COME SOLDATI PREPARIAMOCI A COMBATTERE L’ULTIMA BATTAGLIA
I Suoi passi camminano per le strade del mondo, attraversando monti, valli, pianure e colline, oceani, paesi e città, quanta sofferenza vedono i Suoi occhi, specchi dell’intero universo, quanto dolore riceve il Suo cuore che contiene l’Amore più grande di tutti gli amori, quanta malvagità incontra il suo cammino diamantato del più alto valore della Giustizia, quanto egoismo, quanta passività, quanta ingiustizia. Lui … invisibile ma presente … nel gesto e nello sguardo puro di un bimbo … nell’azione dei suoi missionari nel mondo … nella lotta dei giusti contro le ingiustizie della nostra società … nel verbo e nell’esempio del Suo Calice vivente in missione sulla terra … scruta in profondità il cuore degli uomini, giudicando il loro operato.
Il giudizio è in atto.
Il mandato dei 1260 giorni di missione in America latina è stato compiuto. La missione della voce che grida nel deserto nella nuova Galilea dei Gentili è stata portata a termine con grande successo. Tante anime chiamate sono state risvegliate, numerosi gruppi operativi si sono realizzati, punti di riferimento per i chiamati che ancora dovranno arrivare, fari di luce operante nella nuova tappa che da oggi vede un nuovo inizio. La stessa missione, gli stessi compiti, ma con una responsabilità maggiore, non più solo esecutivi, ma anche propositivi, direttivi. Oggi, per coloro che accettano di affrontare e portare a termine questa nuova ed ultima fase, la più difficile, la più delicata, quella che richiede l’impegno di tutta la vita, la missione diviene anche la loro. Seguire e servire la missione affidata allo stigmatizzato Giorgio Bongiovanni dovrà significare seguire e servire anche quella che è divenuta la propria missione, solo così potremo avere la forza e il coraggio di andare fino in fondo, superando gli ostacoli e le difficoltà che incontreremo nel cammino. Non più una luce riflessa, dovremo quindi essere, ma una luce propria, che illumina di passione d’amore e sete di giustizia il mondo.
Il tempo è venuto.
Come soldati prepariamoci a combattere l’ultima battaglia.
Soldati del Cristo, guerrieri della Luce avanti!
Affiliamo le armi della determinazione, della disponibilità, del coraggio, della passione, della volontà, della fede, della certezza dell’obiettivo da raggiungere e come una forza unica concentriamoci affinché l’arco sia ben teso e la freccia possa essere scagliata con tutta la sua potenza contro quella forza anticristica che tiene soggiogato il mondo.
L’unione delle nostre forze, degli uomini di buona volontà, sarà l’arma vincente che accompagnerà il cammino dei due testimoni fino alla gloria del Cristo, che aprirà la strada al Suo glorioso ritorno.
L’ultimo mese trascorso in America Latina è stato molto intenso. Giorgio come sempre spaventa chi gli sta al fianco per l’energia spesa continuamente nelle veramente innumerevoli attività.
Un successo la conferenza organizzata nella città di Nueva Helvecia dalla nostra sorella Carolina di Colonia Valdense, dal suo compagno, dalla sua famiglia e dai fratelli del luogo, nominata successivamente da Giorgio rappresentante della nuova arca che subito inizierà ad operare. Una conferenza che ha visto l’anteprima in lingua spagnola del nuovo video della storia di Giorgio Bongiovanni “Una lagrima del cielo” realizzato da Georges Almendras, Erika Pais e Sebastian Rodriguez e visto solamente in Brasile durante la presentazione di Giorgio nello scorso Congresso Ufologico. In una sala colma di persone il messaggio viene trasmesso ancora una volta a tante anime assetate di verità, alla presenza di gran parte dei fratelli dell’arca di Montevideo che hanno viaggiato insieme a Giorgio nel pulman che ci ha portati fino al grazioso, verde paesino di Nueva Helvecia.
