DAL CIELO ALLA TERRA
Coloro che vogliono vedere la luce, si adoperano per cercare la luce, e infine la trovano. Coloro che fingono di cercare la luce, non la troveranno: essi ingannano e s’ingannano, ma il nostro lume svela la frode. E coloro che dormono il grave sonno dell’ego, che s’attardano nei folli giri del destino che spetta ai consorti del mondo, coloro che si dilettano nelle perdizioni della materia, non sono essi i vostri nemici ma nemici di se stessi sono, e da se stessi preparano per se stessi la fosca via che scende verso il triste fuoco della purificazione spirituale. Non restate per lungo tempo con questi dannati, ché l’amarezza dei loro cuori non abbia a contagiare il vostro, perciocché essi sono malati che rifiutano il medico e la medicina, perversi camuffati da perbenisti del conformismo secolare, ma il nostro lume svela la frode. Consolate però i figli di questi infelici, e curate le ferite di chi si ravvede e chiede aiuto, ma non date loro il tesoro del cuore poiché i loro occhi non vedono quel che voi vedete, le loro orecchie non odono la carezza delle celesti voci e le loro mani di terra non sanno toccare l’aura delle eterne cose.
Ascoltate i condottieri, vivete secondo gli insegnamenti, incoraggiate e soccorrete i Fratelli che percorrono con voi la via dell’ascetica battaglia in questo mondo dove siete forestieri.
Albeggia il tempo venturo nella luce dei vostri occhi, albeggia e sorge potente nella vita dei vostri figli, albeggia la vita che verrà nel grembo delle vostre madri.
Il tempo è poca cosa, non contate i giorni perché è vero che voi vivete un solo e unico giorno, un solo e unico tempo in cui si affacciano gli eventi che avvennero, che avvengono e che avverranno. Non badate allo scorrere delle ore, perché è vero che voi vivete un’ora sola, un’ora eterna in cui si appalesa la molteplicità degli eventi come se questi fossero separati l’uno dall’altro come perle lungo il filo del tempo, ma invero sono tutti un unico evento che sosta nell’attesa del suo compimento, e il compimento è stabilito nel Ritorno del Signore del Tempo.
Albeggia la vostra luce tra i Fratelli, figli nostri adorati e belli, albeggia come una giovane stella che s’intravede oltre le nubi all’orizzonte. Presto la vostra stella brillerà con maggiore intensità per allertare i Chiamati all’ultimo sforzo.
Abbiate Fede e non temete mai: avete un Avvocato presso Dio, l’unico di cui aver Timore. Abbiate cura di voi, liberatevi dal male, abbandonate le scorie dei deliri. Noi siamo sempre con voi, quando ridete o piangete, quando osservate il mondo e le cose del mondo e quando osservate voi stessi e la vita interiore. Allontanate da voi l’abitudine delle terrene cose, perché siate liberi dagli impedimenti della mente e del corpo. Sollecitate voi stessi nell’ascesa, siate forti e fieri della vostra missione. Siamo sempre con voi, questo non dovete mai dimenticarlo. Siamo sempre con voi, questo dovete costantemente ricordarlo.
Adesso è il momento di lasciare la temporanea sintonia con i tuoi doni, torneremo a te nell’eco del Soffio Luminoso che tu senti e non vedi, che tu pensi e non vedi. Abbi la Pace dell’Onnipotente Salvezza.
Abbi cura di te, PACE, PACE, PACE.
In Fede, Marco Marsili
Gubbio,
Santa Maria della Vittoria.
I Discorsi del Soffio Luminoso
XII° Discorso
La Giustizia del Buddha
Un devoto mi disse che “il Buddha insegnò pace e amore, i concetti di Peccato e Punizione nel Buddhismo non sono drammatici come dicono i maestri del Cosmo”. In risposta a queste affermazioni, un Amico tibetano mi ha indicato alcuni brani tramite il Soffio Luminoso. Così ho scritto:
La Seconda Morte nell’insegnamento buddhista.
Come i Saggi delle Stelle, come Ermete Trismegisto, come Giovanni l’Apostolo, come San Francesco e come pochi altri spiriti eccelsi, anche il Buddha parlò della Seconda Morte, cioè la rinascita (Reincarnazione) in condizioni di vita prostranti che impediscono la libera autodeterminazione, o che addirittura prevedono la retrocessione, l’involuzione dal regno umano al regno animale, la perdita dello Spirito individuale (Ego-Sum) e quindi del Libero Arbitrio, pur mantenendo la consapevolezza umana. Vale a dire: rinascere animale sapendo di essere uomo, imprigionato perciò nell’inferno delle pulsioni istintive animali senza possibilità di agire liberamente, costretto alla mera sopravvivenza, minacciato da predatori o prostrato da schiavitù.
