DAL CIELO ALLA TERRA
HO SCRITTO IL 9 AGOSTO 2021:
IL DISCEPOLO INIZIATO ALLA VERITÀ DEL TEMPO DI TUTTI I TEMPI DIVENTA TESTIMONE DELLA VERITÀ QUANDO APRE IL SUO TERZO OCCHIO SPIRITUALE ALLA LUCE DELL’AMORE CRISTICO, CON UBBIDIENZA, UMILTÀ E SPIRITO DI RICERCA.
IL DOCUMENTO SCRITTO DAL FRATELLO MICHELE È SEGNO ED ANCHE PROVA DI QUANTO CON SAGGEZZA VI HO COMUNICATO.
LEGGETE CON IMPEGNO “I SEGNATI E I CHIAMATI”. LE VERITÀ ESPRESSE DAI MIEI MESSAGGERI, EUGENIO SIRAGUSA E GIORGIO BONGIOVANNI, LIBERANO DALL’IGNORANZA TUTTI GLI SPIRITI CHE ACCOLGONO LA CHIAMATA DI CRISTO.
SONO ADONIESIS E AUGURO AMORE E FEDE AL FRATELLO MICHELE E A TUTTI COLORO CHE, COME LUI, HANNO DETTO DI SÌ AL COMANDANTE DEGLI ESERCITI.
PACE!
DAL CIELO ALLA TERRA
9 Agosto 2021. Ore 16:57
G. B.
![michelelisco200](https://www.thebongiovannifamily.it/wp-content/uploads/2021/07/michelelisco200.jpg)
Con queste parole, nel vangelo di Giovanni, Gesù-Cristo chiede al padre di preservare dal male gli apostoli, gli eletti e tutti coloro che seguiranno i loro insegnamenti con pensieri, parole e azioni; nel Vangelo di Matteo invece Gesù cita espressamente gli eletti quando parla della “grande tribolazione” e del periodo che precederà il suo ritorno specificando che perfino gli eletti sarebbero stati tentati e che proprio grazie a loro i tempi sarebbero stati “abbreviati”:
“Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall’inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà. E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati.
Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o è là, non ci credete. Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l’ho predetto” (Mt. 24, 21-25).
Sempre nel Vangelo di Matteo si parla dei chiamati ed eletti nella “parabola delle nozze”: «…”Amico, come sei entrato qui senza avere un abito di nozze? .….”Legatelo mani e piedi e gettatelo nelle tenebre di fuori……Perché molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti» (Mt 22,1-14).
In questo tempo di “rivelazione”, di segni in cielo e in terra e di una chiamata d’amore e giustizia che punta dritta verso ognuno di noi e dalla quale sarebbe inutile cercare di fuggire, è necessario capire che posto abbiamo oggi nel mondo e che posto dovremmo avere se accettassimo questa “chiamata”. In questa breve ricerca partendo da una delle ultime interviste di Giorgio Bongiovanni faremo un viaggio a ritroso nel tempo passando per il testo biblico, l’opera e i messaggi di Eugenio Siragusa e le spiegazioni di Giorgio ed altri profondi conoscitori dell’opera “dal cielo alla terra”, per comprendere chi sono i chiamati, chi i segnati e chi gli eletti e come porci di fronte a gli eventi che oggi incombono su di noi.
Nell’intervista di Pier Giorgio Caria a Giorgio Bongiovanni del 25 Dicembre 2020 (“Un anno di segni”) Giorgio spiega questi importantissimi passi del vangelo che riguardano i nostri giorni:
Giorgio: Gesù “raccomanda” i 144000 che poi vengono evidenziati nell’apocalisse di Giovanni, nell’ultimo libro; che sono i prescelti, quelli che hanno accompagnato Gesù sulla terra. I 144000 prescelti sono Angeli che sono scesi sulla terra e che vengono da altre dimensioni, da altre galassie; sono scesi sulla terra, non se ne sono andati; infatti Gesù dice: “non ti chiedo di toglierli dal mondo”, quindi state attenti che è molto preciso, “ma di preservarli dal male. Ti raccomando loro”, quindi si riferiva ai 12 e a questi eletti e a “tutti coloro i quali in loro crederanno”; quindi fa una differenza tra i 144000, i 12 apostoli che sono già eletti e quindi se c’è gente della terra, “coloro i quali in loro crederanno”, te li consacro;
Sempre nella stessa intervista Giorgio Bongiovanni dà una spiegazione del passo del vangelo di Matteo in cui Gesù dice che “a causa degli eletti i giorni saranno abbreviati”:
![EugenioMichele3](https://www.thebongiovannifamily.it/wp-content/uploads/2021/07/EugenioMichele3.jpg)
![disegnoeugenioMichele6](https://www.thebongiovannifamily.it/wp-content/uploads/2021/07/disegnoeugenioMichele6.jpg)
![genisolariadoniesis](https://www.thebongiovannifamily.it/wp-content/uploads/2021/07/genisolariadoniesis.jpg)
Elisabetta Montevidoni (segreteria di Giorgio Bongiovanni):
I segnati in fronte sono coloro che hanno accettato la redenzione di cristo prima di noi umani e lo seguono in missione nel mondo per servirlo fino a dare la vita per la sua gloria. Sono in mezzo agli umani di 3° dimensione ma hanno la coscienza cristica e appartengono alle dimensioni superiori. In pratica sono gli eletti di cui parla l’apocalisse di Giovanni al cap. 7 e cap. 14. Si trovano anche nel libro di Ezechiele dell’Antico Testamento.
SECONDA PARTE
APOCALISSE
![Michele7](https://www.thebongiovannifamily.it/wp-content/uploads/2021/07/Michele7.jpg)
“Poi vidi un altro angelo che saliva da oriente e portava il sigillo del Dio vivente, e gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era ordinato di danneggiare la terra e il mare dicendo: non danneggiate né la terra, né il mare, né piante finché non abbiamo segnato sulle loro fronti i servi del nostro Dio” (Ap.7,2-3).
“Il Signore disse: Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un Tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono. Agli altri disse, in modo che io sentissi: «Seguitelo attraverso la città e colpite! Il vostro occhio non perdoni, non abbiate misericordia. Vecchi, giovani, ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo sterminio: solo non toccate chi abbia il tau in fronte; cominciate dal mio santuario!» ” (Ez.9,4-6).
Elisabetta Montevidoni (segreteria di Giorgio Bongiovanni):
Il Tau sulla fronte è il segno che, posto sulla fronte dei poveri d’Israele che ancora piangono e si indignano contro quello che vedono nella loro società, li salva dallo sterminio. Il Tau sulla fronte indica quindi l’appartenenza a Cristo e anche al Padre, al bene, cioè chi fa la sua volontà e mette in pratica i suoi insegnamenti. Anche noi chiamati, se accettiamo la redenzione e facciamo la sua volontà fino alla fine, possiamo diventare eletti.
Su questo punto Giorgio Bongiovanni ad un incontro risponde così: (cronaca di un incontro con l’Arca di Pordenone, 13 aprile 2013)
D: C’è distinzione tra gli eletti e le anime chiamate?
