HO SCRITTO L’8 SETTEMBRE 2017:
Intrapresa la via dello spirito si ascende giorno dopo giorno a faticose realizzazioni che dal piano manifestativo e reale divengono poi, volta per volta, un bagaglio conoscitivo che tratteniamo come un tesoro dentro di noi grazie all’esperienza.
Nel pieno di questo cammino, definito dai Maestri del cielo come discepolato, mi trovo a percorrere e ripercorrere tappe conoscitive nuove. Io che avevo sempre inteso il conoscere come un insieme di dati culturalmente immagazzinabili dal mio cerebro, mi sono ritrovata in questi anni a seguire la via che avevo sempre sognato: la Via della Verità Cristica che sottende notevolissime ed elevatissime Leggi sperimentative racchiuse nell’insegnamento dei Vangeli, reso attuale grazie ai messaggi che gli antichi vegliardi dei nostri spiriti ricalcano nel tempo, secondo la volontà dei Geni Solari, nostri custodi e protettori, i nostri Maestri dal dolcissimo sguardo, a loro volta esecutori delle volontà del Santo Spirito, il Poimandres che è il Tutto, manifesto ed immanifesto.
Al discepolo attento che desidera cogliere nel suo spirito ogni trama di tale ineffabile Verità, diviene lecito pensare che tale somma Legge della Conoscenza dell’Uno sia inarrivabile e a tratti irraggiungibile alle umane menti e allo stato della nostra attuale coscienza.
Ed è come se i reami superiori, ascoltando questo pensiero che rattrista gli animi dei veri amanti della Sapienza, allungassero una mano ai nostri spiriti bambini eppur anelanti al Tutto. Una mano di aiuto, consolazione, ammonimento, a volte sofferenza, a volte prova… ma pur sempre una risposta alla grande e disperata richiesta che, nei momenti in cui la tenebra sembra prevalere e il dubbio della ragione sembra scuotere la profondità dei nostri esseri, ecco che giunge.
Giunge al discepolo una mano solida, rassicurante se pur imperativa. Una mano d’amore che ci sottrae dalle amene vie della materia e ci riporta a praticare nuovamente l’insegnamento dell’antica saggezza alchemica, racchiuso nel messaggio che il Padre Adonay, tramite uno dei Suoi devoti figli nel mondo, ci ha donato. Messaggio sintetizzato in tre parole:
È così che, dopo ogni umano scoramento, l’animo si rafforza e rincomincia il suo vagare per le vie del mondo alla ricerca della realizzazione delle Verità che ci sono state donate nel tempo.
Questa mano che viene dal Sole, matrice di vita e luogo dell’alchemica fornace, cinge gli spiriti dei discepoli e dona un nuovo insegnamento. Ed eccoci di nuovo a bere dall’Acqua della Vita.
Una forte emozione. L’insegnamento arriva impavido, cristallino in tutto il tuo essere. Un eterno Mutante me lo dona con amore e fermezza. In quell’attimo di eternità mi fa entrare nel suo campo realizzativo ed io penso di aver compreso tutto. Dentro di me una pioggia risanatrice, chiarificatrice e limpida. Dentro di me tutto vibra… Una parte di me si dice: “IL TUTTO IN TE E TU NEL TUTTO”. In quel momento cerco di rimanere in un silente ed estatico ascolto, mentre il Mutante mi fa entrare nelle dinamiche della sua veggenza attiva, spiegandomi davanti agli occhi tutti i fili e le interconnessioni che si disvelano nel mondo manifesto. Ogni interazione tra il mondo delle cause e quello fenomenico viene spiegata con dovizia, lasciando sempre una parte di mistero a cui lo spirito mio può accedere solo se si lascia guidare pienamente dalla forza della sacra Intuizione, dono raro concesso all’iniziato dalle sfere celesti. Dono che presuppone purezza d’animo e d’intento, coscienza che quando si sarà compreso quell’ulteriore pezzo di verità celata ai più, si diverrà certamente più consapevoli e saggi ma di sicuro “meno felici” nell’accedere alla complessità e alle turbolenze degli animi umani. Dono che avviene solo in risposta ad un’interiore centratura.
