UFO, STRAGI E DEPISTAGGI: UN ALTRO BARLUME DI LUCE SUL MISTERO DI USTICA
di P.G. Caria
La strage di Ustica, accaduta alle 20,59 del 27 giugno 1980, con il suo atroce carico di vittime, 77 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio, è certamente uno dei capitoli più foschi e vergognosi della storia italiana. È un capitolo con una lunghissima lista di depistaggi, pesanti manomissioni di documenti di vario tipo, testimoni veri e testimoni falsi, giravolte di versioni mai del tutto comprovate, misteriosi e improbabili “suicidi”, anomali e mortali incidenti. Ma la lista delle “stranezze” collegate ai fatti di Ustica di quella malaugurata sera estiva del 1980 potrebbe allungarsi ancora molto, ma non è necessario ripetere dati che sono ormai, ampiamente descritti nella storia della strage, ma vi è una versione che, a tutt’oggi, non è mai stata accolta nella lista ufficiale delle ipotesi formulate. Il 21 Luglio 1982 il contattista Eugenio Siragusa pubblicò un messaggio in cui spiegava che la vera causa dell’incidente era dovuta alla presenza di un mezzo volante Extraterrestre, un UFO, sul teatro della tragedia.
Senza entrare ora nel dettaglio sulle dinamiche che avrebbero causato la caduta dell’aereo passeggeri dell’ITAVIA in relazione al mezzo volante ET, sarebbe stata la volontà di occultare questa presenza “esterna” e di eliminare i testimoni che avevano visto, la vera causa della morte dell’equipaggio e dei passeggeri, nonché della impressionante serie di morti, depistaggi e manomissioni che hanno impedito sino ad ora, il raggiungimento della verità. A sostegno di questo fatto arriva il 17 Giugno 2020, un articolo pubblicato dal giornale “il Fatto Quotidiano” in cui viene riportato un nuovo dettaglio, importantissimo nel contesto dei fatti qui affrontati, che avalla la presenza di qualcosa di anomalo che avrebbe sconcertato i piloti del DC 9 del volo di linea ITAVIA IH870. La notizia riporta che i tecnici di RAI news hanno ripulito il nastro della scatola nera del DC9, recuperata dai francesi nel 1987, ricavandone una frase intera, l’ultima prima del disastro: “Guarda, cos’è?!?” Sino a poco tempo fa si era riusciti a decifrare solo una sillaba di quest’ultima frase pronunciata dal co-pilota del Jet ITAVIA, ovvero: “Gua…”. Oggi, il completamento di questa esclamazione: “Guarda, cos’è?!?” apporta un ulteriore tassello a sostegno delle spiegazioni fornite all’epoca da Eugenio Siragusa sulle vere cause della strage e della sequela scandalosa e criminale di fatti che hanno eretto un impenetrabile “muro di gomma” sulla reale causa della tragedia. Per capire lo scenario e il perché possa essere credibile e motivata la presenza di un oggetto volante extraterrestre, dobbiamo andare ad uno degli scenari ipotizzati come causa del disastro e cioè alle testimonianze di Guglielmo Sinigaglia, ex tenente colonnello del SISMI addestrato, sembra, nella legione straniera.
