Parere su di una questione spirituale

Riceviamo da Fausto
Caro Giorgio
ti scrivo da Varese. Ho seguito in questi anni le tue conferenze e conosco il tuo messaggio e la tua esperienza.
Vorrei chiederti un parere su di una questione spirituale che non riesco a collocare.
Ti premetto che la mia esperienza personale di contatto con le Realtà Celesti  l’ho avuta attraverso Giorgio Dibitonto  che tu, credo, conosci bene.
Ma vengo al dunque.
In questi ultimi tempi si fa di una gran parlare di Ascensione e del cambiamento della nostra Realtà.
Ho seguito questi messaggi dei vari contattati  con i Fratelli di Sirio e Pleiadi.  Ma pur sentendo  che questi eventi si stanno effettivamente verificando gradualmente, non riesco a collocare la promessa della Sua Venuta, di Gesù, che noi tutti attendiamo con questo evento di Ascensione.  Difatti il Ritorno di Gesù, come dice la Madonna, prevede la Resurrezione della carne dei viventi come sancito dalle Sacre Scritture, cosa che l’Arcangelo Raffaele e i Fratelli della Luce confermarono a Giorgio Dibitonto negli anni ’80.
Come si colloca quindi l’Ascensione che è solo un passaggio dimensionale  Cosmico con l’evento totalmente spirituale del Ritorno del Cristo?
Un abbraccio fraterno in Cristo
Fausto

RISPOSTA

Caro Fausto,  il passaggio dimensionale cosmico sarebbe dovuto avvenire 2000 anni fa, se il popolo scelto da Dio (che avrebbe poi dovuto  trainare l’evoluzione di tutta l’umanità)  non avesse gridato “crocifiggi…crocifiggi” chiedendo la liberazione di Barabba, che è simbolo della materia,   macchiandosi quindi di un gravissimo Karma, il deicidio.

Gesù ha così accettato di morire crocifisso per amore dei Suoi amici, gli apostoli che lo hanno tradito, a parte Giovanni e di conseguenza per amore di tutte quelle anime che attraverso il Suo supremo sacrificio si sarebbero ravvedute in questi duemila anni di predicazione evangelica.

Difatti, dopo la Sua resurrezione, Gesù è apparso con le stigmate solamente a coloro che lo avevano riconosciuto e lo avevano seguito in vita ed ha quindi continuato a manifestare nel tempo i segni della sua Misericordia attraverso gli stigmatizzati, per sensibilizzare le anime con una particolare genetica spirituale.

Il Padre ha avuto quindi pietà dell’enzima-uomo e gli ha concesso  una proroga di crescita evolutiva di circa duemila anni permettendo la crocifissione di Suo Figlio. Cristo avrebbe potuto  usare i Suoi poteri divini con cui ci avrebbe cancellati tutti dalla faccia della terra, invece ha accettato di immolarsi. La missione del Cristo quindi si compie con il Suo ritorno. Egli torna a raccogliere i frutti di tale immenso sacrificio e torna a salvare la Madre terra dallo scempio che  l’uomo ha messo in atto con l’uso dell’energia nucleare, ed essendo l’essere patronimico delle anime di tutto il pianeta Terra spetta a lui  Giudicare chi sarà degno di continuare l’ascesa evolutiva  nel Nuovo Regno di pace,  esiliando tutte le altre anime non meritevoli ad altri mondi sconfinati e primitivi dell’universo per  ripetere il ciclo evolutivo tridimensionale. E’ scritto che Gesù  giudicherà i vivi e i morti,  cioè, sia coloro che in quel giorno saranno incarnati in un corpo fisico, sia le anime disincarnate di questa dimensione, le quali, se elette, riprenderanno un nuovo corpo nel nuovo Regno attraverso la reincarnazione. Non sono i corpi dei defunti che resusciteranno dalle tombe come insegna la dottrina della Chiesa,  ma i corpi animici astrali che racchiudono lo spirito-ego sum. Bisogna saper interpretare il vangelo, perchè nel ciclo evolutivo si diventa puro spirito quando si arriva alla settima dimensione;  fino ad allora lo spirito ha un involucro astrale, cioè l’anima.

I fratelli provenienti da Sirio e dalle Pleiadi che visitano la Terra sono gli angeli al servizio di Cristo e si manifesteranno insieme a Lui nel giorno del Giudizio, quindi se il contatto con questi esseri è reale non possono tralasciare di annunciare un particolare così importante.

Puoi leggere il passo del Vangelo dove Gesù annuncia la profezia del Suo ritorno e la fine dei tempi nel cap.24 del vangelo di Matteo:

“Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio. Gesù disse loro: “Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata”.

Sedutosi poi sul monte degli Ulivi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: “Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo”.

Gesù rispose: “Guardate che nessuno vi inganni; molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno. Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi; ma tutto questo è solo l’inizio dei dolori. Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si tradiranno e odieranno a vicenda. Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; per il dilagare dell’iniquità, l’amore di molti si raffredderà. Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato. Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.

Quando dunque vedrete l’abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo – chi legge comprenda -, allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti, chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni. Pregate perché la vostra fuga non accada d’inverno o di sabato.

Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall’inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà. E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati. Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non ci credete. Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l’ho predetto.

Se dunque vi diranno: Ecco, è nel deserto, non ci andate; o: È in casa, non ci credete. Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Dovunque sarà il cadavere, ivi si raduneranno gli avvoltoi.

Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte.

Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell’uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria. Egli manderà i suoi angeli con una grande tromba e raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro dei cieli.”

La testimonianza che Lui tornerà in forma fisica inoltre la trovi nel capitolo 1 degli Atti degli Apostoli: … “Egli si mostrò ad essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio. …

Così venutisi a trovare insieme gli domandarono: “Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?”. Ma egli rispose: “Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta, ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino agli estremi confini della terra”.

Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se n’andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: “Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo”.

Caro Fausto,  ogni volta che le mie stigmate sanguinano ho la visione della Luce del Cristo somigliante alla foto della Sindone, ma un giorno il Maestro si è materializzato davanti a me. Cioè l’ho visto passare dalla Luce allo stato fisico in carne ed ossa;  l’ho toccato ed abbiamo mangiato del pane. Puoi non credermi,  ma ti assicuro che come l’ho visto io,  in quel giorno tutti lo vedranno e molti, moltissimi si strapperanno i capelli perché non ci saranno sconti di pena  (cap.25 vangelo Matteo).

Ti abbraccio

Giorgio