La Seconda Morte è la pena spirituale per coloro che commettono gravi crimini come l’omicidio per egoistico e malvagità, oppure la violenza sui bambini, o l’uso di inquinanti che distruggono la vita del pianeta, armi atomiche, ecc., ma la Seconda Morte può essere anche il destino di chi ha conosciuto la Verità e poi le ha voltato le spalle, di chi ha raggiunto la Verità ma ha scelto di tornare indietro, cioè ha scelto di non cambiare la propria vita in funzione della Verità stessa.
Attraverso questa infernale condizione di terribile sofferenza che dura milioni di anni, lo Spirito si purifica per poi ritornare a vivere come uomo libero e proseguire il cammino evolutivo.
Ecco alcuni brani tratti dal Sutra del Loto:
«…Mentre la casa sta bruciando, loro si divertono, si trastullano, s’intrattengono con giochi… pur avvolti dal calore di questa gran massa di fuoco… non viene loro in mente di fuggire.
…Questa casa ha una sola uscita e la porta è stretta…
“Venite, bambini, uscite… Venite tutti qui per non morire tragicamente…”
Tuttavia, essi non si curano delle parole dell’uomo benevolo… non si preoccupano, non si interessano, non ci badano, non gliene importa, non pensano, non riflettono…
È a causa della loro bramosia e dei loro possessi in questa vita che nella prossima subiranno molti dolori di vario tipo nell’inferno, nel mondo animale, nel regno del demonio…
Essi giocano, si divertono, si trastullano, non hanno paura, non sono allarmati, non sono terrorizzati, non sono consapevoli, non pensano, non sono in ansia, e non desiderano fuggire.
Al contrario, essi trovano piacere in questo triplice mondo simile a un’abitazione in fiamme, e corrono qua e là…
“Devo liberarli… per dar loro la felicità incalcolabile e inconcepibile della Conoscenza…” [la Dottrina di Verità che riguarda l’immensa Conoscenza dell’Onnisciente Autogeneratosi.]
Gli Esseri, attaccati ai godimenti dei sensi e catturati dai piaceri del triplice mondo [simile a una casa dal tetto decrepito in fiamme], vengono bruciati, tormentati, consumati dalla sofferenza, dalla tristezza e dalla disperazione…
{[Questo mondo, questa società, è come una casa in fiamme che cade a pezzi, ci sono molti cunicoli e stanze pieni di escrementi disgustosi, e vi trovano rifugio miriadi di avvoltoi e uccelli simili.
Negli angoli si annidano spaventosi serpenti velenosi, rettili dai pensieri cattivi, scorpioni, ratti, millepiedi e creature malvagie di tutti i tipi. Ovunque si incontrano Esseri non-umani, la infestano escrementi e urine, moltitudini di vermi e insetti, e vi risuonano il latrato degli sciacalli e le grida dei lebbrosi. Iene spaventose e crudeli demoni nudi divorano cadaveri umani e poi si divorano tra loro, mentre cani malati e affamati si azzuffano. Individui deformi dai capelli arruffati e mezzi strappati vagano senza meta, pallidi come fantasmi, alcuni hanno la bocca stretta come uno spillo, altri larga come quella di un bue, alcuni sono alti, alcuni camminano a quattro zampe. Tutte queste creature macabre si divorano l’una con l’altra e si muovono tra le fiamme, e molte agonizzano bruciando tra i lamenti, rotolandosi tra urine e feci, mentre altri diavoli con i capelli in fiamme si azzannano tra loro imbrattandosi del reciproco sangue dal fetore nauseabondo. Così viene rappresentata la nostra società.]}
…(Intanto i figli della casa) allegramente assorti a divertirsi con i loro giochi: costoro, intenti a giocare, nella loro ignoranza si trastullano come degli sciocchi. Malgrado l’ammonimento, gli stupidi, intossicati dai giochi, non prestano attenzione alle parole del padre…
“Io sono il padre, voi siete i figli… Quando gli Esseri gioiscono di piaceri bassi e disprezzabili, allora la Guida degli uomini che dice solo il Vero, parla della Nobile Verità del dolore. A coloro che, infantili e ignoranti, non vedono la radice del dolore, io indico il cammino: la brama è l’origine del dolore! …Questo insegnamento confonde la mente degli sciocchi… Non parlarne ai cocciuti, agli arroganti, agli indisciplinati: gli sciocchi, costantemente intossicati dalle passioni, nella loro ignoranza denigrerebbero la Dottrina [della Verità]. Ascolta qual è la severa ricompensa per chi ha disprezzato… la Via del Risveglio… Ascolta qual è il destino di chi disprezza un tale insegnamento…
Una volta morti, essi rimarranno negli inferi per un’intera èra. Quindi, rinati in basse forme di vita, gli sciocchi vi ricadranno per molte ère. Dopo aver abbandonato gli inferi, nascono tra gli animali come cani emaciati o iene, diventati oggetto dello scherno altrui, con ferite pruriginose, senza pelo o deboli, (poiché) provano avversione per il mio eccelso Risveglio.