Dopo pochi giorni abbiamo la grande gioia di ricevere nella nostra casa di Montevideo i nostri carissimi fratelli di Pordenone: il responsabile dell’associazione il Sicomoro, Domenico Santin, accompagnato dalla dolce Carla e dai suoi preziosissimi figli Luca ed Elisa. Staranno insieme a noi accompagnando Giorgio e sostenendo tutte le varie attività operative con grande sostegno e devozione, fino al rientro in Italia.
Il passo del testimone della Verità raggiunge in una nuova visitazione, questa volta accompagnato dal valoroso guerriero Domenico Santin, una terra in cui la corruzione e il degrado hanno portato il Paese allo sfacelo. Il Paraguay. Terra di povertà, degrado e corruzione, che oggi ha ritrovato una speranza con la elezione del nuovo presidente Fernando Lugo.
Piccole bandierine colorate dell’Italia e del Paraguay vengono agitate da tante manine gioiose, sono i bambini del comedor di Villeta “Virgen de Fatima” che felici accolgono Giorgio con canzoni festose nella loro casa. Un immagine che ricorda l’entrata di Gesù a Gerusalemme tra la folla che lo accoglieva con le palme. Isidro e Zulma, responsabili del comedor che accoglie oltre 100 bambini, mostrano a Giorgio tutte le migliorie fatte per rendere il luogo più accogliente possibile con la presenza di un piccolo dispensario medico che una volta al mese accoglie tanti bambini che necessitano di assistenza medica gratuita, grazie alle donazioni giunte dalla Funima International italiana e grazie alla Funima argentina. Qui, una volta al mese, la nostra sorella Carmen Recalde prestava il suo servizio da volontaria fino a pochi giorni fa, quando il Cielo l’ha chiamata a se. Un altra sorella ci lascia per andare a svolgere la propria opera in altre dimensioni ma sempre insieme a noi nella ultima fase di questa sublime missione che prepara il secondo avvento del Cristo. Pochi giorni prima avevamo appreso la notizia della dipartita di un’altra nostra cara sorella del Messico, Irma, antica amica di Eugenio Siragusa.
I quattro giorni trascorsi in Paraguay sono intensi, fitti di appuntamenti e incontri con i fratelli. Omar e Hilda Cristaldo e Chantal Hulin e Osmar Cantero hanno organizzato insieme a tutti i collaboratori dell’arca tutte le varie attività. Trasmissioni radio, televisive, conferenze vedono Giorgio impegnato in questi giorni speciali. Un episodio importante accaduto durante la sua presenza davanti agli schermi dell’emittente televisiva Canal 4 ci colpisce tanto. Mentre rispondeva alle domande della presentatrice, Giorgio viene interrotto per dare la parola, in diretta, al presidente Lugo che annuncia la nomina dei suoi nuovi Ministri di Stato appena eletti, tra cui il Ministro dell’Interno Rafael Filizzola che aveva partecipato ad una conferenza antimafia insieme a Giorgio durante la presentazione della rivista Punto Rojo, giornale di denuncia dell’Associazione Justicia y Verdad. Sicuramente un grande segno, comprensibile per chi sa cogliere i messaggi che dal cielo vengono a noi inviati nei modi più semplici. Giorgio visita i luoghi in cui opera l’associazione Justicia y Verdad, il dispensario medico che accoglie circa 1500 bambini insieme al merendero situato poco distante, nel centro di Asuncion, che garantiscono loro cibo e visite mediche gratuiti. E poi l’incontro con i giovani presso la casa famiglia “Hogar desde la Luz”, dove Chantal insieme al suo sposo Osmar e alla loro piccola Puqui hanno in affidamento in questo momento sei bambini strappati alla strada e riportati a vivere una vita degna di essere vissuta. Sebbene sia difficile cancellare i gravissimi crimini perpetuati a questi pargoletti del Cielo Chantal, insieme ai suoi collaboratori impegna tutto il suo amore e tutte le sue risorse per offrire a questi bambini una vita vera portando avanti a questo scopo il progetto “Madre Terra” che ha come obiettivo quello di allontanare i bambini e i giovani dalla squallida vita nelle strade della città che richiama continuamente questi innocenti al desiderio di una vita senza regole, dandogli l’alternativa di