ECCE HOMO! IL VALORE MISTICO DELLA PRESENZA DI MARIA CONTRO LE INSIDIE DEL MALIGNO.

ECCE HOMO! IL VALORE MISTICO DELLA PRESENZA DI MARIA CONTRO LE INSIDIE DEL MALIGNO.

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L’ANNUNCIO DI UN IMPORTANTE SEGNO
Lo stigmatizzato di Fatima visita la Vergine di Piazza Armerina
“Al tempo di Erode, re della Giudea, c’era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abìa, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta. Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni… Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio.
Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». Zaccaria disse all’angelo: «Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni». L’angelo gli rispose: «Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a portarti questo lieto annunzio. Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo». Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini». Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l’angelo partì da lei. In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua. Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei. All’ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta, e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: «Che sarà mai questo bambino?» si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui. Zaccaria, suo padre, fu pieno di Spirito Santo, e profetò dicendo: 68«Benedetto il Signore Dio d’Israele perché ha visitato e redento il suo popolo, 69e ha suscitato per noi una salvezza potente nella casa di Davide, suo servo, come aveva promesso per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo: 71salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano. 72Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati, 78grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace». Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele. (Luca, cap.1, 5-80)

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Maria, Madre del Salvatore, Regina degli Apostoli, duemila anni sono oramai trascorsi e ancora percorri il cammino del Calvario, in soccorso dei tuoi pargoletti le cui lacrime hanno riempito il tuo cuore colmandolo di dolore.
Quanta sofferenza hai dovuto sopportare, Madre Divina, dopo aver magnificato la tua anima immacolata al Signore. Hai dovuto vedere l’estremo sacrificio del figlio che hai portato nel tuo grembo.
Quel figlio che venne a salvare gli uomini ma che gli uomini assassinarono come il peggiore dei malfattori. Quel figlio, unto dell’Altissimo, fattosi uomo in mezzo agli uomini, povero in mezzo ai poveri, disperato in mezzo ai disperati.  
“Chi è senza peccato scagli la prima pietra” disse in difesa di una donna come noi, insegnandoci il sublime valore del perdono, del non giudicare. “Va e non peccare più” sussurrò poi al nostro cuore affinchè il peccato non divenisse perverso piacere dell’anima ma lezione da apprendere per migliorare.
Sanò ogni infermità nel corpo e nello spirito di coloro che Gli domandarono aiuto, e ci diede la chiave per aprire la porta della libertà e dell’eternità dello spirito: “Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Qual vantaggio infatti avrà l’uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l’uomo potrà dare in cambio della propria anima? (Matteo 16, 24-26).

Ci indicò la Via per un nuovo Regno che non obbedisce alle leggi di questo mondo ma a quelle che sorreggono le galassie e gli universi: “I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve”. (Luca 22, 25-26).
“Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi” ci disse prima di lasciarci ”Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici”(Giovanni cap. 15, 12).
Pur avendo potere di vita o di morte sugli uomini permise a noi uomini di sputargli, colpirlo, ingiuriarlo, frustarlo e inchiodarlo ad una croce come il peggiore dei nemici rimettendo i nostri peccati.
Con il peso della croce dell’umanità intera cadde, grondante di sangue, le tue mani Maria lo soccorsero accarezzando il suo volto tumefatto. “Madre io faccio nuove tutte le cose” disse guardando i tuoi occhi disperati di Madre e trovando in essi la forza di sollevare ancora la nostra  croce.  
https://www.youtube.com/watch?v=tNgAz6fCl8c&list=PLYkr34Ar2o1S2inz1R3x1fWgil_sxAbDb&index=27    

E resuscitò perchè comprendessimo che la vita è eterna e che per realizzare la nostra vera identità dobbiamo vivere ad imitazione del Vangelo fino a dare la vita per la Verità. In attesa del suo profetizzato ritorno con potenza e gloria sulle nuvole del cielo.

