiti tutti nello stesso istante oppure è un movimento continuo per cui, per esempio, ci sono spiriti più adulti e spiriti più giovani e quindi devono vivere secondo livelli evolutivi differenti oppure tutti siamo stati concepiti a livello spirituale nello stesso istante e poi dopo abbiamo deciso di muoverci con velocità evolutive differenti?

G: Noi esistiamo da sempre all’interno del seno dello Spirito Onnicreante. Prendi ad esempio l’Oceano Pacifico. Quando ne prendiamo delle piccole gocce, queste già facevano parte dell’oceano da sempre ma diciamo che prendono iniziano a prendere coscienza della loro individualità. Quindi non è vero che noi veniamo dal nulla o che prima non eravamo niente, come ci ha spiegato la Chiesa. Noi stiamo sempre stati. Noi esistiamo da sempre perché siamo parte dello Spirito Onnicreante ed essendo parte dello Spirito Onnicreante, noi esistiamo da sempre. La differenza è che quando veniamo staccati dall’oceano, prendiamo coscienza della nostra individualità. Prima noi eravamo una unità nella molteplicità, adesso siamo una unità nella molteplicità, coscienti di esserlo. Prima non lo sapevamo e lo vivevamo d’istinto come gli animali. L’animale ti parla, ti sorride, ti lecca, batte la coda però non dice “IO SONO”. Quando però l’animale diventa uomo, dice “IO SONO”. Adesso noi diciamo “IO SONO” ma prima esistevamo lo stesso. Quando nasce un bambino lo spirito si stacca dallo spirito più grande e dice “IO SONO” e da lì parte l’evoluzione. Quindi ADONIESIS è molto più vecchio di noi ma noi arriveremo a Lui. Ora siamo figli di Adoniesis, figli del Sole ma noi un giorno diventeremo fratelli di Adoniesis. Il Cristo ha detto tutto, solo che non abbiamo capito niente.

Quando lui disse siete tutti fratelli e sorelle, non si riferiva solo agli uomini, si riferiva agli Esseri dell’Universo, anche agli Dei! Siete tutti fratelli e sorelle. Temporaneamente siamo figli e padri ma poi un giorno saremo tutti fratelli e sorelle. Io sarò fratello di Adoniesis, sarò un Dio e creerò nel nome e per conto dello Spirito Santo, avrò il mio Regno e i miei sudditi e tu pure. Saremo i padroni dell’Universo per conto Suo, perché uno solo è il Creatore.

D: Quindi è corretto dire che la realtà materiale con i due poli positivo e negativo e perciò l’evoluzione per la via binaria bene-male è una sorta di realtà creata affinché lo Spirito torni cosciente della propria reale identità? Si può dire che tutto è funzionale a questo?

G: Assolutamente sì! In realtà la chiave sta solo in una parola la “Conoscenza”, la “Gnosi”. Lo spirito è sempre divino, non c’è differenza tra lo spirito della prima dimensione ed Adoniesis. Sono la stessa sostanza anche se cambia la situazione. La chiave è una sola ovvero la “Conoscenza”. Anche se noi siamo ancora degli esseri involuti con la clava sulle spalle siamo comunque fratelli di Adoniesis però chiamiamo Lui Dio, perché ha una conoscenza che noi non abbiamo. Quindi la chiave è la Gnosi. Quando lo spirito conosce tutto lo scibile cosmico allora diventa un Dio. Quindi l’esperienza bene-male, la materia, la terza, la quarta fino alla settima dimensione, rappresentano tutti i valori necessari ed indispensabili alla Conoscenza dello Spirito. Quando completeremo questi stati ed avremo realizzato tutti i valori insiti in ogni dimensione avremo la laurea e diventeremo “Scienziati Cosmici”. Creeremo universi, galassie e ci divertiremo un bel po’!

Alla fine il destino degli Dei è divertirsi, giocare, scherzare, distruggere e creare universi. Come quando i bambini si mettono dentro il box con i giochi e li tirano, ridono, scherzano e sono come gli DEI perché hanno gioia infinita, felicità e purezza assoluta. Ogni tanto questi Dei vedono qualche scarabeo che siamo noi uomini che ci avviciniamo ed hanno pietà. Cominciano a giocare con l’uomo, lo fanno girare a destra, a sinistra, lo fanno tornare indietro, lo fanno sbattere sul legnetto del box, gli mettono il ditino per salire sulla mano, poi gli lo fanno ritornare indietro. Poi magari questo scarabeo inizia a fare cavolate e loro si arrabbiano, lo schiacciano, ne creano un altro e continuano a giocare. Questi sono gli Dei che io conosco personalmente.