Elisabetta Montevidoni (Segreteria di Giorgio Bongiovanni)
La stigmata sulla fronte è il segno del Padre. Chi ha la croce in fronte visibile o invisibile fa la volontà del Padre. Quando ci facciamo il segno della croce diciamo nel nome del Padre toccandoci la fronte, del Figlio portando la mano al petto (cuore) e dello Spirito Santo toccandoci entrambe le spalle che concludono la croce. La Madonna la rese invisibile su richiesta di Giorgio per permettergli di operare in ambito Antimafia vicino ai Magistrati e si rende nuovamente visibile solo in occasione di particolari eventi mondiali o particolari momenti dell’Opera come accadde il 2 settembre 2014 a Fatima quando Giorgio intervistò suor Sofia.
In questa cronaca di un incontro del 13 Aprile 2013 a Pordenone, riguardo ai segnati, Giorgio spiega la nostra appartenenza spirituale alla Chiesa Giovannea come chiamati e segnati, distinguendo i segnati eletti, cioè i 144000 esseri biblici venuti sulla Terra in missione con Cristo, dai segnati umani chiamati che devono raggiungere l’elezione, cioè essere promossi, evolutivamente parlando:
Siccome sono ancora numerosi i fratelli che si devono risvegliare, i Segni in Cielo determineranno questo risveglio. Parleranno in senso figurato: astronavi, croci, apparizioni, lacrime, sangue che cadrà dal Cielo. Tutte queste cose succederanno e la gente avrà bisogno di saperne il significato e lo chiederà ai segnati sulla fronte. Chi sono i segnati sulla fronte? Siete voi! Centinaia, migliaia di persone busseranno alle porte delle vostre case e voi dovrete rispondere ad ognuno di loro e rassicurarle, spiegando la motivazione di quel che avviene. Se sarà necessario a molti di voi, come ad Eugenio, apparirà la croce sulla fronte e poi scomparirà. Non sarà un segno permanente, affinché nessuno si senta più in alto dell’altro fratello. Uno stimmatizzato vi basta e vi avanza. Questo non significa che debba essere sempre io; a voi serve uno stimmatizzato e lo avete; se non sarò più in grado di svolgere la mia missione il Signore tranquillamente mi sostituirà, ma penso che per ora non ce ne sia bisogno. Lui può tutto, niente escluso. Io vivo continuamente con la paura di sbagliare o di tradire, ma la combatto e vinco sempre. Fino ad ora ho vinto perché ho fede, ma devo essere sempre umile e all’erta, con il maligno non si scherza. Se Satana ha tentato Cristo nel deserto e nell’orto del Getsemani, io che sono una scarpa vecchia devo vivere 24 ore su 24 con le orecchie ben aperte.
Noi non siamo i 144.000: ma i figli degli eletti. Non è peccato affermarlo, anche se le Chiese cristiane considerano questa verità una bestemmia. Alcuni di noi fanno sicuramente parte dei 144.000, ma non sta a me dirlo. Posso invece affermare con sicurezza che noi siamo figli dei 144.000 e di questo dobbiamo prendere coscienza. Se ci esaltiamo e fanatizziamo, cadremo; se invece la prendiamo con responsabilità ed equilibrio, esalteremo Cristo.
Anche la Santa Madre, fin dal 2 settembre 1989, giorno in cui gli affidò la missione della sua vita, parlò a Giorgio dei Segnati, rispondendo alla sua domanda sul tempo in cui si sarebbe manifestata la giustizia di Cristo:
“Madre Mia, Madre mia, sono qui e farò tutto quello che Tu vorrai! Madre, quando lascerai libero il braccio di tuo Figlio? Quando arriverà la Giustizia di Gesù?”
Ed Ella rispose: “GIORGIO, LASCERÒ LIBERO IL BRACCIO DI MIO FIGLIO QUANDO AVRETE RACCOLTO TUTTI I SEGNATI, PERCHÉ QUEL NUMERO NON SI È ANCORA COMPLETATO”. E mi diede un esempio, visto che io tremavo e volevo che desse un segno a tutta la piazza, un segno tremendo.
Ed Ella mi disse: “IL SOLE, CON LA SUA MAESTOSITÀ SORGE OGNI MATTINA E SI NASCONDE LA NOTTE, LO FA OFFRENDO IL SUO CALORE A TUTTI, AI BUONI E ANCHE AI NEGATIVI”, e io compresi il suo esempio.
2 Settembre 1989: Giorgio Bongiovanni viene stigmatizzato a Fatima, Portogallo
TERZA PARTE
Anche il maestro cosmico Adoniesis, ispiratore e guida di tutta l’opera Giovannea, attraverso Eugenio, parlò diverse volte dei “segnati” e della relazione diretta con lo spirito Giovanneo che avrebbe dovuto richiamarli e risvegliarli.
“IO HO ANCORA COSE ASSAI DA DIRVI, MA VOI NON LE POTETE ORA PORTARE”
![EschatusMichele13](https://www.thebongiovannifamily.it/wp-content/uploads/2021/07/EschatusMichele13.jpg)
L’aquila Giovannea, colei che guarda a oriente non temendo di essere accecata dalla luce del ritorno glorioso del Sole cristico, oggi come ieri ci guida verso la conoscenza dell’“intera verità”; senza veli, dogmi e ragioni di potere, lo spirito dorato continua a guidare i suoi figli alla reale natura delle cose, oggi che l’uomo non può accontentarsi dei “misteri” e dei “credo”, oggi che l’uomo si affaccia alla finestra cosmica apprestandosi a compiere il passo definitivo per tornare alla sua vera patria.
«Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò» (Gv. 7-8). Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future» (Gv.12-13).
Ebbene, fra le tante verità che Eugenio Siragusa “udì” ve ne fu una capace di illuminarci su chi siano e da dove provengano questi 144000 segnati Eletti di cui abbiamo parlato; l’altissima scienza cosmica di questi meravigliosi esseri è al servizio di un progetto celeste che va avanti dalla creazione dell’uomo fino ad oggi; una scienza messa al servizio dell’intelligenza cosmica e degli esecutori della sua divina volontà, creatori di forma e sostanza; è qui che passiamo così da un contesto biblico e religioso a un contesto in cui la conoscenza di civiltà “cosmiche”, secondo una gerarchia ben precisa, viene messa al servizio del bene supremo, in nome di un’“operosità interplanetaria”, il cui progetto è quello di realizzare nell’uomo terrestre una genetica superiore, cosmica, per l’instaurazione di una super-civiltà basata sui valori cristici della giustizia, della pace e dell’amore, affinché la pecorella smarrita e ribelle, torni all’ “ovile” e anche questo martoriato pianeta, possa diventare una meravigliosa “stanza” della casa del padre.
