Il giorno 4 dicembre sono andato a casa di Maria Clelia a Napoli, conosciuta attraverso facebook alla quale avevo parlato di Giorgio Bongiovanni e della sua opera che si concretizza nell’aiuto ai bambini delle Ande, nel far conoscere al mondo intero l’esistenza degli extraterrestri e cosa piu’ importante nell’annunciare LA SECONDA VENUTA DI CRISTO. Clelia restando molto affascinata mi disse che un giorno avrebbe voluto conoscerlo personalmente. E’ così che questo giorno si è avverato; l’ho incontrata insieme al marito Franco ed al figlio Marco, che con la sua gentilezza e disponibilità ci ha accompagnati alla stazione di Napoli per prendere il treno per Pordenone dove si sarebbe svolto il Funimada. Giunti alla stazione ci aspettavano altre persone che Maria Clelia aveva coinvolto, di cui ho fatto conoscenza: Anna , Barbara e Luigi: Subito ho sentito in loro una vibrazione positiva che poi si è rivelata attraverso la gioia di fare questo lungo viaggio per incontrare Giorgio. Durante tutto il viaggio ho risposto alle loro domande sull’esperienza mistica di Giorgio e la sua missione e mentre parlavo notavo i loro occhi molto emozionati e desiderosi di sapere e spero nel mio piccolo di aver contribuito a dare le risposte giuste alle loro domande.
Giunti a Pordenone, è venuto a prenderci Antonio Caldarelli di cui non ricordavo il suo volto nonostante avesse partecipato alla manifestazione di Borsellino tenutasi a luglio a Palermo. Quando ho visto una persona con la tuta, un po’ panciuta, ho sentito una vibrazione positiva ed ho chiesto a MariaClelia se fosse lui Antonio,: Clelia mi ha dato conferma ed io subito mi sono presentato. Era con sua moglie Lores, ci ha invitati a casa sua a prendere un bel caffè e Lores ha servito anche le sfogliatelle, pasta tipica napoletana che gli amici napoletani avevano portato. Nel frattempo è sceso Raul Bagatello e Mara, ospiti di Antonio e subito dopo ci hanno raggiunti anche suo figlio Pupy e Gabri ed io vedendo i miei amici timidi ma desiderosi di fare qualche domanda a Raul li ho incoraggiati a farle. Poi Antonio ci ha accompagnati all’albergo per tornare a prenderci verso le 12,30. Giunti a casa sua sentivo i profumi provenienti dalla cucina, ci siamo seduti attorno alla tavola per gustare i piatti tipici di Pordenone fatti con amore da Lores mentre abbiamo continuato a far domande a Raul. Finito di pranzare, Antonio prima di recarci alla conferenza ci ha fatto visitare la città, dopodichè, ci siamo diretti al teatro dove ho rivisto i fratelli dell’arca di S’Elpidio, Elisabetta, Anna, Matias, Pier Giorgio ed altri cari fratelli,. Nel frattempo era arrivato Giulietto Chiesa, un giornalista da prendere come esempio perché molto obiettivo e che non accetta compromessi politici. Mentre parlava con Anna Petrozzi ho chiesto a Mara di farmelo conoscere presentandomi come Carabiniere fuori dai ranghi. Giulietto è rimasto colpito da queste parole ed io sono stato felice di aver conosciuto un altro uomo GIUSTO. Finalmente era arrivato anche GIORGIO BONGIOVANNI, IL MIO COMANDANTE, NEL SENSO CHE IO MI RITENGO UN SUO SOLDATO. Nell’abbracciarlo ho percepito dentro di lui un sofferenza molto forte,
Intanto i miei amici avevano già preso i posti in seconda fila e guardavano GIORGIO, col desiderio di salutarlo così li ho presentati.
La conferenza è iniziata con l’intervento di Raul Bagatello, che ha parlato dei bambini delle Ande, bisognosi del nostro aiuto affinchè possano avere un pasto giornaliero. Poi ha preso la parola Giulietto Chiesa che ha illustrato la situazione mondiale, economica ed ambientale spiegando che i potenti non fanno niente per migliorarla. Emozionante il collegamento via skype di Gioacchino Genchi, che ci ha parlato della nostra situazione politica e di come un Presidente del Consiglio super indagato possa governare l’Italia.
