In un flusso costante, senza limiti né tempo. Come lo scorrere rigoglioso di un fiume che accarezza ogni sponda, ogni sasso e stelo d’ erba. Inebriandosi di storie e racconti, e lasciando ad ognuno piccole gocce della propria Essenza.
Amore chiama Amore nell’armonia degli stessi spessi, in una danza che coinvolge e attrae a sé, nei movimenti sinuosi dell’Essere e nella libertà che unisce.
Tutto avvolge e accoglie nel suo grembo, fertile terreno divino.
Tutto pervade e sostiene, come le braccia di un Sole che scaldano la Vita.
Tutto illumina. Manifesta. Plasma.
Amore chiama Amore. Nella sofferenza che anela alla Luce che rischiara e ritempra. Tra squarci dell’anima e pozzanghere negli occhi. Nel balsamo della consolazione su cicatrici troppo profonde.
Nel tocco lieve che lenisce e cura le piaghe del cuore.
Amore chiama Amore, nelle mani che intrecciano sogni e realtà, nell’alba dei sentimenti che sorgono nel petto.
Nell’incontro degli sguardi, silenziosi richiami dello spirito.
Amore chiama Amore. Nelle parole che si librano nell’aria; sospese nella speranza di essere ascoltate.
Nei pensieri che trovano vita nelle azioni.
Nei ricordi che ravvivano l’anima e nelle ispirazioni improvvise come lampi nel Cielo.
Irruenti petali che scivolano sul terreno, da cogliere prima che il vento le spazzi via.
Amore chiama Amore nelle lacrime.
Così tante volte represse, trattenute.
Nel loro sgorgare silenziosamente senza chiedere il permesso, rigando il volto in un rito solenne, antico.
Come schiuma del mare, si increspano contro gli argini degli occhi
Testimoni di emozioni, sono carezze consolatrici degli angeli.
Amore chiama Amore nella gioia.
Nel sorriso che fa vibrare gli animi, nella donazione che riconduce a sé stessi, nei frammenti che lasciamo agli altri.
Nell’assenza dei dialoghi ma nella pienezza della presenza.
Amore chiama Amore in ogni azione impressa nell’impronta di Cristo.
Nella beatitudine della contemplazione e nella notte che si veste di Infinito.
Abbracciatevi come un caldo tramonto che infiamma il mondo.
Guardatevi negli occhi con trasparenza, come un timido fiore che si specchia in limpide acque.
Amatevi come il chiarore dell’Alba che unisce a sé Cielo e Terra sul confine dell’orizzonte.
Cercatevi con parsimonia, come piccole api in cerca del loro nettare.
Sostenetevi come una canna di bambù che non piega alle intemperie.
Aiutatevi instancabilmente, come rondini di primavera che costruiscono il proprio nido.
Crescete insieme, come foglie dello stesso albero.
Ognuna con la propria Essenza, ma con l’Anima che sprofonda nello stesso tronco.
Michela Raddi
27 ottobre 2019