I BAMBINI SONO DIO: LORO CRESCONO E NOI DIMINUIAMO

I BAMBINI SONO DIO: LORO CRESCONO E NOI DIMINUIAMO

marcom2DAL CIELO ALLA TERRA

HO SCRITTO IL 14 SETTEMBRE 2016:

LA CRONACA CHE LEGGERETE IN ALLEGATO NON È FRUTTO DI ESALTAZIONE O DI FANATISMO, È LA COSTATAZIONE DEI FATTI, IL GIUDIZIO IMPLACABILE E DIVINO DELLA MADRE NATURA E DI DIO.
NOI ESSERI UMANI ADULTI E CONSUMATI DI MATERIA, DI EGO, ANDIAMO VERSO IL TRAMONTO. LORO, I GIOIELLI DI DIO, SONO I BAMBINI CHE ARRIVANO COME L’ALBA DI UN NUOVO GIORNO.
NOI DIMINUIAMO, E LORO CRESCONO.
QUESTA È LA VERITÀ! NIENT’ALTRO CHE LA VERITÀ!
IN FEDE
G. B.

Palermo (Italia)
14 Settembre 2016

I BAMBINI SONO DIO

Cronaca dell’incontro del 4 settembre 2016
Di Marco Marsili

Il 4 settembre 2016,  il giorno dopo la Conferenza intitolata “La presenza degli Esseri di Luce nel Vangelo”, ci siamo ritrovati con amici e fratelli spirituali provenienti da tutta Italia e dall’Austria presso l’Arca di Sant’Elpidio per trascorrere una giornata insieme e partecipare alla Lezione Spirituale dell’amato Giorgio.
Al mattino abbiamo potuto assaporare la meravigliosa e coinvolgente energia della grande Quercia: seduti ai suoi piedi siamo stati baciati dal Sole mentre la vibrazione della Terra purificava e vivificava le nostre anime. Poi, dopo aver pranzato accanto a persone speciali, ha avuto inizio l’incontro spirituale vero e proprio.
Partendo da un discorso generale sui bambini e sull’importanza fondamentale di educarli nel migliore dei modi, Giorgio ha ribadito il concetto traumatizzante che aveva già affrontato poco tempo fa all’Arca Alea Lores: i bambini entreranno a far parte della Nuova Società, gli adulti no. Questo discorso, interessando direttamente tutti i presenti, ha sùbito fatto sorgere diversi interrogativi, ma la franchezza con cui Giorgio espone le Comunicazioni che il Cielo lo sollecita a trasmettere non lascia spazio a dubbi. In sostanza, i bambini possono essere salvàti, anche fisicamente; noi adulti invece dobbiamo ringraziare Dio se riusciamo ad evitare la Seconda Morte! Questo è dovuto al fatto che, allo stato dei fatti che sono sotto gli occhi di tutti, noi non stiamo mettendo in pratica in toto l’Insegnamento di Cristo.

A questo proposito ecco cos’ha detto Giorgio:

“I bambini sono Dio … la manifestazione fisica di Dio … loro sono puri, sono trasparenti, sono sinceri … noi non contiamo niente per Gesù, ve lo dico in Nome di Cristo, è un Messaggio che vi devo dare: Gesù conta sui nostri bambini. Dobbiamo realizzare il concetto che noi non ci salveremo, perché noi non meritiamo il Regno di Dio … il Regno di Dio lo meritano i nostri figli … noi dobbiamo lavorare per i nostri figli sapendo che noi non entreremo nel Regno dei Cieli … quindi, se io vi dico di portare i bambini all’Arca, vi sto dicendo di portare voi stessi … se noi per qualche ragione non possiamo stare insieme, facciamo sacrifici, non veniamo noi, ma mandiamo i nostri bambini, perché noi non ci salveremo, noi non andremo nel Regno di Dio, perché Dio non vuole noi, vuole i nostri figli, ecco perché ci fa nascere figli. Se poi il Signore per la Sua Misericordia fa entrare nel Regno anche noi, Lo ringraziamo, ma il Progetto è che noi non ci entriamo, però Dio ci ha chiamati e ci ha fatto la Grazia, il Miracolo, dicendo: ‘ Educate i vostri figli e i figli dei vostri figli, perché li porterò nel Regno ’. Quindi in questi prossimi anni dobbiamo preparare i nostri figli, non tanto alla Verità (perché la Verità sono loro a insegnarla a noi!), ma ad adattarsi a questa Dimensione, perché sono bambini che vengono da altre Dimensioni e per loro è difficile adattarsi alla nostra Dimensione. Bisogna lasciare tutto: moglie, figli, marito, zia, nonna, Arca, Giorgio, Antimafia, tutto, per dedicarsi a loro. Poi ci sono coloro che devono fare Antimafia, c’è chi deve fare il predicatore, il divulgatore, cioè coloro che per Missione devono fare altri lavori e perciò non possono interessarsi direttamente dell’educazione dei bambini, per questo motivo abbiamo anime che si occupano esclusivamente dei bambini …
Vi ho detto che noi non ci salveremo, cioè ci salveremo nell’anima, vi basta la Salvezza dell’anima? … Magari non andremo nel Regno di Dio, andremo in un altro posto, salvi nell’anima.
Quindi, noi dobbiamo dedicarci ai bambini.”