D: Quindi la conoscenza produce evoluzione anche fisicamente, cioè il fatto che aumenta la conoscenza fa si che anche il tuo corpo si sublima, la tua realtà materiale cambia, si trasforma, si illumina, la frequenza aumenta e quindi nelle incarnazioni successive hai una condizione di vita più raffinata?

G: La materia è energia ed è un mezzo. Quando apri il frigorifero, cerchi l’acqua e trovi una bottiglia, non facciamo molto caso a come è fatta la bottiglia o il tappo. La prendiamo e la apriamo. Beviamo e soddisfiamo la nostra sete, senza pensare a come è fatta la bottiglia. Gli Dei considerano così la materia. Chi ha coscienza della Verità trascura la bottiglia. La cura per non farla rompere. Produce un tappo che deve essere buono ma non guarda se la bottiglia è bella o brutta. Noi invece siamo ancora legati all’esteriorità. È l’acqua che c’è dentro la bottiglia che ci deve interessare, non la bottiglia che è l’esteriore. Quindi noi curiamo l’esteriore perché siamo ancora poco coscienti della Verità. Chi è evoluto cura l’interiore. Per questo tutti i grandi Maestri e i Guru della storia si sono incarnati da poveri e straccioni. Francesco d’Assisi era uno straccione, nudo, sporco, ammalato, Gesù era scalzo ed è nato in una umile grotta. Questo perché hanno dato il messaggio che l’esteriorità non vale niente ma conta l’interiorità.

Quindi la sublimazione della materia è un atto dovuto e non cercato dall’Essere superiore che lo vive perché la materia si sublima quando c’è uno spirito evoluto, ma allo spirito evoluto questo non interessa perché a lui interessa la Conoscenza. Per lui è importante la conoscenza, la spiritualità. La materia è necessaria ma non indispensabile e se ne può fare a meno.

D: Ci hai spiegato che siamo stati generati dallo Spirito Onnicreante di cui siamo parte e quindi il nostro spirito si incarna per fare esperienza, per evolvere per poi ritornare di nuovo allo Spirito che ci ha creato. Tutto questo processo perché viene messo in moto? Perché nasciamo?

G: Ti rispondo in modo provocatorio. A me non importa nulla del perché sia successo. Me la vivo e mi piace vivermela e voglio conoscere sempre di più. Diciamo che non me ne importa nulla del perché l’abbia fatto ma lo ringrazio e vedo tutte le meraviglie che mi circondano: l’universo, le stelle, le galassie, le astronavi, gli extraterrestri…la vita che pullula, la gioia di esistere, l’amore. Vedi com’è ironica la vita, la vera risposta è quella che ti ho dato…La vera logica dello Spirito Santo, la vera logica del suo amore è la non logica, cioè la spontaneità, l’istinto. Quello non è mai logico, quello è espressione di amore puro. Tutte le cose logiche invece come le leggi dell’Universo, le regole, gli orologi, la matematica universale sono necessarie altrimenti regnerebbe il caos. Le Leggi sono pura razionalità e pura matematica, indispensabile ma non rappresentano la ragione per la quale è nato l’Universo. La ragione per cui noi esistiamo è l’istinto, la sensazione, la diversità, il fare qualcosa che non è nella logica e, quando questo viene fatto nel bene, si chiama amore…Si tratta dell’istinto dell’amore, della continua preservazione della vita. Questo è il motivo della nascita dell’Universo… Dio ha creato tutto questo per istinto, che è l’istinto ovviamente d’AMORE.

È come quando tu vuoi fare l’amore con chi ami. Non ti programmi come lo farai ma ti verrà d’istinto farlo e quindi si creerà l’amore. L’amore ha tutti quei movimenti e quelle affettuosità del momento, finché addirittura avverrà l’amplesso e nascerà la vita. Non ti sei messo con uno spartito o un grafico a programmare delle posizioni. È così che è nato l’Universo, come quando una coppia ad un certo punto si guarda intensamente negli occhi e fa l’amore e nasce la vita. Così è nato l’Universo.

D: L’argomento che hai toccato mi riguarda da vicino perché come sai io e la mia compagna stiamo per diventare a breve genitori. Noi vediamo in giro che ci sono tanti bambini che nascono con dei valori incredibili ma hanno dei genitori che sono all’opposto. Ci sono famiglie disgraziate che mettono alla luce degli angeli e poi vediamo anche persone per bene che mettono al mondo dei figli che gli causano un sacco di problemi. Quindi volevo sapere quanto conta l’educazione che diamo noi ai nostri figli e quanto invece è lo spirito del bambino che con il crescere fa emergere la sua vera essenza anche se ha una famiglia disgraziata.

