L’ANTICRISTO ECONOMICO

Federal-Reserve3DAL CIELO ALLA TERRA

L’ANTICRISTO ECONOMICO

ISMAEL HOSSEIN-ZADE, UN RICERCATORE-GIORNALISTA EBREO, SERIO ED ANCHE LUI UNA VOCE CHE GRIDA NEL DESERTO. EGLI DIMOSTRA L’INGANNO E LA MENZOGNA DEI PADRONI DEL DOLLARO AMERICANO.
NOI LO ABBIAMO GIÀ DETTO E SCRITTO DA TEMPO. L’ANTICRISTO È SULLA TERRA, È IL TIRANNO CHE DOMINA L’ECONOMIA MONDIALE ED È IL SIGNORE DI TUTTO CIÒ CHE È MATERIA. LA SUA ARMA ATOMICA È IL DENARO, IL SUO TALENTO LA VANITÀ E LA SETE DI SANGUE, IL SUO ESERCITO LA MAGGIOR PARTE DEGLI UOMINI ED UNA LEGIONE SPIRITUALE MALEDETTA DA DIO.
MA ATTENTI!
SULLA TERRA È RITORNATO ANCHE UN ALTRO PERSONAGGIO NON DI QUESTO MONDO: IL FIGLIO DI DIO GESÙ CRISTO. EGLI È PRESENTE MA INVISIBILE E CON LUI UNA SCHIERA DI SOLDATI DI LUCE UBBIDIENTI AL SIGNORE DEGLI ESERCITI ADONAY. EGLI HA PROMESSO DI RITORNARE CON POTENZA E GLORIA E QUINDI PRESTO TUTTI LO VEDRETE CON I VOSTRI OCCHI E TUTTI SARETE GIUDICATI SECONDO LE VOSTRE OPERE (Matteo, cap. 24. Apocalisse, cap.1).
LA BATTAGLIA DI ARMAGHEDON È INIZIATA E TRA NON MOLTO L’ANTICRISTO SARÀ FERITO A MORTE E LA SUA TESTA SARÀ MOZZATA DALL’ARCANGELO DELLA GIUSTIZIA.
TUTTI COLORO CHE RINUNCERANNO A SATANA E AL SUO STERCO (DENARO- MATERIA, ECC.) SARANNO GLORIFICATI E GOVERNERANNO IL REGNO CHE IL NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO INSTAURERÀ IN QUESTO MONDO.
IL TEMPO È VENUTO!
PACE!       
                                                                                
DAL CIELO ALLA TERRA

P.S.: Articolo allegato. Leggete! Meditate e Deducete.

Sant’Elpidio a Mare (Italia)
4 agosto 2011. Ore 18.54
Giorgio Bongiovanni

CAPRI ESPIATORI E COLPEVOLI
QUALI SONO LE VERE CAUSE DEL DEBITO E DEL DEFICIT DEGLI USA

È ovvio che nessuna malattia può essere curata con successo senza una diagnosi appropriata del male stesso. Tuttavia, nei loro frenetici sforzi per rimediare la piaga del debito e deficit pubblico, i responsabili politici degli Stati Uniti tendono a scartare le cause che sono alla radice del problema e a concentrarsi, invece, sui capri espiatori.
Quali sono le cause alla radice del debito e deficit pubblico? Innanzitutto, i pacchetti di salvataggio multi-miliardari concessi a Wall Street al fine di riscattare i giocatori finanziari, i costi sempre crescenti della guerra e del militarismo, le immense concessioni tributarie ai ricchi ed il vertiginoso aumento dei costi dell’assistenza sanitaria, incrementati sistematicamente dalle compagnie di assicurazione e case farmaceutiche.
Quali sono i capri espiatori? Sono i diritti della rete sociale (Previdenza Sociale, Assistenza statale, medica ed ospedaliera, e Assistenza finanziaria spese mediche ed ospedaliere per i meno abbienti) e le spese discrezionali non militari: salute, educazione, abitazione, trasporto, ecosistema, sviluppo comunitario, scienza ed energia, servizi sociali, etc. Li definisco capri espiatori perché non costituiscono le fonti della continua scalata del debito e del deficit.
Prendiamo, ad esempio, la Previdenza Sociale. Innanzitutto, è un programma di assicurazione che si autofinanzia, sovvenzionato con l’imposte sul reddito, non con una elargizione o cortesia dello Zio Sam. Secondo, benché non abbia oramai un surplus così grande, come una volta, gode ancora di un surplus notevole. Certamente, senza il surplus della Previdenza Sociale, il debito federale sarebbe ancora maggiore di quello che è. Terzo, nella misura in cui il fondo fiduciario si trovi ad affrontare un’insufficienza nel futuro, può rimediarsi facilmente, ad esempio, aumentando il livello massimo di reddito imponibile, (ai fini del reddito), dagli attuali 106.800 dollari ad un livello leggermente superiore.
Così come la Previdenza Sociale, l’Assistenza Statale Medicospedaliera, è un programma di assicurazione, finanziato dall’imposta sul reddito. (Del 15,4% dell’imposta al reddito, il 12,5% è destinato a finanziare la Previdenza Sociale ed il rimanente 2,9% l’Assistenza Statale Medicospedaliera). È da poco che le spese dell’Assistenza Medico Ospedaliera sono quasi giunte a superare le entrate. Anche questo può essere risolto facilmente se o una volta che il reddito massimo imponibile per finanziamento del reddito venga aumentato al di sopra degli attuali 106.800 dollari.
La pressione finanziaria sul programma Medicare (Assistenza Statale Medico Ospedaliera), così come per Medicaid (Assistenza finanziaria spese mediche per meno abbienti), non si deve tanto a quella parte del programma che riguarda le entrate quanto a quella parte che riguarda i costi, la cui responsabilità è da attribuire a chi si occupa dell’assistenza sanitaria e farmaceutica e alle compagnie di assicurazione, non al programma in se. In effetti, il programma in sé è stato un caso ben riuscito di programmi di assicurazione sanitaria per singoli pagatori. Ci sono sospetti ragionevoli che questo sia il motivo per il quale potenti gruppi di interessi mirano alla distruzione dell’Assistenza Sanitaria Statale vista come un “cattivo” esempio di un programma di assicurazione medica di successo e con costi adeguati.
Proprio come i diritti non sono le fonti dei problemi del debito e del deficit, così non lo sono le spese discrezionali non militari come la sanità, l’educazione ed altre spese sociali e di infrastruttura.

