Di Agustín Saiz
Parravicini ha descritto nelle sue visioni gli avvenimenti più importanti del 20º e 21º secolo fino alla fine dei tempi e ha dedicato ampio spazio alla figura di Giorgio Bongiovanni e alla sua missione sulla Terra.
In occasioni precedenti abbiamo già parlato di come la sua figura coincida con diverse descrizioni che richiamano differenti aspetti della sua missione spirituale. Così ad esempio l’uomo del vangelo fa riferimento al lascito di Giovanni l’apostolo e Giovanni Battista che insieme rappresentano una chiesa spirituale che opera nell’avanguardia dell’Armaghedon. La figura di “Israele” fa riferimento a quella del patriarca di un popolo alla ricerca di una transizione collettiva alla redenzione. L’uomo “Giusto” è quello che ha l’autorità morale per proclamare la venuta di Cristo, perché antepone a se stesso il valore della Giustizia divina… Sono moltissimi i riferimenti, credo che calzi alla perfezione quel proverbio “Se vuoi nascondere un albero davanti a tutti, portalo in un bosco”.
Su questa linea, più che fare il consueto uso delle psicografie per cercare di anticipare il futuro, proviamo a reinterpretare il presente attraverso le stesse. E riuscire così a fare un po’ di luce sulla grande quantità di quelle ancora non decifrate e che rimangono un’incognita, per una parte considerevole di seguaci dell’opera di Parravicini. Visto da un’altra prospettiva, il futuro “è già arrivato” ed è davanti a noi, bisogna solo trovare una chiave che ci permetta di sintonizzare il cuore alla verità.
(1) “Se l’uccello della pace non arriverà nell’ora dell’ora, nell’ora della luce – l’uccello sarà distrutto e la lotta, non combattuta, sarà lotta fino al ritorno dell’uccello”.
Numerosi messaggi di vitale importanza per l’umanità del pianeta Terra dall’epoca di Eugenio fino ad oggi, portano la firma Pax come saluto finale. Soprattutto quelli che riguardano circostanze critiche che possono scatenare un olocausto nucleare:
SETUN SHENAR E ITHACAR, DALL’ASTRONAVE PAX, COMUNICANO:
I NOSTRI SINCRONIZZATORI MAGNETICI PSICHIZZATI (INTELLIGENTI) CON L’ENERGIA-LUCE REGISTRANO, MEMORIZZANO E TRASMETTONO CON AUDIO-IMMAGINI ALLE NOSTRE ASTRONAVI E ALLE NOSTRE COSCIENZE TUTTE LE RIUNIONI PUBBLICHE E OCCULTE CHE VENGONO EFFETTUATE DAI POTENTI DELLA TERRA, SIA IN COMMISSIONE PLENARIA CHE A PICCOLI GRUPPI. (…) NUOVI PADRONI PERSONIFICATI DA ESSERI DEMONIACI E DA IDEALI ANTICRISTICI, STANNO ORGANIZZANDO UNA GUERRA MONDIALE CONVENZIONALE E NUCLEARE…
SETUN SHENAR E ITHACAR
DALL’ASTRONAVE MADRE PAX
È evidente che PAX viene usato come un codice multiplo per identificare una missione che vede il coinvolgimento diretto della confederazione extraterrestre nelle sue gerarchie più alte, per richiamare la nostra massima attenzione in un atto di misericordia unico ed inconcepibile. Ed è qui che la psicografia di Parravicini assume pieno significato, perché in qualche modo interpreta la nostra reazione umana e risponde ad essa offrendoci supporto e aiuto. Questo tipo di messaggi normalmente generano nella nostra psiche una reazione di resistenza e molti di coloro che ne sono venuti a conoscenza hanno risposto da una prospettiva prettamente umana: “Se esistono gli extraterrestri e sono tanto potenti, perché non scendono e si manifestano pubblicamente per fermare le guerre?”.
E Parravicini, come se ci stesse ascoltando, ci offre la sua risposta: “Se l’uccello della luce non arriva nell’ora dell’ora…” che significa: se il contatto massivo non avvenisse in modo sincronizzato con la venuta di Cristo, “l’uccello sarà distrutto e la lotta non combattuta”, cioè l’umanità avrebbe una reazione violenta di fronte alla loro presenza e la confederazione si vedrebbe costretta ad intervenire. Se questo succedesse, le conseguenze sarebbero l’annullamento automatico del tempo concesso, per misericordia del Padre, per la salvezza individuale e collettiva attraverso la grande prova alla fine dei tempi. È chiaro che la più avanzata delle tecnologie militari terrestri sarebbe uno scherzo di pessimo gusto, incapace di rappresentare una minaccia di fronte alle possibilità di queste civiltà milioni di anni più avanzate e tutte redente, nella luce solare che impregna la nostra e le altre galassie.