una vita a contatto con la bellezza, l’equilibrio e la salubrità della natura e degli animali e offrendogli una educazione basata sui Valori Universali. Un progetto che potrà essere realizzato grazie alle donazioni e all’aiuto dei volontari come il caro Giampiero, giunto dall’Italia, che ha modo di conoscere Giorgio proprio in Paraguay dopo un mese di permanenza dedicata al sostegno delle attività dell’associazione. L’incontro con i giovani, quindi, in questo luogo benedetto da Dio. I giovani che con la loro poesia, con la passione d’amore esprimono il loro grande valore a Colui che porta il segno del più grande Maestro, Gesù Cristo. I giovani … la forza del domani … la certezza del futuro … i diamanti della nostra vita. Durante la conferenza pubblica la voce che grida nel deserto ha denunciato, accusando il potere, la gravissima situazione in cui versa il Paese che colpisce, purtroppo, soprattutto i giovani e i bambini costretti troppo spesso alla prostituzione, alla fame e a ogni genere di violenza psicofisicaspirituale. E il verbo si fa parola ancora una volta dando speranza, offrendo la Verità, annunciando il ritorno di Colui che porterà la Giustizia sulla terra.
Il rientro di Giorgio a Montevideo ci inonda di tutta la vibrazione dei nostri amati fratelli di quella fetta di terra chiamata Paraguay, e nuovamente l’uragano inonda la redazione di “Un punto en el infinito” … e non solo … trasmissioni radio, riunioni con le varie redazioni, associazioni, italiana compresa… tra le altre cose partecipa ad una conferenza contro il nucleare organizzata nei locali della nostra associazione dove sono presenti diversi esperti che approfondiranno lo scottante tema.
L’ultimo fine settimana di permanenza in Uruguay, con la conferenza organizzata nella città di Fray Bentos, si concludono i viaggi di Giorgio in questa terra benedetta. Il 24 di giugno un altro importante appuntamento chiude, insieme alla riunione dell’arca indetta per il giorno seguente questa ultima tappa. Raul Bagatello arriva a Montevideo per l’occasione insieme a Gaby, ci rechiamo alla mensa per l’inaugurazione del nuovo locale del comedor “Un rayo de Luz”. Il locale molto più grande di quello precedente è in grado di ospitare adesso tutti i bambini durante il momento della merenda-cena. Le pareti dipinte di un delicato celeste e la parte superiore di un bianco limpido sono adornate da tantissimi palloncini colorati. I due grandi tavoli con tovaglie, piatti, bicchieri, tovaglioli e posate coloratissimi rendono vivo e festoso l’ambiente. I bambini iniziano ad entrare … i piccoli occhi ammirano stupiti tutto ciò che li circonda, i dentini bianchi risaltano nel sorriso felice di tutti loro … L’emozione è forte e le lacrime rigano i nostri visi … ci abbracciamo ai fratelli dell’arca felici e soddisfatti per il risultato ottenuto. La nostra Soledad intanto riprende l’evento …. Giorgio saluta attraverso l’occhio della telecamera la Funima International italiana, in particolare suo figlio Giovanni, ringraziando i responsabili della mensa, Elena, suo marito Ariel e la loro figlia Liliana, per il loro grande spirito altruistico, tutti i fratelli che hanno lavorato per la costruzione del comedor in particolare Ignacio, il nostro Chacho, che ha lavorato ininterrottamente tra gli uffici della nostra casa e la mensa, instancabilmente, l’abbraccio ad Alicia che Raul e Giorgio nominano rappresentante della Funima e che si affiancherà agli altri due responsabili Ignacio e Soledad. Tanti applausi, uno speciale per Antonio, anche lui recentemente dipartito al Cielo, che la sua compagna Alicia ricorda con grande emozione raccontando la gioia che lo ha accompagnato fino all’ultimo momento, quella di poter sostenere una causa tanto nobile come quella della Funima. E ovviamente l’applauso per Raul al quale Domenico dona una statuetta della Madonnina di Medjugorie regalata da tutto il gruppo di Pordenone, che lui decide di lasciare nel comedor “Affinchè possa proteggere non i piccoli, che sono già protetti, ma i grandi che devono stare uniti”.
