L’Avatar Supremo
Natale 2015
Le mani impresse dai segni di Gesù coperte dai bianchi guanti accarezzano gli antichi calici poggiati sulla lunga tavolata. Le note di una dolce e malinconica armonia accompagnano le parole di un servo di Dio innamorato del Suo Signore. La tavola è imbandita. Tanti fratelli si stringono come una corona intorno a lui. Il segno vivente è ancora là, ferito dalle cinque piaghe della passione di Cristo. Superando dolore, stanchezza, sofferenza, delusione e derisione, a volte, ha proseguito incessante il suo cammino per il mondo, cercando i suoi fratelli per riportarli a Colui che è il Signore del Cielo e della terra, a Colui che è ritornato ed è già in mezzo a noi ma che presto si manifesterà nella Sua potenza e nella Sua Gloria. Oggi lui ha già vinto. Ha vinto nella sua costanza, nella sua umiltà, determinazione, sacrificio, donazione, nella sua coerenza vissuta negli anni. Saggezza e consapevolezza traspaiono dal suo volto segnato dal tempo. Quanti Natali intorno a quel tavolo, quanti incontri, quante belle anime, antiche e nuove, quanti fratelli perduti, quanti ritrovati, quanti pianti e quante risate hanno registrato quelle mura che un tempo ospitavano caprette e pecorelle con le loro mangiatoie. Quante emozioni, quanti ricordi indimenticabili e scolpiti nei nostri spiriti. Chi riceve il dono di poterti incontrare non ti dimenticherà mai più perché tu sei una lacrima del Cielo.
É Natale. Il ricordo della nascita di Gesù ci scalda il cuore. Si dice che in questo giorno tutti siano più bravi. Ma il mondo continua a vivere le sue guerre e i bambini continuano a morire di fame. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Le sue mani si uniscono in segno di preghiera, così come fanno i bambini, perché il suo cuore è puro, come il loro. Fuori gli alberi muovono le loro fronde scuotendo le foglie al soffio del vento che accompagna la vibrazione profonda della sua voce. Un airone poggiato sul bordo della vasca ascolta silenzioso per poi spiegare le sue grandi ali e volare libero verso il cielo… “Il pensiero è rivolto oggi a tutte le persone che soffrono” dice Giorgio dinanzi alla mensa, ai suoi commensali “ ai milioni di bambini che muoiono di fame, loro sono il corpo mistico di Cristo, il Cristo crocifisso, loro che redimono i nostri peccati a noi che permettiamo questo delitto, è rivolto a tutti i fratelli che seguite il cammino di Cristo, che cercate di imitare Cristo e di servirlo, il pensiero è rivolto a tutte le famiglie dei martiri caduti per noi, alle famiglie dei combattenti, ai giornalisti come Pablo Medina, Pippo Fava ed altri, e ai punti di riferimento nel nostro lavoro che portiamo avanti da quasi venti anni, sono tante, troppe le vittime della mafia, noi abbiamo dedicato la nostra missione a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e al Generale Carlo Alberto dalla Chiesa.
Dobbiamo seguire i loro ideali, dobbiamo trovare la verità sugli anticristi che li hanno uccisi e quindi liberare il nostro Paese, perché penso che l’Italia possa liberare il mondo se riusciamo ad estirparne il cancro della mafia e di tutti i poteri criminali. Il pensiero è rivolto quindi a tutti i giusti che noi abbiamo il dovere di accompagnare e anche di servire se necessario. Buon Natale in Cristo, con Cristo e per Cristo”.
Lacrime salate rigano il suo volto profondamente emozionato nel ricordo dei nostri martiri caduti. Siamo in guerra ci ricorda spesso Giorgio. Una guerra che prima di tutto si combatte dentro noi stessi e poi fuori. La battaglia di Armaghedon è in pieno svolgimento. Immeritatamente siamo toccati dalla grazia divina e il Cielo attraverso il nostro Calice ci parla. Gesù ci parla.
SONO UNA VOCE DELLE SUE TANTE VOCI.
HO AFFIDATO IL MIO CORPO, LA MIA ANIMA ED IL MIO SPIRITO A LUI, IL FIGLIO DI DIO.
IL MESSAGGIO DI GESÙ CHE OGGI HO RICEVUTO LO FACCIO MIO. EGLI MI AMMONISCE E MI CONSOLA. EGLI ALLONTANA DA ME LA TENTAZIONE E QUINDI RENDE IL MIO CORPO ED IL MIO SPIRITO STRUMENTO DELLA SUA LUCE E DELLA SUA VOLONTÀ.