Qui si inserisce un progetto molto importante che Giorgio ha presentato durante questo incontro.
Esiste un Programma Divino il quale prevede che i nostri figli crescano insieme, perché sono i figli della Nuova Genetica G.N.A. e saranno presi dai nostri Fratelli Superiori, perché sono degni di entrare nel Regno. Per questa ragione, cioè per educarli e per consentirgli di stare insieme, il Cielo vuole che nella nostra Opera si istituisca un programma di formazione, una “Scuola Educativa della Cultura dell’Infinito”.

A questo proposito Giorgio ha detto:

“Faremo una Scuola … spero che tutti i bambini possano frequentarla, anche quelli che abitano lontano … una Scuola legale, con uno statuto, alla quale potrà iscriversi chiunque, per ascoltare varie materie (Educazione alla Legalità, Educazione Spirituale, Educazione Civica, Arte, Musica, Storia, Filosofia, Storia delle Religioni, Fisica Astronomica, Sport, ecc…), dai tre anni di età … abbiamo già iniziato, con i bambini che sono qui e quelli che stanno arrivando e che dobbiamo crescere parlandogli di tutto, di Cristo, del mondo, della Cultura, dei grandi geni della Storia … devono crescere, loro vogliono questo. Io sarò presente, perché quando mi ritiro voglio dedicarmi solo ai bambini. Faremo un piccolo convegno di due giorni con i genitori dei figli di tutte le Arche d’Italia dagli zero ai quindici anni di età, per presentare il progetto di questa che potrebbe chiamarsi Scuola Educativa della Cultura dell’Infinito …
Saremo noi a scegliere gli insegnanti … e dopo aver raggiunto il numero adeguato dei bambini delle Arche, daremo anche agli ‘esterni’ la possibilità di iscriversi, in modo che tutti possano incontrarsi.
La Missione di tutti i genitori che frequentano le Arche dovrà essere quella di consentire ai figli di frequentare questa Scuola (quelli più lontani almeno una volta al mese e quelli più vicini almeno una volta a settimana), per prepararli e farli candidare per il Nuovo Regno. Questo per i genitori può comportare sacrifici, ma se si rifiutano di fare questo vuol dire che si rifiutano di accompagnare i figli alla loro Missione, vuol dire che sono genitori egoisti e materialisti: per chi sono nati i vostri figli? Per Dio o per voi stessi? Quindi, in questo modo, i genitori verranno messi alla prova.
Anche se questo è un progetto ardito, è un Volere del Padre. Quando la Madonna mi affidò la Missione di andare in Russia, per me, ragazzo che lavorava nell’àmbito delle calzature, non era una Missione ardita? Certo, però ho ubbidito e sono andato …
È un progetto ambizioso, ma i nostri figli debbono frequentarsi fin da piccoli … poi quando saranno diventati grandi ovviamente saranno liberi di lasciare questo ambiente e le amicizie instaurate crescendo insieme, ma noi avremo compiuto il nostro dovere di educatori perché gli avremo fornito delle basi interiori che serviranno loro per la vita.
Ad ogni modo, anche se i genitori delle Arche d’Italia dovessero negarsi, il progetto andrebbe avanti ugualmente con i bambini dell’Arca di Sant’Elpidio e con altri. Ma a quei genitori delle Arche che si dovessero negare, io dirò: ‘Voi siete come quelli invitati da Gesù al matrimonio e Gli avete risposto che avete da fare e non avete tempo, così Gesù è andato in mezzo alla strada e ha invitato zoppi, ciechi, e ha lasciato voi fuori dal matrimonio e ha chiuso le porte’ …
Questo progetto è quello che io offro alla Madonna, se poi gli eventi ce lo impediranno non sono così stolto da ostinarmi, ma io penso che il Cielo ci darà la possibilità di portare avanti questo progetto, altrimenti significa che siamo noi a non volerlo fare, cioè se non lo faremo, sarà perché non vorremo farlo, non perché non potremo farlo.”

