Cronaca Viaggio in Sicilia

CRONACA VIAGGIO IN SICILIA

L’odore della terra, il profumo inconfondibile del vento che odora di zagara e la forte fragranza salmastra nella brezza della sera che accarezza la nostra pelle, ci accoglie come suoi figli a casa. Cosi siamo atterrati in Sicilia.
Terra di antiche tradizioni dove il bene e il male si affiancano in una intensità estrema. Dove la semplicità e la forza spirituale degli Esseri che la abitano hanno il potere di contrapporsi alla forza che tiene sottomesso e prigioniero il popolo se guidate da un leader spirituale che ha il potere di incendiare il cuore degli Spiriti di quell’Amore, di quella Fede e di quella Forza che solo la Luce del Cristo può dare e che ha il potere di spostare le montagne. E questo è ciò che accadrà. Il passo sicuro e fiero, lo sguardo intenso e concentrato, il sigillo del Padre e del Figlio impressi nelle carni dell’Uomo Unto da Dio, trasmettono l’incarnazione dei due sublimi Valori che reggono l’intero Universo: l’Amore e la Giustizia. Così Giorgio muove i suoi passi nella Terra che lo ha partorito e che ora lo chiama in un grido disperato di Aiuto che chiede a gran voce: Libertà!
Libertà dal soggiogo del potere. Libertà dalla morsa della criminalità organizzata, dalla mafia. Libertà dalle false ideologie. Libertà dalla perversione morale. Libertà dalla materia.
Libertà dello Spirito.
Una battaglia che ha inizio qui, in questo tempo, in questa Terra, ma che si collega come un domino e si combatte nell’intero pianeta e che avrà come epilogo il ritorno del Messia, il Cristo Gesù, e la Sua Gloria.
Ogni passo, ogni azione, ogni parola, ogni sguardo del servo dei servi di Dio è collegato a questo evento. Niente è per caso. Sento godere questa Terra nell’averlo lì, come una Madre che trova protezione nella presenza di un suo speciale figlio. È lo stesso sentimento che avvolge Giorgio nell’abbraccio che lo cinge all’arrivo nella sua casa natale. È l’abbraccio di sua Madre, Giovanna, che accoglie Giorgio con tutto il suo amore insieme a suo fratello Filippo, Belen sua moglie e il piccolo/grande Barat.
I giorni trascorrono velocemente e ogni tappa di questo viaggio si mostra intensa e profonda. Giorgio ci conduce al Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa. Immersi nella Contemplazione della Luce Solare di Maria, Spirito della Terra, Madre del nostro amato Maestro e Madre nostra, chiediamo a Lei di accompagnare sempre i nostri Spiriti e i nostri passi e La ringraziamo per sorreggere da sempre Giorgio e la missione che attraverso di Lui si compie per volere di Suo  Figlio il Cristo. Ci commuove profondamente il miracolo della lacrimazione avvenuta nei giorni che corrispondono all’anniversario della nascita di Giorgio, ma dieci anni prima, esattamente dal 29 agosto al 1 settembre 1953, annunciando la gioia del suo arrivo e ora capiamo profondamente il perché. Portiamo con noi dei ricordini con la Sua immagine che doneremo ai nostri fratelli dell’arca in segno di protezione e conforto per la prosecuzione dell’irto cammino. Così lasciamo Floridia, città natale di Giorgio e ci rechiamo a Nicolosi, paesino sulle pendici dell’Etna che ci ricorda con tanta forza la presenza dell’Eugenio Siragusa che abbiamo amato, quello che proprio lui, Giorgio, ci ha raccontato e fatto vivere ma soprattutto ci ha fatto amare. L’imponente Vulcano ci trasmette la Forza, l’Amore, la Passione del Padre, il Timore di Dio… proprio adiacente al cratere dove Eugenio incontrò gli Esseri di Luce si erge l’albergo dove alloggiamo. La vibrazione che si respira è forte, tra Cielo e Terra. Scendiamo dalle nostre auto per entrare in albergo e il nostro caro fratello Giovanni di Palermo ci viene incontro insieme a sua moglie e a Giorgio Barbagallo. Successivamente ci dicono di aver visto con noi anche una bimba bionda e chiedendoci chi era e dove era scoprono che questa bimba non era mai stata apparentemente con noi… Giorgio ci dice che era un Angelo che proteggeva i nostri bambini! Appena arriviamo in camera un altro segno ci fa rabbrividire … entriamo nella stanza e sulla parete i quadri della visitazione che Eugenio e Giorgio ci donavano tanti anni fa da appendere nelle nostre case, sono li di fronte a noi. Proprio così, l’immagine del Maestro Gesù e della Vergine Maria con il bambino nelle braccia ci fa sussultare di gioia e ci sentiamo onorati e profondamente emozionati di poter servire questa immensa Opera Celeste.