Al termine della conferenza ci siamo recati al ristorante per cenare e fare 4 chiacchiere con i fratelli, dopo siamo rientrati in albergo aspettando che passasse subito la notte per stare un altro giorno con GIORGIO E TUTTI I FRATELLI.
La mattina seguente è venuto a prenderci Antonio per farci fare un giro in centro a respirare aria pulita; Pordenone non come Palermo che appena si respira c’è il rischio di svenire.
Poi ci ha accompagnati all’abitazione della sorella Loretta di Pordenone che ha ospitato Giorgio e la sua famiglia., la quale ci ha messo subito a nostro agio offrendoci il caffè e un dolce. Nel frattempo ho visto uscire da una stanza Mara, Lorella, Sonia e Sonietta, così ho capito che lì c’era anche GIORGIO. E’ stata una grande sorpresa per me soprattutto quando è arrivata Sonia ad avvisarci che che GIORGIO stava sanguinando dalle stigmate. Con compostezza ci siamo recati nella stanza dove c’era GIORGIO e l’ho visto soffrire molto. I miei amici si sono avvicinati al letto per toccargli i piedi e le mani, mentre io inspiegabilmente sono rimasto impietrito in piedi, come se qualcosa mi stava trattenendo e non riuscivo ad avvicinarmi a GIORGIO. Per 3 volte sono uscito dalla stanza per andare a piangere perchè non volevo che GIORGIO SOFFRISSE ma poi sono entrato nuovamente, mi sono fatto forza e mi sono messo accanto a GIORGIO toccandogli la mano che sanguinava e lui rivolto a me e stringendomi la mano mi ha detto: “TU SEI IL MIO AMICO” così sono scoppiato a piangere di nuovo… dopo un po’ Giorgio ci ha chiesto di aspettarlo nel salotto perche si doveva alzare e vestire. Nel salotto guardavo negli occhi i miei amici di Napoli che erano molto emozionati e dopo un po’ GIORGIO è arrivato e si è seduto accanto a me per fare la colazione ed io gli chiesto il motivo di quel mio trattenermi alla vista della sanguinazione, se fosse stata una forza negativa che non mi faceva avvicinare a lui. Allora GIORGIO mi ha detto di non preoccuparmi, che era solo emozione.
Quella esperienza che mai dimenticherò nella mia vita, mi ha fatto molto più gioia per averla condivisa anche con i miei amici al primo incontro con GIORGIO.
E’ per me il segno che con la mia caparbietà e amore cerco di far risvegliare più anime possibile e che GIORGIO mi ha premiato in questo modo.
Siamo andati tutti insieme a mangiare in un ristorante dove dopo il pranzo GIORGIO ha chiesto a Pupi di racconta la sua esperienza astrale con i nostri fratelli extraterrestri e mentre Pupi raccontava le sue esperienze ho notato GIORGIO che stava soffrendo e la cara SONIA spalmargli una crema sulla fronte così ho iniziato a vedere che si stava formando una croce. Subito mi sono alzato per vedere se potevo fare qualcosa ma mi sono sentito male e sono uscito fuori dal ristorante, al rientro ho visto GIORGIO che si era tranquillizzato ed io sono stato contento per lui.
Dopo pranzo era venuto il momento di salutarci tutti, con la voglia di rivederci tutti insieme al più presto. Giunti alla stazione e seduti nel nostro scompartimento abbiamo iniziato a riflettere su quanto ci era successo in questi 2 giorni bellissimi e sulla bellissima esperienza di aver assistito alla sanguinazione delle stimmate, che, come ci ha detto GIORGIO, è come se noi avessimo messo una firma in cielo.
Giunti a Napoli ci siamo salutati con la speranza di incontrarci di nuovo al più presto.
Casimiro
Palermo (Italia)
12 dicembre 2009