Riprendendo il discorso riguardo al fatto che noi adulti non siamo destinati ad entrare nella Nuova Società che verrà instaurata sulla Terra con il ritorno di Gesù Cristo, vorrei riportare qui sotto le importantissime parole di Giorgio, che ha esordito dicendo “VI DO UNA NOVITÀ…” :

“Noi siamo un po’ come il popolo di Israele … siamo stati scelti, ma siamo ancora qua. Gesù è ritornato ma non si è manifestato. Gli eventi che aspettiamo da anni non sono ancora tutti accaduti … da quando avevo tredici anni, già il mio Padre Spirituale Eugenio Siragusa annunciava che mancava poco … questione di qualche anno. Quindi cos’è successo? Perché? Io non posso giudicare il nostro operato, perché lo deve giudicare Cristo, ma devo essere onesto, intelligente, devo capire i segni dei tempi. Noi non siamo più la stessa generazione, noi siamo un’altra generazione. Noi che conosciamo da venti o trent’anni l’Opera, Iddio non ci ha tolto la mano dalla testa, ma nello stesso tempo ci ha abbandonati, perché noi non siamo meritevoli, malgrado ci sforziamo, di entrare nel Suo Regno. Perché entrare nel Suo Regno significa che noi dobbiamo amarci reciprocamente al di sopra di noi stessi e lasciare tutto. Siccome Dio vede che noi questo non lo sappiamo fare, ma allo stesso tempo vede che siamo Suoi servitori, ci fa girare nel deserto di questo mondo come nomadi in attesa che moriamo tutti e rimangono i nostri figli e i nostri nipoti. Lui salverà loro, farà l’atterraggio in massa degli Extraterrestri, farà tornare Gesù, ma prima noi dobbiamo morire tutti.
Poi, se vuole cambiare i Programmi, Lui può tutto, Gesù può tornare anche stasera … ma se i Programmi non cambiano saranno gli attuali trentenni a guidare le Arche … ma noi dobbiamo peregrinare nel deserto per quarant’anni (simbolici) e quando siamo tutti morti il Padre finalmente stabilirà sulla Terra il Suo Regno (Il discorso di Giorgio vuole essere simbolico, in quanto la priorità è la salvezza spirituale dei bambini). Se prenderete coscienza di questa verità porterete i vostri bambini all’Arca, se invece sarete tentati da satana pensando che fra due o tre anni tornerà Gesù, non li porterete. Gesù non torna tra due o tre anni; tornerà presto, ma noi non dobbiamo esserci, perché non lo meritiamo.
Il Nuovo Regno sono i bambini, quindi cresciamoli, educhiamoli, facciamoli stare insieme, facciamoli stare in pace, amiamoci noi genitori e fratelli, costruiamo scuole, paghiamo professori togliendo a noi stessi il pane dalla bocca, facciamoli adattare a questa Dimensione.
Io continuerò a gridare nel deserto e a dire che Gesù tornerà presto, perché Lui mi ha insegnato a cambiare i Programmi ogni cinque minuti … Lui mi ha detto questo che vi sto comunicando, ma poi magari fra un anno torna e troverà noi che siamo accanto ai nostri figli. Perché se troverà noi che abbiamo lasciato i nostri figli a se stessi nelle tentazioni di questo mondo, Lui ci annienta, altro che terremoto …
Leggete l’Esodo: Mosè che peregrina per quarant’anni nel deserto perché Dio ha punito il suo popolo, non lo fa entrare nella Terra Promessa perché il popolo litigava e aveva altri problemi …
So che sono spietato, però per me gli adulti sono carne morta. Certo, se viene un fratello anche anziano io sono felice di accoglierlo, ma il punto focale della mia attenzione sono i bambini: la nostra Missione sono loro. La nostra Missione è divulgare il Messaggio del Cielo e stare con loro. Non c’è altra Missione: fine della Missione …
Io sono convinto che noi non parteciperemo alla Seconda Venuta di Cristo che si presenterà al mondo e parlerà a tutte le televisioni, però la vedremo lo stesso dall’altra parte, dall’aldilà, perché questo è il castigo che meritiamo perché noi non stiamo facendo tutto quello che Lui vuole che facciamo, a partire da me.
Siccome ci ha mandato i bambini, noi dobbiamo dedicare a loro tutto quello che sappiamo, tutte le conoscenze che abbiamo, tutti i Valori Cristici, perché loro Lo vedranno, anche fisicamente, perché lo meritano.
Questo è una specie di avvertimento, non è una affermazione irreversibile, perché se ognuno di noi da domani mattina, nel proprio Colloquio intimo con Dio, dice: ‘Signore, io voglio entrare nella Nuova Società, cosa devo fare?’, questa è una bella ambizione e riceveremo dei segni, delle risposte, degli input che ci diranno cosa dobbiamo fare, che non abbiamo fatto fino ad ora, per entrarci. Quindi non è propriamente un castigo, è uno sprone a fare di più e meglio. Però i bambini sono il segno chiaro che noi dobbiamo dedicarci soprattutto a loro: di meno a noi stessi e di più a loro.
Certo, se qualcuno di noi dà la propria vita, sarà l’eccezione. E se lo facciamo tutti, tutti saremo l’eccezione … Noi non possiamo dormire sonni tranquilli, noi dobbiamo vivere all’erta 24 ore su 24 e non dormire, ma sacrificare ore del nostro sonno, ore della nostra vita, sacrificare soldi della nostra vita, beni della nostra vita, corpo della nostra vita, per ambire ad essere degni di entrare nel Regno di Dio, perché è assolutamente naturale, sia dal punto di vista spirituale che da quello umano, combattere con tutte le nostre forze per entrare nel Regno e godere la compagnia dei nostri figli.”

