La mia casa è così piccola
che oltre a me
potrà contenere solo il tuo oro,
il tuo diamante,
le tue banane
ed il tuo caffè.
Oltre che al tuo gas per i miei riscaldamenti.
Ed il tuo petrolio per la mia macchina,
ma non c’è più nemmeno un buco per te…
Poesia tratta da « La nostra civiltà »
Soumaïla Diawara
VIENI A VEDERE
Vieni a vedere, vieni a vedere,
Vieni a vedere, vieni a vedere,
Tu che parli senza sapere.
Vieni a vedere, vieni a vedere,
Vieni a vedere, vieni a vedere,
Tu che parli senza sapere.
Bamako, Abidjan o Dakar.
Sierra Leone, Namibia, Kenya.
Vieni a vedere.
La mia Africa non è ciò in cui tu credi.
Perché sempre le stesse facce?
Perché sempre gli stessi commenti?
Perché sempre gli stessi rapporti?
Ascoltandoli, la mia Africa sarebbe
solo siccità e carestie.
Quando le ascoltiamo,
la mia Africa sarebbe solo combattimenti
e campi minati.
Vieni stasera
Vieni a vedere, vieni a vedere,
Vieni a vedere, vieni a vedere,
Tu che parli senza sapere.
La mia Africa non è ciò in cui tu credi.
Non una parola sulla storia di questo continente,
Sulle civiltà e la ricchezza di Antan.
Nessuna parola sul significato dei valori.
Le persone che ti danno il benvenuto,
Mano sul cuore
Vieni a vedere.
Vieni a vedere, vieni a vedere,
Vieni a vedere, vieni a vedere,
Tu che parli senza sapere.
La mia Africa non è ciò in cui tu credi.
L’Africa non è ciò in cui tu credi.
Vieni nelle nostre famiglie,
vieni nei nostri villaggi.
Saprai cos’è l’ospitalità,
Il calore, il sorriso, la generosità.
Vieni a vedere quelli che non hanno nulla.
Guarda come sanno dare.
E ti lascerà ricco.
E non sarai in grado di dimenticare.
Vieni a vedere.
Vieni a vedere, vieni a vedere,
Vieni a vedere, vieni a vedere,
Tu che parli senza sapere.
Vieni a vedere, vieni a vedere,
Vieni a vedere, vieni a vedere,
Tu che parli senza sapere.
Tiken Jah Fakoly
Traduzione Soumaïla Diawara
CHI RIGUARDA?
Il fatto non riguarda i migranti
ma è un fenomeno
che marca un cambio epocale
nella storia del popolo italiano.
Destando l’odio si apre al diavolo.
L’odio all’inizio,
ha le sembianze della rivendicazione,
nasce dalle proprie incapacità.
Si basa su quel che non si ha
e non si avrà mai: l’importanza,
la dignità, il rispetto.
Ma l’odio non ha fine,
è un circolo vizioso e l’Italia,
lentamente, vi sta entrando.
Prima gli zingari, poi i gay, poi i neri,
poi saranno i poveri, di nuovo i terroni,
poi gli ebeti, poi le donne,
e non avrà fine.
L’odio precipiterà e si ritorcerà.
La plateale e pomposa ricerca
di nemici da combattere
non ha senso quando
si tratta di chi già è abbattuto
dalle vicissitudini della vita.
È crudeltà.
L’impero organizzato
più grande della storia,
ora chiude le sue porte
al popolo più sfruttato della storia.
Eppure, le campagne si svuotano
sempre di più e sono abbandonate.
I giovani sono sempre più rari
ed in partenza.
I vecchi sempre più soli e bisognosi.
L’odio per gli altri non deve essere
lo specchio del proprio fallimento.
Poesia tratta da «La nostra civiltà»
Soumaïla Diawara
SOLDI
Causa dell’ingiustizia
adulterano la vita.
Fogli,
la massima ambizione
di esistenze omologate e ripetitive
che rincorrono futili traguardi.
Fogli gialli, verdi, colorati
determinano la sopravvivenza
azzerando l’umanità della famiglia
che ha il cielo per tetto.
Fogli con numeri stampati
assopiscono doveri
e mentre distruggono diritti
ci allontanano da Dio.
Oscar Morosini
05/10/2019
ORA PUOI
Percorri strade.
Scegli bivi.
Raggiungi mete.
Realizzi sogni.
Poi ti svegli un mattino
e…
d’incanto scompare
la giostra delle illusioni.
Si spezza l’incantesimo.
Cadi dalle nubi!
Ti eri perso
ma solo per ritrovarti.
Puntavi il sole
ma vivevi nel buio.
Ma ora…
Puoi lottare senza timori
per un mondo senza confini.
Colorandolo con le emozioni
aiuterai a realizzare utopie.
Oscar Morosini
28/09/2019
COME PUÒ ACCADERE
Come può accadere
Non dovrebbe accadere.
E’ già accaduto.
E accade!
Ora… Ieri… domani…
Lontano da me
e lì vicino a te.
Ma in punta di piedi
sfioriamo il mondo,
le nostre impronte
restano nell’ombra
permettendo che tutto questo
accada…
Oscar Morosini
25 settembre 2019
SENZ’INCHIOSTRO
Spesso mi trovo così…
in sospeso
il foglio chiama la penna…
la poesia migliore nelle mani però
resta nel cuore.
Come successe a Dante,
che seppur padrone della poesia
non seppe descrivere
la bellezza di Beatrice
quando la incontrò nel Paradiso.
Non ha strofe
ne ha rime
è senz’inchiostro.
Non potrò mai scriverla,
ha l’intensità dei tuoi occhi,
il calore dei tuoi baci,
la dolcezza dei tuoi abbracci.
E’ pura magia,
quella che fa tremare l’anima
non ha diritto
di essere raccontata
può solo essere vissuta.
E come un nuovo libro
che attende impaziente
il voltare di ogni sua pagina,
Io attendo, Te.
Oscar Morosini
23 Settembre 2019