Inizia la Conferenza. Giorgio, suo fratello Filippo e Rosario Pavone, amico d’infanzia e stretto collaboratore di Giorgio in Sicilia, siedono dietro il tavolo dei relatori. Giorgio inizia la sua conferenza parlando dei tre piedi che reggono il tavolo della missione che gli è stata affidata: la solidarietà e il sostentamento dei bambini di Funima, la diffusione del messaggio spirituale e quindi della presenza degli esseri che abitano altri mondi e visitano il nostro e l’annuncio della seconda venuta di Gesù Cristo sulla terra, lo smascheramento del volto dell’anticristo attraverso l’attività di Antimafia. Si sofferma sul fatto che tra circa un anno ritornerà ad operare principalmente in Sicilia perché è iniziata l’ultima parte della sua missione che lo vedrà protagonista insieme agli altri testimoni, di cui parla il libro dell’apocalisse nella bibbia, di un grande lavoro spirituale mirato al risveglio delle coscienze alla Verità del Cristo e alla lotta contro il male chiamato “Mafia” o ancora più precisamente “Cosa Nostra”.
“Ciò che è importante” dice “è lavorare per una causa che sia a favore della Vita. Chi vorrà lavorare con me in questa missione non ha che dirmelo e io gli troverò subito un ruolo. Ma deve sentirlo dentro, nel profondo del cuore, deve sentire la mia missione come la sua, altrimenti non sarà in grado di svolgerla fino in fondo”… anche Filippo interviene sottolineando l’importanza in questo tempo di fare una scelta, spiegando che il Cielo può chiamare anche all’ultimo momento…
Circa una ottantina di persone presenti, più del doppio di quelle previste per la riunione ascoltano attentamente. Sorgono spontanee le domande sui vari aspetti della missione. Molte le persone nuove, felici di averlo incontrato che al termine dell’incontro cercano di parlare intimamente con Lui, qualcuno chiede la sua imposizione delle mani. Ritorno indietro nel tempo. La storia si ripete. Ancora l’Amore ci chiama, lenisce le nostre ferite, ci guida, ci salva.
I fratelli di questa terra benedetta, felici di essersi rincontrati, si salutano e abbracciano Giorgio dandosi appuntamento al prossimo incontro. Molti di loro si trattengono per la cena sfruttando qualche altra ora preziosa per poter parlare con Giorgio con più tranquillità approfondendo aspetti del passato e del futuro. I bambini approfittano per stare insieme dopo tanto tempo e giocano felici e spensierati vivendo e sfruttando al massimo ogni attimo concessogli, così come dovrebbe essere per ciascun bambini del mondo, mi riempio il cuore di questa loro gioia.  L’indomani arriva presto. La mattina alle 11:30 arrivano dalla Calabria (Crotone, Vibbo Valenzia e Catanzaro) un gruppo di persone che già, almeno alcuni di loro, erano venuti per Pasqua a Sant’Elpidio a Mare vivendo insieme a Giorgio e tutti noi gli indimenticabili momenti della Comunione e della bellissima lezione spirituale. E ora sono di nuovo accanto a lui. Tante domande che si susseguono dal pranzo fino a tutto il pomeriggio inoltrato e che come sempre trovano risposte che riempiono il cuore di certezza, certezza nella Vita, certezza nel Cristo. Giorgio parla ininterrottamente tutta la sera proseguendo poi, dopo la partenza dei bellissimi, vivi e profondamente spirituali ragazzi calabresi (presto uno di loro, un medico, promette a Giorgio che andrà a visitare le mense di Funima), il discorso con gli amici siciliani e continua per tutto il tempo della cena fino a tardi. Fino a non avere più voce. Un’altra intensa e ricca giornata è terminata. Il Verbo trasmesso da Colui che viene nel nome del Signore attraversa come un raggio folgorante gli Spiriti che hanno sete di Verità che come un onda del mare travolgerà il vecchio per rifare nuove tutte le cose.
I tempi sono maturi. Prepariamo il Suo glorioso ritorno. Crediamoci perché è la Verità. Dobbiamo solo sapere e definire da che parte stiamo.

Con profonda devozione, ringraziando con tutto il cuore i fratelli nello spirito con i quali abbiamo vissuto questo importante viaggio, in particolare Giovanni, figlio di Giorgio, Miriam e Mattias.

Sonia Alea

Sant’Elpidio a Mare, 25 aprile 2007