In questo discorso, è emersa una domanda più che lecita:
coloro che già da trent’anni dedicano la propria esistenza all’Opera, all’educazione dei bambini (bambini che oggi sono i giovani uomini delle Arche), non hanno forse già messo in pratica i Dettàmi Cristici? Hanno anch’essi bisogno di questo ulteriore sprone? Dov’è che hanno sbagliato? Quali sono le loro mancanze?

Giorgio risponde:

“Abbiamo sbagliato perché non abbiamo cambiato il mondo, non abbiamo avuto la Fede di spostare le montagne, perché se noi avessimo avuto una Fede grande quanto un granello di senape avremmo trasformato l’Italia in un Paese democratico, non ci sarebbero state le bombe atomiche, ci sarebbe stata la pace; non ci siamo riusciti perché siamo uomini di poca Fede. Perché se io avessi detto: ‘Nel Nome di Cristo, basta con le bombe atomiche!’, se avessi avuto una Fede grande come un granello di senape, si sarebbero riuniti all’ONU e avrebbero detto: ‘Distruggiamo tutte le bombe atomiche, non sappiamo perché lo stiamo facendo, una Forza misteriosa ci sta convincendo a farlo’.
Quindi, noi non meritiamo il Regno di Dio. Ma siamo uomini di buona volontà, amiamo il Cristo alla follia, abbiamo sacrificato tutta la nostra vita, abbiamo dato tutti i nostri soldi, abbiamo dàto i nostri figli, però il mondo non è cambiato perché noi non abbiamo avuto Fede, quella Fede che sposta le montagne.
O siamo umili ad ammetterlo, oppure siamo fanatici … Noi dobbiamo essere umili: noi non abbiamo spostato le montagne. Ma siamo servitori di Gesù, facciamo la lotta alla mafia, abbiamo il Segno delle Stigmate: Gesù non ci ha tolto le Stigmate, anzi ci sprone ad andare avanti, a gridare; io potrei dire: ‘Signore, ma io non ho spostato la lancetta della mezzanotte della guerra nucleare, ma perché?’ E Lui risponderebbe: ‘Perché non hai avuto quella Fede, figliolo, però vai avanti a fare la Missione che ti è stata affidata’, ed io posso forse contraddirlo? Posso dire che non è vero? Lui ci ha detto: ‘Qualsiasi cosa voi chiederete nel Mio Nome vi sarà fatta’. Io quante volte ho chiesto qualcosa che poi non si è verificata? E che dovrei fare, prendermela con Cristo perché non è giusto? Devo prendermela con me stesso che non ho Fede! È semplice: ‘Qualsiasi cosa voi chiederete nel Mio Nome, Io ve la darò’ …
La stessa Chiesa non ha cambiato il mondo perché non ha avuto Fede … gli Apostoli hanno avuto Fede e hanno dàto la vita, ma i successori degli Apostoli, fino ad oggi, non hanno avuto Fede …
Noi dobbiamo accrescere la nostra Fede, lavorare per i nostri figli, essere uniti e ce la faremo, io sono convinto che ce la faremo, però dobbiamo essere umili, accettare cosa siamo …
Allargando il concetto, noi non entreremo nel Regno di Dio, noi Cristiani cattolici tutti, perché non abbiamo avuto la Fede di cambiare il mondo: un miliardo di Cristiani, seguaci del Figlio di Dio, dell’Unico Dio, con a capo il Papa, non sono riusciti a cambiare il mondo: il mondo è nella totale dissuasione e catastrofe. Noi non abbiamo avuto Fede. Quindi, solo i nostri figli, i figli della vera Chiesa Cristiana erediteranno la Nuova Società. Quando parlo dei bambini che erediteranno il Regno non parlo delle poche decine di bambini delle Arche, parlo di tutti i figli dei Cristiani indegni che tuttavia hanno dato una educazione esemplare ai loro bambini.”