SPERO CHE ANCHE TUTTI VOI FACCIATE VOSTRO IL MESSAGGIO DEL SANTO NATALE 2015.
IN FEDE
G. B.
VOLETE VEDERE E TOCCARE?
SIA!
VENITE A ME, PONETE LA VOSTRA MANO NEL MIO COSTATO! NEI MIEI PIEDI E NELLE MIE MANI SANGUINANTI! SONO QUI IN MEZZO A VOI, NON VI HO LASCIATO ORFANI.
SONO QUI CON VOI! PER SERVIRE E TESTIMONIARE LA VERITÀ.
ECCOMI! AVETE VISTO ANCORA UNA VOLTA, COME TOMMASO! BEATI SONO COLORO CHE HANNO CREDUTO SENZA VEDERE E SENZA TOCCARE.
IN VERITÀ VI DICO: LA MIA PROMESSA SARÀ MANTENUTA. NON ABBIATE PAURA E NON FATEVI TENTARE DAL DUBBIO. IL MAESTRO DELLA MENZOGNA E DELL’INGANNO, L’ANTICRISTO, FIGLIO DI SATANA, VORREBBE FARVI CREDERE CHE IO MI SONO ALLONTANATO DA VOI. NON È LA VERITÀ.
IO SONO QUI! SONO RITORNATO! E VOI AVETE IL DONO DI VEDERMI E DI ESSERE TESTIMONI VIVENTI DELLA MIA MISSIONE DI REDENZIONE NEL MONDO.
PRESTO MI MANIFESTERÒ A TUTTI GLI UOMINI DELLA TERRA CON POTENZA E GLORIA, TUTTI VEDRANNO LA NUOVA TRASFIGURAZIONE DEL FIGLIO DI DIO, IL CRISTO, NEL FIGLIO DELL’UOMO.
ALLORA INIZIERÀ IL GIUDIZIO UNIVERSALE CHE SANCIRÀ LA SALVEZZA DEGLI ELETTI, DEI GIUSTI, DEI BEATI E LA CONDANNA ALLA MORTE SECONDA DEI FIGLI E DEGLI AMICI DI SATANA.
IL REGNO DEL PADRE ADONAY SARÀ RISTABILITO SULLA TERRA.
LA MIA PROMESSA SARÀ MANTENUTA!
ABBIATE FEDE! E COMPRENDETE QUESTO LINGUAGGIO CHE ANCORA UNA VOLTA HO AFFIDATO AL MIO SERVO CHE È RIMASTO NEL MONDO PER ESSERE MIO STRUMENTO DI TESTIMONIANZA ALLA VERITÀ UNIVERSALE.
ABBIATE FEDE!
LA MIA PROMESSA SARÀ MANTENUTA.
PACE!
24 Dicembre 2015. Ore 20:48
G. B.
http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-2015/6450-santo-natale-2015-2o-parte.html
Un cesto con il pane, un calice con il vino. Le note di una musica celeste risuonano ancora nella sala. Le mani sacre benedicono il frutto del solstizio d’estate. Ogni anima riceve quel cibo di Vita mentre i cuori battono all’unisono in una vibrazione d’Amore difficile da contenere. Lui, il Calice della Comunione, trasfigura il suo volto prostrato alla volontà di Cristo in uno sguardo perso nella sacralità degli spiriti. Lacrime come diademi scivolano per la salvezza di quegli uomini e di quelle donne, per la gioia di quei giovani e per la devozione a quei bambini. Così come pochi giorni fa avvenne con i nostri amati fratelli dell’America Latina e successivamente all’arca Alea Lores di Pordenone.
Il giorno di Santo Stefano siamo pronti per vivere l’inizio di un incontro aperto al pubblico, agli amici e fratelli.
Pier Giorgio Caria, reduce da una sequenza interminabile di conferenze svolte in tutta Italia, insieme a Flavio Ciucani, saggio studioso dei testi sacri e dei segni Mariani, costituiscono il corpo della due giorni, 26 e 27 dicembre, tenuta al Cosmopolitan di Civitanova Marche in occasione del Santo Natale durante il Convegno dal titolo “Le religioni nel mondo e il ritorno di Cristo figlio di Dio”. Pier Giorgio in un quadro chiaro e lineare mette a nudo le incongruenze della società in cui abitiamo dove miliardi di persone vivono in balia dell’effetto incantatore di un sistema criminale che le vuole schiavi ed incoscienti. A tale drammatica situazione si contrappone la visita di esseri provenienti dal cosmo appartenenti ad una confederazione di diverse civiltà che giungono fino a noi per richiamare lo spirito dell’uomo ad un risveglio di coscienza, a prendere consapevolezza del grande inganno dal quale siamo soggiogati. Fratelli maggiori redenti dal messaggio cristico, severamente tenuti, dalla Legge Suprema, a rispettare il libero arbitrio delle civiltà che visitano, i quali tentano di trasmettere all’uomo la realtà della loro presenza manifestandosi nei nostri cieli e comunicando, attraverso i meravigliosi pittogrammi impressi nei campi di frumento inglesi e di tutto il mondo, il messaggio proveniente dalle stelle.
