I bambini per i bambini

I BAMBINI PER I BAMBINI

Giovedì mattina partiamo per Bari insieme a Matías Corvaro (rappresentante di Funima International), Raúl Bagatello, presidente della Fondazione “Los Niños del Mañana”, la sua compagna Gaby e  suo figlio Pupi. Durante il viaggio ci raccontiamo aneddoti, momenti condivisi in questo lungo cammino insieme, vivendo un’utopia che adesso è realtà di sostenere i bambini delle Ande dell’Argentina, grazie all’impegno di FUNIMA e Funima International.
Arriviamo a casa di Licia Lucarelli, rappresentante dell’associazione “Ilpuntoinfinito” a Bari, la quale collabora ampiamente con queste due Fondazioni organizzando numerose iniziative. Partecipando con il proprio stand nelle fiere dove vendono piccoli articoli e decorazioni fatte con i palloncini. Un sorriso per il bambino che lo acquista e un sorriso per il bambino che riceverà quel contributo trasformato in alimento giornaliero, poiché tutta la somma raccolta sarà destinata a questi bambini dell’Argentina.
Il primo evento a favore di FUNIMA è stato organizzato nel Teatro Vignola della città di Polignano a Mare. Un Consigliere del comune e un assessore, di fronte al pubblico presente e al Presidente della Provincia, hanno ringraziato la presenza delle fondazioni FUNIMA e ILPUNTOINFINITO, sempre pronte alla cooperazione con le esigenze locali infatti, lo stesso giorno la FUNIMA è stata presente nell’iniziativa promossa dal comune: “Natale è per tutti”, dove i volontari di 18 associazioni hanno raccolto alimenti per i poveri del posto. Il Comune di Polignano a Mare, assicuratasi della serietà e della professionalità della FUNIMA e de ILPUNTOINFINITO, le ha iscritte nella lista delle associazioni di Polignano. Al teatro, i rappresentanti del comune hanno invitato la cittadinanza anche a prendere parte alla presentazione della FUNIMA per domenica 20 dicembre presso il Centro degli anziani del paese.
Il venerdì mattina siamo andati a fare una presentazione nell’emittente “Controradio” della Città di Bari. Mentre ci presentavano i responsabili, su un tavolo abbiamo trovato “la Gazzetta del Mezzogiorno” dov’era uscito un articolo che spiegava tutte le attività organizzate da FUNIMA a realizzarsi in questi giorni a Bari e soprattutto spiegava la storia della fondazione e la sua serietà nell’utilizzare immediatamente i fondi raccolti per risolvere le tante necessità dei beneficiari dell’aiuto.
Cominciamo l’intervista in diretta radiofonica e in internet durata circa 20 minuti. Matìas traduceva Raúl che ha raccontato, in sintesi, la storia della Fondazione sin dalla sua nascita dietro la specifica richiesta della Vergine nel 2001. Ha raccontato di aver lasciato tutto ciò che aveva per dedicarsi ai bambini della Cordigliera. Ha ringraziato la Funima International Onlus per avergli dato l’appoggio necessario a partire dall’anno 2005 determinante per la crescita esponenziale della fondazione Funima Argentina, passando da 34 bambini, che frequentavano la prima mensa, ai 1500 che si dividono tra le 8 mense e le aree di distribuzione di alimenti.
Il pomeriggio ci siamo riuniti a casa di Licia per un incontro con i fratelli dell’arca di Bari venuti dalle distinte città vicine. Tutti hanno avuto l’opportunità di ascoltare Raúl e i suoi concetti semplici ma assolutamente profondi… “In un momento delle nostre vite abbiamo deciso di fare qualcosa a favore della vita, anche la cosa più piccola, ma dobbiamo avere presente che una volta che abbiamo detto “Sì!” al Cristo quel “Sì!” deve essere sincero perché possiamo mentire a noi stessi ma non a Lui…. Il tempo che rimane alla sua seconda Venuta è molto poco… non possiamo giudicare l’altro. Dobbiamo lavorare per svegliare le anime perché dobbiamo avere sempre chiaro l’obiettivo e prenderci per mano e raggiungerlo senza criticare quello che fa l’altro e se realmente vediamo un difetto, dobbiamo parlarne costruttivamente, per aiutare il fratello e non nascondere mai nessun pensiero dentro di noi, così da poter continuare insieme.”