Tutti i vari argomenti affrontati durante l’incontro si sono incentrati sulla preminenza dell’attenzione ai bambini, come ad esempio l’utopistica proposta di Giorgio di impedire l’aborto per legge e di costituire una fondazione che si occupi in tutto e per tutto di accogliere le gestanti e di farle partorire per poi occuparsi della crescita e dell’educazione dei bambini rifiutati dai genitori, bambini che perciò diventerebbero “Figli di Stato”. E questo potrebbe benissimo farlo lo Stato del Vaticano, perché sappiamo che ha tutte le possibilità economiche e logistiche di predisporre cliniche chirurgiche di altissimo livello e reparti di maternità e strutture di sostegno psicologico della massima qualità. Essendo la Chiesa Cattolica la prima a puntare il dito contro gli aborti, potrebbe organizzare questo ed altro per impedire la uccisione legale milioni di bambini ogni anno.
È poi venuto il momento di approfondire un concetto di Scienza Spirituale che riguarda un particolare accadimento evangelico a me personalmente molto caro e di cui reputo opportuno trascrivere per intero ciò che si è detto:

Domanda:

“Come dobbiamo intendere le seguenti parole tratte dal libro ‘L’Annunciatore’?:
‘Gesù, al ricevere il Battesimo nel Fiume Giordano morì annegato, allora venne Cristo. E lo spirito di Gesù passò in Giovanni l’Evangelista che era presente.
Così il Cristo prese il corpo di Gesù, per questo sulla Croce disse DONNA, ECCO TUO FIGLIO, riferendosi a Giovanni che aveva lo spirito di Gesù che gli era stato trasferito.’
Questo processo riguarda solo la parte astrale?”

Risposta di Giorgio:

“È un discorso simbolico, non va preso alla lettera. Non è che lo spirito di Gesù va in Giovanni, lo spirito di Gesù rimane in Gesù e Cristo lo personifica. Ciò che va in Giovanni è la Missione di Gesù: a Giovanni viene trasferita la Missione di redimere il mondo, di continuare il sentiero della Redenzione del mondo perché Cristo se ne va portando con Sé Gesù, quindi Giovanni diventa il Gesù dell’Umanità ed il continuatore dell’Opera di Cristo. Perché Cristo sceglie Pietro come Suo rappresentante, vicario sulla Terra, ma lo sceglie per tutto il popolo che deve entrare nella Chiesa di Cristo, mentre come Maestro Iniziatico che avrebbe dovuto guidare i 144.000 Eletti e tutti i Chiamàti, sceglie Giovanni, il Prediletto. Perché il Prediletto? Se sceglie Pietro, perché il Prediletto è Giovanni? Quando Cristo dice a Pietro: ‘Se Io voglio che lui (Giovanni) rimanga finché Io ritorni, a te cosa importa?’, vuole dirgli: ‘Tu sarai vicario della Chiesa massìva, mentre Giovanni sarà il continuatore della Mia Opera, perché lui deve custodire gli Eletti e i Chiamàti’.
Per quanto riguarda Gesù e Giovanni l’Apostolo Evangelista, quello che è scritto nel libro citato accadde simbolicamente. Invece, la stessa cosa accade realmente a Giovanni Battista, perché Giovanni Evangelista ospitò realmente dentro di sé lo spirito di Giovanni Battista nelle ultime 12 ore di vita di Gesù (e anche di più).
Giovanni Battista e Giovanni l’Apostolo Evangelista sono molto legàti perché sono i Precursori e i continuatori dell’Opera di Gesù di Nazareth, che non è più Gesù di Nazareth: Gesù di Nazareth è Gesù-Cristificato. Vale a dire: Gesù, nello spirito, nell’astrale e nel corpo (cioè i tre aspetti che formano una persona) non è più solo: ha avuto la Grazia Divina di essere Cristificato. Perciò Gesù non è più Gesù, ma è Gesù-Cristo. Gesù era solo Gesù, il Maestro, fino a quando è stato immerso nell’acqua del Fiume Giordano da Giovanni Battista, ma dietro di lui c’era Cristo che lo seguiva, lo accompagnava, lo cresceva (anche lo stesso corpo fisico di Gesù fu costruito da Cristo nel seno della Madre, perché Cristo è il Genio Solare, massima espressione di Dio). Poi Cristo diventa Gesù quando nel Fiume Giordano lo personifica: ‘…Il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come di colomba’: questo è il momento in cui Cristo sta compenetrando Gesù. E Giovanni Battista vede tutta questa scena del Genio Solare, dell’Essere di Luce che entra in Gesù dalla sommità del capo. Quindi nel Giordano Gesù, simbolicamente, muore: Gesù non c’è più, d’ora in poi c’è Gesù-Cristo.”

Al termine di questa magistrale spiegazione, Giorgio ci ha offerto un consiglio di grande Aristocrazia Spirituale, un consiglio molto potente che, se applicato nelle nostre vite, può aiutare enormemente la nostra evoluzione:

“Satana è molto furbo in questo mondo ed è molto sottile e ti vince facilmente. Per sfuggire alle sue armi sottili e molto intelligenti tu devi fare Alchimia. E allora il Signore Gesù Cristo manda un Messaggero (come Giorgio Bongiovanni) per aiutare i Suoi figli a superare la tentazione. Un modo rapido, efficiente per superare la tentazione (o eventualmente per perderti, ma è molto più facile che superi la tentazione) è quello di far credere al maligno, NEI FATTI, NON DICENDO MENZOGNE, che tu sei un buono a nulla, un indegno, in modo che lui con te sviluppi una tentazione che non è sottile, potente e facilmente accessibile al tuo spirito, ma è una tentazione dove lui deve lavorare molto ed ha grandi difficoltà a vincerti. Perché se Cristo ti ha detto che sei indegno, che non entrerai nel Regno dei Cieli, tu non hai quell’ego, quell’arroganza, quel sentirti potente, quell’essere vanesio, quell’essere luciferico che ti fa ritenere un Eletto e che sùbito permette alla tentazione di vincerti, ma dici a satana: ‘Io sono un miserabile, ma amo Cristo, che te ne fai di me? Che cosa vuoi da me? Io servo Cristo umilmente, cresco dei bambini, cerca qualche altro Eletto, io non sono un Eletto’. In questo modo metti satana seriamente in difficoltà.
E poi magari ringrazi Gesù e il Suo Messaggero che ti hanno dàto una Chiave per vincere il demonio…
La mia più grande ricchezza siete voi, i miei Fratelli, e farei qualsiasi cosa pur di strapparvi dalle mani del maligno. Spero di farcela. Ma è vero che ci dobbiamo sentire indegni, non è un gioco, è la verità. Poi, se il Signore sceglie di premiarci lo ringraziamo, ma in questo modo non abbiamo arroganti pretese nei Suoi riguardi… Perché se ci sentiamo Eletti siamo arroganti con i nostri Fratelli, non perdoniamo, non porgiamo l’altra guancia, non ci umiliamo, non laviamo i piedi ai nostri Fratelli, non svolgiamo le mansioni più umili, ma vogliamo essere serviti e riveriti, e questo è tipico del demonio.”

