CRONACA MARCIA PERUGIA ASSISI

Di Jacopo Casanova

In occasione della marcia Perugia-Assisi io e Gabriele decidiamo di parteciparvi insieme ai ragazzi del movimento culturale internazionale giovanile con il fine di denunciare qualsiasi tipo di ingiustizia e risvegliare soprattutto le nuove generazioni sui temi sociali organizzando spettacoli teatrali in varie parti del mondo. Arriviamo a Sant’Elpidio a Mare, in cui si trova la sede principale, venerdì sera e troviamo i ragazzi che ci invitano a cenare con loro e da lì proseguiamo la serata insieme.

La loro vita in comunità mi affascinava, forse perché ormai abituato ad una città, resta il fatto che mi dava un senso di serenità. Allo stesso modo il giorno seguente, sabato, passato interamente con i ragazzi all’ arca provando spettacolo per l’evento di domenica, che vedeva i ragazzi esibirsi sul palco. Arrivata la sera lo spettacolo era pronto, e dopo l’ultima prova generale siamo andati a riposarci perché il giorno dopo saremmo dovuti partire presto per arrivare in mattinata all’evento. Domenica siamo partiti insieme, e una volta arrivati ed allestito il banchetto, a gruppi parlavamo del Movimento ai ragazzi presenti, dei quali la maggior parte ci ha ascoltati con interesse. È stata una giornata speciale, caratterizzata da continui cambiamenti climatici che non hanno comunque arrestato la nostra voglia di esibirsi davanti ai presenti, con il fine di lanciare un importante messaggio di denuncia ad una società malata ed ingiusta come quella attuale, a cui noi, purtroppo, siamo conformi; un sistema criminale organizzato per mantenerci nell’ ignoranza e garantire benessere a pochissimi sulle spalle di miliardi di persone che oggi mangiano, e domani non lo sanno… Il messaggio dei giovani è rivolto principalmente alle nuove generazioni per dargli un valido motivo per abbattere i sentimenti di ozio che prevalgono, rimboccarsi le maniche e darsi da fare per una società migliore. Siamo stanchi di essere oggetto di un sistema che specula sulla pelle delle persone, e che rende la vita di ciascuno una ridicolità.

I ragazzi si sono poi esibiti sul palco, e subito dopo abbiamo continuato ad intrattenere i passanti con piccole esibizioni fino alla fine della manifestazione, ed infine soddisfatti siamo rientrati a casa. Noi ragazzi speriamo di aver lasciato un messaggio profondo ai presenti, e speriamo che questo messaggio sia stato colto e soprattutto sviluppato per una vera e seria presa di coscienza.

Jacopo Casanova
18 ottobre 2018