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Si è spento Giancarlo Guardabassi, la voce di Radio Aut Marche:
DAL CIELO ALLA TERRA
DA ADONIESIS OMAGGIO ALL’AMICO E FRATELLO GIANCARLO.
GIANCARLO GUARDABASSI È PASSATO NELLA DIMENSIONE DELLA LUCE DELLO SPIRITO LASCIANDO IL VOSTRO MONDO TERRENO.
EGLI GUADAGNERÀ LA DIMENSIONE SOLARE E ENTRERÀ DI DIRITTO A FAR PARTE DELLA GRANDE FRATELLANZA COSMICA.
È STATO DETTO E SCRITTO: LA VERITÀ SARÀ DIVULGATA DAI TETTI DELLE CASE (Matteo 10,27).
GIANCARLO GUARDABASSI HA DATO VOCE ALLA VERITÀ.
IL MESSAGGERO MIO, LO SCRIVENTE, È STATO SUO OSPITE DECINE E DECINE DI VOLTE, NONCHÉ IL SUO PADRE SPIRITUALE, EUGENIO SIRAGUSA, MIO ANTICO MESSAGGERO.
PERCIOCHÉ, OLTRE AL FATTO CHE GIANCARLO ERA UN GIORNALISTA, CULTURALMENTE PREPARATO, ERA ANCHE VOCE DELLA VERITÀ POLITICA E ATTIVISTA CONTRO LA GUERRA, CONTRO IL FASCISMO E CONTRO TUTTE LE MAFIE.
PACE A TE, GIANCARLO GUARDABASSI, E BENVENUTO NELLA DIMENSIONE DELLA MIA LUCE, DELLA LUCE DELLA FRATELLANZA COSMICA E DELLA GRANDE CONFEDERAZIONE INTERSTELLARE.
PACE.
VOSTRO ADONIESIS.
Adoniesis
Pianeta Terra / 17 Luglio 2024 / G.B.
Caro Giancarlo
ti scrivo anch’io, insieme alle centinaia di migliaia di persone che hanno saputo della tua dipartita, lanciata dall‘Ansa e da tante testate. Sei un uomo pubblico e famoso, ma in verità sei molto di più. Ti sei laureato in giurisprudenza, ma è stata la musica la tua amante più vera, quella che hai sposato con passione fino alla tua radice più profonda.
Ricordi:
“DISCHI CALDI” era la trasmissione radiofonica della RAI della metà degli anni ‘70 che conducevi. Da ragazzina quale ero (classe 1961) non mi perdevo una sola puntata della rassegna settimanale dei singoli a 45 giri più venduti in Italia secondo i dati della Doxsal! Per me eri già un gigante, ma lo sei diventato ancor di più quando ho preso atto del tuo essere “diversamente abile” a causa della poliomielite. Da solo con la tua grande anima e professionalità hai abbattuto un mare di barriere mentali, di stereotipi fascisti e ipocriti del nostro disgraziato Paese. Questo l’ho capito meglio con il tempo, da terapista della riabilitazione quale sono diventata.
Da presentatore di Sanremo 1976 sei stato il fondatore di Radio Aut Marche, di cui sei stato direttore, conduttore, deejay, opinionista, programmista fino al tuo ultimo respiro di ieri 17 Luglio 2024.
La musica salva il mondo e tu lo avevi compreso perfettamente, mietendo un successo dopo l’altro.
Ancora ricordi: in quel 1990 ero giovane e tu eri il number one della comunicazione a livello locale e interregionale; Radio AUT ripeteva il suo segnale dalle Marche all’Emilia Romagna, all’Abruzzo, all’Umbria fino a Roma …la tua Roma.
Rimasi colpita e rapita dalla tua spiccata intelligenza e dall’oceano di informazioni che trasmettevi, ancor più mi colpì la tua capacità di comunicare con persone di ciascun ceto sociale coinvolgendo intere generazioni nei famosi “notturni di Radio Aut”.
Terra di dolci colline e di antichi borghi medievali è il nostro entroterra fermano, popolato da gente di cultura spicciola basata sul passaparola, sul materialismo …ed in quel contesto sei stato ancora una volta pioniere, quasi cavallo di Troia per veicolare tutte quelle tematiche che tramite il contattato Eugenio Siragusa avevano incendiato le nostre anime dopo che Giorgio Bongiovanni, quel giovane siciliano noto per il suo redditizio lavoro di montaggio di accessori per calzature era salito alla ribalta locale per aver visto la Madonna e per aver ricevuto le “stigmate” a Fatima.
Grazie a te Giancarlo si avviò quella collaborazione sui generis per quell’epoca: per la prima volta in assoluto a Radio Aut si parla della realtà extraterrestre, della reincarnazione, del Messaggio di Fatima e delle profezie, e ci si collega in diretta con Eugenio Siragusa ogni sabato pomeriggio.
Ci innamorava la sintonia tra te e Giorgio, la vostra stessa passione per la musica, per il giornalismo di inchiesta, per la sete di giustizia sociale, quella sete che ti faceva occupare della gente di giorno e di notte. Forse intuisco solo ora il perché …sei stato e sei più di un amico. Era impensabile per quel pugno di ragazzi poter divulgare quelle preziose verità!
Hai dato spazio radiofonico a Giorgio Bongiovanni come uomo, come intellettuale, come giornalista, ma soprattutto come stigmatizzato a prova della tua speciale apertura mentale e culturale. Per tutti questi anni senza alcun scopo di lucro, hai dato voce a giornalisti e attivisti nostri intimi collaboratori come Georges Almendras ed Erika Pais, ti sei sempre occupato degli ultimi, degli anziani sofferenti che di notte non riposano e che d’ora in poi si sentiranno soli senza di te.
Come dimenticare la nostra ultima conversazione telefonica. Mi hai chiesto di aggiornarti a tutto tondo su Giorgio e sulle branche dell’opera ormai gigantesca… di te mi dicesti che da mesi non uscivi più dalla sede della radio a causa della tua impossibilità di scendere e risalire le scale di accesso, per cui ti eri attrezzato per viverci stabilmente, curato e accudito da tanti amici.
Reputo non sia un caso la data del tuo funerale: il 19 luglio 2024, ti penso e ti abbracciamo da Palermo, …da quella via D’Amelio offesa e bagnata di sangue giusto e innocente.
Sei vissuto per amore della Vita caro Giancarlo e ti scrivo nel “persempre” per raccontare di te agli altri fratelli e sorelle che non hanno avuto come me la fortuna di conoscerti.
Dedica tutta per te:
“Al momento della morte, non avviene una morte “reale”, perché la nostra natura innata è al di là del tempo. Nel Bardo le fiamme non possono bruciarci, le armi non possono ferirci, tutto è illusorio e privo di sostanza: tutto è vacuità. Le esperienze che appariranno al momento della morte sono inconcepibili. La cosa più importante è ricordare di non essere tristi o depressi, non ve ne sarebbe motivo. Bisogna mantenere piuttosto l’atteggiamento di un viaggiatore che ritorna a casa. Tutti, più o meno, siamo prigionieri delle nostre abitudini, paure, illusioni. Le sofferenze dovrebbero indurci ad abbandonare l’ego, che chiude la strada del ritorno alla nostra natura divina”. Franco Battiato.
Viva Giancarlo Guardabassi – spirito messaggero, fratello mio e nostro!
Con sincera ammirazione.
Mara Testasecca
18 Luglio 2024
Allegati:
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