Questi maestri delle stelle, angeli per alcuni, extraterrestri per altri ma sicuramente nostri fratelli, sono scesi in mezzo a noi come “fari di speranza” in mezzo alla tempesta, come guide, leader, messaggeri, martiri o testimoni della verità; a volte segnati sulla fronte dal “segno del padre”, a volte riconoscibili dalle loro opere al servizio della suprema giustizia; lo possiamo evincere dallo straordinario episodio in cui Eugenio racconta del suo viaggio sulla Luna Nera, nel quale gli extraterrestri gli fecero vedere una serie di nicchie di cristallo dove erano seduti i corpi di numerosi esseri in stato di sdoppiamento controllato che si trovavano in missione sulla Terra. Leggiamo un breve resoconto di questo viaggio dal libro “Siragusa l’annunciatore” pag 137:
Uno dei viaggi fondamentali realizzati da Eugenio Siragusa, non soltanto in astrale ma anche fisicamente, fu sulla Luna Nera; viaggiò come ospite di un’astronave di più di 600 metri di larghezza, pilotata dal Comandante extraterrestre Woodok. Il viaggio era cominciato alle ore 20.30 ora solare; sette minuti più tardi la nave era arrivata sulla Luna Nera.
«La Luna Nera, nel suo interno, era un’autentica città fluttuante; una città meravigliosa, di sogno. Un gruppo di donne salutarono il nuovo viaggiatore e tra di loro incontrò un terrestre che era arrivato dalla Terra. Eugenio Siragusa si sarebbe nuovamente rivisto con lui in Italia, era un meccanico nato a Bologna di nome Galli. Eugenio Siragusa fu condotto in un grande salone a forma di ferro di cavallo, brillante, come se fosse tappezzato con piastre d’argento. Lungo la parete si notavano una serie di nicchie di cristallo luminoso. In queste, in stato di sdoppiamento controllato, stavano seduti i corpi di numerosi Esseri. Telepaticamente, domandò chi fossero e cosa stessero facendo in quello stato. La risposta fu: «Si tratta di fratelli in missione sul Pianeta Terra. Per noi lo sdoppiamento controllato è come per voi il sogno. Possono spostarsi sulla Terra e ritornare. Sulla Terra realizzano questo lavoro astrale sei milioni di esseri dello spazio. Gli è permesso continuare fino a 80 anni, dopo debbono ritornare. La vita media di uno di noi è di 1.200 anni terrestri.»
Venne a sapere dagli extraterrestri che inizialmente i satelliti erano tre, ma due di essi si infransero in epoche diverse sul Pianeta Terra distruggendo prima il continente Mu e poi Atlantide come castigo divino e che la Luna in realtà è abitata da 175.000 anni, tempo iniziale in cui la Confederazione interstellare mise su di essa le sue prime basi, essendo i tutori della razza umana e dell’evoluzione terrestre. Quando il colloquio ebbe termine, la nave riprese nuovamente il viaggio di ritorno. Complessivamente, Eugenio Siragusa aveva percorso 470.000 chilometri e il viaggio era durato esattamente due ore e venti minuti. Il tragitto era stato: Terra-Luna nera-Terra.»
Chi erano costoro che rinunciando alla loro vita permanente nella loro dimensione, avevano deciso di incarnarsi in giovani nascituri terrestri o di personificare esseri umani predisposti alla particolare missione salvifica, per assicurare al Padre loro che il programma della genetica cosmica GNA e dell’instaurazione del regno dei cieli sulla terra, sarebbe stato portato a compimento senza alcun dubbio? Sicuramente esseri i quali hanno in gran conto la vita di ognuno di noi; tanto da abbandonare temporaneamente la loro, ben sapendo a cosa sarebbero andati incontro, soprattutto coloro che nascendo sulla terra avrebbero incontrato i rischi e le “tentazioni” che il nostro piano esistenziale comporta; basti pensare ai numerosi contattisti o veggenti che dopo anni di testimonianza si sono “persi” o ritirati venendo meno alla missione che inizialmente avevano promesso di portare a compimento per l’umanità.
![Michele14](https://www.thebongiovannifamily.it/wp-content/uploads/2021/07/Michele14.jpg)
QUARTA PARTE
Nell’Apocalisse di Giovanni sicuramente parla di loro l’angelo il quale chiede agli altri suoi celesti compagni distruttori di fermarsi finché non avessero segnato sulla fronte dei servi di Dio il sigillo del Dio vivente; La richiesta di fermarsi è oggi ben chiarita e resa manifesta dall’opera dei portentosi mezzi cosmici con i quali sappiamo che queste potenze celesti controllano vulcani, venti, mari e tutte le basi missilistiche nucleari del mondo affinché gli eletti possano avere il tempo di risvegliare quanti più chiamati possibili.
Loro rallentano o accelerano gli eventi secondo i disegni del Padre come dimostrato dal seguente messaggio:
La Creazione si ribella all’uomo
Cronache dalle Arche 13 Aprile 2013, Pordenone
D: Nel messaggio di Pasqua, Gesù dice: “STATE ATTENTI E VIGILATE! IL TEMPO CHE MANIFESTERÀ QUESTO GRANDE ED UNICO EVENTO PER GLI UOMINI DELLA TERRA È PROSSIMO ED I SEGNI CHE LO PREANNUNCIANO SONO PALESI A TUTTI. DURANTE QUEI GIORNI IL CIELO SI SQUARCERÀ E LE FORZE DELLA NATURA: L’ACQUA, L’ARIA, LA TERRA ED IL FUOCO, AVRANNO GIÀ PERCOSSO CON LA VERGA DIVINA I POTENTI DEL MONDO E MILIARDI DI ESSERI UMANI. LE LEGIONI ANGELICHE SI PRESENTERANNO ALLA CIVILTÀ DEL PIANETA TERRA COMPIENDO MIRACOLI CHE SCONVOLGERANNO LA SCIENZA E LA RELIGIONE DEGLI UOMINI”. Cosa significa percosso? E se una gran parte di Umanità sarà eliminata, perché saranno necessari i miracoli?
G: Le percosse saranno date dalle catastrofi: l’acqua, l’aria, la terra ed il fuoco provocheranno tsunami, terremoti, tempeste; mentre il Sole causerà una tempesta di fuoco (flare solare) della durata di alcuni minuti, che farà raggiungere al Pianeta la temperatura di 130° C e periranno molte persone.
D: I miracoli saranno quindi necessari?
G: I miracoli saranno necessari per il risveglio delle anime che verranno da voi e alle quali dovrete rispondere. Noi fratelli segnati nella fronte siamo tanti, sparsi in tutto il mondo, anche in estremo Oriente, non solo a Pordenone e Sant’Elpidio; seppur non ci conosciamo divulghiamo gli stessi messaggi.