(2) Viaggia la leggenda del giovane Mandarino, che un giorno di sole prese il suo destriero e partì verso la regione del premio. Egli arrivò, prese una piuma dell’oca verde e ritornò. Egli con quella piuma osservò il dire e lo spettacolo attorno e scrisse; scrisse non il suo dire, bensì il dire del Celeste dire, e lo consegnò all’inviato per la sua diffusione. Quel dire fu pioggia nella piantagione assetata, e il Mandarino tacque nel dire, perché il dire fu interamente detto, ed egli si diede all’O.M.”
“Quel dire fu pioggia nella piantagione assetata” significa che quei pochi che lo hanno riconosciuto e si sono convertiti mettendo in pratica i suoi precetti, hanno intrapreso la strada verso la redenzione passando dall’essere chiamati a essere eletti. “… Tacque nel dire, perché il dire fu interamente detto, ed egli si diede all’O.M.” significa che quando non era rimasto più niente da fare, completò la sua missione affidandosi alla volontà di Dio per completare la sua opera. A proposito, ripropongo un altro passaggio di un messaggio dove emerge ancora più chiaramente l’aspetto specifico dello spirito redentore di Giorgio, in una nuova missione con caratteristiche analoghe a quelle attuali.
(3) “I crociati Cavalieri di ieri, ritorneranno sulla Terra in crociata di Pax. L’eremita della lontana valle, ha cominciato a camminare e si avvicina alla Terra dei credo. Egli parlerà della nuova novella e della solitudine ormai finita per molti, e della solitudine purificata dei giusti. Arriva l’OM!
I cavalieri templari, durante le crociate, erano il braccio militare che accompagnava gli eserciti dei re nella conquista dei territori “santi” e li difendevano affinché i pellegrini potessero realizzare la loro ricerca interiore visitandoli. In quel contesto cruento, sanguinario e assurdo, nel quale l’umanità combatteva delle guerre per la pace nel nome di Dio, vediamo comparire la figura di Parsifal:
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/1999-1990/1998/3968-una-storia-vera.html
Se consideriamo inoltre, il percorso dell’opera di Giorgio Bongiovanni nelle terre Latine (Israele o la Galilea dei Gentili) e la consolazione ed enorme conferma che ha significato per milioni la sua presenza come stigmatizzato in mezzo a noi, “ha cominciato a camminare e si avvicina alla Terra dei credo. Egli parlerà della nuova novella, e della solitudine ormai finita per molti, e della solitudine purificata dei giusti”, siamo obbligati a dire che l’unica figura che incarna questa triplice condizione (crociato, eremita, predicatore-consolatore) è lui. Pertanto oserei dire (anche se in fondo ne sono convinto al 100%) che Parravicini ha visto e voluto rappresentare questo, solo questo e nient’altro, con questa psicografia.
A questo punto voglio fare un’associazione con la seguente psicografia (4) perché è diretta. Quando indico che una psicografia identifica Giorgio, voglio essere rispettoso verso tutte quelle persone che si identificano anch’esse nella stessa immagine o concetto. In definitiva tutti abbiamo il diritto di farlo. In ogni caso, tutti noi vediamo riflesso in Giorgio un aspetto intimo della nostra spiritualità e della natura più profonda del nostro essere. Giorgio ci contiene tutti. Ma questo caso in particolare e quello della figura (5) è emozionante perché Parravicini sembra inviare una specie di messaggio dal passato, sincronizzando una dinamica spirituale molto complessa con il presente, per farci arrivare la sua consolazione.
(4) Arriverà l’ora, dopo l’attesa, arriverà la nuova luce della fede, nella fede stessa; ed allora, gli uomini che hanno colto il saggio sapere, dell’uomo che è stato custodito nello spirito protetto di bambino, quello che imparava la parola delle parole, quello che amava nel puro amore, quello, quell’uomo, quello che mai dimenticò Dio, quello, sarà quello a dire: Io sono il seme del domani, sono il Grano di Dio. E sarà!
