EMERGENZA DEMOCRATICA
Chi ci governa è solamente lo specchio che riflette il vero volto della nostra società.
Abbiamo ciò che ci meritiamo.
Volere significa potere. Se tutti noi, cittadini del nostro Paese, dei nostri continenti avessimo veramente voluto, desiderato vivere in un clima di onestà, di moralità, di fiducia oggi vivremmo certamente tempi diversi.
Purtroppo il valore dell’egoismo prevale su quello dell’altruismo che si traduce in indifferenza, passività, disamore, fino ad arrivare dalle forme più sottili di immoralità e piccola corruzione a quelle disarmanti, sfacciate e agghiaccianti, oramai capillarmente infiltrate in tutti gli strati della società ricca e povera. Come ipnotizzate dal tam tam di stereotipi media le persone piegano la schiena divenendo schiave di un sistema di potere folle votato all’autodistruzione.
Come non farsi la domanda: “Perché tutti i giornali a grande tiratura e le reti televisive a visione nazionale danno ogni giorno le medesime notizie???”.
Le prime pagine dei giornali: uguali!!!
L’interno: uguale!!!
E i telegiornali???
Ne hai visto uno e li hai visti tutti!!! Ogni tanto riesce a passare qualche piccola sfumatura di differenza, qualche articoletto nascosto che riesce a penetrare dando un accenno a qualcosa di più, aprendo leggermente la tenda di una finestra attraverso la quale si intravede un altro paesaggio.
L’obiettivo è stato raggiunto.
La gente non deve pensare.
Gli individui con una intelligenza propria, con una creatività unica devono trasformarsi in masse produttive non pensanti: veri robot biologici.
Il potere costituito ce l’ha fatta. Ottimo risultato.
Nessuno pensa più, a nessuno interessa più sapere e di conseguenza cercare le verità e far rispettare la legge che regola l’applicazione del valore supremo della Giustizia. Quella vera, quella che non si basa sulle grandi parole o sulla popolarità ma sulla Verità dei fatti.
“Voglio essere libero” dice qualcuno giustificando così la sua anarchia o altri “si certo bisogna cambiare ma il mio partito … la mia associazione … il mio movimento … la mia religione …” non rendendosi conto che così facendo acconsentono la loro adesione a quel programma di schiavitù della quale sono i responsabili passivi.
Ritengo purtroppo che anche i veri uomini che potrebbero, unendosi, cambiare le sorti di questa catastrofe, a mio parere la peggiore che possa avvenire, sono stati colpiti da un virus, quello dell’individualismo che annienta o riduce al minimo il valore della loro potenzialità rendendo inerme il loro operato. Questo Giulietto Chiesa lo sa e per tale motivo cerca l’unione delle forze non lasciandosi condizionare dalla vita personale, dalla credenza, dal ceto sociale, dal partito politico, delle persone, ma cercando l’unione degli individui su un’unica base indispensabile: l’onestà.
In un clima di grave instabilità del nostro paese scivolato oramai nelle più immorali, decadenti e squalificanti situazioni, legata ad una gravissima instabilità mondiale con il crollo delle borse , gli Stati Uniti sull’orlo di una catastrofe economica, le quantità del petrolio al minimo storico, il nucleare alla portata di tutti i paesi, rumor di guerra in ogni dove, allarme ambientale, e così via, l’Europarlamentare Giulietto Chiesa indice una importante riunione nella sede di Megachip a Roma. Invitati all’incontro, Giorgio Bongiovanni come direttore della rivista Antimafia, insieme alla capo redattrice dott.ssa Anna Petrozzi, alla redattrice Monica Centofante che è anche la responsabile di Megachip per la regione Marche, Luca Trovellesi, General Manager della ditta multimedia Studio 3 TV, e la sottoscritta, ci rechiamo nella capitale d’Italia in via del Gesù.