Questi esseri cosmici oggi li possiamo riconoscere nelle vite di uomini che hanno dato tutta la loro vita in favore del bene, della lotta alle ingiustizie, della tenace ricerca del risveglio delle anime ai valori cristici di giustizia-pace-amore, condizione indispensabile per l’acquisizione della superiore genetica cosmica GNA; a questi “missionari cosmici” e a coloro che in essi hanno creduto, gli esseri di luce, tramite Giorgio Bongiovanni, il 25 Agosto 1996, assicurano:
Già nel 1968 Eugenio Siragusa in un messaggio per gli operatori del C.S.F.C. (centro studi fratellanza cosmica) per volontà degli esseri cosmici, diffondeva:
«SIAMO COSTANTEMENTE VICINI A VOI E FACCIAMO TUTTO QUELLO CHE E’ UTILE PER ALLEVIARE TUTTO QUELLO CHE SAREBBE UNA DIFFICOLTA’ INSALVABILE NEL COMPIMENTO DELLA VOSTRA MISSIONE. NOI VI SEGUIAMO SEMPRE, ANCHE SE NON CI POTETE VEDERE. EDIFICHIAMO IL NECESSARIO PER STIMOLARE IN VOI LA SERENITA’, LA FORZA NECESSARIA, LA CERTEZZA DEL NOSTRO INCONDIZIONATO AMORE. NON TEMIATE NE NULLA NE A NESSUNO. I NOSTRI MEZZI SONO INVISIBILMENTE SUL VOSTRO CAMMINO ED I NOSTRI CONSIGLI NELLE VOSTRE MENTI. POTETE ESSERE CERTI DELLA NOSTRA UNIVERSALE BENEVOLENZA. GLI ZIGOS SONO I VOSTRI ALLEATI E COLLABORATORI IN TUTTI I SENSI. CONSERVATEVI IN COMPLETA GIOIA PERCHE’ LA VOSTRA OPERA E’ GRATA A COLUI CHE PROSSIMAMENTE VERRA’ SULLA TERRA». (Siragusa “l’annunciatore” pag. 111)
Cronache delle Arche 13 Aprile 2013 Pordenone
D: Nel messaggio di Pasqua Cristo dice: “VI HO GIÀ DETTO, ATTRAVERSO LO SCRIVENTE CHE PORTA NEL SUO CORPO I SEGNI SACRI DELLA MIA CROCIFISSIONE, MIO SERVO E SERVO VOSTRO, CHE VISITERÒ UNO AD UNO GLI ELETTI DAL PADRE MIO E TUTTE LE ANIME CHE SONO STATE DA LORO CHIAMATE PER PARTECIPARE ALLA CHIESA GIOVANNEA”. Oltre a colui che porta i segni, chi sono gli eletti? Sono in carne ed ossa?
G: Si, lo sono.
D: Sono quindi anime chiamate.
G: Sono anime chiamate a tutti gli effetti e prendono “automaticamente” la genetica GNA.
D: Quindi noi potremmo avere la genetica GNA?
G: Certo, se vi è stata trasmessa da un eletto. La trasmissione avviene anche spiritualmente, non solo fisicamente.
In una risposta a una mamma che chiedeva spiegazioni sulla trasmissione della genetica GNA ai propri figli, Giorgio Bongiovanni spiega:
D: La genetica GNA può essere sviluppata anche da chi non è portatore?
G: Se io ho la genetica GNA e tu non la possiedi, ma credi alla mia filosofia e alla mia scienza, la mia genetica ti verrà trasmessa attraverso le onde cerebrali. Le onde magnetiche entrano nella tua psiche, il tuo DNA si trasforma e diventi un extraterrestre. Nel nostro caso, se sposi la mia causa, ti converti e diventi un operatore di questo messaggio; nel tempo, crescendo, acquisirai la GNA e a tua volta la puoi trasmettere agli altri.
D: Quindi il DNA stesso funge da antenna?
G: Sia il cervello che il DNA.
Elisabetta Montevidoni (Segreteria dal Cielo alla Terra) commenta le risposte di Giorgio Bongiovanni:
Nel mondo i portatori della genetica spirituale GNA sono circa 7.465.000 che sono i figli spirituali dei 144.000 esseri di luce in missione di redenzione sulla Terra in veste umana, discesi assieme al Cristo.
Ma tale numero può espandersi se le persone escono fuori dalla propria cittadella ed iniziano a lavorare a favore della vita del Pianeta e dei più deboli, degli ultimi, degli afflitti, dei sofferenti, dei perseguitati, come spiega Gesù nel vangelo di Matteo cap.25. Significa quindi acquisire una coscienza evolutiva che si avvicina alla quarta dimensione per divenire appunto eletti. Per questo motivo Gesù tornerà in veste di Giudice a separare le pecore dai capri.
I figli che possiedono la genetica superiore devono essere tutelati da valori materiali egoico- possessivi e crescere con l’esempio evangelico di amore e soprattutto di lotta rivoluzionaria pacifica alle ingiustizie del mondo ricordando loro che Cristo tornerà a liberare questo mondo dal Male come ha promesso. Altrimenti questi bambini rischiano di diventare violenti o di cadere in depressione rifiutando di vivere in una società che è all’antitesi dei valori universali che possiedono.
![OurVoiceMichele 19](https://www.thebongiovannifamily.it/wp-content/uploads/2021/07/OurVoiceMichele-19.jpg)
![ManifestazioneMichele20](https://www.thebongiovannifamily.it/wp-content/uploads/2021/07/ManifestazioneMichele20.jpg)
Pier Giorgio Caria nel suo articolo del 7 maggio 2021 “Il messaggio del cosmo, della terra e dei Crop Circles (2° parte)” spiega:
Esprimendo in altro modo quanto sopra esposto, possiamo dire che in questo mondo c’è un gruppo di Entità che personifica strumenti umani portatori di una particolare genetica, che si reincarnano epoca dopo epoca, portando avanti le attività necessarie per l’instaurazione del Regno promesso da Cristo. Affinché ciò avvenga, è fondamentale che prima vengano formati gli esseri umani con le qualità umane e spirituali indispensabili per poter vivere in una società che non si corrompa. In questi duemila anni Cristo, i Suoi Discepoli, gli Angeli e la Madre Santissima stanno lavorando alla grande Opera di preparazione di coloro che verranno eletti. Il Regno, prima che essere un posto in cui vivere, è un numero di persone con le caratteristiche necessarie per esserne degni abitanti. È inutile avere palazzi meravigliosi ma vuoti, tecnologie belle ma che non usa nessuno: prima devono esistere i cittadini. Quindi prima del ritorno di Cristo deve esserci il numero minimo necessario di uomini e donne indispensabili per poter instaurare il Regno e questo numero è di 7.465.006 persone. In realtà, questo è un numero che corrisponde ad un gruppo enzimatico perché il pianeta Terra, in quanto cellula viva cosmica, non può sopravvivere se non ha un numero minimo di enzimi piramidali umani che ne garantiscano i processi biologici, animici e spirituali fondamentali per la sua sopravvivenza. Se venisse a mancare quel numero, il pianeta Terra diventerebbe sterile e morirebbe, cioè i regni di natura non si riprodurrebbero più. Questo è un tema che mette in una luce ancora più importante quanto sia stata fondamentale la venuta del Figlio di Dio sulla Terra, considerando pure che a causa della follia umana, potrebbe scatenarsi l’olocausto nucleare che distruggerebbe il pianeta e provocherebbe una spaventosa catastrofe cosmica. La missione del Signore nostro Gesù Cristo, oltre al sublime e inimitabile esempio di sacrificio e amore incondizionato che dobbiamo imitare, è anche una complessa operazione di altissima scienza spirituale, biologica e materiale: è venuto a guarire la cellula madre, ma anche a dare all’enzima umano con la genetica materiale DNA, la possibilità di acquisire la genetica cosmica GNA e poter così entrare a far parte degli Eletti che formeranno il Nuovo Regno. Questo aspetto è chiaramente espresso nei versetti successivi del capitolo 17 del Vangelo di Giovanni: 20 Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; 21 perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
Intervista di Pier Giorgio Caria a Giorgio Bongiovanni del 25 Dicembre 2020 (“Un anno di segni”)
Pier Giorgio Caria: Tu hai usato un termine “scienza dello spirito”, quindi quel discorso che abbiamo sottolineato che l’etica e il comportamento etico dell’essere umano muta la sua materia biologica e la sua materia genetica ci pone in una situazione di riconsiderazione anche delle scritture perché quello che tu hai detto Giorgio mi richiama il passo del vangelo dove il signore, Gesù, consacra gli eletti al padre e poi dice: “quelli che imiteranno gli eletti anche loro verranno consacrati” e questo mi richiama al discorso della genetica GNA.
