“Dove sono due o tre riuniti nel mio Nome, lì sono Io in mezzo a loro”. Incontro di Arche in Navarra.

di Daria Gradella

Abbiamo condiviso lì alcuni giorni molto speciali come gruppo dell’Arca Spagna, ospiti nella casa di Luis Mendiano e Merche Lorente, che ci hanno accolti con grande affetto e generosità.

“Dove sono due o tre riuniti nel mio Nome, lì sono Io in mezzo a loro”. Incontro di Arche in Navarra.

di Daria Gradella

Abbiamo condiviso lì alcuni giorni molto speciali come gruppo dell’Arca Spagna, ospiti nella casa di Luis Mendiano e Merche Lorente, che ci hanno accolti con grande affetto e generosità.

Un viaggio con uno scopo

Questo fine settimana, tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, ci siamo riuniti a Desojo, un piccolo paese della Navarra. L’aria pulita, il canto degli uccellini e il ritmo lento dell’ambiente ci hanno accolti con una calma che invitava al raccoglimento. Abbiamo condiviso lì alcuni giorni molto speciali come gruppo dell’Arca Spagna, ospiti nella casa di Luis Mendiano e Merche Lorente, che ci hanno accolti con grande affetto e generosità.

Siamo arrivati da diverse zone del Paese (Galizia, Madrid, Catalogna e Andalusia) con il profondo desiderio di ritrovarci e, soprattutto, di fare visita al nostro caro Leoncio Torres, il più anziano tra noi, che non può più spostarsi per motivi di salute. È proprio per lui che abbiamo scelto la Navarra come luogo di incontro.

Anche se non tutti i fratelli hanno potuto essere presenti fisicamente, la loro presenza si è fatta sentire in altri modi: attraverso messaggi, telefonate e pensieri colmi di affetto.

Memorie vive

Durante questi giorni abbiamo passeggiato, conversato e condiviso momenti di grande affetto. Ci siamo seduti insieme a tavola, abbiamo camminato nella campagna e, soprattutto, abbiamo ascoltato le storie e gli aneddoti di coloro che percorrono questo Cammino da più tempo. I loro ricordi ci hanno unito, come se le esperienze passate potessero rivivere nell’istante in cui vengono condivise.

C’è stato spazio anche per la curiosità e la memoria storica: abbiamo sfogliato ritagli di giornali antichi degli anni ’70 sulle “Pietre di Ica” (e altri articoli), che hanno suscitato grande interesse e dato vita a belle conversazioni tra tutti.

Le prime Arche

Tra gli anni ’80 e ’90, l’Arca di Ayegui (Navarra) e l’Arca di Alegría (Álava, frequentata anche da molte persone provenienti da Bilbao) furono punti di riferimento del Messaggio “Dal Cielo alla Terra” in questa parte del Paese. Furono anni di intensa partecipazione, con diversi nuclei familiari impegnati e una vita spirituale attiva.

Tuttavia, con il passare del tempo, entrambe le comunità si sciolsero. La prima a dissolversi fu quella di Alegría. Le cause non furono esterne, ma interne: rivalità, atteggiamenti intransigenti e il desiderio di imporsi finirono per snaturare lo Spirito originario. Si perse l’equilibrio e il senso profondo del Messaggio.

Ascoltare per imparare

Ascoltare i più anziani è stata un’opportunità preziosa di apprendimento. Le loro esperienze ci aiutano a comprendere meglio gli errori del passato. In altri tempi, il fanatismo e l’ego hanno finito per distorcere, in alcuni gruppi, il Messaggio che Giorgio Bongiovanni (e prima di lui Eugenio Siragusa) trasmettevano con tanta chiarezza. Oggi, con una maggiore maturità e il desiderio sincero di approfondire, valorizziamo con gratitudine la Testimonianza di coloro che hanno camminato prima di noi.

Archivio Vivo

Approfittando dell’incontro, abbiamo iniziato a registrare un piccolo reportage documentario, che intitoleremo “Archivio Vivo: Storie dell’Arca Spagna. Ricordi condivisi”. Uno spazio pensato per conservare le voci, i ricordi e le esperienze che hanno segnato il Cammino dell’Opera negli ultimi cinquant’anni. Perché ogni storia condivisa è un seme di memoria viva.

Un momento per festeggiare

Abbiamo anche festeggiato i compleanni di Emmanuel Mouriño e Óscar Torres, sorprendendoli entrambi con torta, regali e tanto affetto.

È stata un’occasione gioiosa, che ci ha permesso di esprimere la nostra gratitudine per tutto ciò che rappresentano nelle nostre vite.

La forza dell’essere uniti

Ciò che più ha risuonato nei nostri cuori è stata la certezza che, come dice il Vangelo di Matteo (18,20): “Dove sono due o tre riuniti nel mio Nome, lì sono Io in mezzo a loro”.

E così lo abbiamo vissuto. Ci siamo sentiti uniti, sostenuti da una Fede condivisa, che si è rafforzata nell’incontrarci, nell’ascoltarci e nello stare insieme.

Il vero significato dell’Arca

Perché un’Arca non è un luogo fisico né un edificio, ma un insieme di Anime che si riuniscono nel nome di Cristo per vivere il suo insegnamento, custodire il suo Messaggio e prepararsi a servire. Riunirci in Lui è stato, ancora una volta, creare uno spazio sacro: non delimitato da mura, ma dall’Amore, dall’ascolto e dal rispetto reciproco.

In questa Comunione di cuori abbiamo sperimentato la sua Presenza viva, vicina in ogni gesto e parola. Una presenza reale e trasformante, che dà senso al nostro cammino.

Daria Gradella

5 Maggio 2025

Allegato: