DAL CIELO ALLA TERRA
Tanta efficienza per distruggere la vita in guerra; tanta inefficienza per difendere la vita in tempo di pace. Basta un terremoto per avere l’esatta misura dell’incapacità che coinvolge gli orgogli blasfemi che vi animano. In tempo di guerra siete capaci di disporre di tutto e immediatamente; così non è in tempo di pace quando una calamità naturale colpisce una parte del popolo. Allora, tutto è lento, limitato nei mezzi con indisponibilità di viveri, medicinali e quanto è indispensabile in casi del genere. Quello che notiamo è l’accesa ipocrisia di quanti con le parole costruiscono altre parole e così via, senza nulla realizzare per il prossimo provato. È probabile che altri avvenimenti naturali del genere si verifichino in zone dove esistono centrali nucleari; e allora? Chi andrà ad aiutare chi avrà bisogno di aiuto e con quali mezzi? Basteranno le preghiere e la solidarietà fatta solo di parole? CREDO DI NO!
GIOVANNI DELLA CROCE.
26 novembre 1980.
Tramite Eugenio Siragusa