DUE GIORNI DI GIOCHI E DI SPERANZA
Come ogni anno da quando è attiva la mensa Un Rayo de Luz (Un raggio di luce), Elena, Liliana, Ariel e diversi componenti dell’Arca si danno da fare per festeggiare il giorno dei Re Magi – Epifania – con i bambini.
Questo è un giorno molto importante per i bambini; è il giorno dei giocattoli, dei dolci, delle merende speciali, un giorno atteso con tanta ansia visto che già nei giorni precedenti si respirava un’aria di allegria e di attesa di un momento tanto speciale.I bambini sono arrivati intorno alle 17:00 in silenzio e ordinati, cercando di controllare la loro euforia. Ognuno aspettava il proprio turno per ricevere la merenda.
Grandi vassoi di “panchos”, bibite, pizze e dolci andavano e venivano e vengono lungo per essere distribuiti tra i bambini. Diversi fratelli dell’Arca ci hanno aiutato a cucinare e a servire, in un clima di allegria e di amicizia che ci avvolgeva con un’energia tanto pura e cristallina come gli sguardi di questi angeli.
In poco tempo c’erano circa 90 bambini, non è una cifra esatta perché a quel punto era impossibile contarli. Hanno mangiato e bevuto a sazietà e dopo sono rimasti quieti nell’ansiosa attesa dei giocattoli.
Come ogni anno, l’impronta di Liliana si fa sentire. Ha selezionato in tempo utile il regalo giusto per ognuno dei bambini tenendo conto, con grande saggezza, dell’età, delle necessità, dei gusti di ognuno di loro rendendo ogni dono qualcosa di personale. Nessuno può immaginare cosa significhi questo per i bambini, che raramente ricevono qualcosa che sia stato comprato apposta per loro e che sono abituati a ricevere oggetti e indumenti usati da altri bambini.
Con lo stesso spirito e nella misura delle nostre possibilità, quest’anno abbiamo deciso di cominciare gradualmente, tenendo conto delle necessità dei più bisognosi. Abbiamo comprato scarpe poiché abbiamo constatato che è quello di cui hanno più di bisogno. Circa 30 bambini e bambine hanno ricevuto insieme ad un giocattolo in regalo anche un paio di scarpe.
È stato veramente un pomeriggio bellissimo che rimarrà nei nostri cuori…
Ma non era finita lì. Il giorno dopo, 7 gennaio c’è stato un altro giorno di festa con un significato molto speciale per l’evoluzione futura della nostra cara Mensa.
Abbiamo ricevuto visita da una delegazione dell’I.N.D.A. (Istituto Nazionale dell’Alimentazione), presieduta dal suo Direttore, il sacerdote Uberfil Monzón, insieme al suo Vicepresidente e ai vari Assistenti Sociali dell’Istituzione.
Sono venuti anche il Direttore dell’I.M.P.O. (Stampa del Diario Ufficiale) e vari funzionari di suddetta istituzione Pubblica.
Il motivo della loro visita era quello di firmare un accordo tra entrambe le istituzioni, che consiste nell’offrire da parte dell’I.M.P.O. alle mense dell’I.N.D.A. spazi ricreativi a fini didattici oltre con la fornitura di materiali per ogni attività.
Elena, Erika ed io abbiamo avuto la possibilità di dialogare ampiamente e con calma con il Direttore Uberfil Monzón e sinceramente ci ha detto che la nostra mensa era stata scelta a proposito tra le 192 esistenti a Montevideo, per firmare con la “Stampa” il sopraccitato Accordo. La nostra mensa è stata ritenuta la più pulita e appropriata nel suo insieme per i servizi che offre.
Inoltre, durante questo dialogo fluido e spontaneo, ci ha incoraggiato a continuare lavorando per il raggiungimento delle mete prefissate, soffermandoci principalmente in una di loro, cioè il bisogno di un dispensario medico per l’assistenza sanitaria ai bambini.
Si sono presentati diversi mezzi stampa, tra i quali il diario “El País” e “La República” e le emittenti televisive Saeta canal 10 e il canale Tv Libre, che hanno mandato in onda dei servizi per farci conoscere e chiedere dei contributi.
A coronare la serata un’opera teatrale a carico dell’I.M.P.O, con marionette per la gioia dei piccoli, che hanno ricevuto in regalo anche giochi di spiaggia e un libro di favole stampato da loro stessi che racconta la storia scritta da un bambino ospite di una casa famiglia dell’I.N.A.U., del dipartimento di Rivera.
Dopo che tutti sono andati via felici, commentiamo con Elena i tanti progressi raggiunti in un periodo così breve.
Sembrano lontani i tempi del Giugno 2008, quando inaugurammo la sede della mensa grazie alle donazioni di Funima International, lontani quei mesi quando a poco a poco riuscivamo a coprire le nostre necessità grazie al sostegno dei nostri Fratelli Italiani.
Ci sembra anche lontano il contributo in alimenti che ci offre l’I.N.D.A. da novembre dell’anno scorso e che ci ha reso possibile offrire ai bambini un’alimentazione più abbondante e varia.
Tuttavia, tutto è iniziato appena due anni fa e il bilancio ci dice che molto è stato fatto, che il cammino percorso è stato molto positivo, sempre con la generosità di tanti Fratelli e Istituzioni che ci offrono la loro solidarietà.
Siamo soddisfatti dei risultati, ma i nostri bambini meritano molto di più…per questo motivo stiamo già lavorando su nuovi progetti che ci permettano di soddisfare sempre più ampiamente i bisogni dei bambini.