Ma tu Maria, sei ancora qui. Le tue lacrime continuano a bagnare il sangue di quella croce sulla quale i Tuoi bimbi innocenti vengono ogni giorno sacrificati e i Tuoi martiri immolati sull’ara di questo mondo. “Chi scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me” ci ammonì Tuo figlio “sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare” (Matteo 18, 6). Ma i tuoi bambini continuano ad essere uccisi a Gaza mentre studiano nei loro banchi di scuola o mentre giocano rincorrendosi sulla sabbia o abbracciando i loro fratellini più piccoli spaventati dalle bombe che distruggono le loro case, continui a soccorrerli tu Maria, tenendoli tra le tue braccia mentre i loro occhi esanimi scrutano i tuoi durante l’ultimo respiro domandandoti “Perchè?”. Continuano a morire annegati nelle acque dei nostri mari, cadendo dai fatiscenti barconi scappati dall’inferno per raggiungere la speranza, uccisi dalla nostra indifferenza, cerchi di afferrare le loro manine, ma sono tanti, troppi, come puoi abbracciarli tutti? Sembrano fiori di loto che galleggiano nel mare, sono centinaia, migliaia insieme a tutti i loro fratellini caduti nei conflitti in Congo, in Somalia, in Sudan, Afghanistan, Birmania, in Pakistan, in Ucraina, in Cecenia, in Iraq, in Colombia, in Messico e milioni e milioni che ogni anno muoiono in tutto il mondo per mancanza di cibo, d’acqua e cure mediche.
È la strage degli innocenti del 21º secolo. Sono loro il Cristo di oggi, è ancora Lui, Tuo figlio, che si immola per la nostra salvezza.
Ma si preparino gli empi, il Giudice è alle porte.

“I PARGOLETTI DELLA VITA FALCIATI DALLA MORTE, DALLA FAME, DALLA SETE, DALLA GUERRA, DAL VOSTRO ODIO E DALLA VOSTRA INDIFFERENZA. ECCO LA SOCIETÀ INUMANA DI OGGI!
QUESTO È IL PRELUDIO DELLA FINE DI UNA GENERAZIONE SEMINATRICE DI MORTE E DI DISTRUZIONE.
UNA SOCIETÀ UMANA ANCORA PIÙ OPULENTA DI 2000 ANNI OR SONO QUANDO IL MIO VERBO CRISTICO OPERAVA IN MEZZO A VOI. UNA SOCIETÀ  UMANA CONSUMISTICA, FOLLE, CINICA,  IMPREGNATA DI MALEFIZI DI OGNI GENERE.
STOLTA, VIOLENTA COME MAI LA VOSTRA STORIA RICORDI.
LA STRAGE DI NUOVI INNOCENTI, UN MASSACRO PRIVO DI OGNI SENTIMENTO DI PIETÀ, UN PESTAGGIO DI GIOVANI ESISTENZE AFFAMATE. LA TERRA TRISTE E DISPERATA GEME DEL DOLORE DI UNA MADRE CHE VEDE IL SUO CORPO PRIVO DI  LINFA PER I PROPRI PARGOLETTI ED  ASCOLTA NEL FREDDO DELLA NOTTE IL GRIDO CHE IL VENTO D’ORIENTE PORTA;  L’INFANTILE GRIDO DISPERATO DEI PICCOLI: “ASSASSINI! ASSASSINI! ASSASSINI!”IL TEMPO È VENUTO!
IL MIO BRACCIO  SARÀ LIBERO E SEVERO!COSA!  COSA MI DOMANDERETE SU QUANTO GIÀ  NON VI HO  DETTO?
IN VERITÀ VI DICO, NON MI CHIEDERETE NULLA! MI GUARDERETE NEGLI OCCHI E TACERETE!
SENTIRETE SOLO VERGOGNA!  TIMORE  E SOPRATTUTTO RAMMARICO PER NON AVER MESSO IN PRATICA I MIEI DIVINI INSEGNAMENTI E PER NON AVER CREDUTO ALLE MIE DIVINE PROFEZIE. NON MI AVETE UBBIDITO!
VI AVEVO RACCOMANDATO I PARGOLETTI DELLA VITA! LA MIA GIUSTIZIA SARÀ LA VOSTRA RICOMPENSA.  (Matteo cap. 18,5 – 18,6 – 18,7). MI MANIFESTERÒ CON “POTENZA E GLORIA” E VI SENTIRETE FRUSTATI DALLA MIA COMMISERAZIONE, DALLA MIA PIETÀ, DAL MIO SDEGNO! TUTTI SARETE DINNANZI AL MIO COSPETTO E A QUELLO DEL PADRE MIO!
TUTTI! POTENTI, RICCHI, CAPI RELIGIOSI, POVERI, UOMINI, DONNE, VECCHI, GIOVANI E TUTTI GLI ESSERI VIVENTI DELLA TERRA. I COLPEVOLI DELLA STRAGE DEGLI INNOCENTI SARANNO ANCORA UNA VOLTA VIGLIACCHI!
SARANNO ANCORA UNA VOLTA BUGIARDI!  MUTI, INCAPACI DI BATTERSI IL PETTO DICENDO:
 “MEA CULPA, MEA MAXIMA CULPA”.TUTTA LA MIA DIVINA COMMISERAZIONE SARÀ ESPRESSA, MA ANCHE LA MIA GIUSTIZIA CHE È LA GIUSTIZIA DEL PADRE, ADONAY – RA.
PACE!  
DAL CIELO ALLA TERRA
JESUS
TRAMITE IL MIO SERVO GIORGIO BONGIOVANNI
Montevideo (Uruguay)  
21 Giugno 2005. Ore 20:30”