Giorgio: Gesù dice:“non ti chiedo di toglierli dal mondo”, quindi state attenti che è molto preciso, “ma di preservarli dal male. Ti raccomando loro”, quindi si riferiva ai 12 e a questi eletti e a “tutti coloro i quali in loro crederanno”; quindi fa una differenza tra i 144000, i 12 apostoli che sono già eletti e quindi se c’è gente della terra, “coloro i quali in loro crederanno”, te li consacro; tutti coloro della genetica DNA che credono nel messaggio degli apostoli e degli eletti automaticamente avviene la “redenzione”, cioè la trasformazione del loro DNA in GNA; diventano “iniziati”; quindi non c’è bisogno che sono nati col GNA come i 144000; ci diventano; quindi diventano a tutti gli effetti “fratelli” dei chiamati.
Pier Giorgio Caria: Quando tu dici “coloro che crederanno negli eletti” ovviamente non è solo un mero credo.
Giorgio: No! Credere nelle azioni!
Pier Giorgio Caria: Quindi imitare le azioni, cioè cambiare il proprio stile di vita.
Giorgio: Lo davo per scontato hai fatto bene a farmi la domanda; no credere non serve a niente; credere è che l’università ha accettato che tu ti iscriva; che ti sei laureato?
LA CHIESA DI PIETRO E LA CHIESA INIZIATICA DI GIOVANNI (Cronache dalle Arche 13 aprile 2013 – Pordenone)
Parlando della Chiesa Iniziatica di Giovanni, Giorgio Bongiovanni spiega ulteriormente che la cosa più importante è il nostro spirito e non le chiese esteriori; l’unica chiesa da costruire è quella spirituale e questa è l’unica via se vogliamo realizzare la genetica cosmica GNA; se si continua a cercare soluzioni esterne a noi non potremo realizzare i valori dello spirito.
Giorgio: Siamo degli iniziati ed apparteniamo alla Chiesa di Giovanni, il prediletto, accompagnato dal precursore, che è Giovanni Battista: entrambi formano la Chiesa spirituale di Cristo, perché insegnano il Messaggio Universale. Universale significa che è rivolto a tutti e rappresenta la Legge di Dio in ogni Suo aspetto, anche quelli scomodi alle istituzioni: la reincarnazione, la Vita nell’Universo, la Legge di Causa ed Effetto, gli Angeli che sono Extraterrestri, il Sole, cioè Cristo, ed i Pianeti sono le cellule Cosmiche, la denuncia dell’Anticristo, la non compromissione con il potere, etc. Tutto questo lo insegna Giovanni, mentre nel catechismo della Chiesa Cattolica questi argomenti sono stati manipolati o addirittura mai contemplati. Noi dobbiamo prendere coscienza di questo, senza provare vergogna o impressionarci se parliamo così. Nell’ultima conferenza in Uruguay sono stato ospite di una Chiesa metodista dove, dal tabernacolo, ho parlato ai fratelli. Io amo tutte le Chiese che parlano di Cristo, ma sono fedele solo ad una: quella di Giovanni. Fate molta attenzione a queste parole, perché non sono mie, mi sono state date dal Cielo: Io amo tutte le Chiese di Cristo e se mi invitano partecipo, ma sono fedele solo alla Chiesa di Giovanni. Io, come voi, faccio parte della sua tribù: la stella a sette punte che molti qui portano al collo, e che tanti altri porteranno, rappresenta la prima Comunione o la Cresima con la Chiesa di Giovanni la cui appartenenza, essendo un’istituzione che non esiste sul piano umano, non prevede alcuna iscrizione.
![PietroGiovanniMichele 21](https://www.thebongiovannifamily.it/wp-content/uploads/2021/07/PietroGiovanniMichele-21.jpg)
![EugeniosoleMichele22](https://www.thebongiovannifamily.it/wp-content/uploads/2021/07/EugeniosoleMichele22.jpg)
![AquilaVaticanoMichele 24](https://www.thebongiovannifamily.it/wp-content/uploads/2021/07/AquilaVaticanoMichele-24.jpg)
Infatti noi siamo riuniti in una casa, non in un tempio, perché non vogliamo invadere la Chiesa di Pietro. Tante volte il diavolo mi ha detto: “Perché non costruisci un tempio per la tua Chiesa? Lo sai quante migliaia e migliaia di persone verrebbero da te?” Ed io ho risposto a Satana: “Caro Satana, il tempio non è fatto di pietra, ma è il cuore dell’uomo, quindi rivolgiti ad altri, non a me”.
![Michele 23](https://www.thebongiovannifamily.it/wp-content/uploads/2021/07/Michele-23.jpg)
Gesù disse: “Il tempio del Padre Mio, non è fatto di pietra”, quindi il nostro tempio, quello della Chiesa di Giovanni, è il nostro cuore.”
“IL TEMPIO DEL PADRE MIO NON È FATTO DI PIETRA”
QUINTA PARTE
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Fin dai tempi dell’antico testamento il simbolo del “segnato sulla fronte” riguarda coloro che sono inviati da Dio (i 144000 di cui parla l’Apocalisse) o che Dio vuole salvare (gli israeliti rimasti integri e degni che il signore vuole preservare per poi sterminare gli altri). Anche Cristo nel vangelo di Giovanni parla di “coloro che non sono del mondo” e li raccomanda al padre chiedendogli “non di toglierli dal mondo” ma di “preservarli dal male” e prega “non solo per questi, ma anche per coloro che in essi crederanno, perché tutti siano una sola cosa”. Gesù si riferiva a gli apostoli e a gli eletti che nel tempo si sarebbero manifestati e ai chiamati, cioè alle persone che grazie a loro avrebbero acquisito i valori spirituali cristici.
Oggi è il tempo della venuta di Cristo ed egli, come disse la Madonna a Giorgio a Fatima, richiama “i suoi”, i segnati.
Giorgio Bongiovanni spiega ampiamente che tutte le persone “chiamate” possono acquisire la GNA stando a contatto e praticando gli insegnamenti di questi “eletti”. Questi inviati da Dio sono esseri di evoluzione superiore (come nel disegno di Eugenio Siragusa) ma verso la quale noi dobbiamo tendere.