Sempre disprezzati da ogni Essere, colpiti da pietre e da calci, essi urlano; minacciati ovunque dai bastoni, le loro membra sono spossate dalla fame e dalla sete. A volte diventano cammelli o asini, animali da soma carichi di pesi, sferzati dalla frusta e dal bastone, costantemente ossessionati dal cibo, tali sono gli sciocchi che hanno disprezzato la Via dei Risvegliati. In séguito diventano orrendi sciacalli, ciechi e zoppi; gli sciocchi sono tormentati dai giovani che li colpiscono con pietre e calci. Quindi, una volta morti, gli sciocchi si trasformano in Esseri dai corpi lunghi come grossi vermi, ottenebrati e pigri si agitano di continuo; privi di zampe, strisciano sul ventre e vengono divorati da molte infinità di Esseri. Essi subiscono sensazioni terribili per aver disprezzato un simile insegnamento.
E quando prendono forma umana, nascono deformi, zoppi, con la gobba, un occhio solo, ciechi, stupidi, e di bassa estrazione, per non aver avuto Fede nel mio insegnamento. …E nel corpo di costoro che non hanno avuto Fede nel Risveglio dei Risvegliati, prende dimora un demone. Poveri, dediti ad attività umili, sempre al servizio altrui, deboli, con molti malanni, costoro vagano per il mondo senza protezione. …Tale, invero, è il frutto del peccato. …Furti, tumulti, rivolte, discordie…: questo è ciò che trascina in rovina il peccatore. Egli non vede mai il Signore… il Re dei re che governa sulla Terra; condannato a vivere tempi senza speranza è colui che ha disprezzato la Via dei Risvegliati. Questo sciocco non ascolta la Dottrina [di Verità]; è sordo e senza testa, né mai sarà sereno per aver disprezzato un tale Risveglio. Per molte infinite miriadi di centinaia di migliaia di ère, numerose come i granelli di sabbia del Gange, egli sarà stupido e storpio: tale è la cattiva retribuzione di chi ha disprezzato questo insegnamento. L’inferno è il suo giardino, sulla Terra della sofferenza si trova la sua dimora; egli vivrà sempre tra i somari, i porci, le iene e i cani. Diventato umano, è soggetto a cecità, sordità e stoltezza. …La credenza nella realtà del corpo è la sua ricchezza; la rabbia cresce in lui rigogliosa; è preda di passioni impetuose e sempre trova piacere nel ventre delle bestie. Consapevole di ciò, …io ti ordino di non esporre mai un insegnamento simile in presenza degli sciocchi.
Ma a coloro che sono intelligenti… riflessivi… saggi, a coloro che cercano il supremo ed eccelso Risveglio, a costoro spiega il vero significato. A coloro sempre zelanti, benevolenti… pieni di amorevolezza, che hanno rinunciato al corpo e alla vita, in loro presenza insegna questo…”.»
* * *
Alla luce di questi brani, non dimentichiamo l’insegnamento altissimo del Cristo: Ama il prossimo tuo come te stesso. In tal senso, guardiamoci bene dallo screditare coloro che vivono in condizioni di sofferenza, pensando a loro riguardo: “Costoro soffrono per la giusta Legge del Karma, poiché nelle vite anteriori hanno compiuto il male e hanno disprezzato la Verità”.
Ecco, se abbiamo compreso l’insegnamento solare del Cristo, noi NON dobbiamo pensare in questa maniera. Poiché Cristo ci insegna che L’AMORE VINCE LA LEGGE, noi siamo chiamati a prenderci cura dei sofferenti a prescindere dalle cause della loro sofferenza, e siamo chiamati a prendere sulle nostre spalle la loro croce, affinché il nostro amore vinca la loro sofferenza. Così saremo degni di Cristo.
Gubbio, Monte Ingino
18 Settembre 2020
– 2-09-20 2 Settembre 1989 – 2 Settembre 2020 – XI Discorso
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– 31-07-20 Gli extraterrestri: Il Contatto. I discorsi del Soffio Luminoso – Decimo Discorso
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– 24-07-20 Lettera dal Sole! (Terza parte) – I discorsi del Soffio Luminoso – Settimo, Ottavo e Nono)
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– 14-07-20 I discorsi del Soffio Luminoso (Sesto Discorso)
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– 23-06-20 Discorsi del Soffio luminoso (Quinto Discorso)
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– 18-05-20 I giovani iniziati (Quarto Discorso)
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-20-11-19 Crescono i giovani iniziati del Cielo (Primo Discorso)
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