IO CREDO!
G. B.
30 Maggio 2015
Piazza Armerina è una città situata al centro della Sicilia, ricca e famosa per storia, arte e cultura millenarie.
Forse non fu un caso che venne da noi visitata il 18 Maggio 2014 in un Convegno con Giorgio Bongiovanni cui parteciparono, ben ricordo, persone provenienti da ogni provincia siciliana ed anche venute persino dalla Calabria.
Beneficiammo anche della presenza in sala del Vice Sindaco Giuseppe Mattia e della preziosa collaborazione anche della Dott.ssa Raffaella Motta che ci affiancò con successo anche nel ruolo di relatore.
Non so se sarà un caso, ma diversi mesi dopo proprio attraverso Raffaella siamo venuti a conoscenza di un avvenimento che di per se non possiamo catalogare che prodigioso: nella umile casa di altrettanto umili e semplici persone, i germani Giuseppe e Crocifissa Cosenza, una statuina di circa mezzo metro raffigurante la Vergine di Lourdes inizia a trasudare “sangue” o comunque “materiale di colore sanguigno” nonché “materia liquida”, trasparente e oleosa.
Immaginarsi quindi il via vai di fedeli soprattutto e di persone varie tanto da indurre le autorità ecclesiastiche ad interessarsi seriamente del caso con la creazione di una commissione di indagine ad hoc. Inoltre il particolare rapporto che la sofferente Crocifissa vive con la Madonna attraverso la statua e le voci di miracoli di guarigione confortate da testimonianze non fanno altro che alimentare devozione, preghiere e come ci fa notare la Motta financo una certa comprensione del supposto dolore Mariano.
I fatti proseguono nel tempo con costanza sino al 1° Maggio allorché una famiglia del luogo con una bambina di 4 anni si reca nell’abitazione dei Cosenza e inaspettatamente la bimba, Marisol è il suo nome, inizia come ad esser rapita dalla visione della statuetta facendo persino denotare movimenti e atteggiamenti tipici che ben conosciamo per averli descritti negli stati estatici dei tanti veggenti… “ho visto la madonnina che mi diceva che mi vuole bene, cambiava colori nel vestito e aveva una corona in testa” dirà sorridente e con la spontaneità che solo i bambini riescono ad avere. Alimentando così un fenomeno che in gergo siamo sempre stati soliti definire di carattere mariano, ma che a mio modesto modo di vedere può riuscire anche ad essere di autentica spiritualità e sincero ravvedimento per tanti…
Ci riserviamo di recarci sul luogo ed aver modo di vedere e comprendere altro ancora, al fine di trasmetterlo sempre e solamente perché serva da sprone all’acquisizione di maggior coscienza dei Tempi che stiamo vivendo.
Altre considerazioni le troverete ben esposte nei brevi articoli e video che seguono, richiamati dai collegamenti sottostanti, composti dalla sensibilità di Raffaella che ha condotto un’indagine semplice, fedele e seria dei fatti, così come il Cielo desidera, motivo per il quale le siamo profondamente, e fraternamente, grati.