“LO SPOSO PRESTO ARRIVERÀ CON POTENZA E GLORIA. EGLI, IL MESSIA GESÙ CRISTO, SARÀ ACCOMPAGNATO DA TUTTA LA SUA COORTE FORMATA DA ANGELI POTENTI E UBBIDIENTI.
LA LIBERAZIONE PER TUTTI I POPOLI SCHIACCIATI DALLA TIRANNIA DEI TRADITORI DI DIO È CERTA. IL NUOVO REGNO SARÀ STABILITO IN TERRA E I MALVAGI SARANNO DEPORTATI NEI MONDI SENZA LUCE E RINCHIUSI ALL’INTERNO DI GRUMI DENSI DI MATERIA DOVE SCONTERANNO LA LORO LUNGA PENA.
SI! ANCORA POCO TEMPO DI ATTESA, SOFFERENZA E RESISTENZA PER I FIGLI DELLA PACE E DELLA GIUSTIZIA. L’AVANGUARDIA DEL DIO DEGLI ESERCITI VI ANNUNCIA CHE IL RE DEI RE È ALL’ORIZZONTE E CON LA SUA MARCIA TRIONFALE STA PER GIUNGERE E LIBERARE LA TERRA DEI MARTIRI E DEGLI INNOCENTI TRASFORMATA DAGLI AGUZZINI, TIRANNI E SANGUINARI, IN UN IMMENSO, SPAVENTOSO CAMPO DI CONCENTRAMENTO E DI STERMINIO”.  
G.B.
San Giovanni in Polcenigo (Italia)
27 luglio 2014. Ore 16:35
http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-2015/5902-la-promessa-di-dio.html

Maria, Madre nostra, tu sei ancora qui, in mezzo a noi, ad annunciare la prossima venuta di Tuo figlio, a custodire i Suoi apostoli e la loro discendenza. Ad accompagnare e proteggere il precursore che, come duemila anni fa nel ventre di Elisabetta, sussulta perchè il Messia viene.