Questa immagine è il germe, morfologico e concettuale della precedente. La stessa croce doppia nel petto, il corpo a forma di campana… la testa che mantiene la stessa inclinazione, come un seme o embrione dal quale si sviluppa. Mostra nel dettaglio anche aspetti impressionanti degli stati spirituali che Giorgio ha superato da giovane, supportato dalla sua stessa forza spirituale, da un pugno di amici fedeli e da Dio. “… uomo che è stato custodito nello spirito protetto di bambino”, Giorgio che è cresciuto donandosi completamente da giovane all’opera di Siragusa “quello che imparò la parola delle parole” e sopportò la prova del suo abbandono “quell’uomo, quello che non dimenticò mai Dio”. Quel giovane, oggi, è il cuore spirituale del popolo cristiano, il suo faro di luce, il suo orizzonte e il suo rifugio… un calice vivente della comunione che tramuta il suo stesso sangue e carne per manifestare la presenza di Cristo… è il seme trasformato nel pane dell’eucaristia, il “Grano di Dio”.
Parravicini non solo ha visto nelle sue visioni Giorgio, ma lo ha seguito anche nelle differenti tappe della sua vita. E in questo singolare presente, dove paradossalmente sebbene l’offerta di redenzione non si è completata, allo stesso tempo non c’è più niente da dare, ed ecco che appare nuovamente questo segno del Cielo, il segno complice che tanto gratifica ed emoziona. Perché in qualche modo Parravicini sembra voler dire: “So quello che hai fatto, che hai sopportato e tuttavia ti invio questo segno, affinché tu sappia che sei dove devi essere”.
(5) CHRISTO – LUCE / NUOVA ERA / Viandante!
Un pomeriggio sarà la tua dipartita in aprile… disse un poeta, e fu proprio la tua mente quella che un giorno disse: partirò in un aprile di malinconico autunno… un pomeriggio tu leggesti e da allora aspetti – Oh!, No! Viandante: non è ancora l’ora, né sarà il tuo aprile. Forse in un domani inaspettato arriverà il tuo aprile, ma non fino a quando la tua commissione è ancora algida e necessaria al fratello amico, a chi ti circonda, a chi arriva da te, ai ciechi… Dona la nostra luce che tu prendi dalla nostra mano, donala e sarai.
Per comprendere la psicografia (5) copio la trascrizione della conferenza di Giorgio Bongiovanni a Milano, del 22 aprile, nel centenario dell’apparizione della Vergine a Fatima, dove racconta dei dettagli mai svelati fino a quel momento:
“E da quel momento iniziò a zampillare il sangue. Qual è il fenomeno? Che io vedo tutto ma i miei amici non vedono niente, mi vedono, solo, sanguinare. Capisco che sono le stigmate, io comincio a lamentarmi per il dolore ma non gridavo. Quando inizio a sanguinare la visione scompare, (ma) prima, la Santa Madre, mi disse delle cose che dovevo fare:
– “Figliolo, sei stato scelto da Mio Figlio Gesù Cristo”… Dovrai viaggiare per il mondo, visitare tante città, ma nell’ultima parte della tua missione dovrai essere messaggero della volontà del nostro Signore Creatore Padre Adonay perché dovrai additare la faccia dell’Anticristo e annunciare la seconda venuta di mio Figlio Gesù nel mondo. Lo spirito di Elia personificherà il tuo corpo e la tua mente, perché lo spirito di Elia, in quei giorni quando si compirà il centenario della mia apparizione a Fatima, ritornerà sulla Terra e quindi tu dovrai essere strumento dello spirito di Elia che annuncerà la vendetta (giustizia) di Dio contro gli uomini… Ogni volta che Elia annuncerà la giustizia, si scateneranno sulla terra le forze della natura e quindi l’umanità sarà castigata continuamente… (…) Io non capivo niente, perché la Madonna mi dice anche che gli angeli della luce che non appartengono a questo mondo, sono il mio esercito. E mi dà il compito come unico veggente al mondo, mi dice “non sarai solo tu, tu solo dovrai fare questo”. Poi mi dice “quando compirai 49 anni, figliolo mio, sarai ucciso, ma io ho messo la mia santa mano per misericordia, sono andata nel futuro e ho fermato la mano del killer”.