Appendiamo infine un quadro della Madonna che sembra proteggere i bimbi con i raggi di luce che irradiano le Sue mani, sulla parete dove tutti i bimbi si siedono per consumare il pasto quotidiano. Giorgio felice per aver ottenuto gli aiuti da lui direttamente richiesti, in tempi brevissimi, guarda i bambini che numerosi entrano in fila e si siedono composti mentre scherzano, ridono e si ammirano nel grande poster della Funima Uruguay appeso sulla parete che ritrae tutti loro in una bellissima foto. Dopo la cena arriva il momento dei festeggiamenti. Grandi torte vengono messe sul tavolo, le luci si spengono, i fiammeggianti iniziano a fare tante bellissime scintille e tutti insieme si canta la canzone degli auguri perchè oggi vogliamo festeggiare anche la festa di compleanno di tutti i bambini, con la finale distribuzione di caramelle per tutti.
La riunione dell’arca chiude questa tappa della missione dei 1260 giorni. Emozione per il profondo sentimento che tutti i componenti dell’arca nutrono per Giorgio, gioia per la conclusione soddisfacente di questa importante tappa, tristezza per la consapevolezza che ora la presenza fisica di Giorgio sarà meno intensa ma con la coscienza che ora ognuno ha una maggiore responsabilità perchè dovrà imitarlo nella prosecuzione di un opera che non si ferma ma che anzi è solo all’inizio.
“Vi ricordo” dice Giorgio “di seguire sempre tutte le informazioni che vi invio, di dedicare almeno due ore alla settimana per leggere i messaggi che dal 2004 ho ricevuto fino ad oggi perchè vi prepareranno ad affrontare i prossimi eventi. Siate accorti ad una cosa in particolare molto pericolosa: la stanchezza spirituale. Erika in particolare sarà il mio punto di riferimento qui in Uruguay e a seguire tutti i responsabili … Siate sempre pronti perchè il ritorno del Cristo è prossimo … Un giorno Lui scenderà dal Cielo insieme ai Suoi Angeli accompagnati dalle loro bellissime astronavi, da una di queste, una incantevole, immensa astronave a forma di Pavone, la SHA, si manifesterà il Maestro dei Maestri, affiancato dalla PAX e da AQUILA, degli Arcangeli solari. Queste grandi navi spaziali sostano fuori dal nostro sistema solare e sono formate da tante astronavi più piccole che come un puzzle formano l’astronave madre. Quando discenderanno sulla terra, immediatamente tutti gli apparati militari saranno neutralizzati. In quel momento milioni di persone saranno già morte a causa delle catastrofi naturali e delle guerre. Il Cristo aprirà le porte dimensionali perché il giudizio sarà pubblico, poi inizierà a parlare. Lui sarà il giudice del popolo, Lui, il Monarca Universale”.
I saluti, gli abbracci ai fratelli dell’arca, ai fratelli e collaboratori che hanno lavorato negli uffici della casa in questi tre anni insieme a Giorgio come in una grande famiglia, ad Almendras, a Erika, al piccolo e tenerissimo Giorgio David … tutti ci lasciano la loro presenza nel cuore che Giorgio e tutti noi porteremo sempre dentro. Fratelli che continueranno ad essere il suo braccio, il suo occhio, la sua presenza costante in terra di Uruguay, e il punto di riferimento per tutta l’America Latina.