Le stigmate e la Vergine di Piazza Armerina
“Giorni fa ricevo una lettera dal mio amico e fratello Saro Pavone che mi racconta del prodigio avvenuto in una casa della città di Piazza Armerina”. Giorgio Bongiovanni racconta ai fratelli, amici e simpatizzanti riuniti all’Arca di Catania sulle falde dell’Etna, l’esperienza vissuta poche ore prima in Piazza Armerina, paese di Carmelo, il papà di Giorgio, dove una statuina della Madonna piange e lacrima sangue. “Quando leggo i dettagli di questa esperienza” prosegue “ricevo la stessa chiamata che avverto quando dalle mie mani, dai piedi e dal costato sanguinano le ferite che porto da 26 anni. Mi preparo quindi a recarmi a Piazza Armerina e mando la comunicazione a tutti voi”. È il 29 di agosto, anniversario della prima lacrimazione della Madonna delle lacrime di Siracusa che ha pianto fino al 2 di settembre 1951 in via degli orti di San Giorgio a circa 8 km da dove Giorgio è nato. “Accompagnato dalla mia compagna, mia figlia e alcuni carissimi fratelli, Antonella, Saro, Stella, Oxana” continua Giorgio attentamente seguito dai presenti e dai numerosi collegati in streaming dalle diverse arche in Italia, Spagna e Latino America “mi reco nella umilissima casa di una famiglia composta da due sole persone: Giuseppe e Crocifissa. Il primo e l’ultimo di 12 fratelli. “Questo è il quartiere Monte” mi dice Riccardo nostro caro fratello che ha organizzato l’incontro. Rimango scioccato ed emozionato, il mio pensiero va a mio padre che era nato nel medesimo quartiere Monte di questa cittadina nel cuore della Sicilia. Entriamo in un vicolo strettissimo tra case antiche e umili e arriviamo dinanzi alla casetta di questa famiglia. Vi entriamo. Di fronte all’ingresso notiamo una piccola cappellina dove è posta una statua della Madonna del Rosario e intorno le 14 stazioni della sofferenza di Gesù Cristo. Una bibbia aperta sulla pagina del Vangelo riporta le parole di Gesù quando esalta la figura di Giovanni Battista. La signora Crocifissa è il guardiano, il testimone della statuina della Vergine che lacrima sangue e piange lacrime umane e Giuseppe è il tramite delle visioni della Madonna. Saliamo al piano di sopra attraverso una piccola scaletta e scorgiamo la signora Crocifissa costretta a letto da oramai venti anni. I nostri pensieri vengono pervasi dall’emozione quando nonostante la grande sofferenza troviamo di fronte ai nostri occhi una donna piena di grazia, gioiosa, che dispensa continuamente amore, consolazione e forza a chi le si avvicina, ci commuove vedere una donna che deve essere assistita in tutto, come la persona più felice della terra.  Ad un certo punto mentre assorto guardo la statua della Vergine lei mi dice: “Prendila…”. Immediatamente mi sorprende la totale assenza di gelosia nei confronti della statua. La prendo delicatamente con grande emozione, è una statuetta di circa 50 cm della Madonna di Lourdes, la tengo per qualche secondo nelle mani e poi la ripongo al suo posto. Intanto Crocifissa e Giuseppe ci raccontano che i segni che accompagnano la lacrimazione della statua della Vergine si uniscono ad altri segni di sangue o di natura “paranormale” che compaiono in determinate occasioni in alcune parti o tessuti della casa o che si manifestano ai fedeli durante la visita alla Madonnina o al ritorno nella propria dimora. La curia che al principio aveva intenzione di portare via la statuetta, dopo la netta opposizione dei due fratelli, ha preso nelle mani il caso e la diocesi ha aperto una commissione d’inchiesta per l’accertamento dei fatti miracolosi accaduti. Per evitare che i due fratelli possano avere problemi ci è stata quindi raccomandata riservatezza. Proseguiamo il nostro fraterno dialogo con i fratelli Cosenza (questo è il loro cognome) e sinteticamente racconto la mia storia sottolineando che mio padre era di Piazza Armerina. La signora Crocifissa, che parla solamente in dialetto piazzese, perplessa, comprendendo chi io sia, mi rivela che i miei cugini vivono praticamente a pochi metri dalla sua casa esattamente dove è nato mio padre e che quella Madonnina la avevano ricevuta in dono dal cognato di un mio cugino. Ringrazio la Madonna per il segno che ci ha manifestato e mentre mi accingo a salutare sento la signora Crocifissa esclamare: “Sangue!” Si sente fortemente che quella è una stanza mistica dove accadono fenomeni paranormali che per noi credenti sono miracoli. Misteriosamente delle goccioline di sangue compaiono nel mio gilè, sul lato sinistro del costato. Anche nel fazzolettino di carta che alcuni di noi avevano messo nella tasca della camicia da camera di Crocifissa compaiono gocce di sangue rosso vivo. La Madonna tanti anni prima mi aveva detto: In ogni città che tu visiterai Io darò dei segni.