Dopo queste Perle di Saggezza, Giorgio ha chiamato accanto a sé  Eugenio Riganello, maestro Yoga e caro amico, il quale dopo un bellissimo discorso introduttivo sull’importanza dell’introspezione, dell’autoanalisi e della Meditazione come metodo di relazione con Cristo, ha innalzato le nostre anime leggendo alcune parole del grande Paramhansa Yogananda rivolte all’Amato Dio, che riporto integralmente:

“Insegnami ad adorarti, amato Padre, svelami il mistero della mia esistenza.
Insegnami ad adorarti nell’assenza di respiro, nell’assenza di morte.
Nel fuoco della devozione dissolvi la mia ignoranza.
Nella silente calma della mia anima, vieni, Spirito, vieni!
Possiedimi e insegnami a percepire la Tua Presenza Immortale dentro di me e tutt’intorno a me.
Nella solitudine della mia mente la mia devozione arde dal desiderio di udire la Tua Voce.
Allontana i sogni dei suoni terreni che ancora si annidano nella mia mente.
Voglio udire la Tua Voce silenziosa che perennemente canta nel silenzio della mia anima.
Scaccia via ogni fallace memoria di suoni terreni che ancora ronzano nella mia mente.
Voglio sentire solo la Tua Voce che senza alcun suono canta in eterno nel silenzio della mia anima”.

Parole meravigliose che si sono impresse con la loro elevata vibrazione nelle anime di tutti i presenti.
Poi Giorgio ha espresso il suo punto di vista riguardo ai molti Veggenti che pur avendo realmente visto la Santissima Madre non ne rendono pubblici i Messaggi più “scomodi”, e riguardo ai Veggenti che sono stati posti in tentazione ed hanno ceduto, utilizzando il loro prestigio per arricchirsi economicamente. Di questi ha detto che, se vogliono realmente servire la Madonna, debbono spogliarsi dei loro beni e dedicarsi ai poveri come fece Madre Teresa di Calcutta.

Infine riporto quello che Giorgio ha detto riguardo alle Superiori Civiltà e alla Nuova Società:

“Noi possiamo entrare nella Nuova Società, possiamo vedere gli Extraterrestri, vedere Gesù, se ci spogliamo totalmente, non parzialmente, di alcuni sentimenti che non sono cònsoni e che sono assolutamente proibiti in una Super-Civiltà: il desiderio di possesso e la gelosia. ‘Io sono geloso di mia moglie’, non si contempla nel Nuovo Regno, quindi non ci posso entrare. ‘Io sono geloso del mio collega che è più bravo di me’, non ci posso entrare nel Regno dei Cieli. Io entro se riesco a trasformare (Alchimia) questi sentimenti in spirito di Servizio. Ad esempio, se qualcuno si innamora di mia figlia e questo qualcuno è inviato da Dio, io devo servirlo. Siamo pronti? ‘Questo bicchiere è mio’, ‘Questa terra è mia’, questo concetto non c’è nella Confederazione, non lo contemplano; come facciamo noi ad entrare?, se noi ci teniamo stretti anche i venti euro che abbiamo in tasca ‘perché poi io come faccio domani?’!. Loro non hanno questo concetto. Quindi, siamo pronti? Siamo onesti, non siamo pronti! Ci stiamo lavorando, ma non siamo pronti …
Desiderio di possesso, gelosia e invidia sono i nostri distruttori. Quando noi siamo generosi, quando non siamo invidiosi e quando non siamo gelosi, allora siamo come i bambini…”

L’incontro si è concluso parlando dell’Apocalisse, di come verrà attuato il Giudizio e del Regno dei Mille Anni, ripercorrendo insegnamenti fondamentali per comprendere sempre meglio le dinamiche di tutto ciò che dovrà accadere in un tempo che sentiamo vicino, un tempo che ancora ignoriamo, ma che potrebbe essere anche stasera stessa.
Ringraziamo per il nostro Dono, Giorgio, sempre dedito ai Fratelli e sempre disponibile a dare tutto se stesso.
Con profonda gratitudine,

)+( Marco अरिहन्त Marsili
13 Settembre 2016