Secondo le sue dichiarazioni, la sera della strage di Ustica, nel tratto di mare e di cielo in cui volava il volo passeggeri dell’ITAVIA, era in corso l’operazione “Eagle Run to Run”, mascherata con un’esercitazione militare denominata “Sinadex”. L’obiettivo della “missione coperta” era quello di abbattere l’aereo presidenziale del colonnello Gheddafi, che sarebbe dovuto transitare in quella zona, per insediare in Libia un presidente filo occidentale più manipolabile. Le nazioni coinvolte sarebbero state Italia, Germania Inghilterra e Francia, cioè tre nazioni appartenenti alla NATO più la Francia. Ma dei politici italiani non favorevoli al colpo di mano avrebbero avvisato per tempo Gheddafi che sarebbe atterrato a Malta facendo fallire così l’attentato. Il piano di sovversione del governo libico con un vero e proprio atto di guerra, considerando che siamo ancora in tempi di guerra fredda con l’Unione Sovietica, presentava certo un possibile rischio di innesco di una grave crisi internazionale e di una pericolosa escalation dagli esiti imprevedibili, tale da attirare l’attenzione degli Extraterrestri che, come ben spiegato da loro stessi in innumerevoli messaggi dati ai contattisti, controllano attivamente, spesso intervenendo e depotenziando, i possibili scenari di crisi irreversibili tali da portare ad uno scontro nucleare. Messaggi avallati in modo pioneristico, dalle ricerche del Console italiano Alberto Perego che, sin dalla fine degli anni ’50, aveva compreso questa incredibile realtà poi diffusa nei suoi quattro libri pubblicati tra il 1957 e il 1970. Certo, la versione di Sinigaglia non è stata confermata appieno, ma è certo che almeno due portaerei di potenze occidentali, una americana (nazione appartenente alla NATO) e l’altra francese (formalmente la Francia è uscita dalla NATO nel 1966 per ritornarci nel 2009), in quei giorni incrociavano nel Golfo di Napoli e al largo della Corsica. Perciò, pur fallendo l’attentato al leader libico, lo scenario era ancora “caldo” al momento del passaggio del volo ITAVIA con tutti gli “attori” ancora sul posto, umani ed extraterrestri. Non esiste la certezza assoluta che la causa della caduta del DC9 sia stata la scia elettromagnetica residua dell’UFO che avrebbe danneggiato la struttura del DC9, come spiegato da Eugenio Siragusa, scia urtata a causa di una brusca manovra del pilota del volo ITAVIA per evitare l’UFO o, forse, il missile sparato verso il mezzo extraterrestre da uno dei caccia presenti in loco.
Tuttavia è certo che qualcosa di eccezionalmente anomalo sia accaduto quella lontana sera del 27 giugno 1980, che ha spinto le autorità militari ad una spaventosa quanto cosciente e criminale azione di depistaggio per eliminare documenti e testimoni che avrebbero potuto scoperchiare il “segreto dei segreti” e cioè la presenza extraterrestre nel nostro mondo. Un ultimo dato, ma non meno importante, va aggiunto a sostegno di quanto brevemente esposto sinora: le recenti ammissioni ufficiali da parte del Pentagono, iniziate nel dicembre del 2017, sul fatto che le aree dove avvengono importanti esercitazioni militari dei vascelli e degli aerei della marina militare americana, sono spesso sorvolate da mezzi volanti sconosciuti, dalle prestazioni assolutamente impossibili ai moderni aerei da guerra in loro dotazione.
Una ammissione accompagnata dal rilascio al pubblico di video originali girati con sofisticate telecamere all’infrarosso a bordo dei caccia militari, e la cui originalità è stata nuovamente e ufficialmente ratificata, sempre dal Pentagono, nel mese di aprile 2020, a seguito di alcune polemiche sulla loro possibile contraffazione. Che questi oggetti volanti sconosciuti sorvolino aree in cui avvengono manovre militari lo ha confermato nel 2019 lo stesso portavoce della US Navy, Joe Gradisher, che ha dichiarato: “Ci sono incursioni frequenti sopra i nostri campi di addestramento e sono un pericolo per aviatori e operazioni. Ora incoraggiamo i piloti a denunciare gli avvistamenti”, dichiarazioni e divulgazione di materiale filmato sensibile che avallano le ipotesi fatte sullo scenario e sulle cause che determinarono gli eventi drammatici qui affrontati.
A distanza di quarant’anni la scia di sangue della strage di Ustica non cessa di turbare i sonni di quelle “eminenze grigie” ai vertici del potere mondiale, vera causa della sofferenza dell’umanità e dell’occultamento della più grande verità di tutti i tempi: la presenza nel nostro pianeta di civiltà evolute provenienti dal cosmo. Ma sappiamo bene che la verità può essere ostacolata, rallentata ma mai fermata e che il giorno della grande “rivelazione” e della Giustizia si avvicina a grandi passi e porterà per sempre via la caligine di morte e menzogna che impedisce il libero e positivo progresso del genere umano. Quel grido “Guarda, cos’è?!?” appena riemerso dall’oblio criminale sulla strage di Ustica, echeggerà ben presto in tutto il mondo, gridato da milioni di persone attonite e meravigliate, alla vista del fantastico scenario dispiegato nei cieli della Terra dal grande contatto cosmico… ancora solo un po’ di pazienza.
P.G. Caria
17 Giugno 2020
Allegato:
– Strage di Ustica: L’altra verità
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2016/6826-strage-di-ustica-laltra-verita.html