Comunicando anche in forma diretta attraverso loro emissari in missione sulla terra, incarnati in mezzo a noi, spesso anch’essi inconsapevoli. Li vediamo capitanare in prima linea le missioni più disperate del pianeta, in difesa degli innocenti, degli ultimi, sul fronte, nel disperato soccorso ai bambini vittime delle guerre, nella impervia e pericolosa ricerca delle verità indicibili che hanno insanguinato i nostri paesi coperte da criminali segreti di stato, nella salvaguardia del pianeta e del suo ecosistema oramai al collasso. Antonio Urzi in collegamento skype e Marco Mazzarella presente in sala trasmettono al pubblico la loro preziosa testimonianza mentre le straordinarie immagini da loro riprese delle navicelle spaziali che volteggiano librandosi leggere nei nostri cieli, scorrono nello schermo.
Pier Giorgio si sofferma particolarmente sulla lettura di un cerchio nel grano apparso nell’anno 2015 che rappresenta lo schema della terra cava nel quale si riscontrano degli elementi simbolici che indicano una similitudine con la profezia del sesto sigillo dell’apocalisse di Giovanni e le altre profezie dei tre vangeli di Luca, Matteo e Marco le quali annunciano che le potenze dei cieli saranno sconvolte. Questo cerchio del grano, sottolinea Pier, è anche una rappresentazione simbolica della profezia sul terzo segreto di Fatima venuta alla luce nell’anno 2014 in un libro biografico su suor Lucia Dos Santos presentato in Italia da Giorgio Bongiovanni. Un incredibile frattale che si collega anche a tutti i messaggi divini trasmessi dallo stesso Giorgio e dal suo padre spirituale Eugenio Siragusa ricevuti in merito allo spostamento dell’asse magnetico terrestre. Pier Giorgio ricorda inoltre ad un pubblico attento ed interessato che Eugenio aveva mostrato le mappe del nuovo assetto del pianeta dopo lo spostamento dell’asse. I segni quindi sono il filo conduttore di un linguaggio cosmico che conduce l’uomo verso il risveglio della coscienza ad una verità che verrà sempre più alla luce e che culminerà con il ritorno del figlio di Dio Gesù Cristo sulla terra insieme ai suoi angeli che oggi manifestano la loro presenza in quelle navicelle dorate. Segni in cielo ed in terra quindi. Segni che chiamano segni. Flavio Ciucani ci conduce verso la simbologia delle più importanti religioni nel mondo, per numero di fedeli, mostrando gli incredibili segni manifestati sulle immagini sacre in tutto il pianeta: lacrimazioni, segni di sangue, simboli che indicano la trascendenza del fenomeno il quale chiama anch’esso a colpire il cuore dell’uomo, a sensibilizzare e affinare la propria coscienza affinché possa intendere e praticare il messaggio evangelico in preparazione al ritorno del Cristo.
Pier Giorgio presenta in stretta sintesi la straordinaria esperienza di colui che oramai da 26 anni porta nel suo corpo i segni della crocifissione di Cristo, Giorgio Bongiovanni al quale sono legati tutti i segni e gli argomenti trattati fino ad ora. A Lui il compito di toccare il cuore del messaggio di questo Santo Natale.
