Abbiamo ricevuto la seguente mail dal Cile:
“Ciao a tutti i miei fratelli, specialmente a Giorgio Bongiovanni, vi invio una notizia speciale, un messaggio da fare conoscere da parte di un essere che ha lasciato questo mondo. Un messaggio per tutti, aspetto la vostra risposta. Alex di Cile”.
Ho risposto così:
UN ANGELO CHE HA VISITATO GLI UOMINI DELLA TERRA PER INSEGNARE LORO CHE LA VITA È ETERNA E CHE TUTTI APPARTENIAMO ALL’ETERNITÀ.
ECCO COSA ERA QUESTA BAMBINA CHE HA ANNUNCIATO IL GIORNO E L’ORA DELLA SUA MORTE. UN ANGELO, PERCHÉ VIVE NELLA LUCE DI CRISTO.
GIORGIO BONGIOVANNI
STIGMATIZZATO
Montevideo (Uruguay)
3 Luglio 2009
Storia iniziale
Giovedì 28 maggio ci ha chiamato Martita, una colombiana che ha una figlia di 16 anni la quale è stata protagonista di eventi strani e paranormali tutta la sua vita. Da quando aveva due anni è stata speciale; una bambina introvertita, che diceva di vedere persone morte, animali che non c’erano e che ascoltava suoni della natura con una sensibilità unica, per esempio, lei era capace di ascoltare quando un albero stava crescendo e spuntando le sue foglie. Inoltre aveva il dono della guarigione attraverso le mani.
Martita e suo marito, un noto psichiatra, la portarono da diversi psicologi per molti anni, perché il padre della bambina non si rassegnava ad accettare che sua figlia fosse diversa.
Tutti questi eventi paranormali portarono la famiglia a trasferirsi in Colombia per iniziare una nuova vita, ma le cose peggiorarono ancora, perché presto si sparse la voce della presenza di una bambina “con poteri” speciali. La pressione da parte delle persone li spinsero a fare ritorno in Cile.
Tra le altre cose, la giovane che ormai aveva 16 anni, predisse la data della morte di suo fratello e di suo padre che venne a mancare in un tragico incidente.
Quello che spaventa Martita è che sua figlia ha sempre azzeccato le cose che ha annunciato e la giovane ha appena detto che se ne deve andare, che la lasci partire… che in due settimane se ne andrà da questo mondo.
Mercoledì 10 giugno ci ha chiamato Amalia, la sorella di Martita, per comunicarci che la ragazza era deceduta nel giorno e nell’ora indicate. Lunedí 8 giugno alle 16:23 ore.
Aveva lasciato una lettera spiegando che era il suo momento, che Martita (sua madre) doveva stare tranquilla perché lei “aveva cose da fare”.
Non soffriva di nessuna malattia diagnosticata clinicamente, era completamente sana.
A continuazione la lettera e l’audio (in lingua spagnola) all’interno del programma di Pablo Aguilera, che ha dichiarato che si tratta di una delle storie più forti che abbia sentito in radio.
TESTO DELLA LETTERA DELLA BAMBINA CHE HA ANNUNCIATO LA SUA MORTE
Oggi, lunedí 8, 16:23, alla fine sarò libera da questo guscio che tanto mi ha insegnato del mondo.
Anche se c’è per un tempo ho risentito del tuo egoismo di donna, per non lasciarmi libera nella mia esistenza, non te ne faccio una colpa, purtroppo è la malattia degli esseri umani attuali, l’egoismo.
Donna, sento il tuo dolore, ho cercato di spiegarti che io non ti appartengo, come niente in questo mondo ti appartiene. Ho cercato di placare la tua immensa sofferenza, ma non ci sono riuscita. Tuttavia la mia gratitudine verso il tuo corpo e la tua essenza è inesauribile. Hai fatto tutto ciò che si aspetta da una madre per proteggere la sua creatura. Il mio corpo si è nutrito dal tuo e dal tuo corpo sono nata per vedere, riconoscere e respirare la mia altra madre: la natura. Avete un bellissimo mondo, dico avete perché ormai non mi appartiene più, adesso di certo sono di ritorno alla mia amata casa, dopo un lungo viaggio alla tua. Ringrazio il tuo sforzo per insegnarmi il tuo mondo, la sua forma di vivere e le sue abitudini.
Rimani in pace, donna, perché hai fatto tutto bene, sono stata felice. Non posso negarti che ho conosciuto il dolore che sente lo spirito quando non comprende tanta ignoranza, tanto dolore inutile, tanto egoismo, ma allo stesso tempo mi sono allietata nell’ingenuità di un bambino, nella purezza dello spirito delle tribù indigene, nella loro ignoranza su cosa significa l’egoismo, nei loro successi, nei loro riti interagendo con la madre natura e nel loro rispetto infinito e così semplice vero il grande spirito. Ricorda sempre questi simboli, una pagnotta di pane, una bilancia, una spada, un calice e una rosa. Il pane significa il dovere di aiutare gli affamati, la bilancia rappresenta la determinazione di lottare per la giustizia, la spada incarna il valore dello spirito, il calice che deve contenere sempre l’elisir della compassione per ogni essere vivente attorno a te e la rosa ti deve ricordare sempre la bellezza che possiede ogni giorno. Che la vita non è soltanto sacrificio e lavoro, ma è anche bella e per questo va difesa. Vivi donna, sorridi e non ti lamentare delle tue ferite, non soffrire più, la morte è una festa, è un meraviglioso ritorno a casa.
Arrivederci donna, ti abbraccia e ti ringrazia per il tuo lavoro, Axx..
18 giugno 2009