E siamo nuovamente in Argentina. È tutto pronto per il Congresso del FICI di Pedro Romaniuk dedicato alla conclusione dei 1260 giorni. Il freddo è veramente pungente soprattutto la mattina, poi il Padre Sole ci viene in soccorso illuminando e riscaldando la giornata. Immersi nella campagna alla periferia di Buenos Aires, nella tenuta di Don Pedro Romaniuk possiamo respirare la fresca aria invernale in mezzo al verde, visionando gli stand organizzati con grande precisione e con vera passione da Juan Josè, Veronica, tutto il gruppo operativo e con la partecipazione della Funima. Don Pedro ci permette anche di poter entrare nella grande piramide, da lui stesso costruita ad imitazione della piramide di Cheope, dove l’energia all’interno del percorso creato perpendicolarmente al vertice della piramide, illuminato da differenti luci colorate è forte. Le immagini del Maestro Gesù e della Vergine Maria circondano l’interno. La conferenza ha inizio all’interno della sala anch’essa circondata dalle bellissime immagini del Maestro dei Maestri e dell’incantevole Sua Madre Miriam, che rendono il luogo impregnato della Loro presenza. Un forte odore di incenso si espande per tutta la sala. Don Pedro Romaniuk apre il Congresso parlando della gravissima situazione mondiale, dei tempi che annunciano il ritorno del Cristo e di un nuovo mondo che sta per iniziare, presentando immediatamente Giorgio “Grazie Giorgio. Che Dio ti benedica! Parla ai tuoi fratelli che aspettano di sentirti”. Giorgio, unto dal Padre e dal Figlio, dopo una nuova sanguinazione dalle stigmate, presenta, salutando tutti i presenti, il Congresso, ringraziando il padrone di casa: “Don Pedro tanti anni fa comunicava con Eugenio, questi due uomini soli annunciavano gli eventi che oggi si stanno manifestando e a quel tempo venivano presi per pazzi. Noi raccogliamo i semi del loro lavoro. È un onore per me stare qui e partecipare a questo Congresso”. I rappresentanti delle arche nei diversi Paesi dell’America Latina si susseguono nelle loro relazioni in conclusione di questa fase operativa, ognuno mostrando e relazionando i risultati ottenuti e ciascuno ringraziando Giorgio per aver risvegliato il loro spirito e aver ispirato il loro ruolo all’interno della grande missione dei due Giovanni. Juan Alberto Rambaldo e Raul Bagatello per l’Argentina, Chantal Hulin e Omar Cristaldo per il Paraguay, Georges Almendras per l’Uruguay e Luis Ayala per il Cile. La testimonianza dei nuovi apostoli di questo tempo e i video proiettati hanno un forte impatto nei nostri spiriti che non possono frenare le lacrime. Le immagini realizzate dall’associazione “Justicia y Verdad” e “Dal cielo a la tierra” ci provocano un’esplosione di gioia per la serietà e il grande lavoro realizzato soprattutto a beneficio dei bambini e dei giovani e nello stesso tempo un pugno nello stomaco e un impeto di forte rabbia per i gravissimi delitti che ancora vengono perpetuati contro gli innocenti. Due associazioni che hanno lavorato insieme per il raggiungimento degli stessi obiettivi, uno impegnato nella denuncia delle gravissime ingiustizie sociali e nell’aiuto ai bambini, tentando di togliere questi fanciulli dalla strada in balia alle violenze, alla perversità e all’indifferenza degli adulti e dei governanti del Paese, l’altro nella diffusione del messaggio, nell’aiuto ai bambini, nelle conferenze pubbliche dove la presenza di tanti, tantissimi giovani è l’obiettivo pienamente raggiunto.