I segni di Maria annunciatrice
Relazionando questa esperienza a quella vissuta il 15 agosto a Pordenone, a Fatima l’anno prima e a tutte le altre possiamo vedere chiaro il messaggio: la Madonna ci segue, ci raccomanda di essere uniti, ci raccomanda di mettere in pratica le opere e di pregare dandoci dei segni molto forti per farci capire che siamo negli ultimi tempi. La veggente, secondo quanto la Vergine le aveva comunicato, concordava completamente con noi sul fatto che ci troviamo negli ultimi tempi e che è oramai prossimo il ritorno di Gesù sulla terra. Noi non siamo solo dei mistici, noi non siamo solo dei messaggeri, noi siamo anche dei soldati che portano avanti una forte battaglia contro il male che noi chiamiamo anticristo e che abbiamo identificato nella mafia siciliana, calabrese e nelle mafie in generale. La Santa Madre vuole sollecitarci e consolarci affinchè possiamo portare avanti la nostra opera e andare avanti in questo percorso, difendendo i giusti e facendo il nostro dovere, nient’altro che il nostro dovere e questo mi emoziona tanto.
Riceviamo questi segni perché ci troviamo nel momento più importante della storia dell’umanità ma anche il più nero. Il mondo è divenuto un focolaio di guerre, non c’è pace e la Madre Santa, che “sta sempre sotto a Gesù” come dice Crocifissa insiste a richiamare i Suoi figli. Lei è l’annunciatrice per eccellenza della seconda venuta di Cristo, noi siamo solamente dei servi di Cristo e annunciamo insieme a Lei la venuta di Suo Figlio. Ricordate quando la Madonna a Fatima disse “Io manifesterò un segno” e la Madonna di Medjugorie disse ai veggenti “Io manifesterò un segno nel mondo” e la Madonna di Garabandal ugualmente: “Otto giorni prima che accada vi annuncerò un segno che tutto il mondo vedrà”, quindi i segni che oggi viviamo sono di preparazione ad altri grandi segni miracolosi e anche catastrofici che dovranno accadere. Dobbiamo prepararci a vivere i segni della misericordia di Dio ma anche quelli di ammonimento facendo una scelta di vita coerente con gli insegnamenti di Cristo. Quindi dobbiamo, soprattutto noi che siamo stati chiamati a questa missione, essere messaggeri coerenti con le opere giorno per giorno.
È come se fosse un percorso, un pellegrinaggio. Lei vuole annunciare qualcosa di importante che io credo di sapere, qualcosa che accadrà nel nostro ambito molto presto.

Maria luce della fede e protezione dal maligno
La Vergine manifesta il segno della Sua presenza per proteggerci dall’anticristo cioè dal diavolo che ci vuole dividere. Lei ci visita per consolare il nostro cammino, per avvallare il lavoro che stiamo svolgendo nella missione, per dirci: “Io sono con voi”. Questi segni amplificano in noi il valore mistico quindi il valore della fede e in questo modo Lei ci mantiene uniti. Per quanto io stesso posso fare, con tutti i segni che porto, il diavolo è talmente forte che riesce a penetrare tentando in tutti i modi la nostra fede per dividerci, ecco quindi che Lei fa un lavoro di prevenzione e di setaccio sciogliendo le energie negative che ogni tanto ci attanagliano attraverso i problemi quotidiani, attraverso le difficoltà che ci assalgono nella vita, a volte non ci ricodiamo di quanta gente vive nella miseria più totale e nella sofferenza e perdiamo la coscienza di quanto invece noi abbiamo. Ecco perchè è importante stare insieme per rafforzare la nostra fede. Ma se nonostante questi segni ancora non fortifichiamo la nostra unione, la selezione sarà inevitabile e molte pecore si perderanno nel cammino. La nostra missione vera non è oggi. La nostra missione vera ancora deve cominciare, in questo momento noi siamo a scuola e stiamo apprendendo. I maestri sono i segni. La nostra missione inizierà veramente quando appariranno grandi segni nel cielo e nella terra perchè sarà quello il momento in cui dovremmo dare la faccia, la gente verrà a cercare noi e la prova sarà quella di scappare via per paura e nasconderci o dare la faccia e dire la verità a costo della vita. Dobbiamo stare attenti a non rompere nuovamente il patto con Dio.