G: Quando nascono questi angeli loro si programmano la vita e vengono per sofferenza Cristica, quindi tutti i bambini che soffrono e sono degli angeli di Cristo che purificano i nostri peccati. So che è difficile capire questo concetto ma è la verità. Quindi non mi meraviglio che dei bambini divini nascano in famiglie perverse o da genitori non all’altezza. Loro scelgono la sofferenza per purificare i peccati di coloro che si devono salvare. Per quanto riguarda l’educazione , questa è basilare e dipende da noi genitori, specie quando i genitori sono coscienti che ci sono dei bambini che hanno dei valori Cristici. Il nostro compito è quello di proteggerli, guidarli, crescerli ed iniziarli nella loro missione. A me è successo con i miei figli, l’ultima dei quali è Sonia che abbiamo cresciuta sapendo che ha dei valori Cristici. Se noi le avessimo fatto fare tutto quello che voleva fare avremmo assecondato il suo istinto di ribellione ed avrebbe deviato dalla sua missione. Quindi l’educazione che noi diamo è basilare. Quindi stai tranquillo perché nascerà una bambina bellissima che dovrete però far guidare anche alla Comunità e quindi anche dai fratelli dell’arca. Deve essere protetta ed aiutata nella crescita.

D: Puoi darci una definizione di peccato dal un punto di vista extraterrestre?

G: Il peccato è andare contro la Legge Universale. Quello è il peccato! Il peccato non è scivolare nella debolezza umana. Il peccato è quando tu vai contro la Legge Universale. È un peccato uccidere, rubare, commettere atti impuri, dire falsa testimonianza, ad esempio. Ci sono stati dati dei parametri per capire qual’ è il peccato e comunque anche se uno pecca può pentirsi perché è venuto il Figlio di Dio che ci ha dato un nuovo Comandamento, quello del Perdono, ma se reiteri quel peccato accumuli karma.

D: Quando dici che l’amore creativo è istintivo, le leggi matematiche che ne conseguono sono intrinseche a quell’atto d’amore?

G: Le leggi matematiche che ne conseguono devono preservare e proteggere e quindi non annientare quell’atto divino purissimo ed istintivo della creazione. Le Leggi servono per proteggere la creazione dall’insidia delle forze negative che sono intrinseche alla creazione stessa per ragioni di evoluzione prettamente materiale.

L’istinto creativo è disadorno perché la concezione di un rapporto fisico, sul piano materiale che crea la vita e sul piano spirituale è sempre all’antitesi delle leggi matematiche.

È molto semplice. “Lazzaro vieni fuori!”. Quale legge matematica resusciterebbe un uomo morto da tre giorni e mangiato dai vermi?

D: Quindi l’amore supera le leggi matematiche?

G: Cristo ci ha fatto vedere tutto sul piano materia. Quando una donna che perdeva sangue da venti anni e tocca la Sua veste e guarisce, di quale legge matematica si può parlare? Quella donna ha toccato la Sua veste ed è guarita all’istante! Quindi tutto ciò che è istinto d’amore, che dà la vita, è apparentemente contrario alle leggi matematiche cioè è complementare. Le leggi matematiche servono a proteggere la Creazione ma non a dare la vita. Non sono loro a dare la vita. Non è la razionalità che da la vita ma il sentimento, la passione, l’amore e l’istinto!

Quando la figlia di Giairo era morta, agli apostoli che glielo dicevano lui rispose che lei dormiva. A volte gli Apostoli pensavano che il Signore fosse pazzo… Per la legge matematica era morta ma per la legge dell’istinto d’amore più grande di tutti gli amori non era morta ma stava dormendo. Infatti il Signore la prese in braccio e le disse: “Talita Kum! Alzati fanciulla!”. Come si fa a spiegare una cosa del genere a livello razionale, matematico o di equazione? Non lo puoi spiegare, non c’è spiegazione. Lo stesso computer cosmico che si chiama Kadar- Laku non ha la capacità di fare tutto. Ci sono cose che lui non fa, ma le fa la mente di un genio solare direttamente. Quello è l’istinto e il sentimento…Ho vissuto con il Maestro e Lui mi ha insegnato tutto questo in ore ed ore di iniziazione che abbiamo avuto con gli Esseni. La missione di Cristo è stata amore puro e quindi doveva dimostrare che l’amore vinceva sulla matematica e sulla logica, anche se la logica è indispensabile. Questo discorso non va frainteso. Se voi mi chiedete della Creazione e io sono intransigente ma se voi mi chiedete delle leggi che regolano la Creazione stessa, io applico una matematica ferrea. Ricordiamoci ciò che ci ha detto Adoniesis: logica, discernimento e fede!