Lacrime, tanta commozione e tanta ammirazione per questi servi del Cristo, per questi spiriti fedeli al testimone della Verità che non ha potuto trattenere le lacrime in diversi momenti della manifestazione. Il nostro caro fratello Luis Ayala venuto come rappresentante del Cile, prende la parola con una umiltà, una devozione, una purezza di spirito che ci commuove tutti: “Chi è Giorgio?” Ci dice: “Il suo messaggio attraversa l’Oceano, attraversa l’Argentina, il Cile, attraversa il mondo intero. Mi sento solo un bambino. Chi è Giorgio? Volevo leggervi un messaggio rivelato dalla Madonna durante una Sua apparizione”, Luis legge il messaggio dato dalla Celeste Madre durante un’apparizione in Cile negli anni ’80, al famoso veggente Miguel Angel Poblete, dove parla di un Angelo che sarebbe venuto sulla terra per annunciare gli ultimi tempi. “Chi è Giorgio?” Continua il nostro carissimo fratello cileno: “E’ un Angelo che è sceso dal Cielo e sta predicando agli uomini la Verità. Un abbraccio dalla terra del Cile” esclama emozionato, ritornando nuovamente al suo posto.
Don Pedro, un uomo anziano fisicamente, ma giovane e pieno di grande energia nello spirito, riprende la parola spiegando in una relazione dettagliata e anche commovente il manifestarsi delle profezie che vedono la loro attuazione nel presente e nel prossimo futuro. Il suo parlare con serietà, con ironia, con quella forma forte, piena di quel valore della giustizia e del timor di Dio che sembra scomparso dalla nostra umanità, ci ricorda tanto Eugenio Siragusa con quella forte vibrazione che sapeva dare a chi lo ascoltava. Giorgio lo segue con attenzione, annuendo spesso con la testa, sorridendo a volte per le sue esclamazioni che gli ricordano l’essere più amato della sua vita, il suo padre spirituale. E anche il congresso giunge al termine. Juan Alberto e Raul Bagatello chiamano Giorgio sul palco consegnandogli una medaglia d’oro con la scritta: “1260 – Arca di Argentina”, attraverso la quale desiderano esprimere tutto l’amore e il senso di gratitudine ad un uomo e a un messaggero che con il suo sacrificio e il suo esempio di donazione ha fondato e seguito passo passo tutta la grande opera del Sud America, dal Messico all’Uruguay. Giorgio felice chiama tutti i rappresentanti sul palco per una foto che rimarra nella storia della nostra opera.
Baci, abbracci, tanta gioia e consapevolezza che un tempo è terminato ma che un altro è appena iniziato, ancora più intenso e difficile, dove ci verrà chiesta tutta la concentrazione, tutta la passione, tutto noi stessi, per giungere al traguardo.
È domenica, ancora reduci dalle grandi emozioni del giorno prima ci ritroviamo tutti insieme in una sala dell’Hotel Bauen per l’ultima riunione con le arche formate da coloro che operano all’interno delle associazioni “Dal Cielo alla terra” e “Funima”, due parti della stessa medaglia che è l’opera.
“Il Cielo oggi mi ha detto che abbiamo compiuto la missione dei 1260 giorni” inizia Giorgio “dovete essere felici! Lasciate indietro tutto, le incomprensioni, i dubbi, le tristezze perchè pur riconoscendo le nostre debolezze umane, una forza più grande ha vinto la nostra miseria e ci ha permesso di compiere la missione. Nessuno, nessuno, neanche coloro che sono seduti a questo tavolo è stato esentato dalle sue proprie tentazioni, conflitti interiori, stanchezza spirituale ma fino ad oggi continuiamo in questo cammino. Vi assicuro che il Cristo è contento del nostro piccolo lavoro. La fine di una tappa e l’inizio di un altra, questo festeggiamo oggi. La nostra unione è l’unica cosa che ci può permettere di arrivare fino alla fine. Quando si fa un campionato che si conclude con un buon risultato si festeggia, viene alzata la coppa della vittoria. In questi giorni il mio spirito si sente così. Oramai manca poco tempo fratelli. La seconda venuta del nostro amato Maestro è prossima. Il liberatore, il Messia che ci toglierà dalla schiavitù e libererà il mondo facendo giustizia, ristabilendo l’ordine, l’armonia, la pace, l’amore, l’equilibrio. Tutte le mattine quando alziamo la testa e vediamo il Padre Sole sorgere da Oriente ricordiamoci che quello potrebbe essere il giorno promesso. Con questa attesa e devozione seguiamo cercando di compiere il mandato che ci è stato affidato.