L’attività prevista per la serata del sabato era stata annunciata da diversi mezzi, una “Cena Solidale”, organizzata dalle due associazioni culturali e di volontariato: “Ilpuntoinfinito” e “Fratellanza Cosmica”. Il dr. Nico Ceglie, vicepresidente di quest’ultima e grande amico personale di Giorgio Bongiovanni ha fatto da moderatore. Il dottore, lo scorso settembre ha esaminato le stigmate di Giorgio. La sua testimonianza è stata raccolta in un documentario realizzato da Jaime Maussan e trasmesso in Messico.
Durante la cena, il medico, ha presentato Raúl al pubblico presente chiedendo di prestare molta attenzione alla sua esperienza, poiché: “trovare persone semplici che fanno qualcosa di tanto importante come quello che egli fa, è qualcosa che dà speranza perché se non ci fosse lui a dare tutto in quel posto dimenticato, oggi quei bambini sarebbero probabilmente morti. Nico Ceglie dice che avere Raul qui, nello stesso giorno in cui abbiamo appresso il fallimento dell’incontro  tra tutti i capi di stato a Copenhaguen per cercare una soluzione per frenare le emissioni di gas di effetto invernadero e il riscaldamento globale del pianeta, è qualcosa che ci deve fare riflettere perché se una sola persona può fare tante cose per tanti esseri umani, come è possibile che coloro che hanno il potere non possono fare niente?
Raúl ringrazia tutti i presenti avvertendo che il video che presenterà, riassume tutta la storia della sua attività di missionario e quindi “non è un film, non è finzione ma è una cruda realtà…. questi bambini nonostante abbiano le mani e il volto lacerati per il freddo, non piangono mai, sorridono sempre, dimostrandoci cos’è la fede, noi invece, appena sentiamo un po’ di freddo ci lamentiamo mentre loro non hanno niente, neppure un modo per riscaldarsi nonostante vivano nelle notti temperature di fino a 30 gradi sotto zero”.
Anche dopo aver visto il video, sentiamo risuonare nelle nostre orecchie una frase che, per quanto l’ascoltassimo tante volte, ogni volta ci colpisce di più: “…viviamo in una società che gira lo sguardo, mentre essi ci guardano agli occhi.”….
Riccardo Stefanelli, membro dell’Associazione Fratellanza Cosmica, fa una piccola introduzione prima della sua esibizione ringraziando di potere conoscere questa realtà, “perché l’indifferenza è figlia dell’ignoranza. La conoscenza è indispensabile perché attraverso la conoscenza ci sensibilizziamo e possiamo essere solidali. Se non avessimo visto questo video non sapremmo dell’esistenza della sofferenza che vivono questi bambini”…

Prima di finire la serata Matías parla alle persone presenti che aspettano il Natale e dice: “Personalmente è da tempo che non aspetto più quel giorno con lo stesso sentimento di prima, perché in quel giorno sono ancora più evidenti le differenze che caratterizzano questo mondo, la povertà, l’indifferenza e l’egoismo.
Siamo nel 2009 e da più di 2000 anni festeggiamo la Natività mentre la povertà nel mondo non si risolve”…
Domenica 20 dicembre ci aspetta una sorpresa. L’evento organizzato è nel Centro di Anziani della città di Polignano a Mare. Tra i presenti ci sono i nonni, insieme ai loro nipoti, alunni due classi della scuola elementare Gianni Rodari e la loro maestra, il Consigliere Comunale Onofrio Torres e l’Assessore Paolo Montalbó, gli stessi rappresentanti del comune che avevano presentato la Funima il venerdì nel teatro.
Circa 80 persone, tutti i bambini sono seduti molto educatamente in prima fila e tutti noi dietro per vedere le immagini ed ascoltare le parole che ancora una volta cercavano di commuovere le anime di buona volontà…. E precisamente è questo che è successo. L’Assessore ha ringraziato la presenza delle associazioni FUNIMA e ILPUNTOINFINITO, prestando la massima disponibilità ad auspicare prossime attività destinate a contribuire a favore di questi bambini infatti, hanno invitato i volontari ad essere presenti con il loro stand d’artigianato e palloncini alla grande manifestazione BLU NATALE nel centro storico e turistico del paese nella settimana di Natale.