Or ecco quello ch’ha varcato l’aria, penetrato il cielo, discorse le stelle, trapassati gli margini del mondo, fatte svanir le fantastiche muraglia de le prime, ottave, none, decime, et altre …ha donati gli occhi a le talpe, illuminati i ciechi che non possean fissar gli occhi et mirar l’imagin sua in tanti specchi che da ogni lato gli s’opponevano” Giordano Bruno

Nella dimensione materiale apprendiamo la Logica Creativa attraverso l’esperienza materiale che ha come scopo quello di riportarci alla dimensione superiore. L’istinto dell’amore è ciò che guida il movimento creativo che nel suo manifestarsi obbedisce alle Leggi dello Spirito che il Maestro Gesù Cristo, l’Essere più grande dell’universo, ha superato mostrandoci la via della coscienza, della realizzazione, dell’insegnamento e dell’ama il prossimo tuo come te stesso. L’atto creativo istintivo è il puro amore che il Santo Spirito riversa nel mondo ed in ogni essere cosmico. Esula dalla matematica divina, per poi rientrarvi non appena ciò che è stato per istinto d’amore generato, si manifesta al mondo e subisce per legge di evoluzione, la materia. Una materia che dobbiamo imparare a dominare e gestire per accorciare la via che ci separa dalla realizzazione cosmica e divenire fratelli degli Dei e figli coscienti del Santo Spirito.

Ciò che guida Dio è l’eroico furore, l’istinto passionario di chi ama e riconosce l’ amore come valore supremo. Il fuoco che brucia nel petto dell’ iniziato ma anche il sorriso che sorge dalle guance dolci di un bambino. Il vagito d amore del neonato e la luce del sole che illumina le tenebre dell’anima lontana dalle sue dimore.

Ebbri di Dio e assetati d’ infinito, cerchiamo di conoscere e realizzare la Sua natura e i segreti che ci sono stati donati sulla Creazione e sulla Vita, non come mere speculazioni di una filosofia sublime agli occhi dell’anima ma come realizzazioni coscienti, pratiche e sperimentative per risollevarci dalle nostre umane sofferenze, per mettere in pratica il messaggio di Cristo, per realizzare pienamente la felicità, la libertà e l’amore creativo che ci appartiene come parte del suo grembo incarnato.

“Ero neve, tu mi hai fatto sciogliere.

Il suolo mi ha assorbito.

Nebbia dello spirito, ritorno verso il sole” Rumi

Con amore
Francesca
13.2.18

Ringrazio Donatella e Cecilia che hanno riportato le parole di Giorgio

Messaggi allegati sull’amore creativo e il Cosmo

– 21-10-16 Noi siamo amore e giustizia
http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/2016/6943-noi-siamo-amore-e-giustizia.html

– 19-04-16 Il nostro infinito amore: il Cosmo
http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/2016/6680–il-nostro-infinito-amore-il-cosmo.html

– 29-01-16 La vita nel Cosmo e la visita extraterrestre
http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/2016/6493–la-vita-nel-cosmo-e-la-visita-extraterrestre.html

– 6-12-11 Noi abitanti delle stelle Esseri idrogenali solari
http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/2011/4020-noi-abitanti-delle-stelle-esseri-idrogenali-solari.html

– 24-12-11 Morire d’Amore – Lo Spirito Santo
http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/2011/4048-morire-damore.html

– 26-12-06- Il Cosmo è composto da 150 bilioni di universi
http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/2009-2000/2006/244-il-cosmo-e-composto-da-150-bilioni-di-universi.html

– 26-12-06 Hanno detto ed oggi ripetono!
http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/2009-2000/2006/245-hanno-detto-ed-oggi-ripetono.html

– 4-03-97 Il Cosmo è un essere vivente – Vita nell’universo
http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/1999-1990/1997/3902-il-cosmo-e-un-essere-vivente-vita-nelluniverso.html

– Febbraio 1975. Risiede nell’atomo di idrogeno il codice primario e causale della Luce creante
http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/di-eugenio-siragusa/6155-atomo-creante.html

– 14-09-63 L’Amore creativo
http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-celesti/di-eugenio-siragusa/7512-l-amore-creativo.html