Quello che noi “chiamati” oggi dobbiamo fare è seguire l’esempio dei “poveri d’Israele” in Ezechiele 9, i quali ancora erano capaci di “piangere e sospirare” indignandosi di fronte alla società che vedevano e rimanendo incorruttibili nonostante tutto; proprio per questo Il signore ordinò ai suoi angeli di segnarli con un Tau sulla fronte; solo questo ha permesso a quelle persone di essere protette, “salvate”, dalla furia di Dio. Oggi quindi come possiamo imitare quelle persone di allora? Giorgio ha spiegato ampiamente la strada da seguire: dobbiamo mettere in pratica gli insegnamenti e l’esempio di questi esseri evoluti che, a volte sono incarnati in mezzo a noi e a volte ispirano o personificano direttamente esseri umani idonei ad accogliere la guida di entità molto più evolute che da millenni stanno portando avanti un disegno di natura cosmica il cui fine è quello di far emergere un uomo nuovo capace di abitare in un regno nuovo, incentrato sui valori cristici.
(Cronache dalle Arche 13 aprile 2013 Pordenone)
Giorgio: Un altro concetto importantissimo che ho spiegato e voglio ribadire qui, insieme a voi, è lo “stato di coscienza”. Immaginatevi degli Extraterrestri che, dopo aver contattatouna certa persona, la invitano in una sala cinematografica e dicano: “Ora ti mostriamo un film, veritiero, di tutto quello che succederà nel tuo Pianeta, in tutte le città e alle persone. Ma, prima di vederlo, è necessario che tu prenda delle lezioni di stato di coscienza”.
L’uomo si rivolge agli Extraterrestri e risponde: “Cari fratelli, va bene, ma che significa?” E questi: “Significa che prima di entrare al cinema e vedere la proiezione del futuro ti dobbiamo preparare, altrimenti alla fine del film ti verrà un collasso cardiocircolatorio o un infarto e noi saremo responsabili della tua vita, perché quello che vedrai succederà veramente”. Ma cosa vedrò?”
“Vedrai catastrofi, terremoti, guerre, anche Segni nel cielo. Moriranno milioni di persone, molte dalla disperazione, ecc.”
Così il contattato viene preparato allo stato di coscienza cristico.
Io non sono un Maestro di meditazione; sono un Messaggero di Dio che vi porta un Messaggio spirituale; vi dico che per avere uno stato di coscienza in equilibrio, armonico, per poter sopportare e non solo, ma anche essere protagonista degli eventi, devi avere uno stato di coscienza chiamiamolo Cristico o Divino. Altrimenti non sarai protagonista, che già è una sconfitta, ma non riuscirai a sopportare questi avvenimenti, quindi a sopravvivere.
Cosa significa sopravvivere ed essere protagonisti degli eventi futuri con lo stato di coscienza cristico? Se un uomo sa che a qualche un chilometro di distanza stà per arrivare un missile che distruggerà quest’arca, si deve preparare ad evitare la distruzione, oppure prevedere le conseguenze e programmare le soluzioni per sopravvivere e ricostruire una casa nuova. Se avrà paura, morirà dentro la casa; se sarà egoista e desidererà solo sopravvivere non potrà costruire una casa nuova, e nella migliore delle ipotesi finirà in mezzo alla strada a chiedere l’elemosina.
Quali sono questi segni? I segni nel cielo sono i fratelli Extraterrestri, mentre noi siamo i Segni sulla Terra, i chiamati a risvegliare coloro che stanno dormendo: i depressi, i diseredati, gli sconfitti, i falliti, i morti di fame, i disoccupati, tutti quelli che si vogliono suicidare. Pensavate forse che i coniugi ed il cognato che si sono suicidati a Civitanova Marche, la scorsa settimana, a causa delle difficoltà economiche avrebbero compiuto questo gesto estremo se fossero stati nostri amici o avessero frequentato la nostra Arca? No, non l’avrebbero fatto, perché noi diamo la vita, la speranza anche a chi si è indebitato fino al collo, perché siamo fratelli, stiamo insieme e perché c’è Cristo. Non è questo un Segno? Quando diventi un tramite della salvezza della vita di qualcuno che si vuole ammazzare, c’è forse miracolo più grande? Se riesci a togliere dal mondo della droga alcuni giovani, non sei forse un segno celeste? Se guarisci dei bambini, se invii dei fondi da destinare al recupero dei bambini di strada in Paraguay o a quelli di Padre Scordato in Sicilia, non hai fatto un miracolo? Io, tu, noi fratelli delle Arche, siamo i segni sulla Terra, se lo vogliamo. Se rinunceremo, saremo i segni della morte seconda, non ci sono alternative.
![funimamichele](https://www.thebongiovannifamily.it/wp-content/uploads/2021/07/funimamichele.jpg)
Quindi, dobbiamo sviluppare lo stato di coscienza, chi siamo, a quale Chiesa apparteniamo, il perché siamo qui, cosa vuole Cristo da noi e come partecipare e sopravvivere agli eventi del futuro. Bisognerà essere protagonisti dei fatti, perché potremo sopravvivere, ma attenzione al sillogismo! Noi chiamati dalla tribù di Giovanni e quindi da Cristo, riusciremo a resistere agli eventi solo se saremo protagonisti, altrimenti verremo schiacciati dagli stessi e faremo la morte seconda, perché a noi è stata data la conoscenza. Attenzione, non vi sto esaltando. Noi non siamo nessuno, non abbiamo cariche e non siamo più evoluti degli altri, ma facciamo parte di questa Chiesa spirituale e questo è quello che ci chiede Cristo. Non so per quale ragione a noi sia stata data la conoscenza, probabilmente per le nostre precedenti reincarnazioni, forse ce lo siamo meritati, ma è solo un’ipotesi. Nei messaggi spirituali che i Fratelli Celesti mi hanno dato in questi anni, c’è scritto tutto, anche in quelli ricevuti dal mio maestro Eugenio Siragusa, con un linguaggio più antico, ma non certamente minore del mio, è rivelato tutto. A noi è stata data la conoscenza ed io non l’ho tenuta nascosta; è tutta nel sito, i messaggi sono lì, un menù per poter approfondire il nostro cammino spirituale e lo stato di coscienza. Anche se Cristo, prima di noi, ha detto tutto nel Vangelo, oggi abbiamo la fortuna di avere lo Spirito della Verità che lo spiega, quindi noi dobbiamo preparare gli altri. Se non saremo pronti, perché siamo rimasti indietro o addirittura abbiamo lasciato l’Opera, non verremo perdonati. Non è una minaccia, è il messaggio che mi è stato dato e non ve lo nascondo. Io non posso fare come i veggenti di Medjugorie che dicono: “Questo è un segreto”, io non ho segreti. Quindi se siamo ammoniti o minacciati non ci posso fare niente: se lasciamo l’Opera non saremo perdonati. Non servirà a nulla strapparsi i capelli di fronte a Cristo.