Per un motivo, quelle spese, (o per essere più precisi, investimenti per mantenere e costruire il capitale fisico ed umano della società), costituiscono solo una piccola parte, il 15% del budget federale totale. Inoltre, la sua incidenza nell’aumento dei pagamenti federali è stata abbastanza infima negli ultimi anni, solo 14 centesimi per ogni dollaro nell’ultima decade, difficilmente sufficiente per incolparlo dell’astronomico aumento del debito e dei deficit federali durante questo periodo (Istituto di Politica Economica, Memorandum di Politica Nº 187, 13 Luglio 2011).
È ovvio, pertanto, che i negoziatori dei budget che si agitano e gridano a causa del tetto del debito, mentono impudentemente al popolo statunitense, quando incolpano i diritti alla previdenza sociale e alle spese pubbliche non militari come fonti del debito e del deficit federali. Un approccio onesto ai problemi del debito e del deficit sarebbe, invece, esaminare le vere cause di questi problemi: i salvataggi di Wall Street, guerra e spese militari, regali tributari ai ricchi e costi fuori controllo dell’assistenza sanitaria.
La cleptocrazia governante ed i mezzi corporativi hanno dato un’idea molto errata riguardo al riscatto dei giocatori di Wall Street: il governo ha pagato solamente 780 miliardi di dollari di denaro pubblico (chiamato TARP, o programma di assistenza alle banche), per salvare gli speculatori in bancarotta o prossimi alla bancarotta, che una volta ripresi avrebbero restituito quanto dovevano ai contribuenti – e fine del discorso!
In realtà, il denaro del programma TARP fu solo una piccola parte del regalo fatto a Wall Street dal governo con i soldi dei contribuenti. Altre forme di elargizioni governative, non note al pubblico, inclusero miliardi di dollari in sussidi, sostegni finanziari, prestiti, acquisti di azioni senza valore a prezzi elevati prima della recessione, ed una serie di sconcertanti forme di saccheggio.
Il senatore Bernie Sanders (del Vermont), descrive il fatto come segue:
“Il primo audit integrale della Riserva Federale ha scoperto nuovi sorprendenti dettagli su come gli Stati Uniti hanno elargito la enorme somma di 16mila miliardi in prestiti segreti per salvare banche e imprese statunitensi e straniere durante la peggior crisi economica dopo la Grande Depressione.”
Questo spiega perché il debito federale è aumentato da 9,2 mila miliardi di dollari nel 2007 a 14,2 mila miliardi nel 2011, un aumento di circa il 55%.
È ormai di dominio pubblico che a contribuire significativamente alla crescita del debito e del deficit è l’aumento delle spese nella guerra ed militare, quasi raddoppiato nell’ultima decade (da 295 miliardi di dollari nel 2000 agli attuali 560 miliardi). Benché il budget ufficiale del Pentagono per l’anno fiscale 2011 è di 560 miliardi di dollari, la cifra reale è quasi il doppio di quella ufficiale.
Il motivo di questa sottovalutazione è che il budget ufficiale del Dipartimento di Difesa esclude non solo i costi delle guerre in Iraq ed Afghanistan, ma anche una serie di altre voci di costo importanti. Queste voci di costo mascherati includono: budget per la Guardia Costiera, il Dipartimento di Sicurezza Interna, armi nucleari, programmi dei veterani, pagamenti per i militari in pensione, pagamenti di interessi sul denaro prestato per finanziare programmi militari negli ultimi anni ed altro ancora.
Una volta che queste spese non definite o mascherate vengono aggiunte al budget ufficiale del Pentagono, le voci totali del bilancio relative alla “sicurezza”, ammonterebbero a poco più di 1.100 miliardi di dollari, che assorbe approssimativamente un terzo dell’intero budget federale di 3.400 miliardi di dollari del 2011.