https://www.youtube.com/watch?v=TpuQ50kJwV8
Quindi Parravicini è a conoscenza di questa esperienza unica e trascendentale per tutta l’umanità che fu la stigmatizzazione di Giorgio ed il significato della stessa. Perfino il contenuto non rivelato pubblicamente. Sa anche che Giorgio ha tenuto riservata per sè quell’informazione dal 1989 al 2017. Parravicini utilizza la metafora di un poeta recitando “che partirà in aprile” per nascondere sottilmente che è una visione spirituale e dissimulare il suo contenuto, perché doveva rimanere così, incomprensibile, fino a quando sarebbe stato reso pubblico nel 2017, quindi non può essere esplicito. Come se volesse parlare direttamente a Giorgio e fargli arrivare il suo messaggio confermando che “No! Viandante: non è ancora l’ora, né sarà il tuo aprile. Forse un domani inaspettato arriverà il tuo aprile, non fino a quando la tua commissione è ancora algida e necessaria”.
Nello stesso incontro sopracitato, Giorgio dice ancora:
“Dopo che lei compie il miracolo che mi risparmia la vita, mi dice il giorno e l’ora della mia dipartita da questo mondo e come accadrà, me lo fa vedere come in uno specchio. Vedi figliolo?, si vedo Madre mia. Ecco, lì dovrai glorificare il Signore. ed essere felice, non dico né il giorno, né l’ora, né quando perché mi è proibito. Quindi mi dice che sono l’unica persona al mondo che deve parlare e pertanto organizzarmi intorno, fratelli, amici, ed altri miei strumenti per parlare della verità, diciamo della rivelazione più grande della storia del mondo. Lei lo dice in una frase teologica “dovrai parlare della verità di tutta la storia del mondo, cioè che il cielo scende sulla Terra e la Terra sale in cielo”.
Ed è questo il concetto da tener presente, per cercare di comprendere la serie di psicografie che seguono.
La “Cruz orlada” e gli iniziati dell’annunciazione della venuta di Cristo
Riguardo la “cruz orlada” è stato detto di tutto, dando risalto soprattutto al dinamismo energetico, rendendo questo simbolo un feticcio. Ma nelle psicografie della “cruz orlada” che sono molte, vi è un concetto molto profondo e che ha a che vedere con il trasferimento della gnosi Cristica da un’era ad un’altra. Lontano dal significare caricare un oggetto e portarlo da un lato ad un altro, la “cruz orlada” è soprattutto, l’eucaristia incarnata nell’uomo, la realizzazione del suo essere Cristico.
In questo senso possiamo dire che i crociati della “cruz orlada” sono quelli che si servono dello scenario della fine dei tempi per mettersi alla prova con il proprio servizio e lealtà, senza possibilità di sbagliarsi, perché farlo stando così vicino alla tanto desiderata millenaria meta dell’anima, implica un’immancabile retrocessione nel percorso evolutivo. Il maestro di questa gnosi è Giorgio Bongiovanni che porta impressa la croce nel corpo e nello spirito, e non può esprimersi al di fuori della stessa. In questo senso Giorgio è il punto di riferimento che Cristo ci lascia e che accompagna il nostro cammino.
(6) Crociato Santo della “Cruz Orlada”!
In questa immagine possiamo vedere plasmato il concetto sopra spiegato dove il crociato porta nel suo corpo un calice… è in qualche modo, un calice vivente, un calice vivente della comunione Cristica:
(9) “Nuova Fede”, ““Cruz orlada” nell’amore”
(10) “Orlatura, Sole, Amore”, “Luce, La nuova Croce e la Chiesa rinnovata”
(11) “Arriva l’unificazione di idee, di procedure, di razze. Unificazione della Babele mondana nella “Cruz Orlada””
(12) “L’amore del millennio mostrerà la croce nuova della Fede rinnovata. E la Croce nuova sarà in ambito fraterno”
(13) “Amore Campana Circolo Dio. La Nuova Fede dirà: È nata una Croce ed è quella di Bisanzio ma non lo sarà ancora perché ella avrà il Circolo-Dio e cuore-amore”
(14) “Amore sarà amore – senza distinguo – La nuova Croce sarà croce in Amore”
(15) “Pellegrini crociati correranno proclamando la verità della “Cruz Orlada”. Il mondo sarà nell’amore”
17) “Nasce la nuova Croce”
18) Arriva già il giorno e l’ora in cui la colossale materia esploderà con le sue armi e crollerà di fronte all’esatta Verità, Cristo! – Davanti alla sua Santa “Cruz Orlada” e davanti al benedetto amore. ¡ Arriva l’ora del Sole!