Io posso dire a Gesù: “Signore, mi sono ritirato perché ero stanco, ma ti ho servito con le stigmate per ventiquattro anni, poi non ce l’ho fatta più. Ho sempre creduto in te, ma mi sono fermato e mi sono messo a guardare la televisione”. Lui mi dirà: “Figliolo, non ti posso perdonare. Non ti riconosco. Non dovevi abbandonare! Ti avevo detto che avrei perdonato tutti i tuoi peccati umani perché sei nel mondo, ma non quello di rinunciare all’Opera, cioè al sacerdozio, all’Evangelizzazione. Vai alla morte seconda!”.
![Michele33](https://www.thebongiovannifamily.it/wp-content/uploads/2021/07/Michele33.jpg)
Se vogliamo parlare con i termini della Chiesa di Pietro, forse a volte mi capite meglio, questo significa che non devi abbandonare l’Evangelizzazione, ma donare te stesso ai tuoi fratelli, quelli dormienti, i mezzi dormienti, quelli atei, tutti. Questo è un altro messaggio molto importante, anzi fondamentale, che ho dato in Sud America: lo stato di coscienza per la preparazione agli eventi futuri, all’interno dei quali noi dobbiamo essere protagonisti e nello stesso tempo sopravvivere, ma non al contrario; perché se non saremo protagonisti noi periremo, mentre altri pur non essendolo sopravvivranno. Su questo, cari fratelli, Satana non ha potere. Lui ha la meglio su di noi con i soldi, perché ne abbiamo pochi, sopravviviamo e con questi possiamo fare un po’ di Opera. Ma su quello che vi ho detto lui non ha potere, lo stato di coscienza non si acquisisce con il denaro: un miliardo di euro non ti servirebbero a niente se non realizzassi il Cristo in te. Non avremo giustificazioni se non lo faremo; non possiamo dire a Gesù: “Non avevo una lira, non lo potevo fare”, perché Lui dirà: “La tua ricchezza era dentro, la dovevi solo realizzare e fortificare, parlare ai tuoi fratelli e risvegliarli. Io ti ho dato la conoscenza attraverso i Miei messaggeri, Giovanni, Giovanni Battista, Setun Shenar, Eugenio Siragusa, l’hai avuta e te la sei tenuta stretta”. Le tentazioni saranno grandi come lo sono sempre: la depressione, la tentazione del sentimento, dell’economia e della salute, se ci saremo fortificati nella fede, le potremo superare tutte. Quindi se vogliamo organizzare un futuro non abbiamo altro da fare che predicare il Vangelo e preparare tutta l’Umanità che incontreremo sui nostri passi al fatto che molto presto ci saranno grandi cambiamenti, con eventi che mai la storia umana abbia ricordato.
D: Tu hai detto che dobbiamo cercare di sopravvivere agli eventi che ci saranno da protagonisti, ma nel Vangelo c’è scritto anche che chi cercherà di salvare la propria vita la perderà. A cosa si riferisce e a chi?
G: Noi dobbiamo sopravvivere per ubbidire a quel comandamento che Gesù ha dato: rimanere in vita per risvegliare dalla morte i nostri fratelli che dormono. Se tutta la Chiesa spirituale di Giovanni lasciasse il corpo per andarsene, chi risveglierebbe quelle persone? Certo ci sono coloro che hanno compiuto le opere buone senza bisogno di noi, e saranno salvi. Non siamo qui per quelli che fanno le opere, né per i giusti; non dobbiamo risvegliare i giudici martiri o i missionari che aiutano i bambini, perché questi sono già risvegliati. Noi dobbiamo destare chi dorme, senza pensare alla salvezza del corpo. Ecco perché ci dobbiamo buttare in mezzo alle bombe atomiche, alle guerre e agli attentati: se abbiamo fede e non tenteremo di salvare la nostra vita, Gesù ci risparmierà fisicamente. Ci sono persone nel mondo, alcune delle quali si autodefiniscono messaggeri di Cristo, che si stanno facendo le provviste, raccolgono candele, acqua e hanno acquistato terreni da coltivare perché vogliono salvarsi dall’Apocalisse. Invece così perderanno la vita spirituale. Noi non dobbiamo salvarci fisicamente, ma risvegliare gli altri. Gesù ci dice: «Se voi tentate di salvare la vita, siete egoisti e perderete quella spirituale». Quindi bisogna prepararsi ad essere pronti, per poter “guidare” e risvegliare un popolo che, con tutto quello che succederà, andrà alla deriva.
D: Le opere possono essere carità, perdono, preghiera e sopportazione?
Giorgio: Si, ma ne manca uno e lo devi mettere al primo posto: “il senso della giustizia”. Senza senso della giustizia non c’è carità, non c’è perdono né amore. Solo allora siamo d’accordo.
D: Giustizia, pace e amore.
Giorgio: Sì, la prima parola deve essere Giustizia, non perché essa sia più importante dell’Amore; sbagliate a pensare così. L’Amore è la cosa essenziale, perché rappresenta la Creazione, la forma espressiva dello Spirito Creante che, quando crea o ha creato, non ha espresso quella forma della Creazione, che io chiamerei geniale, con la parola Giustizia: l’ha manifestata con la parola Amore, che è la base principale dell’Universo. La Giustizia è l’ordine delle cose e dove c’è il caos, questa interviene.
D: Perché la collochi al primo posto?
Giorgio: La metto al primo posto perché sulla Terra l’uomo non sa amare, nel sentimento spesso mette l’egoismo, il materialismo, addirittura l’odio e questo crea il caos. Ecco perché la prima parola sulla Terra deve essere la Giustizia. Quando c’è Giustizia c’è l’equilibrio, puoi amare e mettere in pratica la pace.
Il 15 Agosto a Polcenigo Giorgio riceve un messaggio dalla Santa Madre.
Questo messaggio dimostra che la cosa che più di ogni altra il cielo vuole da noi oggi, figli della terra, è di “attivarci” come mai prima per risvegliare ai valori dello spirito le coscienze addormentate nel materialismo e per lottare contro i criminali e contro le ingiustizie; anche a costo della vita.
DAL CIELO ALLA TERRA
Cronache dalle Arche 13 aprile 2013 Pordenone
D: È naturale avere paura anche nel cammino dell’Opera?
G: Si, ma bisogna sconfiggerla.
D: Non è peccato?
G: È peccato se perseveri nella paura o se la stessa ti fa segnare il passo, se ti fermi o diminuisci la velocità del tuo cammino. E’ normale che ci sia la paura, l’importante è vincerla, ma non deve condizionarti. Se accadesse il contrario, allora stai commettendo peccato; se dopo aver intrapreso un cammino si rischia di cadere nella rinuncia è molto pericoloso, Gesù non ci perdonerà. Io non sono in grado di giudicare, quindi non posso dire: “Vi perdono”, può dirlo solo Gesù. Non posso aiutarvi se voi rinuncerete, non potrò fare più niente.