Rivedere e soprattutto riascoltare Giulietto Chiesa è sempre un piacere e come sempre ci ritroviamo in piena sintonia col suo pensiero. Un vero uomo, uno di quei pochissimi che si discosta dagli altri per la chiarezza delle idee, la pragmaticità del pensiero, ma soprattutto per il suo cercare l’unione d’intenti riconoscendo la gravità del momento storico dell’umanità e riconoscendo il poco, pochissimo tempo a disposizione concesso per poter cambiare lo stato delle cose prima che sia troppo tardi. Un uomo vero che ama e incarna il valore della Verità, dell’Onestà e della sete di Giustizia e che, in difesa di questi valori, offre la sua vita professionale e umana denunciano la gravità della situazione e i responsabili dello scenario agghiacciante in cui ci troviamo.
L’incontro, al quale è presente il gruppo direttivo di Megachip, inizia con il discorso di Chiesa che ci propone un interessantissimo progetto di controinformazione che mira a fornire alla gente notizie vere e non mascherate per cui ciò che è vero troppo spesso risulta essere bianco. L’idea è quella di creare un format televisivo che possa assicurare una vera e sana informazione ai cittadini. Un progetto che può andare in porto solo se sostenuto da uomini altrettanto veri e con la stessa passione e volontà di far cambiare le cose. Un progetto che mira ad una informazione non condizionabile né ricattabile e tantomeno corruttibile, ma solo alla realtà dei fatti, alla Verità. Un progetto di Verità non condizionabile da partiti o strati sociali di alcun genere. I punti fondamentali e quindi gli obiettivi sui quali si baserà l’equipe di lavoro che porterà avanti il piano sono i seguenti: Difesa della Costituzione italiana Difesa dell’ambiente nel territorio Salvaguardia dei diritti sociali e civili dei cittadini No alla guerra, sempre Educazione alla legalità Lotta alla mafia
Le parole chiare, nette, di Chiesa non lasciano spazio a dubbi sulla gravità della situazione e sull’impellente urgenza di muoversi in fretta. Ciascun componente del neomovimento esprime successivamente il proprio pensiero su come procedere concretamente al lavoro fornendo preziosi suggerimenti. Il nostro gruppo che, come già detto è responsabile per Megachip della regione Marche, parla questa volta attraverso il nostro direttore, Giorgio Bongiovanni, che riconferma il suo totale e concreto appoggio all’opera di Giulietto Chiesa rimarcando, nel suo intervento, la grande stima per questo uomo giusto e l’importanza di sostenerlo attraverso il tesseramento, il contributo economico e il lavoro operativo in modo da presentare una vera alternativa al popolo italiano. Il direttore di AntimafiaDuemila sottolinea le parole di Chiesa sulla tragica situazione mondiale asserendo che solo se ciascun componente del gruppo operativo si dedica a pieno ritmo, facendo delle rinunce nella propria vita, l’obiettivo potrà essere raggiunto. Si sofferma poi sulla richiesta di porre come altro obiettivo del format la ricerca delle grandi Verità italiane nascoste, la ricerca dei responsabili dei grandi omicidi di Stato. “La seconda repubblica è nata sul sangue di due martiri della giustizia: Falcone e Borsellino” dice Giorgio avvallato dalle parole di Chiesa che poco dopo conclude questo primo incontro. La seconda riunione è indetta per il 1 di febbraio. L’europarlamentare ripropone l’idea del format ripercorrendo i temi della precedente riunione con la presenza questa volta di uomini pubblici, senatori, politici, giornalisti, tecnici, stanchi e delusi dai risultati del governo italiano che aderiscono con entusiasmo al progetto, fornendo importanti suggerimenti per procedere al meglio. “Siamo in una EMERGENZA DEMOCRATICA” afferma Giulietto Chiesa “dobbiamo fornirci al più presto di uno strumento che ci consenta di raggiungere il maggiore numero di persone”.
Come, lo vedremo presto.
Ora mettiamoci al lavoro per raggiungere più adesioni possibili.
Sonia Alea
Roma, 1 febbraio 2008