Il patto della nuova alleanza con il popolo latino
In altri momenti storici riportati nella bibbia il popolo di Israele rompe il patto con Dio. La prima volta quando Mosè rompe le tavole della legge dopo aver visto il suo popolo innalzare e adorare il vitello d’oro. Dio castiga il suo popolo facendolo vagare per 40 anni nel deserto fino a che tutta quella generazione adulta che era stata ribelle e disobbediente muore e i saggi e i più giovani giungono finalmente nella terra promessa. Quando viene il Messia Gesù Cristo, Dio ripropone la santa alleanza con Israele:  “Sono venuto a salvare le pecorelle smarrite del popolo di Israele” dice il Cristo, e poi ancora alla Cananea “Io sono stato mandato per i figli d’Israele” alla quale però poi fa il miracolo per la sua grande fede. Ma poi compenetrato da Suo padre dice: “Gerusalemme Gerusalemme che lapidi e uccidi i tuoi profeti quante volte ho dovuto raccogliere i tuoi figli come la gallina raccoglie i suoi pulcini? Ma io ti dico che non mi vedrai più fino a che non dirai benedetto Colui che viene nel nome del Signore!” Il popolo rompe nuovamente il patto con il Padre condannando a morte Suo figlio. Ma quando Lo inchiodano e Lo crocifiggono, Cristo dice ai soldati romani “Padre perdonali perchè non sanno quello che fanno”. Il popolo latino diviene in quel momento il nuovo popolo eletto da Dio,  scelto come trascinatore del messaggio di Cristo in tutto il mondo. Una scelta già profetizzata da Gesù prima della sua passione: “Sceglierò il mio popolo fuori dal mio popolo, al di là del Giordano, la galilea dei gentili”. Quindi noi abbiamo una grande responsabilità, quella di trascinare tutti i nostri fratelli verso Cristo, infatti il lavoro più grande di Satana è proprio qui per evitare che possiamo compiere la nostra missione. Noi siamo come il centurione pubblicano che si avvicina a Gesù e Gli chiede se può guarire il suo servo. Gesù risponde: “Vengo a casa tua”, ma lui dice al Signore:” No non serve che vieni a casa mia basta che dici una parola e lui sarà salvato”. Gesù quindi dice: “Avete visto?  Non ho visto una fede più grande nemmeno in Israele. Quindi noi siamo come il centurione che Cristo sta chiamando a fare ciò che altri fratelli prima non hanno fatto.