“Siamo divisi tra molte religioni” esordisce Giorgio dopo il saluto al pubblico e il toccante video sulle attività della Funima International in Paraguay presentato da Giovanni, suo figlio. “E purtroppo le religioni in nome di Dio uccidono e fanno le guerre” prosegue affermando che le tre più grandi religioni della terra, quella giudaica o ebrea, quella islamica e quella cristiana sono le maggiori responsabili di tali massacri. “Quel Dio unico che i mussulmani chiamano Allah, che gli ebrei e i cristiani chiamano Adonay il Signore, ha inviato dei veri messaggeri per richiamare, ammonire e offrire la redenzione al popolo di queste tre religioni. I tentativi non sono stati vani ma i risultati a livello quantitativo di persone che seguono il cammino universale e che nelle azioni quotidiane mettono in pratica l’insegnamento di queste religioni sono poche. La maggioranza e soprattutto i vertici che dovrebbero rappresentare Mosè, Maometto, Cristo sono spesso dei criminali assassini, ricchi in miliardi di euro, che schiacciano i poveri, uccidono gli stessi fratelli, e quindi non solo non mettono in pratica ma rinnegano come Giuda il mandato che è stato loro consegnato da Dio”. Dobbiamo quindi capire non solo l’essenza di queste religioni, spiega Giorgio, ma anche comprendere perché esistono tante altre religioni nel mondo come il buddismo, l’induismo, il confucianesimo e tanti altri piccoli movimenti religiosi che sono espressioni di messaggeri apparsi durante i millenni nella storia dell’uomo o piccole costole scaturite dalle tre grandi religioni. “Dobbiamo capire perché Budda è venuto lasciando un messaggio universale, perché Krishna nei testi sacri degli induisti, la Bhagavad-Gita o la Upanisad o gli antichi scritti Veda, si dichiara l’essere supremo e ordina al suo discepolo prediletto Arjuna di fare la guerra, di uccidere il male. Noi dobbiamo chiederci e capire perché Dio si è voluto manifestare in tutte queste forme, che cosa ha voluto dare e voluto dire all’uomo e che cosa vuole dall’uomo”. Nella nostra storia umana abbiamo avuto vari messaggeri e tutti sono stati espressione nell’umana natura dell’Essere Supremo. Uomini, Maestri, che hanno trasmesso il messaggio di Dio. Giorgio ricorda che tutti i precetti riportati nei testi sacri vertono ad un unico insegnamento: L’ubbidienza a Dio, l’amore per la terra e le sue creature, la fratellanza tra gli uomini. Insegnamenti che nel corso dei millenni di storia sono stati puntualmente traditi. “Dio quindi vedendo che a causa del libero arbitrio concesso agli uomini non era riuscito nel suo intento di costituire un mondo di pace, malgrado avesse sparso sulla terra lo Spirito Santo facendo fecondare attraverso queste religioni la Sua parola, decise di incarnarsi sulla terra. Noi quindi siamo stati salvati dall’incarnazione della parte più bella di Dio” prosegue Giorgio con la voce rotta dall’emozione “nell’espressione dell’amore più grande di tutti gli amori. Perché Dio si è incarnato nella sua essenza completa una sola volta sulla terra in Gesù Cristo. Quel Dio che abbiamo sempre cercato, che si fa toccare, abbracciare mentre piange sconsolato, mentre gioisce, un Dio che guarisce, che compie i miracoli davanti ai nostri occhi e che allo stesso tempo ci dice -Io sono con voi, potete fare ciò che faccio io se mettete in pratica quella piccola parola di cinque lettere che si chiama AMORE-. Gesù è l’unico tra gli Avatar che incarna la perfetta manifestazione della non violenza. Cristo è un istigatore, un provocatore della non violenza. Questo Dio che con uno schiocco di dita poteva eliminarci tutti, che ordina all’aria, all’acqua, alla terra e al fuoco e loro Gli ubbidiscono, che ordina ai morti di resuscitare e camminare e loro resuscitano e camminano, che ordina agli animali e alle piante e loro lo ascoltano, Colui che, padrone della Vita e della morte, avrebbe dovuto esercitare come suo diritto la difesa, non si difende. Lui dice -No, io sono l’Amore non mi difendo. Voi avete il libero arbitrio uccidete l’amore se ne avete il coraggio-, e l’uomo coraggiosissimo uccide l’amore. Ma il suo amore non ha confini e nonostante tutto ci dice ancora: -Tutti coloro che in Me crederanno Io li salverò-. Tutti quelli che al contrario persevereranno nella scelta dell’odio non si salveranno ma saranno giudicati e mandati nel buio delle tenebre quindi non credete ai preti che vi dicono che Cristo perdona tutti perché Cristo non perdona tutti. Cristo perdona tutti i peccatori che si pentono. Oggi dobbiamo quindi essere Felici perché siamo stati salvati ma anche terrorizzati perché questa salvezza la possiamo perdere.