Un altro fattore che ha contribuito all’aumento del debito e del deficit sono state le immense agevolazioni fiscali concesse a gigantesche imprese e agli strati molto benestanti della società. Ad esempio, secondo i Cittadini per la Giustizia Tributaria (CTJ, sigle in inglese), noti per le loro precise relazioni sulle imposte, l’ammontare combinato di imposte pagate dalle seguenti 12 corporazioni per il periodo 2008-2010 fu zero, anzi, meno di zero! Collettivamente, ricevettero 2.500 miliardi di dollari in rimborsi.
Le 12 aziende furono: Exxon Mobile, Wells Fargo, DuPont, American Electric Power, Boeing, FedEx, IBM, Generale Electric, Honeywell International, United Technologies, Verizon Communications e Yahoo. CTJ informa che “dal 2008 al 2010, queste 12 compagnie dichiararono171 miliardi di dollari di profitti americani lordi. Ma come gruppo, le loro imposte federali sul reddito furono negative: -2.500 milioni di dollari.” (Bisogna segnalare che benché il totale delle tasse federali sul reddito per il gruppo di 12 nel suo insieme è stato negativo, quattro su 12 ha pagato qualche tassa federale, ma le poche tasse che queste quattro versarono furono più che compensate dalle altre sette compagnie che non hanno pagato niente.)
Un’indicazione di come le grandi corporazioni USA pagano – o evitano di pagare – i propri obblighi tributari. Gli estremamente ricchi e potenti gruppi di interesse hanno utilizzato (dalla fine degli anni settanta inizi degli ottanta), deliberatamente una combinazione dell’aumento delle spese militari e di riduzione dei propri obblighi tributari per ridistribuire le risorse nazionali dalla base. Questa combinazione porta ad aumenti ai fini del debito e deficit, e quindi obbliga ai tagli nelle spese pubbliche non militari.
Questo rappresenta una strategia cinicamente astuta da parte della plutocrazia governante che si avvantaggia con la guerra, il militarismo, il debito ed il deficit: invece di finanziare le sue guerre ed avventure militari pagando imposte in proporzione alle sue entrate, si concedono sovvenzioni tributarie, finanziano le guerre predilette mediante prestiti e dopo girano le spalle e prestano denaro (imposte non pagate), al governo guadagnando interessi. Così i ricchi hanno trasformato con successo i loro obblighi tributari in diritti di credito, cioè, prestano invece di pagare imposte, che in essenza è semplicemente una forma mascherata di furto.
Da questa breve analisi si deduce ovviamente che i cani politici di Washington che abbaiano di fronte alle spese pubbliche non militari come motivo dell’aumento del debito nazionale e del deficit suonano alla porta sbagliata. Fin quando le spese fuori controllo per la guerra ed il militarismo non subiscano un freno, le miliardarie concessioni per il benessere corporativo (sottoforma di regali tributari e costosi pacchetti di salvataggio/insolvenza), non siano ridotti, ed i costi dell’assistenza sanitaria in vertiginoso aumento non si restringano, il debito nazionale ed il deficit continueranno la loro tendenza ascendente.
È anche ovvio che si mente al popolo statunitense quando gli viene detto che tutta la lite che ha luogo a Washington per il tetto del debito è per ridurre il debito nazionale. In realtà, il debito nazionale continuerà ad aumentare anche se il governo delle corporazioni estrae pochi bilioni di dollari riducendo ancora di più le spese pubbliche non militari, cioè, riducendo ancora di più il livello di vita della gente.

Ismael Hossein-Zadeh, autore di The Political Economy of U.S. Militarism (Palgrave-Macmillan 2007), e di Soviet Non-capitalist Development: The Case of Nasser’s Egypt (PraegerPublishers 1989), è professore emerito di economia nell’Università Drake, Des Moines, Iowa.

Ismael Hossein-Zade – Asia Times Online

Tradotto dall’inglese in spagnolo per Rebelión da Germán Leyens
(Copyright 2011 Ismael Hossein-Zadeh).