Ed ecco che il sottile insegnamento si è concluso. Un’iniziazione è stata data per lo spirito che sa accoglierla e che cerca ogni giorno di tenere fede all’antico patto impresso nelle trame del tempo. In quegli istanti vorresti che tali vette sublimi di una conoscenza superiore, che non appartiene alla densità dell’effimera realtà in cui viviamo, non terminassero mai.
Se l’Iniziazione presuppone un severo ammonimento o se essa avviene come un atto d’amore che scorre fin dal primo istante tra Maestro e discepolo, in ogni caso vorresti non finisse mai. Comprendo che questa è la vera cura per il mio essere. Il mio spirito ha bisogno di tali grazie per poter dire IO SONO.
E dall’attimo dell’educativa spiegazione delle sacre Leggi, ecco che poi subito dopo si ripiomba nel mondo, ben lontani da quella leggerezza eterea a cui il Maestro ti avevo dato accesso.
Ed ora eccoci a ripercorrere la via stretta. La via del rinnovamento. La via dell’abbandono. La via dell’addio al mondo e alle sue dinamiche.
Subito dopo l’insegnamento vengo calata nella quotidiana arrampicata selvaggia ed impervia nelle vie anguste del mondo dove vita e morte hanno lo stesso valore, dove amore e odio si rincorrono, dove insensate bugie vengono professate come un sottofondo distorto di mancate melodie… il mondo… per il discepolo che riconosce che la sua vera natura non è questa, il mondo è un luogo di contraddizioni… e il rifiuto del mondo viene espresso in svariati modi nelle vite di ciascuno…
Accettare l’incarnazione qui, seppur avrai amplificato gli orizzonti della reale Conoscenza, sarà sempre qualcosa di complesso. Un difficile adattamento che a volte potrà farti male.
Lascia tutto e seguiMi… per il discepolo che ha deciso di lasciare le vette montagnose e rassicuranti dell’antica via meditativa per calarsi nell’arena degli ultimi tempi, seguire la Legge è cosa ardua e complessa, ma possibile ed auspicabile per chi sente dentro il Fuoco Sacro che brucia forte in petto al sentire l’Antica Dottrina del Sublime.
Ed ecco allora che in questa lotta tra bene e male, tra emozione e logica, l’iniziazione e l’insegnamento ricevuto dagli eterni Mutanti va praticato.
Un esercizio fine, a volte catastrofico, a volte subito fluido. Un esercizio che potremmo definire il Vero Esercizio, la Vera Meditazione: l’essenza della contemplazione, uno stato dell’essere tanto raro da raggiungere per il discepolo, quanto agevolato dalla pratica e della via fraterna della sperimentazione.
E così l’insegnamento decanta in me e cerca di seguire le varie fasi e i complessi passaggi della trasmutazione alchemica. La pietra grezza si avvia a subire mutamenti ed inimmaginabili trasformazioni, per volontà propria e per grazia concessa dall’Insondabile.
Trasmutazione… io che cercavo i segreti dell’alchimia e della guarigione antica nei libri e nei regni naturali, mi trovo travolta dal realizzare, seppur ancora in misura greve e minima, che la reale guarigione dell’essere è la piena realizzazione e comprensione delle Cause Prime… il risanarsi è l’interagire con esse, gestendole, programmandole coscientemente, prevedendo ciò che avverrà nel loro divenire effetto.