Il contatto con i mondi spirituali
Se l’entità appartiene a una dimensione superiore alla nostra, quarta, quinta, interagisce facilmente e può scendere sul nostro piano attraverso il controllo delle vibrazioni sia spirituali che materiali, cioè attraverso l’energia magnetica. Come sapete la materia è energia quindi questa entità  grazie alla scienza che possiede riesce a scendere sul nostro piano. Se invece l’entità appartiene alla nostra dimensione ma vive sul piano spirituale e non è incarnata deve avere il consenso di entità superiori per poterlo fare. Se mio padre che è morto, ad esempio, e quindi si trova sul piano spirituale della nostra stessa dimensione, vuole comunicare con me per aiutare la mia evoluzione non può farlo da solo, ci devono essere delle entità superiori che dopo aver avuto autorizzazione dall’Alto gli aprono il canale affinchè possa comunicare con me. Poi c’è un altra possibilità, quella che io posso forzare questo canale con le sedute medianiche e questa è un altra cosa. In questo caso devo stare molto attento perchè la seduta medianica parte dalla dimensione materiale che cerca la dimensione spirituale. Se io forzo questo piano non sto commettendo un delitto ma mi sto mettendo in serio pericolo, sto mettendo a rischio il contatto e l’entità che io sto cercando. Se io per esempio cerco mio padre e invece chi mi compare è Hitler che mi inganna dicendomi di essere mio padre e suggerendo al mio orecchio falsità, che effetto potrebbe avere sulla mia persona ? Ecco perchè dobbiamo stare lontani da sedute spiritiche e sedute medianiche. È pericoloso perchè queste entità disincarnate entrando nel canale che abbiamo aperto si agganciano e non vogliono più andare via, quindi possono iniziare a perseguitarci tormentandoci. Invece io resto sereno perchè so che se mio padre vuole venire da me e il Cielo glielo permette lui verrà, mi darà dei segni e il suo messaggio. Se sono cose positive dico di si, altrimenti dico di no. Ma il contatto più bello, siatene certi, è quello con le entità della dimensione superiore, con gli esseri cosmici che vivono nella dimensione della luce, con loro il contatto è angelico.

Il Karma, Cristo e i bambini
Il karma è la legge primaria dell’esistenza e dell’evoluzione dell’universo perchè il karma è la legge di causa effetto. Questa legge è indispensabile per l’evoluzione di tutti gli spiriti che vivono nell’universo che sono centinaia di milioni di milioni di miliardi. Ti incarni nella  materia perchè devi fare esperienza di vita per acquisire conoscenza. La conoscenza è quell’elemento che ti permette di crescere nell’evoluzione. Così come a scuola più conosci e più sei preparato, così è nella vita. Vivrai anche esperienze negative e conoscerai il male ma poiché il male che avrai fatto dovrai a tua volta riceverlo e quindi viverlo sulla tua pelle capirai che per non soffrire ed essere felice dovrai mettere in pratica il bene. Questa è la perfezione della legge, e quindi non dipendi da nessuno, non ci sono esseri che controllano la legge del karma perchè è una legge che ha stabilito Dio ed agisce autonomamente. La legge di causa effetto è irripetibile e infallibile ma un tale che si chiama Gesù Cristo che possiede dentro di se l’Entità che ha generato l’universo, quando si è incarnato sulla terra è stato l’unico dei maestri che sono venuti in tutta la storia umana a poterci dire qualcosa sul karma che altri non potevano dire. O perchè non avevano l’ordine. Oppure perchè non ne erano a conoscenza. Cristo ha detto: “Metti la spada nel fodero Pietro perchè chi di spada ferisce di spada perirà”. Legge di causa ed effetto. Quindi ha risanato l’orecchio alla guardia del sinedrio evitando così il karma al suo apostolo. Cristo con la Sua crocifissione, con la Sua resurrezione e quindi con il Suo sacrificio ci dice che esiste un modo per poter cambiare il karma. Questa è la novità che il Signore ci ha lasciato. Cristo ci dice “Vi do la chiave per poter cambiare il karma dei vostri fratelli”. Ma come si cambia il karma dei nostri fratelli? Se mettiamo in atto l’amore incondizionato. Ognuno di noi ha il proprio karma ma se diciamo a Cristo “Mi offro come vittima di questo sacrificio d’amore incondizionato per cancellare il karma di tutti i miei fratelli ed in cambio non voglio niente. Voglio farlo per Amore. Solo per amore”. Questa scelta vera e profonda arriva nella Coscienza Cristica solare del nostro Signore che cambia il karma di tutti i tuoi fratelli. Se io quindi dovevo essere ammazzato non sarò più ammazzato, se dovevo diventare miserabile non diventerò più miserabile, se il fratello si doveva ammalare di cancro non si ammalerà più di cancro, perchè il tuo amore cristico ha cambiato il karma dei tuoi fratelli. Quindi il Cristo ci dice “Se voi vi amate cambiate il vostro karma”. Noi invece non lo ascoltiamo, noi siamo egoisti, noi rifiutiamo l’offerta di redenzione del Cristo quindi raccogliamo ciò che seminiamo. Questo nella scelta dell’amore incondizionato, ma noi già possiamo cambiare il karma di un bambino che sta morendo di fame quando lottiamo perchè quel bambino possa avere un futuro migliore. Molte persone dicono che se i bambini muoiono di fame è un loro karma e quindi non possiamo fare niente per evitarlo, questo è un sentimento satanico perchè, anche se in alcuni casi dovesse essere un karma, se io do un pezzo di pane a quel bambino già ho cambiato il suo karma con l’Amore Cristico ma forse invece quel bambino che sta morendo di fame per colpa del mio egoismo è Cristo che sta cambiando il mio di karma benestante e materialista. Perchè mentre lui ha già ereditato il paradiso, io ancora non lo so e potrei anche andare all’inferno. Quindi quel bambino mi sta salvando l’anima. Ecco che, se inizio a pensare così, mi avvicino di più al regno di Dio. I bambini sono Dio sulla terra, la manifestazione della purezza e quindi dello Spirito Santo. I bambini che soffrono sono Cristo che si sta sacrificando nuovamente per colpa mia, per colpa delle mie miserie, del mio egoismo, del mio materialismo, per salvarmi l’anima ma se io non sono sensibile a percepire questo andrò all’inferno, se invece sono sensibile a percepire questo e do un pezzo di pane a un bambino o apro un ospedale in Africa, quel gesto Cristo lo prende come se tu sotto la croce stai asciugando il Suo sangue e quindi ti dice “Vieni nel regno di Dio con me”.