Raúl ha ribadito la sua gratitudine per la presenza dei rappresentanti delle istituzioni “perché questo non succede in Argentina… questo è già un incentivo per continuare a lottare. Noi veniamo una volta l’anno, perché da qui possiamo portare un aiuto maggiore di quello che possiamo ottenere nel nostro Paese. Il governo non ci chiude le porte, non ci dice di no, ma nemmeno ci aiuta… Ci sentiamo impotenti quando siamo costretti a vedere, in questo secolo XXI, la sofferenza nel viso di questi bambini. Grazie a loro si aprono i cuori, così Dio apre le porte, ma sono sempre gli umili a rispondere, non i potenti”….
Si lascia spazio alle domande dei bambini presenti: “Non si può portare in Italia uno di questi bambini?”… Raúl risponde all’istante: “E’ impossibile perché morirebbe. Essi non conoscono le strade asfaltate, le grandi macchine, il riscaldamento centrale… l’unica cosa che conoscono è il vento”…. Un’altra domanda: “Come passano il Natale?”. Un’altra risposta: “Non conoscono il Natale. È un giorno come un altro, per loro tutti i giorni sono uguali, non sanno che cosa è domenica… Sono con noi da 5 anni e pian piano abbiamo insegnato loro che è il compleanno di  un essere che si chiama Gesù e che diede la vita per noi e noi gli diamo un regalo e nient’altro e loro aspettano quel giorno. Questo è l’insegnamento che gli diamo”. Una bambina fa un’altra domanda:”Quei bambini hanno un’identità?”. (Quella domanda è nata poiché i bambini avevano preparato una storiella basata sulla storia di una bambina andina senza identità). Raul dà una risposta che alimenta rabbia: “Certo che hanno un’identità! È molto importante che quei bambini abbiano il documento d’identità, perché quando crescono ognuno di loro rappresenta un voto in più. Sapete come agisce il governo? Quando si avvicina un’elezione politica fanno un censimento e lasciano in ogni casa, per ogni bambino, una scarpa del paio e quando i genitori hanno votato per il partito politico che gli ha lasciato la scarpa, e questo verifica che hanno avuto il voto, passano a consegnare l’altra scarpa per completare il paio”….
In quel momento Matías si sente spinto a raccontare un aneddoto che gli raccontò una delle donne che lavoravano in una delle mense a Salta: “Un giorno, dopo aver camminato tanto, venne un bambino alla mensa, pranzò, prese la merenda ed andò via. Il giorno seguente, dopo aver percorso lo stesso lungo cammino, venne suo fratello alla mensa, pranzò, prese la merenda e andò via. Il giorno seguente venne un altro dei loro fratelli, fece la stessa cosa e andò via e così continuarono a venire uno ogni giorno, poiché erano 11 fratelli. La volontaria, vedendo ciò si chiese perché gli undici fratelli non venissero tutti insieme per mangiare e così chiese al primo fratello che per primo fece visita alla mensa e il piccolo rispose con gentilezza: “Abbiamo solamente un paio di scarpe e ce lo prestiamo per camminare i chilometri che ci separano da casa fino alla mensa, così possiamo mangiare”.
Matias chiede perdono a tutti se ha fatto notare queste tristi realtà: “Voi ragazzi dovete apprezzare tutto ciò che avete e tutto ciò che i vostri genitori vi possono offrire non dovete sentirvi in colpa se avete un paio di scarpe firmate ma dovete essere sempre pronti a donare quel paio di scarpe se un bambino che non ha nulla vi chiede anche quel paio di scarpe e regalarlo senza dubitare”.
Il Consigliere Comunale prende il microfono delle domande e offre la possibilità di “destinare il 5 x 1000 del Comune di Polignano alla Funima per costruire un centro polifunzionale coinvolgendo altri comuni limitrofi”.
L’ultima domanda è: “Da dove prende la forza?”. Raul risponde: “In Dio e in tutti voi che mi aprite le porte perché quando ebbi l’esperienza con la Vergine, Lei mi ha insegnato cos’è l’amore per il prossimo perché io non lo conoscevo… Trovare persone che mi ascoltano, come voi, per me è molto importante”.
E così, tra un gustoso thé con torte preparate dalle le nonne, salutiamo ringraziando infinitamente per la possibilità di trovare i cuori delle persone semplici disposte ad impegnare se stesse, a fare la loro piccola parte in questo gran puzzle chiamato umanità. Un’umanità che ha sempre meno di umano, ma sono questi segni che ci spingono ad andare avanti, non importa se si riesce a fare molto o poco, l’importante è non fermarsi mai.Vanesa Varini de Huertos
Sant’Elpidio a Mare (Italia)
22 dicembre 2009