Ora, noi credenti di una delle tre più grandi religioni dobbiamo stabilire il terzo patto con Dio. Il primo fu sancito sul monte Sinai e lo abbiamo violato, il secondo con l’incarnazione di Gesù Cristo e lo abbiamo crocifisso. Ora quando Cristo ritornerà sulla terra ci offrirà il terzo patto ma questa volta il nuovo patto sarà offerto solamente a chi ha messo in pratica le buone opere. L’Apocalisse di Giovanni nel giudizio finale dice: -E tutti furono giudicati ciascuno secondo le proprie opere-. Quindi seguite qualsiasi religione o continuate ad essere atei ciò che è importante è fare lo opere perché Cristo giudicherà secondo le opere”. Giorgio conferma quindi che le incarnazioni dei vari messaggeri avvenute nei millenni di storia umana sono divine, sono tutte espressioni del Padre ma sottolinea che l’incarnazione della divinità in mezzo a noi è quella di Gesù Cristo. “Il Sole che si fa carne e sangue. Colui che ha diritto/dovere di giudicare il mondo e dare la possibilità a ciò che resta di questa umanità di ereditare un nuovo regno” continua, “Ecco quindi che Gesù lo tiriamo fuori da questa bellissima famiglia spirituale di messaggeri che Dio ci ha mandato e lo mettiamo al centro dell’Universo perché in questa civiltà terrestre (c’è ne sono miliardi nell’universo) l’avatar supremo si è incarnato in Gesù figlio di Dio. Quindi quando noi riceviamo Cristo possiamo continuare a far parte delle altre religioni ma dobbiamo riconoscere che Dio è venuto a noi attraverso Gesù Cristo. Eppure noi appartenenti alle tre più grandi religioni, noi che abbiamo visto l’incarnazione divina siamo i peggiori di tutti. Allora seguite Cristo, lasciate tutto e seguite Lui. Lasciate tutto quello che fino ad oggi pensavate fosse giusto, lavoro, famiglia, vacanza. Se volete seguire Cristo il figlio di Dio partecipate nella società, siate operativi nel volontariato, nel seguire e difendere i giusti, nel denunciare le ingiustizie sociali, siate consapevoli nelle scelte del voto, ognuno di noi è chiamato a fare le opere e fare le opere per Cristo significa partecipare al senso della giustizia e preparare la Sua venuta. Ricordatevi che noi acquisiamo conoscenza e quindi evoluzione, innalzando il nostro spirito ai valori universali mentre siamo impegnati nell’azione concreta, nella donazione. La vera donazione è sempre a perdere. Chi dona deve sapere che nel suo investimento perderà e deve perdere con la gioia nel cuore perché questo è ciò che Cristo ci ha insegnato. Se donate qualcosa, beni materiali, denaro, Amore, con la coscienza che soffrirete ma la gioia dello spirito dominerà questa azione vi avvicinerete a Cristo. Noi invece siamo cresciuti con valori erronei che quando diamo qualcosa, che sia Amore o una cosa materiale, ci aspettiamo sempre qualcosa in cambio. Ma se ci aspettiamo qualcosa in cambio non stiamo donando, stiamo facendo ciò che in finanza si chiama speculazione perché investiamo per guadagnare.
Verrà un regno nuovo di amore e fratellanza ma pochi vi entreranno, neanche io so se vi entrerò perché Lui da me vuole tutta la vita. Certamente chi vi entrerà godrà finalmente della luce e parteciperà alla famiglia del cosmo che è grande e composta dagli Angeli di Cristo.
Allora vi aspetto in mezzo alla strada” conclude Giorgio salutando il pubblico commosso “come rivoluzionari, in sostegno alle persone giuste che lottano per un mondo migliore”.
Tanti i fratelli e gli amici venuti da tutta Italia. Due chiamati sul palco da Giorgio li rappresentano tutti. Il nostro caro Eugenio Riganello che ispirato dalla divina voce del Maestro Yogananda ci ricorda che la fonte illimitata della gioia è dentro di noi, e il nostro caro Marco Marsili che dopo aver presentato il nuovo opuscolo da lui redatto chiamato Poseidonia, sui meravigliosi insegnamenti della conoscenza universale trasmessi in tutti questi anni da Giorgio ed Eugenio, ci ricorda che tutti noi abbiamo ricevuto un grande dono, la presenza di Giorgio in mezzo a noi. Un grande sentito applauso chiude le quattro giornate vissute insieme in questo Santo Natale. È un vero piacere dell’anima reincontrarsi, abbracciarsi e scambiarsi quella energia vitale che rigenera l’anima e che scaturisce dall’unione degli spiriti in cammino nella Via, nella Verità e nella Vita.
Con profonda devozione
Sonia Alea
Sant’Elpidio a Mare, 30 dicembre 2015
Conferenza Le Religioni Nel Mondo e Il Ritorno Di Cristo Figlio Di Dio 26-12-2015
http://www.giorgiobongiovanni.it/multimedia/conferenze/6472-conferenza-le-religioni-nel-mondo-e-il-ritorno-di-cristo-figlio-di-dio-26-12-2015.html
http://www.giorgiobongiovanni.it/multimedia/conferenze/6473–conferenza-le-religioni-nel-mondo-e-il-ritorno-di-cristo-figlio-di-dio-27-12-2016.html