Voglio dire un’altra cosa, importante per tutti e per me stesso. Non posso usare i tuoi peccati per giustificare la mia rinuncia, la mia scarsa fede, la rabbia o la mia delusione. Se commetto dei peccati e li confesso, tu non puoi servirti del mio errore per rinunciare: farai la morte seconda. Se dopo aver sbagliato chiedo perdono e continuo nell’Opera, andrò nella Luce, mentre tu, che non hai commesso peccato, andrai nelle tenebre. Sono stato chiaro? Se io, con le stimmate, ho mancato e dico a Gesù: “Perdonami” Lui risponderà: “Sì che ti perdono, figliolo. Hai sbagliato, stai attento, ma ora va avanti”. Se tu non hai commesso errori, ma usi il mio peccato per fermarti e dire: “Giorgio ha compiuto questa colpa, sono deluso e ora faccio la mia vita”, farai la morte seconda ed io andrò nella quinta dimensione; perché sbagliando ho insegnato l’umiltà nel risollevarmi, quindi sono discepolo di Cristo. Nella tua arroganza, non aspettavi altro che io peccassi per rivelare la tua vera identità negativa.
Se mi dicessi: “Hai peccato? Va bene Giorgio, siamo umani. ci mancherebbe, andiamo avanti fratello”, restiamo umili e ci abbracciamo, Cristo ci premierà entrambi ed andremo con Lui. Questo facevano gli scribi e i farisei, questo fanno oggi i puritani, quelli che sono puliti senza peccato. Loro sono ipocriti e dentro sono marci, nel senso che non hanno coraggio, sono deboli: chi non opera o opera per altri fini, più personali che collettivi, cerca il peccato del fratello per rinunciare all’Opera. Chi invece sbaglia, a partire da Giorgio che porta le stimmate fino a Pietro discepolo di Cristo, e dona la vita, Gesù lo porta con Sé in Paradiso. Tutti coloro che non hanno peccato, ma non aspettavano altro che gli apostoli cadessero, sono andati all’Inferno, pur non avendo commesso peccati. Se capite questo, avete capito tutto del Vangelo; comprenderete anche il perché Gesù si sia portato dietro il criminale crocifisso ed abbia lasciato altri che non avevano commesso mai nessun reato, mandandoli all’Inferno.
SPOGLIARSI DI TUTTO PER LAVORARE SU NOI STESSI
In un incontro tenutosi a Buja il 24 febbraio 2019 Giorgio approfondisce in modo “disarmante” cosa significa “spogliarsi di tutto”, l’atteggiamento che dobbiamo adottare per realizzare l’“opera cristica” dentro di noi, l’arma più potente che abbiamo per vincere questa battaglia contro il male.
![Michele36](https://www.thebongiovannifamily.it/wp-content/uploads/2021/07/Michele36.jpg)
L’anticristo sarà sconfitto quando noi avremo fede totale e ci spogliamo di tutto…I due testimoni nella Bibbia sono descritti vestiti di sacco. Che significa che i due testimoni indicheranno la faccia dell’anticristo vestiti di sacco? Cosa significa? Che si mettono la tunica? Significa che sono nudi senza niente, quindi nel momento in cui non hanno nemmeno la maglietta, è un modo di dire no? Hanno il potere di dire all’anticristo muori e lui muore ma se io lo incontro di nuovo a Roma mi chiama e io gli dico muori… lui si mette a ridere. Perché io devo essere nudo, capisci simbolicamente, io non devo avere nessuna paura di lasciare Sonietta, Sonia, i giovani, AntimafiaDuemila, 20 euro che ho in tasca, non devo avere paura di niente, sicuro al cento per cento, e quello morirà. Quindi dobbiamo lavorare molto su noi stessi. Cioè non è un frustarmi, è un impulso perché se noi pensiamo che quel messaggio è solo rivolto ai cattolici…è rivolto anche a noi, a noi nel nostro piccolo, perché grazie a Dio noi non abbiamo palazzi, non abbiamo regioni, non abbiamo voti da prendere, non abbiamo governi, dobbiamo solo lavorare dentro noi stessi, quindi è rivolto anche a noi.
L’albero sterile viene abbattuto di fronte ai due Testimoni, i Profeti Enoch ed Elia, in forza di quanto è stato detto, scritto e tramandato: “Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco”. Immagine di Bruce Pennington Nuova Poseidonia n. 7 Giugno/Luglio 2016
CONCLUSIONI
Nell’intervista del 31 Gennaio 2021 di Pier Giorgio Caria a Giorgio Bongiovanni viene annunciata quella che potrebbe rappresentare l’ultima speranza di salvezza per l’umanità:
Il 26.01.2019 in una Conferenza tenutasi a Milano dal titolo “Il Cristo Cosmico” Giorgio Bongiovanni afferma: «Cristo è l’acqua che entra in Gesù, in Giovanni, in Giovanni Battista, in te e in me, se lo vogliamo servire ma l’acqua è sempre quella».
La massima espressione dell’energia Cristica in questo pianeta è stata Gesù di Nazareth; voi dovete cominciare ad entrare in questa “dimensione”: non esiste nell’universo l’individualità “separata”; nelle dimensioni superiori non c’è più l’ego, c’è il noi; questo concetto ce l’ha espresso perfettamente Cristo, pur sapendo che lui era il figlio e non il Padre, quando ha detto “perché io e il Padre mio siamo una cosa sola”; perché nelle dimensioni superiori l’evoluzione avviene attraverso la compenetrazione; dovete cominciare ad entrare in quest’ottica: perdere l’ego ed acquisire il “noi”».
Oggi siamo chiamati a divenire noi “corpo mistico del Cristo”, affinché possiamo percepirne la presenza anche in mezzo alle difficoltà e prepararci ad accoglierlo con tutto noi stessi.
A Polcenigo, il 15 Agosto 2020 dopo aver ricevuto il messaggio della Santa Madre, Giorgio ci ha detto: «Non dovete avere nessuna paura! Cristo è già tornato; il Signore dice “presto tornerò!” ma noi non dobbiamo stare ad aspettarlo, perché lui è già qui in mezzo a noi, quindi dovete essere felici».
![gesùbussaMichele42](https://www.thebongiovannifamily.it/wp-content/uploads/2021/07/gesubussaMichele42.jpg)
Niente ci verrà regalato, ma tutto è in offerta; starà a noi decidere se accettare o rifiutare la “chiamata” per divenire, un giorno forse, “eletti”. Se riusciremo a cambiare la direzione del nostro cuore, se riusciremo a spenderci al massimo per la causa della vittoria del bene sul male, sotto la guida di questi “Maestri”, imitandoli e prendendoli ad esempio, facendo nostro il loro stesso cuore, allora, forse, acquisiremo i valori quadridimensionali e potremo essere considerate persone migliori, diverse, degne di un nuovo mondo, illuminato dal ritorno del “Sole cristico”; quel Sole accecante che solo l’Aquila Giovannea non ha mai temuto di vedere in volto e che i suoi figli da sempre attendono con certezza assoluta, per compiere quel passo definitivo verso la loro vera patria, il cosmo.
Fonti:
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/la-posta-di-giorgio-bongiovanni/6685-sonia-24a.html
https://www.giorgiobongiovanni.it/2-non-categorizzato/7932-l-anticristo-e-cristiano-2.html)