Il grande contatto e il ritorno di Cristo
I fratelli extraterrestri mi hanno dato un messaggio che per me è tra i più importanti, quello dove mi dicono: “Stiamo preparando l’umanità all’importante incontro universale con la nostra civiltà che preparerà la discesa di Gesù Cristo sulla terra”. Il segno più grande della storia dell’umanità che annuncia il ritorno di Cristo sarà il contatto tra noi e civiltà di mondi più evoluti. Questo cambierà radicalmente la vostra vita. Loro contattano le persone semplici della nostra umanità perchè hanno capito che i potenti non desiderano un contatto pacifico con loro e quindi la loro metodologia oramai da molti anni è entrata su un piano di sensibilizzazione personale della qualità delle persone che accettano questo contatto. Ecco che contattano quindi tutte le persone che possono dare un contributo pacifico alla loro prossima manifestazione, loro vogliono arrivare ad una certa qualità di persone e una volta che sono costretti ad intervenire per salvare il pianeta da una catastrofe si faranno vedere da tutti. Gli extraterrestri che sono in missione sul nostro pianeta sono qua per aiutarci ad evolvere, a farci uscire da questo luogo di tenebre che abbiamo creato. Cristo tornerà quando oramai l’umanità avrà fallito, quando ci sarà un caos mondiale terribile che Lui stesso provocherà… “Metterò i potenti gli uni contro gli altri”… così li renderà deboli e Lui si manifesterà. Il male finirà e il regno di Dio si instaurerà finalmente sulla terra. Intanto noi prepariamo il Suo ritorno.

Proseguiamo il nostro cammino sotto lo sguardo di Maria consapevoli che i bambini sono l’espressione più pura di Cristo sulla terra e che ogni loro sacrificio ricadrà inesorabilmente sulla nostra coscienza. Scrolliamoci di dosso comodità, schemi ed egoismi perchè pagheremo cara ogni nostra negligenza.
Lui, il precursore prosegue il suo passo segnato dal sacro segno e dai prodigi che intorno alla sua presenza si compiono per avvallare la sua missione nel mondo.
Lui, il precursore e Lei, Madre del Suo Signore, il Cristo Re, testimoni del tempo che annuncia il ritorno del Messia.
Ecce Homo!

Con profonda devozione
Sonia Alea
Palermo, 30 ottobre 2015