Il Cielo, che ha voluto che questo sogno diventassi realtà, non ci farà mancare la sua spinta e noi insieme alle anime che ci appoggiano lavoreremo per migliorare sempre di più.
Questo è un giorno molto importante per i bambini; è il giorno dei giocattoli, dei dolci, delle merende speciali, un giorno atteso con tanta ansia visto che già nei giorni precedenti si respirava un’aria di allegria e di attesa di un momento tanto speciale.I bambini sono arrivati intorno alle 17:00 in silenzio e ordinati, cercando di controllare la loro euforia. Ognuno aspettava il proprio turno per ricevere la merenda.
Grandi vassoi di “panchos”, bibite, pizze e dolci andavano e venivano e vengono lungo per essere distribuiti tra i bambini. Diversi fratelli dell’Arca ci hanno aiutato a cucinare e a servire, in un clima di allegria e di amicizia che ci avvolgeva con un’energia tanto pura e cristallina come gli sguardi di questi angeli.
In poco tempo c’erano circa 90 bambini, non è una cifra esatta perché a quel punto era impossibile contarli. Hanno mangiato e bevuto a sazietà e dopo sono rimasti quieti nell’ansiosa attesa dei giocattoli.
Come ogni anno, l’impronta di Liliana si fa sentire. Ha selezionato in tempo utile il regalo giusto per ognuno dei bambini tenendo conto, con grande saggezza, dell’età, delle necessità, dei gusti di ognuno di loro rendendo ogni dono qualcosa di personale. Nessuno può immaginare cosa significhi questo per i bambini, che raramente ricevono qualcosa che sia stato comprato apposta per loro e che sono abituati a ricevere oggetti e indumenti usati da altri bambini.
Con lo stesso spirito e nella misura delle nostre possibilità, quest’anno abbiamo deciso di cominciare gradualmente, tenendo conto delle necessità dei più bisognosi. Abbiamo comprato scarpe poiché abbiamo constatato che è quello di cui hanno più di bisogno. Circa 30 bambini e bambine hanno ricevuto insieme ad un giocattolo in regalo anche un paio di scarpe.
È stato veramente un pomeriggio bellissimo che rimarrà nei nostri cuori…
Ma non era finita lì. Il giorno dopo, 7 gennaio c’è stato un altro giorno di festa con un significato molto speciale per l’evoluzione futura della nostra cara Mensa.
Abbiamo ricevuto visita da una delegazione dell’I.N.D.A. (Istituto Nazionale dell’Alimentazione), presieduta dal suo Direttore, il sacerdote Uberfil Monzón, insieme al suo Vicepresidente e ai vari Assistenti Sociali dell’Istituzione.
Sono venuti anche il Direttore dell’I.M.P.O. (Stampa del Diario Ufficiale) e vari funzionari di suddetta istituzione Pubblica.
Il motivo della loro visita era quello di firmare un accordo tra entrambe le istituzioni, che consiste nell’offrire da parte dell’I.M.P.O. alle mense dell’I.N.D.A. spazi ricreativi a fini didattici oltre con la fornitura di materiali per ogni attività.
Elena, Erika ed io abbiamo avuto la possibilità di dialogare ampiamente e con calma con il Direttore Uberfil Monzón e sinceramente ci ha detto che la nostra mensa era stata scelta a proposito tra le 192 esistenti a Montevideo, per firmare con la “Stampa” il sopraccitato Accordo. La nostra mensa è stata ritenuta la più pulita e appropriata nel suo insieme per i servizi che offre.
Inoltre, durante questo dialogo fluido e spontaneo, ci ha incoraggiato a continuare lavorando per il raggiungimento delle mete prefissate, soffermandoci principalmente in una di loro, cioè il bisogno di un dispensario medico per l’assistenza sanitaria ai bambini.
Si sono presentati diversi mezzi stampa, tra i quali il diario “El País” e “La República” e le emittenti televisive Saeta canal 10 e il canale Tv Libre, che hanno mandato in onda dei servizi per farci conoscere e chiedere dei contributi.
A coronare la serata un’opera teatrale a carico dell’I.M.P.O, con marionette per la gioia dei piccoli, che hanno ricevuto in regalo anche giochi di spiaggia e un libro di favole stampato da loro stessi che racconta la storia scritta da un bambino ospite di una casa famiglia dell’I.N.A.U., del dipartimento di Rivera.
Dopo che tutti sono andati via felici, commentiamo con Elena i tanti progressi raggiunti in un periodo così breve.
Sembrano lontani i tempi del Giugno 2008, quando inaugurammo la sede della mensa grazie alle donazioni di Funima International, lontani quei mesi quando a poco a poco riuscivamo a coprire le nostre necessità grazie al sostegno dei nostri Fratelli Italiani.
Ci sembra anche lontano il contributo in alimenti che ci offre l’I.N.D.A. da novembre dell’anno scorso e che ci ha reso possibile offrire ai bambini un’alimentazione più abbondante e varia.
Tuttavia, tutto è iniziato appena due anni fa e il bilancio ci dice che molto è stato fatto, che il cammino percorso è stato molto positivo, sempre con la generosità di tanti Fratelli e Istituzioni che ci offrono la loro solidarietà.
Siamo soddisfatti dei risultati, ma i nostri bambini meritano molto di più…per questo motivo stiamo già lavorando su nuovi progetti che ci permettano di soddisfare sempre più ampiamente i bisogni dei bambini.
Il Cielo, che ha voluto che questo sogno diventassi realtà, non ci farà mancare la sua spinta e noi insieme alle anime che ci appoggiano lavoreremo per migliorare sempre di più.
Alicia Becera
13 gennaio 2010