Trasmutazione… lasciar andare un infantile approccio emotivo per affidarsi alla matematica di Dio… quanto è difficile per chi ricerca con forza l’essenza delle cose, l’essenza di ciò che È e la comprensione del Tutto… quanto è difficile percorrere la via stretta del discepolato, fatta di cadute, delusioni e traumi ma anche essenze di indescrivibile bontà, rimarginazione di antiche cicatrici, stati di esaltante virtù, acquisizione di grande consapevolezza, desiderio di arrivare sempre più vicino alla Vetta dell’Uno, voglia di lasciare tutto e seguire Dio, comprenderLo in ogni Sua manifestazione immanente e trascendete.
Ed ecco che lentamente, con le sue gioie e i suoi dolori, la pietra grezza diviene sempre più plasmata, lavorata e levigata… ogni giorno in questo esercizio di trasmutazione e lavoro per realizzare la Pietra Filosofale, la matematica ovvero la Legge di Dio ci viene in aiuto. A noi sta praticare questa Logica con devota consapevolezza che essa È ed agisce in tutto e nel divenire. La Legge è ciò che lega noi agli Dèi, ciò che scandisce la dinamica evolutiva, come in Cielo così in Terra.
Attuando l’esercizio supremo di Meditazione, Deduzione e Determinazione delle Cause, l’iniziato comunica ed interagisce con la Legge del Karma che guida la realtà. Non sempre è facile. La mente nel tempo apprenderà tale pratica attraverso l’insistenza dell’esercizio quotidiano. Non sempre è facile ma quando ciò riesce, un ampiamento di coscienza si realizza. Le reti neuronali nel tempo iniziano a strutturarsi secondo canoni non più lineari bensì volumetrici.
Discese e salite, impervi stagni che rischiano di divenire voragini, gioiose alture fresche di aria pura, cascate che sgorgano limpide e ci ripuliscono dai nostri modelli malati, colline e pianure, paludi ed alti alberi rigogliosi, resti di uomini che sono rimasti intrappolati tra i rovi che la via presenta, ed incontri di sublime intensità… questa è la via del discepolato. La via che gli antichi iniziati hanno percorso nel tempo. La via che anche noi, amanti della Verità e di Cristo sopra ogni cosa, tentiamo di camminare… nonostante le tentazioni e le prove che l’umana natura richiede… nonostante le esperienze traumatiche che a volte ci ingabbiano fino alla nostra futura discesa nella materia…
Questa è la via stretta del discepolo. La via stretta da percorrere per un giorno essere degni di sedersi alla Sacra Tavola dell’Agnello.
Di fronte a noi una vetta da scalare sempre rivolti verso il Sole. Dietro di noi le storie e gli esempi di chi deve ritentare un’altra vita su questo piano per riprendere e ricominciare l’ardua avventura dello spirito.
Accanto a noi i Giganti del Cielo che ci tendono una mano e ci aiutano nella salita.
Di fronte a noi l’alba di una nuova Èra che sta per sorgere all’orizzonte, un albeggiare chiaro che spazza via ogni umano dubbio.
Vicino a noi la forza di avere come alleati i Giardinieri del Cosmo, i Padroni del Karma.
Dentro di noi la voglia di trasmutare le nostre debolezze e i nostri attaccamenti.
Dentro di noi la voglia di vedersi compiere ciò che è stato scritto, detto e tramandato.
Dentro di noi il sapere che non siamo soli. Il voler essere parte dell’esercito di Colui che sta per tornare.
Il voler essere servi nella vigna del Signore, il volerci librare nei cieli con le bianche astronavi in compagnia dei nostri eterni Maestri. Sostare con loro, conoscere altri mondi, amplificare la nostra conoscenza, comprendere ogni aspetto della Creazione. Conoscere Dio e servirLo sopra ogni cosa.
Vogliano i nostri spiriti seguire sempre la via stretta dell’Iniziazione Solare, consumare ogni traccia del vecchio uomo per far nascere da quell’ammasso di ceneri un Uomo Nuovo sul quale la mano di Dio possa versare l’unzione Sua più santa.
In Fede, un’anima verso l’Uno
Gubbio 4 settembre 2017
Francesca Panfili