HIROSHIMA E L’ERA DELLA DISTRUZIONE

HIROSHIMA E L’ERA DELLA DISTRUZIONE

Di Agustín Saiz

“Sedici ore fa un aereo americano ha lanciato una bomba su Hiroshima. Questa bomba possedeva una potenza superiore a ventimila tonnellate di TNT, duemila volte superiore alla più potente bomba mai usata nella storia bellica. I Giapponesi hanno dato inizio alla guerra dai cieli di Pearl Harbor, adesso stiamo restituendo loro il colpo moltiplicato. Attualmente stiamo fabbricando queste bombe e ne stiamo sviluppando altre ancora più potenti.

Abbiamo due grandi impianti e molti altri progetti legati alla produzione di energia atomica. Abbiamo assunto 125.000 persone e 65.000 di loro sono ancora impegnati nel funzionamento degli impianti. Molte di quelle persone hanno lavorato lì per due anni e mezzo, ma pochissimi sanno realmente cosa stanno producendo.

Vedono grandi quantità di materiale che entra e niente che esca da questi impianti, poiché il volume fisico del carico esplosivo è estremamente piccolo. Abbiamo investito 2 mila milioni di dollari nella scommessa scientifica più grande della storia e abbiamo vinto. Tanto il settore scientifico come quello industriale hanno lavorato sotto la direzione dell’Esercito statunitense che ha raggiunto un successo senza precedenti. Dubito che in altre parti del mondo sarebbero riusciti ad ottenere un risultato simile. Ora siamo preparati per distruggere più rapidamente e completamente tutta la forza produttiva dei Giapponesi in qualunque città. Distruggeremo i loro porti, le loro fabbriche e le loro reti di comunicazione. Il fatto che possiamo liberare energia atomica segna l’inizio di una nuova era in quanto alla capacità dell’essere umano di comprendere le forze della natura. Nel futuro, l’energia atomica potrà rimpiazzare l’energia che proviene attualmente dal carbone, dal petrolio o dall’acqua. Prima che questo avvenga, sarà necessario un lungo periodo di intensa investigazione, per questa ragione raccomanderò al Congresso degli Stati Uniti di considerare quanto prima la creazione di una commissione adeguata addetta al controllo della produzione e uso dell’energia atomica negli Stati Uniti. E spiegherò loro il modo in cui l’energia atomica può trasformarsi in una potente e decisiva influenza per il mantenimento della pace mondiale”.

(Discorso del presidente Truman, 7 Agosto 1945)

Anno 1945, il progetto Manhattan era stato completato e qualche settimana dopo furono lanciate le bombe su Hiroshima e Nagasaki, la guerra era finita e il Giappone si era arreso.

Anni addietro gli USA misero in atto il piano più ambizioso mai immaginato. I grandi potenti si riunirono in totale riservo e con disponibilità finanziaria illimitata, banchieri, industriali, militari con a disposizione le migliori squadre di scienziati. Tramite grandi corporazioni, come la DuPont, General Electric, Monsanto, distribuirono 70.000 persone a lavorare in tutti gli USA in diversi compartimenti, inconsapevoli di cosa stessero facendo o a quale programma partecipassero, un po’ come viviamo oggi. Da un giorno all’altro arrivarono tonnellate e tonnellate di uranio, ottennero le prime reazioni di fissione e poi la bomba atomica.

Un anno dopo la fine della seconda guerra mondiale, viene organizzato il primo simposio di energia nucleare per uso civile, condotto dalle stesse persone che fanno parte del progetto Manhattan. Il loro obiettivo, proseguire con la corsa militarista davanti ai nostri occhi, provvedere l’uranio necessario per creare l’arsenale nucleare più importante della storia e imporre un dominio geopolitico sul resto del mondo. Ci riescono. Emerge il vero potere dietro le democrazie formali che espandono il loro dominio sul resto del mondo.

Inizia la corsa nucleare, alleati e nemici fanno esplodere complessivamente oltre 2000 bombe nucleari in tutto il pianeta. La radiazione residuale circola attualmente in tutto il globo, è introdotta nella catena alimentare, a partire da suolo, vegetali, pesce ed animali che sono portatori di radioattività. Il danno si moltiplica, compaiono malattie incomprensibili, si diffonde il cancro senza una vera unica causa.

Contemporaneamente nasce la propaganda pro-nucleare, stupida, irrazionale ed insensata, mistificata dalla scienza. Non è necessario gridare che è un combustibile non rinnovabile che potrebbe finire prima del petrolio stesso. Neanche che per ottenere elettricità, in tutto il ciclo, si emette tanta CO come in una centrale termica. Non serve nemmeno chiarire che è cara, non interessa a nessuno, importano solo i residui ma nessuno ne parla. A Fukushima si accumulano 1500 barre di combustibile usato semplicemente perché non esiste un altro posto dove depositarlo. Oggi, dopo la rottura delle vasche di raffreddamento, da Marzo del 2011, 400 tonnellate di acqua inquinata continuano a riversarsi ogni giorno nell’oceano.

In mezzo a questa tragedia si sono verificati e si verificano i cosiddetti incidenti. Vogliamo ricordare Chernobyl come una cartolina del futuro di alcuni degli oltre 400 reattori in funzione. Secondo la lobby nucleare morirono 4.000 o 5.000 persone. Mentono. Secondo stime indipendenti di diverse università della Germania e del Giappone, l’impatto fece ammalare oltre 80 milioni persone a causa della nuvola radioattiva che si sprigionò in tutta l’Europa. Un esempio, al giorno di oggi in Ucraina sono oltre 2 milioni le persone che dal 1986 si sono sottoposte a cure mediche legate a Chernobyl dal 1986 e ogni anno nascono circa 3.000 bambini con valori genetici alterati (che potrebbero far sviluppare qualche malformazione o malattia letale).

Molti di noi riteniamo che la vita non sia un incidente e che abbia un senso che suscita in noi un’inspiegabile emozione quando ci immergiamo in essa e nei suoi misteri. L’energia nucleare non è semplicemente un tema di dibattito intellettuale sul progresso e i suoi rischi, ci mette di fronte ai nostri simili che hanno semplicemente perso quella prospettiva da cui si rispetta la vita in quanto tale. Non è difficile capire questo, ci rivolgiamo a loro ancora una volta per tendere una mano, prima che la natura stessa lasci cadere dal suo tronco il ramo debole e secco di questa umanità che si sta perdendo nella deriva, che non ricorda più chi è, né dove va.

Agustín Saiz

6 Agosto 2020

Foto: https://www.lavoz.com.ar/galerias/el-horror-de-la-bomba-atomica-en-nagasaki-en-fotos