Oggi inizia un altra tappa che vi posso definire in una parola: Resistenza. Tutti siamo chiamati a resistere, resistere, resistere. Non una resistenza vissuta con il tormento, però, ma con amore, gioia di esistere, con tutto ciò che abbiamo appreso e che abbiamo realizzato che ci permettono di affrontare questa battaglia che in realtà è una vera e propria guerra. È la tappa più difficile ma se resisterete il premio sarà l’elezione per voi e per i vostri figli. Sarete eletti per godere di un nuovo regno, di una civiltà migliore, questa è la motivazione della vostra incarnazione in questo tempo e del fatto che siete qui.
Ma una tappa è terminata e per questo vi dico: da oggi voi siete liberi. Da domani potrete lasciare questo cammino e seguire un altra causa giusta. Le Potenze Celesti che vi parlano vi dicono che potrete eleggere un nuovo cammino, ciò che è importante è che serviate una causa a favore della vita. Se lasciate invece questa opera e ritornate ad una vita che non vi permette di servire una causa giusta, Cristica, sarà un vero tradimento, ma non nei miei confronti, nei confronti di voi stessi perchè significherà che non desiderate un mondo migliore. Non avete tempo per meditare e decidere, il nostro lavoro non si può fermare, la decisione deve essere presa subito. È molto importante ciò che vi sto dicendo.
Mi sento molto riconoscente verso tutti voi e anche verso coloro che hanno lasciato il cammino perchè anche se sono stati fermati dalla loro stessa miseria hanno dato comunque un loro contributo per il compimento di questa parte della missione.
La prossima tappa dovrò compierla in Sicilia ma le Potenze Celesti mi hanno detto che il Calice Vivente della Comunione Cristica sarà presente anche qui in America Latina fino al momento in cui gli eventi finali dell’apocalisse si compiranno. Come già vi ho detto altre volte, ricordatevi che dovrete continuare ad annunciare il ritorno del Cristo e continuare la vostra opera anche quando ci saranno guerre, catastrofi, disperazione, perchè voi sarete strumenti di risveglio per le anime che potranno salvarsi. Non forzate le persone che conoscono e non desiderano più seguire ma concentratevi su coloro che non conoscono e hanno bisogno di sapere. Non mi stancherò mai di dirvi che l’unione tra di voi è la cosa più importante, per quanto a volte possano esserci difficoltà, l’unione vince sempre alla visione unica della vita. La vita non ti apre le porte quando sei solo. Anche il Cristo, che era il Cristo, ha operato insieme a 12 apostoli e 72 discepoli.
Concludo dicendovi che tutti i responsabili delle varie attività sono confermati, la mia segreteria personale è confermata con le persone di Maria Josè in Italia, Erika e Anubis a Montevideo, oppure Sonia. Ricordatevi che il mezzo più importante di comunicazione tra me e tutti voi è il sito internet che Setun Shenar ha definito una Loro finestra sul mondo. Quando mi troverò nelle condizioni di non poter più viaggiare per gli eventi che si manifesteranno tutto il lavoro sarà concentrato lì. Già da questo momento vi parlo e vi trasmetto ciò che il Cielo mi dice, e vi comunico tutti gli avvenimenti più importanti che avvengono nel mondo. State sempre pronti al fatto che in qualsiasi momento potrei non esserci più, fisicamente, e allora voi dovrete prendere il mio posto.