19) “La Nuova Fede trasformerà la civiltà disfatta. La “Cruz Orlada” darà Fede
20) Dopo il caos arriva al mondo l’acqua della purificazione – l’acqua che pulirà e concederà la verità della luce – l’acqua che trasmetterà l’esattezza della Fede – l’acqua che regalerà la certezza della speranza. L’acqua che realizzerà l’amore nella carità. L’acqua che arriva con Gesù. L’acqua che arriva con la croce – Bevetela Mondo!
21) Il mondo cadrà verso lo spazio più la crociata del nuovo simbolo croce nel cuore, “Cruz orlada” nell’amore, Cristo circolo Dio – l’ubicherà”
22) Acqua delle acque, acqua, acqua dei venti Venti. Acqua dei mari mari, acqua dei fiumi fiumi. Acqua che arrivi dì all’uomo che se arrivi nell’ora dell’esplosione, è per spegnerla, ma non lo farai prima della redenzione, nell’ora, ora dell’ora nella sua ora. Luce! Viaggiatore placherai la tua sete!
E così come possiamo identificarci, non esclusivamente, ma come protagonisti di questa crociata Bizantina, chiudiamo questo piccolo articolo con immagini di questi iniziati che interagiscono in uno scenario cosmico. A dimostrazione che questi personaggi non vengono fuori a caso ad imporre la dottrina di un culto settario, ma prendono il proprio posto integrandosi al meglio delle proprie capacità in un ordine maggiore che li contempla. Quell’ordine è integrato da forze cosmiche che coordinano e dirigono le civiltà extraterrestri, che naturalmente intervengono come parte di quel meccanismo di purificazione e di ristabilimento delle leggi divine. In definitiva, non si tratta di andare a cercare chi coincide o meno con ogni immagine, perché questa dinamica sarà imposta da una volontà che supera tutto quello che possiamo immaginare o concepire.
Così vediamo come esseri “guardano la Terra da lontano” (figura 20 e 21) e rovesciano le caraffe di acqua con l’iscrizione “Pax”. Altri hanno la testa di uccello o si proiettano dimensionalmente nello spazio (21). Tutti loro portano lo stesso simbolo sulle proprie teste, relazionato con la “cruz orlada”. A questo proposito voglio sottolineare la frase della figura 21 quando dice che “la croce (è) “orlada” nell’amore”, qualcosa che sembrerebbe banale ma non lo è. Perché indica che questa condizione non si ottiene come fosse una merce in un corso di spiritualità, ma si conquista mettendo in pratica l’esercizio concreto dell’amore al prossimo che diventa Cristico solo quando nasce disinteressatamente, senza speculazioni ed in maniera altruistica. Come tutte le cose che vengono dal Cielo, l’amore Cristico emerge in noi senza che ci rendiamo conto, perché è il risultato di un lungo processo che non sappiamo che stiamo realizzando, né sappiamo dove ci porta. Ma inesorabilmente cerca di emergere dal nostro interiore per trasformare la realtà che ci circonda.
E così, a breve, arriveremo al regno promesso.
Con amore devoto al piano redentore che Cristo ha preparato per la fine dei tempi per tutti noi, che Dio ci benedica tutti.
Agustín Saiz, 18 Novembre 2020
Allegati:
– 9-10-20 Interpretando le profezie di Parravicini
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2020/8708-interpretando-le-profezie-di-parravicini.html
– 25-09-20 Un artista visionario argentino annuncia la missione di Bongiovanni
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2020/8689-benjamin-solari-parravicini-e-l-uomo-del-vangelo.html
– 25-08-20 Le profezie di Benjamin Parravicini
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2020/8666-le-profezie-di-benjamin-parravicini.html
– 25-08-20 Le profezie di Benjamim Parravicini
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2020/8666-le-profezie-di-benjamin-parravicini.html
– 22-02-12 Strani rumori in cielo
https://www.thebongiovannifamily.it/arche-2012/4127-strani-suoni-in-cielo.html
– 1-07-10 L’elefante nordamericano
https://www.thebongiovannifamily.it/arche-2010/1951-lelefante-nordamericano.html