Ci vedremo sicuramente il 2 e 3 ottobre a Rosario per il Congresso Antimafia dove sarà presente dall’Italia l’europarlamentare Giulietto Chiesa e il deputato Giuseppe Lumia. Chiedo a tutti voi di essere presenti per la grande importanza dell’evento perchè vi renderete conto cosa significa l’attacco contro l’anticristo”.
Giorgio conclude il suo discorso passando la parola ai rappresentanti seduti al suo fianco. Raul Bagatello che richiama i fratelli a vivere l’unione interiormente tra di loro prima che esteriormente ed esortandoli a migliorare il valore della comunicazione; George Almendras che parla dell’importanza di mettere in pratica gli insegnamenti attraverso l’aiuto verso il prossimo e infine il nostro papà spirituale, il saggio Juan Alberto “Se vogliamo proseguire in questa missione, se veramente vogliamo essere soldati della Luce, e non so se riusciremo ad esserlo, ma almeno ci avremo tentato, non è sufficiente fare del bene, dobbiamo dare tutto, fino all’ultimo. Poi vorrei dire riallacciandomi al discorso di Raul che l’unione deve essere spirituale, quella che viene vissuta anche a migliaia di chilometri di distanza. Essere vicini non vuol dire stare uniti. Io spero che tra di noi ci sia un unione vera, spero che l’uno sia parte dell’altro. Il resto è effimero. Il vincolo è eterno”.
Successivamente ad alcune domane alle quali Giorgio risponde, viene letto dal nostro fratello Juan Antonio uno scritto dedicato a Giorgio, molto toccante, e un’altro dalla nostra carissima Soledad Lugones di Buenos Aires, attraverso i quali gli trasmettono tutto l’amore e il senso di gratitudine per aver risvegliato i loro spiriti e averli condotti più vicini al Cristo. Un grande applauso. Le parole di Domenico di Pordenone che con la forza e la passione di un vero sindacalista, qual’era nel passato, spinge con grande impeto a rimboccarsi le maniche e ad andare avanti. Un‘immagine della Madonna di Gerusalemme dedicata a tutti i fratelli di tutte le arche in segno di protezione custodita dal nostro Juan Alberto, la presenza della nostra Madre Miriam forte in mezzo a noi e le ultime parole di Giorgio: “Che Dio vi accompagni! Vi amo”.
1260 giorni di lacrime e sorrisi, di prove e consolazioni, di tristezza e gioia, vissuti al servizio di una grande opera che il Calice Vivente della Comunione Cristica, l’Uomo vestito di sacco, il testimone della Verità del tempo di tutti i tempi porta avanti con il sigillo del segno delle stigmate risvegliando le anime dei chiamati che, se vorranno, potranno essere eletti il giorno del glorioso ritorno del Figlio dell’Uomo cristificato.
1260 giorni di missione in America Latina.
1260 giorni di missione vissuta nel medesimo tempo dai fratelli delle arche d’Italia, della Spagna, e del mondo che hanno proseguito il loro cammino con impegno e spirito di abnegazione ad imitazione di un vero servo di Dio quale è Giorgio Bongiovanni e degli insegnamenti che dalle Potenze Celesti giungono fino a noi.
Forza dunque! Prendiamoci per mano, apriamo il cuore, espandendo ai nostri fratelli che ci stanno accanto e a quelli che ancora devono arrivare, la nostra luce, tenendo le mani salde nell’aratro, nell’attesa che da una di quelle fantastiche astronavi scenda il più grande di tutti i Re, il più grande di tutti i profeti, il più grande di tutti gli uomini, il più grande di tutti gli Angeli e di tutti gli Arcangeli: il Maestro dei Maestri Gesù il Cristo.
Con profonda devozione
Sonia Alea
Sant’Elpidio a Mare, 9 luglio 2008